martedì 23 maggio 2023

PARTE LA CAMPAGNA DI UNIONE POPOLARE PER UN SALARIO MINIMO DI 10 €URO L'ORA!

 



UNIONE POPOLARE
LA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE IN GAZZETTA UFFICIALE!
IL NOSTRO TEMPO VALE DI PIU', #10èilminimo

L’Italia è l’unico paese in Europa dove i salari sono diminuiti rispetto al 1990. Lavoriamo tanto, spesso in modo precario, pericoloso, con salari da fame, insufficienti per vivere dignitosamente. Più di una persona su dieci in Italia vive in povertà, anche se lavora! La percentuale aumenta tra i giovani, 1 lavoratore/trice su 6 è povera.

È giunto il momento di un salario minimo legale, adeguato automaticamente all’inflazione, per sconfiggere il lavoro povero.
Proprio per questo abbiamo depositato la nostra proposta di legge e a partire dal 2 Giugno saremo in tutta Italia per raccogliere le firme!
Unisciti a noi! Scrivici in privato, commenta il post, ti indicheremo il posto più vicino dove andare a firmare e ritirare i materiali utili per diffondere la campagna!
Se nessuno lo vuole fare, facciamolo noi!

 

mercoledì 10 maggio 2023

SUPERATE LE 100.000 FIRME PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DI LA RUSSA...

 

 


Superate le 100 mila richieste di dimissioni a Ignazio Benito La Russa. Il 24 maggio la consegna"

"Oltre 100 mila persone hanno raccolto il nostro appello a chiedere a Ignazio Benito La Russa di dimettersi. Nei prossimi giorni porteremo direttamente al Senato questa massiccia espressione di volontà popolare democratica. Le dichiarazioni del presidente del Senato, in particolare quelle su via Rasella, sono palesemente in contrasto col suo ruolo che dovrebbe essere di rispetto della Storia e della Costituzione antifascista. Siamo convinti che questo grande traguardo raggiunto per cui ringraziamo chi ha firmato e si è attivato per fare firmare sia rappresentativo di una coscienza democratica del Paese che, nonostante tutto, resta maggioritaria. Oggi più che mai la Costituzione va difesa ed attuata e non stravolta con dichiarazioni revisioniste o "riforme" presidenzialistiche. La Costituzione è antifascista, parlamentarista e sociale. Nel ringraziare le tante personalità che hanno promosso con noi l’appello e con loro le cittadine e i cittadini he lo hanno firmato, informiamo che il 24 maggio, alle ore 11.30 saremo al Senato per consegnarle al destinatario " Questo è quanto dichiarato da Maurizio Acerbo, segretario nazionale, Elena Mazzoni, segretaria di Roma, e Rita Scapinelli, responsabile nazionale antifascismo, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

A seguire il testo dell'appello, i primi firmatari e il link per aumentare ancora il numero delle richieste

Firmate appello per le dimissioni di Ignazio La Russa

Il presidente del Senato deve dimettersi.
Le sue esternazioni sulla Resistenza non sono riconducibili ad opinioni. Non sono nemmeno uno dei purtroppo assai diffusi episodi di revisionismo storico.
Sono un falso storico, la negazione di atti giudiziari, una offesa alla Resistenza e un inquinamento delle responsabilità storiche del fascismo e del nazismo.
Noi ci riconosciamo nelle affermazioni fatte dal Presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo.
Quanto affermato dal Presidente del Senato è incompatibile con la carica che ricopre. Siamo certi che tale evidenza porterebbe in molti Paesi d’Europa alla sua immediata decadenza. E sarebbe grave che ciò non avvenisse in Italia.

Primi firmatari: Maurizio Acerbo, Daniela Alfonzi, Cesare Antetomaso, Pier Giorgio Ardeni, Francesco Auletta, Stefano G. Azzarà, Franco Bartolomei, Michela Becchis, Fausto Bertinotti, Franco Berardi Bifo, Marco Bersani, Piero Bevilacqua, Daniele Biacchessi, Maria Luisa Boccia, Salvatore Bonadonna, Stefania Brai, Enrico Calamai, Eliana Como, Gastone Cottino, Giorgio Cremaschi, Massimo Dapporto, Luigi de Magistris, Angelo d’Orsi, Donatella Della Porta, Giuseppe De Marzo, Antonio Di Stasi, Paolo Favilli, Paolo Ferrero, Eleonora Forenza, Francesca Fornario, Francesca Frediani, Stefano Galieni, Domenico Gallo, Dino Greco, Giovanni Greco, Fabio Grossi, Leo Gullotta, Sabina Guzzanti, Alessandro Hobel, Raniero La Valle, Maria Lenti, Guido Liguori, Fabiomassimo Lozzi, Ramon Mantovani, Elena Mazzoni, Lucio Manisco, Laura Marchetti, Walter Massa, Sandro Mezzadra, Maria Grazia Meriggi, Raul Mordenti, Isidoro Mortellaro, Roberto Morea, Tomaso Montanari, Roberto Musacchio, Paola Nugnes, Moni Ovadia, Daniela Padoan, Tiziana Pesce, Ulderico Pesce, Giovanni Russo Spena, Rita Scapinelli, Silvia Scola, Vauro Senesi, Marino Severini, Gianpasquale Santomassimo, Barbara Spinelli, Simona Suriano, Aldo Tortorella, Marco Trasciani, Raffaele Tecce, Vincenzo Vita, Massimo Zucchetti

La petizione on line 👇

https://chng.it/77HrTFPggJ


giovedì 4 maggio 2023

RIFONDAZIONE COMUNISTA PER UN 1° MAGGIO DI LOTTA PER LA PACE E IL LAVORO CONTRO IL GOVERNO DELL’ AUSTERITÀ E DELLA GUERRA

 


RIFONDAZIONE COMUNISTA PER UN 1° MAGGIO DI LOTTA PER LA PACE E IL LAVORO CONTRO IL GOVERNO DELL’ AUSTERITÀ E DELLA GUERRA


Il governo Meloni prosegue le politiche neoliberiste che scaricano i costi della crisi prodotta dalla guerra e dalle sanzioni sulle classi lavoratrici e i ceti popolari.
Col documento di economia e finanza varato si prevede una brutale stretta fiscale di circa 70 miliardi e a regime un avanzo primario di 45 miliardi. I finti sovranisti nostrani sono allineati agli ordini dei falchi europei e rilanciano la fallimentare politica dell’austerità che come in passato colpirà duramente i ceti popolari, peggiorerà la situazione economica del paese aumentando ancora di più il divario dell’Italia dal resto d’Europa e del sud dal nord del nostro paese.

Vedremo riduzioni reali alla spesa per la scuola, la sanità, i servizi, tagli pesanti ai fondi per i contratti dei pubblici dipendenti, per i salari e per il sostegno alle famiglie contro il carovita; in soffitta la tanto decantata promessa di cancellare la Fornero.
Con un’arroganza e una demagogia senza limiti Il governo postfascista si riunisce il primo maggio per sancire la cancellazione del reddito di cittadinanza, ampliare la platea della manodopera precaria a basso costo attraverso l’estensione del ricorso ai contratti a tempo determinato, ridurre demagogicamente il cuneo fiscale (per cinque mesi) proprio mentre coi tagli alla spesa verranno colpiti pesantemente occupazione e salario indiretto.
Tutto ciò mentre Continuano ad aumentare le spese militari a sostegno delle spinte guerrafondaie della Nato, si riducono le tasse agli autonomi e alle rendite, non si tassano gli extraprofitti e le grandi ricchezze, si favorisce l’evasione fiscale.

L’unica strada possibile per contrastare le politiche neoliberiste del governo è l’unità del mondo del lavoro e sindacale per costruire una nuova grande stagione di lotte indispensabile per rivendicare aumenti generalizzati dei salari e delle pensioni; la reintroduzione della scala mobile per il recupero automatico dell’inflazione; un salario minimo legale di dieci euro all’ora indicizzato all’inflazione; più risorse per la sanità e la scuola pubbliche; l’abolizione di tutte le leggi che producono precarietà; la salvaguardia e l’estensione del reddito di cittadinanza.
Non ci si ripeta lo stantio refrain che i soldi non ci sono. Si può fare con: un fisco realmente progressivo da realizzare anche attraverso l’eliminazione di tutte le tasse piatte; la tassazione delle grandi ricchezze e una vera lotta all’evasione fiscale; la riduzione drastica delle spese militari; lo stop all’ invio di armi in Ucraina per una politica di pace.

Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea

30 APRILE 2023 - PRESSO IL CENTRO SOCIALE BARAONDA INIZIATIVA A SOSTEGNO DELLE LOTTE DEI LAVORATORI/TRICI DELLA GKN


 

Grazie per le visite!
banda http://www.adelebox.it/