venerdì 30 giugno 2017

UNA SPARATA POST-ELETTORALE, MA PERICOLOSA. CHIUDERE I PORTI?. di ALESSANDRO DAL LAGO DA "IL MANIFESTO"




Una sparata post-elettorale, ma pericolosa. Chiudere i porti?.

Una manovra disperata e diversiva. Tutti sanno che l’Italia non otterrà granché dall'Europa, salvo la solidarietà verbale di Juncker e Merkel


La chiusura dei porti alle navi delle Ong straniere, ventilata dal governo, è una bolla d’aria, una sparata, ma è anche una minaccia grave e politicamente pericolosa. Mi spiego. La Convenzione internazionale sul salvataggio in mare (1979, sottoscritta dall’Italia) «obbliga gli stati ad assicurare assistenza a chiunque in situazione di pericolo in mare, senza riguardo alla nazionalità e allo status delle persone… e a trasportarle in un luogo in cui sia assicurata la loro incolumità» (place of safety). Se l’Italia non consentisse l’attracco delle navi straniere si renderebbe responsabile sia della violazione del trattato in questione, sia di discriminazione verso le navi straniere, nonché di una grave lesione dei diritti umani. E anche delle eventuali vittime provocate dal blocco.
D’altronde, si sa che Malta (430.000 abitanti) non vuole più migranti, e nemmeno la Tunisia, che ha un sesto degli abitanti dell’Italia. E quindi che potrebbero fare le navi delle Ong? Andare in Grecia o magari riportare i migranti in Libia, con il rischio di farsi sparare dalla guardia costiera libica, addestrata e armata dall’Italia? Nulla di tutto ciò, ovviamente. L’on Di Maio, che ha proposto tra i primi la chiusura dei porti non è tenuto a conoscere la legge internazionale – d’altronde è lo stesso che pensava che Pinochet fosse venezuelano. Ma Gentiloni e Minniti, o i loro consiglieri, devono avere un’idea del diritto internazionale, e quindi perché hanno tirato fuori la minaccia?
La spiegazione a me sembra esclusivamente politica, anzi post-elettorale, esattamente come le grida di Salvini e i gridolini di Di Maio. Il Pd ha preso una batosta alle amministrative e ora cerca di rifarsi un’immagine di durezza per contrastare la destra e il M5S che cavalcano le paranoie anti-migranti, anti-islamici e anti-tutto. Ma c’è di più e di peggio, ed è il rapporto tra Italia ed Europa.
L’ascesa di Trump e le sue intemperanze hanno per un po’ cementato l’immagine che l’Europa vuol dare di se stessa. Ma già si avvertono le prime crepe (come la convergenza Macron-Trump sulla Siria). E poi, il salvataggio delle banche venete ha risvegliato i mastini tedeschi della finanza. Il debito pubblico italiano non si schioda. E l’Italia, con l’asse Macron-Merkel, è tornata a contare in Europa esattamente come prima, cioè come il due di picche. Lo dimostra l’assoluta indifferenza dei paesi dell’est europeo davanti alla minaccia di una procedura d’infrazione per il rifiuto di accogliere i migranti. Non solo: il governo è debole, sempre sull’orlo della crisi, il Pd è in difficoltà, la legge elettorale di là da venire e il futuro politico confuso come non mai.
Ecco allora la minaccia di chiusura dei porti che sta esattamente a metà tra la disperazione e una manovra diversiva. Tutti sanno che l’Italia non otterrà alcunché, salvo la solidarietà verbale di Juncker e Merkel, che non costa nulla. E già Macron ha dichiarato che non vuole nuovi migranti. Al limite, l’Italia metterà sul piatto dei suoi difficili rapporti con i potenti vicini i costi dell’accoglienza. Ma c’è da dubitare che i padroni d’Europa si si faranno commuovere davvero (dopotutto la sola Germania ha accolto un milione di persone dal 2015).
Ma c’è un’altra verità, la più sgradevole per il governo. Minniti aveva negoziato con l’inesistente governo Serraj e i vari capobanda libici il controllo dei migranti, per affidarli alle loro mani notoriamente caritatevoli. Con ciò non solo ha legittimato i libici, accusati da ogni parte di violare i diritti degli stranieri, ma si è consegnato nelle mani di gente che non ha alcun interesse a bloccare i flussi, per non perdere il pingue contributo – in denaro e armi – del governo italiano. Un ministro risoluto ed efficiente, davvero.

In tutta questa vicenda le vere vittime sono i migranti, vessati dagli sbirri di mezza Africa, a rischio di morte in mare e additati all’odio degli italiani da Salvini, Grillo e compagnia. Avere la capacità di discutere con l’Europa un piano di accoglienza e integrazione dei migranti, questa sì sarebbe una prova di lungimiranza. Ma è inutile aspettarsela da un governo così.

STEFANO RODOTA' - LA CONNESSIONE INSCINDIBILE FRA POTERI E DIRITTI” LA LEZIONE DI STEFANO



La connessione inscindibile fra poteri e diritti” La lezione di Stefano Rodotà

di Giovanni Russo Spena*

Stefano Rodotà , pur nella sua autonomia , nella sua forte identità indipendente da schemi di partito o di schieramenti parlamentari, ci ha sempre accompagnato nel nostro percorso di attivisti politici, sociali, di comunisti anche.
Nelle aule parlamentari come nei comitati, come nei sindacati, come nelle coalizioni sociali. Stefano era un civilista ; non nacque costituzionalista.
Ma seppe spezzare l’angustia di un diritto civile costruito intorno alla gabbia ed alla contrattazione privatistica aprendo l’orizzonte dei beni comuni, fornendo una base costituzionale ai valori d’uso rispetto ai valori di scambio.
Rodotà è il maestro che ci ha insegnato la connessione inscindibile tra poteri e diritti.
Avversava, odiava la rete angusta del formalismo giuridico.
La sua bussola è sempre stata il garantismo più rigoroso.
Per lui il principio dell’ ” habeas corpus ” era ( ed è ,tanto più in un contesto di autoritarismo statuale sempre più diffuso, da ” Stato del controllo”) il paradigma fondativo dello Stato di diritto.
Non a caso Rodotà ha sostanzialmente costruito da solo ruolo e funzioni del Garante della Privacy.
Non è mai stato “ascaro ” del potere.
Anzi, il suo tratto distintivo, sia scientificamente che culturalmente che politicamente è stato il ”costituzionalismo dei bisogni“.
La Costituzione, per lui, non è architettura del potere ma garanzia degli sfruttati; critica del potere, lotta contro l’eccesso, lo sviamento del potere.
Anche negli ultimi due anni della sua vita, ci ha guidato, sino allo stremo delle sue forze, nella dura campagna contro la svolta autoritaria renziana contro l’attacco ordoliberista alla Costituzione ”bolscevica“.
Perché il fine della sua vita fu la rappresentanza, l’intreccio tra democrazia rappresentativa e diretta, la centralità, quindi, del Parlamento contro la retorica della  ”governabilità“.
Ha scritto pagine magistrali sul  ”diritto ad avere diritti“.
Concludo, selezionando trai tanti ricordi.
L’ intervento forse più bello che gli ho sentito fare è stato sull’articolo 36 della Costituzione, sulla  ” dignità “.
Spiegava che i costituenti italiani strapparono la ” dignità ” da una condizione di astrattezza ,fornendole una base materiale : il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla qualità e quantità del suo lavoro e sufficiente a garantire a sé e alla sua famiglia una “esistenza dignitosa “.
*Resp Democrazia, Diritti e Istituzioni Prc S.E.


giovedì 29 giugno 2017

mercoledì 28 giugno 2017

IL PARTITO DELLA SINISTRA EUROPEA ACCOGLIE COME OSSERVATORE SINISTRA ITALIANA



Il Partito della Sinistra Europea accoglie come osservatore Sinistra Italiana
 “Oggi a Bruxelles nel corso dell’assemblea annuale, sulla base della relazione di Paolo Ferrero, abbiamo dato il via libera alla richiesta di Sinistra Italiana di divenire partito “osservatore” del Partito della Sinistra Europea.
Nel corso del dibattito sono emersi elementi critici relativi alla collocazione dell’unico parlamentare europeo di SI nel gruppo socialista e non nel GUE e sulle titubanze di SI rispetto a un processo di unitario della sinistra antiliberista in Italia. A tal fine è stato dato mandato alla Presidenza di seguire con particolare attenzione l’evoluzione della situazione italiana in merito a queste questioni. In qualità di formazioni italiane che fanno parte della Sinistra Europea (Rifondazione Comunista come fondatrice e l’Altra Europa in tempi più recenti), abbiamo operato per l’accoglimento della richiesta di SI perché ci tratta di un “passo a sinistra” in direzione del superamento di vecchie divisioni.
Questa risposta positiva speriamo incoraggi sulla strada della costruzione alle prossime elezioni di un polo della sinistra alternativo al PD e della piena adesione al Partito della Sinistra Europea e al GUE”.

Paolo Ferrero, vicepresidente del Partito della Sinistra Europea
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista
Roberto Musacchio, L’Altra Europa con Tsipras

giovedì 22 giugno 2017

FIRMA A VIMODRONE LA PROPOSTA DI LEGGE POPOLARE "ERO STRANIERO"



Anche a Vimodrone, puoi firmare, presso il comune, la proposta di legge popolare “ERO STRANIERO – L’UMANITA’ CHE FA BENE”.
Una campagna culturale e una legge di iniziativa popolare. Per superare la Bossi-Fini e vincere la sfida dell'immigrazione.
Puntando su accoglienza, lavoro e inclusione.
Partito della RIFONDAZIONE COMUNISTA di VIMODRONE (MI)


martedì 13 giugno 2017

UN’ALLEANZA POPOLARE PER LA DEMOCRAZIA E L’UGUAGLIANZA

Un’alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza
Il 18 giugno a Roma. È necessario uno spazio politico nuovo, ci vuole una sinistra unita e una sola, grande lista di cittadinanza aperta a tutti: partiti, movimenti, associazioni, comitati
Siamo di fronte ad una decisione urgente. Che non è decidere quale combinazione di sigle potrà sostenere il prossimo governo fotocopia, ma come far sì che nel prossimo Parlamento sia rappresentata la parte più fragile di questo Paese e quanti, giovani e meno giovani, in seguito alla crisi, sono scivolati nella fascia del bisogno, della precarietà, della mancanza di futuro e di prospettive. La parte di tutti coloro che da anni non votano perché non credono che la politica possa avere risposte per la loro vita quotidiana: coloro che non sono garantiti perché senza lavoro, o con lavoro precario; coloro che non arrivano alla fine del mese, per stipendi insufficienti o pensioni da fame.
La grande questione del nostro tempo è questa: la diseguaglianza. L’infelicità collettiva generata dal fatto che pochi lucrano su risorse e beni comuni in modo da rendere infelici tutti gli altri.
La scandalosa realtà di questo mondo è un’economia che uccide: queste parole radicali – queste parole di verità – non sono parole pronunciate da un leader politico della sinistra, ma da Papa Francesco. La domanda è: «E’ pensabile trasporre questa verità in un programma politico coraggioso e innovativo»? Noi pensiamo che non ci sia altra scelta. E pensiamo che il primo passo di una vera lotta alla diseguaglianza sia portare al voto tutti coloro che vogliono rovesciare questa condizione e riconquistare diritti e dignità.
Per far questo è necessario aprire uno spazio politico nuovo, in cui il voto delle persone torni a contare.
Soprattutto ora che sta per essere approvata l’ennesima legge elettorale che riporterà in Parlamento una pletora di “nominati”. Soprattutto in un quadro politico in cui i tre poli attuali: la Destra e il Partito Democratico – purtroppo indistinguibili nelle politiche e nell’ispirazione neoliberista – e il Movimento 5 Stelle o demoliscono o almeno non mostrano alcun interesse per l’uguaglianza e la giustizia sociale.
Ci vuole, dunque, una Sinistra unita, in un progetto condiviso e in una sola lista. Una grande lista di cittadinanza e di sinistra, aperta a tutti: partiti, movimenti, associazioni, comitati, società civile. Un progetto capace di dare una risposta al popolo che il 4 dicembre scorso è andato in massa a votare “No” al referendum costituzionale, perché in quella Costituzione si riconosce e da lì vorrebbe ripartire per attuarla e non limitarsi più a difenderla.
Per troppi anni ci siamo sentiti dire che la partita si vinceva al centro, che era indispensabile una vocazione maggioritaria e che il punto era andare al governo. Da anni contempliamo i risultati: una classe politica che si diceva di sinistra è andata al governo per realizzare politiche di destra. Ne portiamo sulla pelle le conseguenze, e non vogliamo che torni al potere per completare il lavoro.
Serve dunque una rottura e, con essa, un nuovo inizio: un progetto politico che aspiri a dare rappresentanza agli italiani e soluzioni innovative alla crisi in atto, un percorso unitario aperto a tutti e non controllato da nessuno, che non tradisca lo spirito del 4 dicembre, ma ne sia, anzi, la continuazione.
Un progetto che parta dai programmi, non dalle leadership e metta al centro il diritto al lavoro, il diritto a una remunerazione equa o a un reddito di dignità, il diritto alla salute, alla casa, all’istruzione.
Un progetto che costruisca il futuro sull’economia della conoscenza e su un modello di economia sostenibile, non sul profitto, non sull’egemonia dei mercati sui diritti e sulla vita delle persone.
Un progetto che dia priorità all’ambiente, al patrimonio culturale, a scuola, università e ricerca: non alla finanza; che affronti i problemi di bilancio contrastando evasione ed elusione fiscale, e promuovendo equità e progressività fiscale: non austerità e politiche recessive.
Un simile progetto, e una lista unitaria, non si costruiscono dall’alto, ma dal basso. Con un processo di partecipazione aperto, che parta dalle liste civiche già presenti su tutto il territorio nazionale, e che si apra ai cittadini, per decidere insieme, con metodo democratico, programmi e candidati.
Crediamo, del resto, che il cuore di questo programma sia già scritto nei principi fondamentali della Costituzione, e specialmente nel più importante: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese» (art. 3).
È su questa piattaforma politica, civica e di sinistra, che vogliamo costruire una nuova rappresentanza. È con questo programma che vogliamo chiamare le italiane e gli italiani a votare.
Vogliamo che sia chiaro fin da ora: noi non ci stiamo candidando a guidarla. Anzi, non ci stiamo candidando a nulla: anche perché le candidature devono essere scelte dagli elettori. Ma in un momento in cui gli schemi della politica italiana sembrano sul punto di ripetersi immutabili, e immutabilmente incapaci di generare giustizia ed eguaglianza, sentiamo – a titolo personale, e senza coinvolgere nessuna delle associazioni o dei comitati di cui facciamo parte – la responsabilità di fare questa proposta. L’unica adeguata a questo momento cruciale.
Perché una sinistra di popolo non può che rinascere dal popolo.
Invitiamo a riunirsi a Roma il prossimo 18 giugno tutti coloro che si riconoscono in questi valori, e vogliono avviare insieme questo processo.

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Una nuova sinistra per l'uguaglianza? Acerbo, Fratoianni e Civati: sì, vediamoci il 18

di Maurizio Acerbo
Condivido l'appello di Anna Falcone e Tomaso Montanari per costruire dal basso una lista unitaria della sinistra, una lista del popolo del NO che il 4 dicembre ha sconfitto Renzi nel referendum. Come sottolineano Anna e Tomaso una lista della sinistra che si riconosce nella Costituzione e si batte contro le disuguaglianze crescenti non può che darsi un programma di netta rottura con le politiche neoliberiste di destra portate avanti dal Pd. 
L'appello prende atto del fatto che ormai destra e Partito Democratico sono indistinguibili e che c'è da costruire uno spazio politico nuovo riunendo partiti, movimenti, liste unitarie, esperienze territoriali. Chi come noi da anni propone di aggregare un polo della sinistra autonomo e alternativo rispetto al PD non può che dare il benvenuto a questo appello e condividere l'invito a ritrovarci il 18 giugno a Roma per una grande assemblea che dia inizio al percorso

di Nicola Fratoianni 
Anna Falcone e Tomaso Montanari stamattina hanno pubblicato un appello e dato appuntamento per il 18 giugno, a Roma, "Perché una Sinistra popolare non può che rinascere dal popolo" scrivono loro e hanno ragione.
Il loro appello parla di radicalità, ridefinisce la rappresentanza e propone l'unità.
Per questo noi facciamo un passo in avanti e con Giuseppe Civati firmiamo un'adesione unica. 
Per dire che ci siamo. Per dire che si può ripartire dal NO del 4 dicembre, per costruire una proposta forte e chiara. Per dire che Sì, è Possibile. Ci vediamo il 18 giugno, tutte e tutti insieme.

di Roberto Musacchio
A giudicare da quello che si vede da Fb, ma non solo, ce ne era un gran bisogno. Parlo del bell'appello di Anna Falcone e Tomaso Montanari per una lista di sinistra e di civiltà che riparta dalla democrazia e dell'uguaglianza. Io ci sarò con loro il 18 giugno a Roma. E sono convinto che saremo in tante e tanti. Tutti coloro che continuano cocciutamente nella vita a pensare e ad agire per un altro mondo possibile. C'è del buon senso in queste loro parole. E il buon senso è il contrario del senso comune. È il buon senso di chi ha difeso la Costituzione perché è ancora la cosa migliore che abbiamo. È il buon senso di chi non si è rassegnato alle cattive politiche di questi decenni che sono state cattive anche quando a farle sono stati i cosiddetti centri sinistri. Il buon senso di chi lotta contro le controriforme delle pensioni, la precarizzazione, le privatizzazioni dei beni comuni. Il buon senso di chi vuole si l'Europa ma non questa. Di chi pensa che i migranti siano donne e uomini che debbano avere più diritti della finanza. Il buon senso di chi vede una sinistra rinascere con Tsipras, con Iglesias, con Melenchon, in Portogallo, con Corbyn e si chiede: perché noi no? Il buon senso di sapere che la sinistra rinasce se è tale e se ha il coraggio di smetterla con i disastri di questi anni. Io ho provato in questi anni a far vivere questo buon senso con una militanza che non avesse più ambizioni di stare in primo piano. Anche per questo spero che vi sia, soprattutto in chi in questi lunghi anni ha avuto grandi responsabilità in politiche sbagliate che hanno fatto male alla sinistra ma anche al paese, il buon senso di non insistere nel danno. Abbiamo veramente bisogno di cambiare pagina.

di Alfonso Gianni
L'appello di Anna Falcone e Tomaso Montanari a favore di una grande lista di cittadinanza e di sinistra, fondata sul contrasto alle diseguglianze, di cui parla l'articolo più sociale della nostra bella Costituzione, l'articolo 3, rompe le solite logiche accordistiche e politiciste e rimette la questione con i piedi per terra. "Una grande lista di cittadinanza e di sinistra aperta a tutti: partiti, movimenti, associazioni, comitati, società civile" capace di rispondere a quella sinistra diffusa che si è manifestata in più occasioni, dalla vittoria del 4 dicembre (dove le idee costituzionali hanno realizzato un momento egemonico su uno schieramento assai variegato) allo sciopero delle donne dell'8 marzo, dalla raccolta tradita delle firme per il referendum suoi voucher, alle manifestazioni in solidarietà e in aiuto concreto ai migranti, la grande questione del nostro tempo. L'appuntamento per iniziare il percorso è per il 18 giugno a Roma. Un'occasione da non mancare.


... E' BALLOTTAGGIO











lunedì 5 giugno 2017

A VIMODRONE L'11 GIUGNO 2017 FAI UNA SCELTA DI CLASSE




Elezioni Comunali 11 giugno 2017
  
Comune di Vimodrone
  
PROGRAMMA ELETTORALE
DELLA COALIZIONE DEL
CANDIDATO SINDACO
DARIO VENERONI
                         
RINNOVAMENTO NELLA CONTINUITA’

DARIO VENERONI è il candidato sindaco per la coalizione  composta dalle liste civiche “VIMODRONE SEI TU” e “IL PONTE”.

Le liste civiche della coalizione hanno raggiunto un accordo politico su base programmatica che le impegna a trovare soluzioni adeguate ai problemi della città, con il contributo, la collaborazione e la partecipazione dei cittadini, delle associazioni e delle realtà economico-produttive presenti sul territorio.

La coalizione progressista si impegna alla realizzazione di un programma ambizioso e al tempo stesso sostenibile. Se da un lato infatti nessun cittadino sarà lasciato indietro, ci saranno investimenti per la scuola, lo sport, i giovani e gli anziani e una particolare cura del territorio e del verde senza nessun consumo ulteriore di suolo, dall’altro lato il programma sarà realizzato anche in funzione delle risorse che effettivamente saranno a disposizione dell’amministrazione.

