giovedì 24 dicembre 2009

BUONE FESTE


BUONE FESTE A TUTTE/I DAL PRC VIMO.
Non c'è in una intera vita,
cosa più importante da fare,
che chinarsi perchè un altro,
cingendoti il collo,
possa rialzarsi.
Luigi Pintor
prcvimo@tin.it rifodrone.blogspot.com

martedì 22 dicembre 2009

Yamaha, una lotta coi fiocchi


Yamaha, una lotta coi fiocchi
di Giorgio Salvetti dal quotidiano il manifesto

Dirigenti irreperibili. E Valentino Rossi lascia i lavoratori in panne

Jarno, Mapo, Lele e Tino. Quattro uomini sul tetto del mondo. Si riparano dalla bufera di neve con 15 gradi sotto lo zero nelle loro tende iglu da altura, chiusi nei sacchi a pelo. Cucinano da soli con i loro fornelletti. Dal campo base, quando è possibile, fanno arrivare cibo e coperte. «La situazione logistica è difficilissima - fanno sapere i quattro - il freddo tremendo, le comunicazioni impossibili. Ma noi non scendiano. Non ci arrendiamo». Non stiamo parlando dell'ultima spedizione italiana sul K2, i nostri quattro eroi sono semplicemente operai in lotta per i loro diritti. Sono quattro lavoratori della Yamaha di Lesmo (Monza), il loro stabilimento è proprio a fianco del reparto corse della multinazionale giapponese campione del mondo delle due ruote grazie alle imprese del pluridecorato Valentino Rossi.
Ma qui gli unici campioni sono loro. Sono sul tetto della loro fabbrica da quattro giorni. Sotto, i loro colleghi li seguono scaldandosi con fuochi di fortuna. Ieri nel piazzale erano «solo» una trentina perché tutte le persone che in questa settimana stanno portando aiuto e solidarietà sono rimasti bloccati dalla copiosa nevicata che ha imbiancato il nord Italia e ha bloccato il traffico in tutta la Lombardia. «Qui è una merda - raccontano al presidio - in poche ore sono caduti venti centimetri di neve, lassù i quattro colleghi non possono muoversi, devono restare sotto le tendine al freddo e al gelo».
La storia di questi operai è simile a quella di molti altri lavoratori caduti nel baratro della crisi. