mercoledì 29 agosto 2018

DAL 5 AL 9 SETTEMBRE A FIRENZE FESTA NAZIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA



Dal 5 al 9 settembre a Firenze Festa nazionale di Rifondazione Comunista

Anche quest’anno, a Firenze, dal 5 al 9 settembre, sarà di nuovo Festa nazionale di Rifondazione Comunista. Il titolo della Festa si rifà a un vecchio slogan, molto diffuso, che incitava a ribellarsi alle ingiustizie: “Ribellarsi è giusto”. Slogan che, a cinquant’anni dalle lotte del ’68, torna di grande attualità.

Sabina Guzzanti, Francesca Fornario, Daniele Vicari, Angelo D'Orsi e Giovanni Mazzetti saranno alcuni tra gli ospiti della festa nazionale di Rifondazione Comunista, intitolata «Ribellarsi è giusto», che si svolgerà da mercoledì 5 a domenica 9 settembre a Firenze, presso la Casa del Popolo di Castello, in via Reginaldo Giuliani 374. Oltre ai dibattiti con artisti e intellettuali, concerti e workshop, nel corso della rassegna si terranno momenti di confronto con le forze della sinistra politica e sociale, del sindacalismo e della militanza diffusa. «Da Catania a Rocca di Papa, quella è la sinistra che vogliamo costruire, una sinistra capace di opporsi, concretamente, al razzismo di Salvini ma anche al Pd - dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - . Per questo vogliamo che la nostra festa nazionale sia un vero momento di confronto con tutte le forze sociali, i movimenti e le persone che dal basso vogliono opporsi alla deriva di questo governo osceno e a chi vuole riproporre il fallimentare centrosinistra».


martedì 28 agosto 2018

ORBAN NON E’ IL BENVENUTO!



Orban non e’ il benvenuto!

Il Partito della Rifondazione Comunista di Milano ritiene intollerabile la presenza del fascista Orban nella nostra città e nel nostro paese.
Motivo del vertice organizzato dal ministro dell’interno, il due di picche che il fascista Orban ha dato al nostrano governo razzista gialloverde in merito alla “redistribuzione” di alcune delle persone sequestrate dal Viminale sulla nave Diciotti della Guardia Costiera.
Né Orban né il ministro dell’Interno, entrambi sostenitori di un’Europa fatta di muri, fili spinati e fascismo, sono ospiti graditi di questa città.
E alla vigilia dell’incontro che il PRC sta organizzando con le forze della Sinistra Europea proprio sul tema dell’antifascismo, pensiamo che sia necessario organizzare una presenza con cui far sentire la nostra voce, e per questo saremo presenti, insieme alla rete Nessuna persona è illegale, alle iniziative che si stanno costruendo, in particolare all’allenamento della squadra St. Ambroeus FC.
Per questo saremo in piazza il 28 agosto (ore 17.00 P.zza San Babila Milano) insieme alle reti antirazziste e antifasciste sotto la prefettura di Milano con le nostre bandiere, le nostre parole d’ordine contro la xenofobia, il razzismo, e le scelte ignobili di questo governo. #nessunapersonaèillegale
#santambroeus
#OrbanNotWelcome #antifa