I NOSTRI VALORI DI RIFERIMENTO

Il programma che presentiamo agli elettori di Vimodrone, affonda le sue radici in una precisa analisi della realtà locale, si ispira ad un orizzonte ampio di principi, che orientano e danno un’anima alla concretezza delle necessarie scelte di governo.

Valori quali:

-          L’antifascismo e la Resistenza sono le nostre radici, le eredità a cui guardiamo per tenere viva la memoria della nascita della nostra Repubblica e il rispetto della sua Costituzione e delle leggi. Assegniamo un valore assoluto alla difesa dei diritti universali dell’essere umano, alla solidarietà, alla politica dell’ascolto, dell’accoglienza, dell’integrazione, alla lotta al razzismo, alla xenofobia e omofobia.

-          il valore della pace, esprimendo la forte volontà della nostra comunità che dice no alla guerra, come sancito dall’art. 11 della Costituzione e dal diritto internazionale, alla pena di morte, a ogni forma di terrorismo, alla tortura e promuove i diritti umani, per affermare l’idea di un mondo più giusto, solidale ed equo, in cui siano bandite la fame e la povertà.

-          il valore e il senso della partecipazione, che individua nella concertazione un principio fondamentale della democrazia, un rapporto virtuoso tra amministrati e amministratori. Partecipazione significa capacità di ascolto, rispetto e fiducia; quindi il riconoscimento della legittimità del punto di vista dell’interlocutore.

-          la solidarietà ed eguaglianza che significa attenzione agli ultimi, a chi non ha voce per farsi ascoltare dalle istituzioni. Attenzione prioritaria all’accoglienza, al diritto allo studio, al diritto al lavoro, al diritto ad una vita decorosa e soddisfacente, per tutti, al rispetto della parità di genere.

-          la legalità e la giustizia che significano educazione alla legalità contro tutte le mafie, la corruzione e la criminalità.



LE PRIORITA’ DEL NOSTRO PROGRAMMA.

  • Questione morale, rispetto della legalità
Legalità e rispetto delle regole sono la premessa e la linfa di un programma elettorale che voglia essere di cambiamento.
Avere come base legalità e giustizia vuol dire puntare all’educazione alla legalità, significa capacità di prevenire, oltre che reprimere, significa avere chiara e netta la linea di demarcazione fra regole e illegittimità. Significa lotta ai fatti criminosi, alla microcriminalità degli scippi, alla criminalità organizzata, alla macrocriminalità delle speculazioni dell’edilizia, della finanza, dei rifiuti e a tutte le mafie. Significa non abbassare la testa e dire chiaramente e senza preamboli che ci si batterà senza perplessità, senza paura contro ogni tipo di corruzione e criminalità. Si tratta di una scelta di campo preliminare che dice sì alle regole. Tutti i candidati alle elezioni del consiglio comunale sottoscrivono la “Carta di Avviso Pubblico – codice etico per gli amministratori” e si impegnano ad approvarla nelle prime sedute utili.

  • Il lavoro
Tra le priorità dell’azione amministrativa ci sarà il lavoro. Il comune sosterrà e favorirà lo sviluppo delle attività produttive e commerciali esistenti, incentivando l’insediamento sul territorio di nuove imprese, in aree oggi dismesse . Insieme agli operatori economici e alle loro associazioni di categoria lavorare a un Piano di rilancio del commercio al dettaglio e di vicinato, escludendo l’insediamento di nuove aree per la grande distribuzione. Attraverso i finanziamenti regionali potenzierà gli stages all’interno del comune per i giovani che hanno terminato il percorso scolastico.

  • Stato sociale – welfare cittadino
L’Amministrazione rafforzerà gli interventi a favore di chi ha perso il lavoro, il sostegno alla famiglia, promuoverà nuovi progetti di inclusione nei confronti delle persone svantaggiate. Sosterrà, garantendo la finalità pubblica, politiche di collaborazione con il terzo settore nell’erogazione dei servizi comunali. Assicurerà l’impegno da parte dell’ente per edifici scolastici moderni ed efficienti, una efficace offerta formativa e amplierà l’offerta culturale e i servizi della biblioteca.

·         Tutela del territorio - ambiente
Vogliamo una città bella, pulita, con strade, marciapiedi, parchi pubblici fruibili senza difficoltà e in sicurezza; una città che investe sulle nuove tecnologie per il risparmio energetico. Vogliamo una Vimodrone più verde, vivibile, anche attraverso la realizzazione del Parco Est delle Cave e della Martesana, la riqualificazione di tutte le aree verdi, l’ampliamento della rete di piste ciclopedonali, l’aumento della quantità e della qualità della raccolta differenziata dei rifiuti.

·        Sicurezza in città
La nuova Amministrazione promuoverà soprattutto tutto quanto crea cultura di rispetto, fiducia e solidarietà tra i cittadini. Insieme si attiverà per un progetto di prevenzione e repressione di ogni atto criminoso con un sistema di videosorveglianza più efficiente, con l’aumento del numero di agenti della Polizia Locale in servizio, il turno serale, potenziando le unità mobili di quartiere ed appiedate della Polizia Locale. Si impegna a contrastare l’apertura delle sale da gioco, confermando i limiti già in essere, l’impegno contro la ludopatia e per una cultura del bello, della legalità, della vita.

SICUREZZA URBANA
Una città è sicura quando si prende cura di sé. Quando sa creare rapporti di stima, di fiducia reciproca e di solidarietà tra i suoi cittadini. Quando si creano opportunità di incontro e di socializzazione, di fare festa e di star bene insieme. Accanto a questa cultura diventano opportune le opere di prevenzione e repressione di tutto quanto è criminoso verso i diritti personali, verso la vita sociale e ambientale della città.
  • implementazione del sistema di videosorveglianza allo scopo di monitorare il territorio e garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Lo scopo principale dell’impianto deve essere quello di monitorare i flussi viabilistici (con possibilità di elaborazione dati statistici al fine di adottare interventi in grado di garantire maggior sicurezza nella mobilità), presidiare e preservare il patrimonio pubblico, presidiare i principali luoghi di socialità, monitorare con un sistema di lettura targhe i veicoli in entrata e in uscita al fine dell’identificazione di soggetti coinvolti in fatti illeciti;
  • potenziamento del Corpo di Polizia Locale, compatibilmente con la normativa di riferimento e con le risorse disponibili, sia sotto il profilo delle risorse umane che delle risorse strumentali. L’obiettivo è quello di garantire un ampliamento della fascia oraria coperta dal servizio di Polizia Locale, sia durante i grandi eventi (culturali, sportivi, ecc.) sia in modo strutturale, con particolare riferimento alla fascia oraria serale/notturna;
  • potenziamento dello Sportello Sicurezza della Polizia Locale;
  • istituzione dell’Osservatorio sulla sicurezza, coordinamento tra la Polizia Locale e altre Forze dell’Ordine presenti sul territorio, e istituzione di momenti di confronto tra l’Amministrazione comunale, con il supporto della Polizia Locale, e la cittadinanza al fine di monitorare le problematiche presenti sul territorio;
  • mantenimento dell’attività svolta dal Corpo di Polizia Locale, di sensibilizzazione alla legalità e al rispetto delle norme del Codice della Strada, rivolta agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio;
  • potenziamento, dove necessario, dell’illuminazione notturna in modo da scoraggiare atti di vandalismo e furti;
  • potenziamento dell’operatività della Protezione Civile anche attraverso l’implementazione della strumentazione tecnica.

