giovedì 9 aprile 2009

UCCISIONE CLOCHARD STAZIONE CENTRALE DI MILANO


Nicotra (Prc Lombardia): necessaria riqualificazione democratica corpi di Polizia

Dichiarazione di Alfio Nicotra, portavoce regionale del Prc della Lombardia e componente della direzione nazionale del partito Dopo la pietà e lo sdegno per l’uccisione del clochard alla stazione centrale di Milano, causata dalle botte di due agenti della polfer, dobbiamo ragionare su come avviare un nuovo movimento per la riqualificazione democratica dei (troppi) corpi di polizia.

C’è innanzitutto un dato evidente: dalla gestione della “macelleria messicana” di Genova nel 2001, con il seguito vergognoso di promozioni e assoluzioni dei principali responsabili, si sono affermate gerarchie, scelte e stili inclini alla repressione e alla violenza ingiustificata, sia sui singoli cittadini – specie se poveri e “diversi” – sia sulle manifestazioni di dissenso politico e sociale.

La radice di tutto ciò non è in questo o quel singolo, in questo o quel gruppo di agenti. La vera responsabilità risale alle decisioni politiche e alle culture regressive che si sono affermate in questi anni, spinte in primo luogo – ma non solo - dal centrodestra.

L’autoritarismo, le ideologie securitarie, l’indebolimento del quadro democratico-costituzionale dentro e fuori la polizia, si sono combinati in una miscela esplosiva con il taglio delle risorse utili al funzionamento e soprattutto alla riqualificazione delle forze dell’ordine. Tra le più consistenti del mondo occidentale (per numero di corpi e per addetti sul totale della popolazione), oggi esse sono caricate dei ruoli più diversi, sono sottoposte alla pressione di sindaci e vicesindaci che s’improvvisano sceriffi, vengono chiamate di fatto a fare da ausiliarie accanto ai militari spediti sul territorio, e devono addirittura vedersela – sul piano reale e simbolico – con le ronde inventate e sovvenzionate dal ministro degli interni!

E’ un quadro che sembra fatto apposta per indebolire, insieme all’idea, il funzionamento democratico delle forze dell’ordine, promuovendo inevitabilmente, al loro interno, logiche organizzative, comportamenti e culture che confliggono con lo stato di diritto.

Il bisogno di un cambiamento di rotta complessivo si è manifestato di recente attraverso importanti pronunciamenti dei rappresentanti della pubblica sicurezza e dei carabinieri contro i tagli di bilancio e le ultime trovate securitarie del governo Berlusconi. Nel grave fatto di cui è stato vittima il sessantenne senza dimora di Milano, l’apporto dato alle indagini dalla stessa polfer conferma la presenza di importanti anticorpi interni contro le derive in atto.

Occorre ed è possibile dunque unire le forze per tornare allo spirito della riforma che smilitarizzò la polizia di stato con la legge 12/81, per combattere l’involuzione, per la riqualificazione funzionale e democratica dei corpi di polizia.

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