ZANOTELLI, UN MAGNIFICO OTTANTENNE DALLA PARTE DEL TORTO


Zanotelli, un magnifico ottantenne dalla parte del torto


Auguri. In occasione dei suoi 80 anni, una cosa va riconosciuta al comboniano: la sua visione profetica si alimenta dell’attualità presente e della conoscenza storica. Quando diceva che ciò che accade nelle periferie del mondo sarebbe inevitabilmente accaduto anche ai confini delle civiltà ricche, vedeva ciò che adesso accade in Europa
Per festeggiare gli 80 anni di Alex Zanotelli voglio partire da un ricordo personale: quando, nel lontanissimo 2007, eravamo a Nairobi per il Forum Sociale Mondiale, la prima tappa della grande manifestazione inziale transitò per Korogocho, la bidonville dove aveva vissuto per oltre un decennio tra quei «dannati della terra», come avrebbe detto Frantz Fanon, che allora, come ora, rappresentavano in realtà l’avanguardia di un mondo che si andava tragicamente polarizzando tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri.
Già allora la sua riflessione politica, e non solo pastorale, verteva sul fatto che è nelle periferie del vasto e globalizzato impero liberista che vanno cercati e compresi, non solo gli effetti più disumani di questo sistema, ma anche le dinamiche antropologiche di formazione dei suoi anticorpi, la possibilità, in altre parole, che in queste situazioni nascano i germi di un nuovo umanesimo, le modalità valoriali che sostengono, animano e costruiscono, le fondamenta di un sistema-Mondo liberato da quella cappa di oppressione e disuguaglianze che oggi lo avvolge e ci avvolge tutti.
Allora Alex non era più in Kenya, era tornato in Italia, ma la memoria della sua presenza, dei suoi gesti, ma soprattutto della capacità di ascolto politico, oltre che umano, era vivissima ed informava ancora di sé i tanti gruppi autorganizzati che si muovevano per migliorare le condizioni della bidonville: malati di Aids, bambini con famiglie in povertà estrema, gruppi per la gestione delle risorse idriche, tutti avevano avuto da Alex un supporto, uno scambio, un gesto di empatia.
Sono passati tanti anni da allora, certo si è chiusa una fase, durata oltre un decennio, in cui il Movimento Sociale Mondiale sembrava poter dialogare con il potere politico in modo costruttivo e paritario, costituirsi in opinione pubblica globale proponendo le sue priorità in tema di Diritti umani ed ambientali, di democrazia economica sociale e culturale, di parità di genere e rispetto delle diversità culturali, di Beni Comuni.
Ma una cosa va riconosciuta ad Alex Zanotelli ora come allora: la sua visione profetica che, come tutte le visioni del futuro, si alimenta dell’attualità presente e della conoscenza storica, ma anche della forza dei simboli.
Quando diceva che ciò che accade nelle periferie del Mondo prima o poi sarebbe inevitabilmente accaduto anche nei confini delle civiltà ricche e apparentemente stabili delle nazioni industrializzate, vedeva ciò che adesso accade in Europa e non solo.
Quando fu uno tra i primi ad ammantarsi della bandiera della Pace durante la guerra di Bosnia, esprimeva simbolicamente una posizione radicale contro ogni conflitto che mette una parte dell’umanità contro un’altra, ma anche l’umanità contro il Mondo che lo ospita.
Oggi Zanotelli è in prima linea nella difesa dei diritti umani legati alle migrazioni. Le crepe aperte nella solidarietà continentale dalla gestione tirannica ed ideologica dei corpi migranti, il disconoscimento delle radici fondanti del patto Europeo attraverso la palese violazione delle Convenzioni internazionali, europee e nazionali sui Diritti dei migranti da parte delle forze populiste e sovraniste, xenofobe e razziste, ci pongono dinanzi ad uno scenario che aveva denunciato sin dai tempi di Nairobi.
Per questo l’accoglienza è un diritto ed un dovere, nei confronti di chi ce la chiede ma anche di noi stessi, di un Mondo a misura di ospitare la Vita e non qualche vita. E allora, Alex, voglio augurarti anche a nome de il manifesto una sola cosa: che tu possa ancora a lungo ed in salute stare seduto dalla parte del torto.

martedì 21 agosto 2018

POTERE Al POPOLO – UN ARTICOLO DALL’ESPRESSO DEL 19-08-2018


POTERE Al POPOLO – UN ARTICOLO DALL’ESPRESSO DEL 19-08-2018-





venerdì 17 agosto 2018

RITA, NON TI DIMENTICHEREMO



Rita, non ti dimenticheremo

Mimmo Cosentino*

La scomparsa di Rita Borsellino priva il movimento antimafia e le sinistre di un punto di riferimento essenziale e difficilmente sostituibile nella battaglia per il cambiamento.
Rita Borsellino ha saputo interpretare in maniera autenticamente originale la lotta contro i poteri criminali e contro il potere tout court.
Con lei si sono affermate modalità di impegno politico e civile capaci di unire le pratiche partecipative (i famosi “cantieri”) con il confronto “diffidente” con le istituzioni per marcarne la distanza e la volontà consapevole di evitare qualsiasi possibile consociazione, per dare priorità alla scommessa del controllo dal basso e della proposta democratica.
Ha sempre teso a salvaguardare l’autonomia del movimento antimafia dai tentativi di  cooptazione e neutralizzazione.
Il suo impegno è stato agito con assiduità nei territori, nelle scuole, nelle periferie emarginate, ovunque si esprimesse il conflitto per i diritti e la legalità, per la pace e la smilitarizzazione della Sicilia.
Vogliamo ricordare l’importanza della sua presenza alle manifestazioni contro il MUOS a Niscemi, nelle lotte contro la chiusura delle scuole dei quartieri periferici di Catania e di Palermo, laddove era doveroso esprimere solidarietà e vicinanza alle vittime delle minacce mafiose, sempre dalla parte degli ultimi, mai schierata con i cultori della governabilità. Sempre a fianco di chi in questi anni ha resistito e si è contrapposto alle misure liberiste.
Abbiamo condiviso con lei il tentativo di dare alla Sicilia un governo in grado di contrastare il dominio degli interessi mafiosi, così come vogliamo ricordarla generosamente impegnata con noi a sostegno della lista L’Altra Europa.

Grazie Rita. Non dimenticheremo.

* Mimmo Cosentino Segretario regionale PRC Sicilia

Grazie per le visite!
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