VIABILITA’, MOBILITA’ DOLCE
  • occorre proseguire negli interventi tesi a garantire la sicurezza della circolazione stradale, ed in particolare ad attuare tutte quelle azioni in grado di proteggere, separare la mobilità residenziale e di quartiere dalla mobilità di attraversamento, così come già avvenuto con l’istituzione della “Zona30” nella parte centrale del paese;
  • interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla segnaletica stradale orizzontale e verticale, al fine di una maggiore chiarezza e semplificazione degli obblighi e dei divieti presenti sul nostro territorio;
  • messa in sicurezza, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, dei principali attraversamenti pedonali presenti sul nostro territorio;
  • nei cinque anni di mandato si avvierà uno studio per verificare la possibilità di una progressiva pedonalizzazione delle vie del centro storico del paese;

Il 2017 è anno di bilancio per la verifica del sistema della sosta presente sul nostro territorio. Occorrerà analizzare effetti e risultati, valutare le richieste pervenute in questi mesi dai cittadini, e prevedere uno studio di fattibilità in grado di mantenere un equilibrio tra sosta libera, sosta a tempo e sosta a pagamento.
  • è opportuno valutare la possibilità di un estensione dell’area di sosta a pagamento, anche attraverso la creazione di altre zone blu, e nel contempo riconsiderare il sistema tariffario, al fine di una riduzione dei costi per i cittadini e del miglioramento delle condizioni di fruibilità del sistema sosta;
  • per accentuare la mobilità dolce occorrerà irrorare il territorio con piste ciclabili “a basso impatto strutturale” quali il prolungamento della ciclovia della Padana fino all’Auchan;
  • prevedere il completamento dei collegamenti Nord/Sud pedonali a scavalco della Metropolitana (via S. Rita/via Della Resistenza e via Cazzaniga/via Cadorna).




CULTURA DELLA LEGALITA’
  • Approvazione, da parte della nuova giunta e del consiglio comunale, della Carta di Avviso pubblico – codice etico per gli amministratori;
  • promuovere progetti di educazione alla legalità nelle scuole con l’ausilio di associazioni come “Libera;
  • piano di formazione anti corruzione per i dipendenti dell’ente;
  • potenziamento delle azioni di contrasto al fenomeno della ludopatia, gioco d’azzardo patologico;

PARTECIPAZIONE
·         valorizzazione dei comitati: i pareri dei comitati e degli altri organismi di partecipazione, formalizzati ai sensi dei regolamenti comunali, saranno presi in considerazione da parte dell’amministrazione comunale;
·         rilancio e promozione delle consulte cittadine, affinché le stesse assumano un ruolo autonomo propositivo e di stimolo circa l’azione dell’Amministrazione comunale;
·         confronto con le comunità straniere attraverso la creazione di una “Consulta degli stranieri”;
·         sostenere le pari opportunità e la condivisione delle responsabilità tra uomini e donne con servizi e iniziative a sostegno dell’emancipazione femminile, di contrasto alla violenza in ambito domestico, di promozione delle relazioni al di fuori dell’ambito familiare e lavorativo;
·         recuperare l’area feste centrale (Cascina Tre Fontanili) in modo da renderla il cuore delle iniziative pubbliche;
·         va riprogettato il sito web comunale e implementata la comunicazione ai cittadini tramite sms, whatsapp ecc.;
·         il periodico dell’Amministrazione comunale “Comunicare” deve diventare sempre più un magazine di approfondimento e racconto della città che evolve;
·         apertura delle scuole oltre i normali orari per varie attività di socializzazione fino alla celebrazione dei compleanni dei bambini;
·         il finanziamento di progetti ad hoc scritti da associazioni/gruppi di cittadini organizzati preferibilmente per quartiere;
·         ampliamento delle zone wi fi free;



MACCHINA COMUNALE E DIPENDENTI PUBBLICI
Ripristinare il valore della politica come anima, visione di insieme, capacità di proporre valori e dare senso a tutta l’attività amministrativa.

·         Determinare una netta distinzione tra indirizzo politico e attività gestionale quale elemento cardine per un'amministrazione all'insegna della legalità, della trasparenza e della responsabilità;
·         adottare procedure più snelle e semplificate per rendere più semplice l'accesso dei cittadini ai servizi erogati dal comune;
·         avviare una profonda riorganizzazione della macchina comunale allo scopo di renderla più efficiente, più efficace, più razionale e, in definitiva, sempre più orientata al servizio del cittadino, un’azione che non potrà prescindere da un coinvolgimento (anche con l'accettazione di pareri e consigli) dalle lavoratrici e dei lavoratori dell’ente e dalle loro Rappresentanze e Organizzazioni Sindacali;
·         prevedere forme di collaborazione con i comuni limitrofi per la gestione associata e/o convenzionata di alcune funzioni in modo da migliorare l’efficienza dei servizi stessi;
·         prevedere, in accordo con i lavoratori dell’ente, una proposta atta a prolungare l’orario di apertura al pubblico degli uffici;
·         garantire la formazione continua di tutti i dipendenti al passo con l'evoluzione delle normative e delle nuove tecnologie;
·         saranno incentivati e di conseguenza premiati i progetti, promossi dai dipendenti dell’ente, rivolti alla semplificazione amministrativa.



POLITICHE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
Sviluppare un’analisi del Piano e l’attivazione di azioni ed atti per rendere operativo ed efficace il documento stesso, allineandolo all’attuale fase congiunturale economica nazionale e regionale.

Zone industriali e artigianali/attività produttive:
·         occorrerà “rimettere” sul mercato le aree artigianali, spesso degradate o sottoutilizzate, adeguando il PGT alle mutate condizioni economiche e sociali, rendendo conveniente il riutilizzo di quelle strutture per scopi commerciali e artigianali, creando un meccanismo di concertazione con i privati (sono ipotizzabili piccole e medie superfici commerciali, palestre, servizi, laboratori, uffici, piccola logistica), recuperando le aree in disuso a sud della Padana e di Via dell’Artigianato;
·         pianificare il recupero degli immobili in stato di abbandono e degrado;
·         sostegno delle attività produttive e commerciali presenti sul territorio, prevedendo azioni di marketing territoriale per attrarre investimenti e competenze e offrire nuove opportunità professionali.

Energie rinnovabili - regolamento edilizio:
·         il comune dovrà tendere a diventare ad “impatto 0”.
·         Prevedere un aggiornamento del regolamento edilizio in modo da favorire il recupero delle aree dismesse e la riqualificazione degli edifici pubblici e privati, con massima attenzione all’efficientamento energetico.

Problematiche abitative:
·         seguire e pungolare Aler Milano al fine di raggiungere l’obbiettivo di miglioramento contenuto nel programma di manutenzione straordinaria (4,5 milioni di euro) relativa agli edifici di via Fiume 73 (168 famiglie), progetto che prevede la riqualificazione degli impianti, infissi, coperture e facciate (durata complessiva per progettazione e opere – 2 anni);
·         case comunali (via Fiume-Trieste): a seguito della realizzazione della prima palazzina A e del conseguente trasloco delle famiglie nei nuovi alloggi, porre massima attenzione al proseguo dei lavori del cantiere sulle palazzine B e C che prevede la realizzazione di 44 nuovi alloggi; dall’inizio del 2018 potranno rientrare le 15 famiglie allocate in ambiti privati e potranno essere assegnate a nuovi nuclei familiari in lista di attesa le nuove abitazioni.
·         al fine di conciliare la richiesta di alloggi a prezzi calmierati e il non consumo di suolo, occorrerà realizzare un progetto teso all’immissione sul mercato di alloggi privati liberi a condizioni vantaggiose per i locatari (sgravi fiscali) e inquilini (prezzi calmierati) in maniera tale da avvantaggiare cittadini e amministrazione;
·         particolare attenzione verrà destinata ai quartieri periferici densamente abitati come Burrona, San Giuseppe, o piccole frazioni come Crivella e Metallino dove vi è la convivenza tra ambito residenziale e produttivo; gli interventi da mettere in atto dovranno essere concordati e confrontati con le necessità dei residenti al fine di soddisfare i bisogni dei quartieri stessi e il collegamento con la città.

Parchi sovracomunali
·         piena realizzazione del Parco Est delle Cave, attraverso la costituzione dell’ente gestore, con i comuni di Cologno Monzese, Cernusco s/N, Carugate e Brugherio;
·         porre in atto politiche, in concorso con gli Enti interessati, finalizzate ad incrementare il patrimonio forestale e boschivo nelle aree verdi di maggior pregio, con annessi processi di riqualificazione per rendere gli stessi "appetibili" per l'utilizzo dei cittadini, a partire dai bambini;
·         insieme ai comuni interessati e ai privati, prevedere l’avvio di un progetto per la riqualificazione ambientale della cava Gaggiolo e dell’area verde connessa, rendendola fruibile ai cittadini, seguendo esempi già sperimentati in altri comuni (parco Increa a Brugherio);
·         censimento di tutte le piccole aree verdi per costruire un albo delle possibili zone disponibili per l’affido attraverso la campagna “Adotta un’area verde”;
·         ricerca di sponsor per la realizzazione di strutture di arredo urbano e di spazi verdi;
·         avvio del progetto “pianta un albero per ogni bimbo nato”;
·         istituire corsi di formazione per il volontariato del verde, progetto teso a formare i cittadini che vogliono prendersi cura di spazi verdi all’interno del loro quartiere;
·         coinvolgimento delle scuole per lezioni tematiche al fine di responsabilizzare alla cura del verde già dall’età scolare;
·         prevedere che porzioni di aree verdi, in ambiti semi-urbani, comprese tra via XI Febbraio e Cadorna, siano destinate a programmi e sperimentazioni giovanili in ambito agricolo.




FINANZA, BILANCIO E TRIBUTI
·         istituire un “ufficio bandi” per aumentare la possibilità di partecipazione a bandi regionali, nazionali, europei, di Fondazioni, ecc… sia per gli investimenti che per i servizi, anche attraverso reti sovra comunali, la ricerca sistematica di fondi europei destinati ai piccoli comuni e mirati a precisi progetti che andranno quindi studiati, adattati, ove possibile al caso nostro e attuati;
·         razionalizzazione della spesa corrente - standardizzazione dei contratti di servizio con durata pluriennale in modo da avvalersi delle economie di spesa – monitoraggio costante e gestione dei processi per avere risorse spendibili nell’anno – programmazione assidua e precisa;
·         sostenere il PPP (paternariato plubblico-privato) percorrendo ed incentivando gli strumenti finanziari che incidono marginalmente sui conti pubblici – Project, per progetti sportivi e culturali - Concessioni pluriennali, per lavori e servizi ;
·         cercare accordi con privati per concertare insieme realizzazioni di opere;
·         attuare la normativa che prevede l’utilizzo dell’avanzo economico - differenza tra entrate straordinarie (recupero fiscale) e spese correnti per gli investimenti;
·         proseguire ed implementare il programma di contrasto all’evasione fiscale;
·         revisione e rimodulazione della fiscalità locale e del carico fiscale in generale;
·         avviare un percorso di confronto con le associazioni di categoria sul tema della fiscalità locale, attivando tavoli di lavoro e canali di collaborazione anche attraverso la stipula di protocolli d’intesa sui tributi locali, cercando di raggiungere risultati in termini di risparmio d’imposte, di incentivi e di agevolazioni;

Patrimonio
·         censimento patrimonio comunale e demaniale al fine di valorizzare le proprietà dell’ente;
·         procedere all’aggiornamento dello studio per la realizzazione di un centro sportivo polifunzionale, nell’area di via Ariosto, prevedendo, progettualmente, una connessione tra le varie attività presenti nel quadrilatero via Piave, Guasta, Leopardi, Ariosto (sportiva, educativa, religiosa).
·         riqualificazione spazi e luoghi per lo sport – centro sportivo Pio La Torre attraverso Project - Real Milano – palestre, con la realizzazione di tensostrutture per attività quali il basket o la pallavolo;
·         favorire la realizzazione di strutture di street sport;
·         realizzazione spazi per attività e gruppi giovanili (via Roma - ex enel);
·         realizzazione dell’area feste (Cascina Tre Fontanili) - villaggio associazioni (area via XV Martiri – ex giostrai);
·         sede Protezione Civile e magazzino Ente - deposito via Cadorna;



WELFARE: POLITICHE SOCIALI
(anziani, minori, disabili, donne, pari opportunità)
Le politiche sociali sono una parte importante delle attività del Comune, interessano vari servizi e ambiti, istruzione, asili nido, anziani, minori, politiche della casa, politiche del lavoro. L’impegno primario è quello di mantenere e dove possibile migliorare i servizi ai cittadini in modo particolare a quelli più fragili ed in difficoltà.
·         garantire il livello attuale di erogazione dei servizi sociali, con attenzione verso i più deboli (bambini, anziani, disabili) in un contesto locale di grave crisi economica che richiede maggiori prestazioni;
·         creare una rete di relazioni che coinvolga tutte le realtà del territorio, scuola, comune, associazioni, cittadini attivi per conoscere, partecipare e costruire insieme senza lasciare indietro chi fa fatica;
·         coinvolgere e supportare le Associazioni di Volontariato, che rappresentano un’enorme ricchezza, nei progetti di sostegno alle famiglie e alle categorie disagiate;
·         costituzione di una Consulta delle Associazioni di Volontariato;
·         favorire una regia comune degli interventi, sostenere e co-finanziare le progettualità in essere;
·         sostenere il mondo degli anziani attraverso nuove linee di intervento, con la programmazione di una politica di integrazione di servizi sociali (Comune) e sanitari (Asl), coerente con le indicazioni normative e programmatiche sulla governance sociosanitaria, in sinergia con il privato sociale, l’associazionismo e la cittadinanza;
·         promuovere iniziative per l’impiego di persone anziane in attività socialmente utili, che possano essere fonte di gratificazione, creare momenti significativi di incontro intergenerazionale;
·         organizzare una rete mediante accordi con le farmacie cittadine, le associazioni di volontariato in modo da garantire la consegna dei farmaci a domicilio ad anziani soli;
·         riorganizzare e possibilmente incrementare l’esperienza degli orti urbani come punti d’incontro per anziani, valorizzando le loro conoscenze di vita;
·         favorire progetti di orto cultura, in sinergia con la scuola e le associazioni giovanili presenti sul territorio;
·         attuare politiche di sostegno al mondo della disabilità;
·         Prevedere l’apertura di uno sportello sulla mediazione umanistica dei conflitti , che possa essere di supporto e di aiuto per  le persone in difficoltà;
·         sostenere le politiche di Pari opportunità, respingendo tutte le forme di discriminazione e sostenendo i diritti umani, civili e sociali;
·         promuovere azioni positive a favore delle donne, favorendo l’acquisizione e la consapevolezza del proprio potenziale di abilità, competenze, esperienze maturate.
·         predisporre un kit bebè (composto ad es. da pannolini, tettarelle, salviette, etc... in materiale ecocompatibile) da regalare alle famiglie per ogni nuovo nato;



SCUOLA: ISTRUZIONE PUBBLICA

Vogliamo dare un futuro alle nuove generazioni, gli investimenti in istruzione dovranno essere maggiori: per favorire lo sviluppo della personalità dei ragazzi secondo i propri talenti, aiutando chi è rimasto indietro, per la trasmissione dei valori costituzionali per una cittadinanza piena e consapevole. La competizione economica che sta avvenendo su scala mondiale si sta basando soprattutto sulle competenze, sul sapere e sull’innovazione; per questi motivi, nei limiti delle competenze assegnate dalla legge ai Comuni, si prevedono i seguenti obiettivi:
·         proseguire e rafforzare i rapporti con l’Istituto comprensivo per una progettualità a favore della popolazione scolastica, con finanziamento di progetti condivisi;
·         sostenere il ruolo della scuola nell’affermazione dei valori dell’integrazione;
·         rafforzamento delle attività di doposcuola in collaborazione con le associazioni preposte per attività socio-educative per gli studenti anche delle scuole secondarie superiori;
·         capillare e costante lavoro di inclusione nella scuola e nei percorsi educativi dei bambini e ragazzi diversamente abili;
·         sperimentare attività pomeridiane di musica e di arte, anche mediante il convenzionamento con soggetti privati e lavorare in rete con altre città a progetti di scuole aperte, scuole come misura dell’aggregazione sociale sul territorio;
·         valorizzare e sostenere le attività che favoriscono la fruizione dei grandi eventi da parte dei bambini e dei giovani;
·         premiare le eccellenze nello studio, nello sport e nel lavoro;
·         procedere ad un approfondito esame della crescita demografica futura - esaminare ed approfondire l’attuale utilizzo degli spazi, lo stato di fatto dal punto di vista strutturale degli edifici e quali sono gli interventi necessari da mettere in atto che vadano a risolvere in maniera definitiva le problematicità strutturali - non escludendo eventuali dismissioni ed accorpamenti;

Edilizia scolastica:
·         rispetto al numero degli alunni delle scuole occorrerà esaminare l’attuale uso degli spazi, lo stato di fatto strutturale degli edifici e l’individuazione degli interventi risolutivi, non escludendo eventuali dismissioni ed accorpamenti,
·         prevedere nel quinquennio, ricercando bandi nazionali e regionali, la riqualificazione completa del plesso scolastico di via Fiume;
·         proseguimento delle politiche attuate con i precedenti piani di diritto allo studio, campus estivi, attività di doposcuola, percorsi di inclusione per i ragazzi diversamente abili, progetti di scuole aperte e politiche di digitalizzazione.

OPERE PUBBLICHE, PER UNA CITTA' VERDE, PULITA, BELLA
·         completare l’iter amministrativo relativo ai progetti del Bando periferie e avviare celermente la fase progettuale per la riqualificazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche della stazione metropolitana di Vimodrone, il completamento del progetto delle case in autocostruzione di via Cadorna e la riqualificazione del sentiero Burrona e dell’area verde di Cascina Tre Fontanili;
·         piano straordinario di ristrutturazione del patrimonio verde disponibile;
·         abbellimento e ampliamento del verde urbano e completa fruizione da parte dei cittadini. Perno centrale del verde, oltre ai parchi già esistenti (Quasimodo, Torri, Martesana, Baiacucco) dovrà essere la striscia est/ovest lungo il Naviglio Martesana, già vincolate dalle norme sulla tutela del paesaggio, aree di pregio da valorizzare; sviluppare un programma di collegamento, di segnaletica e di arredo urbano che valorizzino anche il resto del territorio (es. collegamento con la chiesa di Santa Maria Nova);
·         verifica e nuovo impulso ai parchi sovra comunali (Plis delle cave e Martesana) con relativo impegno a livello metropolitano;
·         individuazione all’interno dei parchi di strutture idonee alla celebrazione di manifestazioni artistiche, culturali e cerimonie;
·         stop al consumo di suolo: ogni nuovo manufatto non potrà consumare altro suolo vergine; per contro saranno privilegiati tutti gli interventi, pubblici e privati volti al recupero, al riutilizzo e alla riconversione dei manufatti già esistenti;
·         sostituzione nell'arco di 5 anni di tutti gli impianti d'illuminazione vetusti;
·         potenziamento della raccolta differenziata fissando soglie più restrittive, promuovendo la cultura del riciclo, contrastando l’abbandono dei rifiuti anche attraverso continue campagne di informazione e educazione;
·         sviluppare politiche che consentano di ridurre i rifiuti alla fonte, anche attraverso accordi con la piccola e media distribuzione e il commercio locale;
·         introduzione monitoraggio della qualità dell’aria e individuazione di eventuali azioni tese ad abbassare la soglia di inquinamento. Divulgazione periodica e trasparente delle informazioni raccolte;
·         dare corso agli atti previsti dal Patto dei sindaci per un abbattimento delle emissioni di CO2;
·         favorire attraverso finanziamenti esterni l'installazione di strutture con pannelli fotovoltaici;
·         d’intesa con l’Istituto comprensivo e il volontariato locale, prevedere l’organizzazione di Feste e momenti di riflessione sul tema ambiente, sulla riqualificazione e pulizia dei parchi cittadini e del Naviglio Martesana;
·         unitamente ai comuni di prima fascia dell’hinterland milanese, di concerto con la Città Metropolitana, proseguire nell’azione volta a incrementare il trasporto pubblico locale, prevedendo il biglietto unico e una tariffa unica interurbana;
·         rendere Vimodrone una città “bike friendly”;
·         avviare politiche di incentivazione della cosiddetta “Mobilità intermodale”, un piano avanzato che raccolga i benefici della costituzione della Città Metropolitana in termini di condivisione di politiche comuni sulla mobilità sostenibile;
·         favorire lo sviluppo della mobilità ecologica, attraverso la realizzazione di reti infrastrutturali pubbliche per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica;
·         inserire nel parco mezzi del comune l’utilizzo di nuovi veicoli elettrici o ibridi (benzina-metano);
·         avviare politiche attive per la tutela degli animali, attività d'informazione, promozione sull'importante funzione degli animali da compagnia;
·         conferma del lavoro dell’ufficio comunale diritti animali.
·         valorizzare la cultura dell’acqua come bene pubblico, utilizzando al meglio le due casette realizzate in piazza Unità d’Italia e via Dante.

Arredo urbano:
·         il territorio comunale dovrà essere infrastrutturato con arredo urbano appositamente progettato che possa rendere il paese più bello da vivere, comodo e fruibile dai cittadini.
·         le principali rotonde sulle vie di attraversamento del paese (asse ex Padana, asse Via Piave, Via XV Martiri, asse Viale Martesana, Via della Guasta, Via Pascoli, asse Via S. Anna Via Fiume, Viale della Repubblica) dovranno essere dotate di impianti di irrigazione e curate in modo da fungere da biglietto da visita del paese;
·         rivedere le indicazioni e la cartellonistica, a partire dalle stazioni delle metropolitane, orienteranno i cittadini verso i luoghi di interesse ed i servizi (parchi, comune, asl, passeggiate, chiese);
·         le aiuole nelle aree centrali (Piazza Unità d’Italia e area ex cinema Astor) andranno abbellite e serviranno da volano per il decoro delle zone centrali;
·         decoro di muri esterni, facciate e spazi infrastrutturali con murales e abbellimenti delle superfici.



POLITICHE GIOVANILI
  • dotare l’Amministrazione di un piano locale giovani, una specie di Piano regolatore delle politiche giovanili, che affronti le tematiche degli adolescenti come la gestione del tempo libero, della creatività, dell’aggregazione, della scuola, ma anche capace di affrontare il tema del lavoro e dei bisogni dei giovani adulti;
  • prevedere interventi attivi come la leva civica e il finanziamento delle imprese giovanili e delle startup;
  • riprogettare l’uso dell’edificio di proprietà comunale di via Battisti, ex sede della biblioteca comunale; oltre a prevedere la nuova sede dell’ufficio tributi, obiettivo sarà quello di migliorarne e rendere continuativo l’uso degli spazi stessi al fine di valorizzare la centralità dell’edificio per usi culturali, sociali, ricreativi e a servizio dei giovani di Vimodrone (realizzazione di spazi adibiti per sale prove musicali e teatrali);
  • Coworking – sale per il sostegno a giovani imprenditori o con partita Iva, attraverso il noleggio agevolato di spazi pubblici;
  • borse di studio per gli alunni meritevoli e detassazione per chiunque apra un’impresa/P.Iva nel nostro comune e abbia meno di 35 anni;
  • prevedere forme di incentivazioni all’assunzione da parte delle imprese operanti sul territorio per giovani under 35 anni, stage professionali tramite meccanismi di coinvolgimento di tutte le realtà produttive locali, favorire la nascita di microimprese, l’accesso al microcredito;
  • favorire la costituzione di una consulta dei giovani per un dialogo continuo e proficuo con l’Amministrazione comunale.
CITTÀ’ AMICA DELL'ARTE, DELLA CULTURA, DELLO SPETTACOLO E DELLO SPORT

Occorre valorizzare l'enorme “capitale umano” esistente a Vimodrone:
·         avviare un rapporto più sinergico con le componenti artistiche e culturali del territorio;
·         rendere facilmente fruibili gli spazi pubblici per mostre ed altre attività culturali, avviando programmi di “abbellimento” artistico delle proprie piazze e luoghi rilevanti;
·         prevedere la riqualificazione complessiva di Villa Torri, attraverso la sinergia pubblico-privato, la ricerca di fondi tramite bandi di enti e/o Fondazioni, restituendo ai cittadini questo patrimonio artistico come luogo per mostre, manifestazioni pubbliche;
·         prevedere, nell'ambito della proposta ricreativa, un palinsesto organico e strutturato di spettacoli ed altri momenti di convivialità sociale, al fine di rendere “viva” la città per i propri cittadini ed “attrattiva” anche per gli abitanti delle città vicine;
·         coinvolgere le band musicali giovanili presenti sul territorio, capaci di offrire una proposta ricreativa per i giovani di Vimodrone;
·         realizzazione di un sito web destinato alla diffusione delle info relative ai servizi erogati dalla biblioteca comunale, favorendo lo sviluppo di discussione e scambio di idee anche virtuale;
·         creazione di una carta dei servizi e di newsletter/gruppi di whatsapp per recensioni, novità, bibliografie e iniziative varie;
·         apertura spazio studio aperto oltre i consueti orari di ufficio e promozione delle realtà culturali presenti nel territorio;
·         occorre ripensare i nostri centri sportivi, trasformandoli, compatibilmente ai nostri mezzi in veri e propri centri polifunzionali in grado di soddisfare la domanda di spazi delle varie discipline sportive a partire da quelle rappresentate dalle società e associazioni sportive più radicate sul territorio, cercando la soluzione migliore per far si che diventino luoghi di pratiche sportive, all'interno di un contesto di efficienza, razionalizzazione degli spazi, pari opportunità nell'utilizzo degli stessi e di piena sicurezza, il tutto senza che questo gravi pesantemente sui bilanci dell'Ente;
·         verranno favorite iniziative che incentivino corretti e sani stili di vita, attraverso incontri ed altri momenti collettivi, al fine di sollecitare un sano movimento fisico sportivo e una corretta alimentazione;
·         rilanceremo la consulta dello sport, in collaborazione con associazioni e società sportive presenti sul territorio;
·         organizzare la giornata dello sport con relativa premiazione annuale di atleti e società.

IL COMUNE PER LA PACE
L’impegno per la pace attraverso una proposta “alta” e “qualificata” è una delle priorità della nostra politica culturale, per promuovere una cultura della pace, dell’accoglienza, della non violenza e del dialogo fra tutte le comunità religiose presenti sul territorio cittadino.

IL COMUNE IN DIFESA DELL’ACQUA PUBBLICA
Le politiche per promuovere la cultura dell’acqua, come bene comune e diritto inalienabile che si è materializzata nella nostra città attraverso la realizzazione di 2 case dell’acqua, deve essere portata avanti con la valorizzazione e la riscoperta delle vie dell’acqua che c’erano e che sono presenti a Vimodrone.


Grazie per le visite!
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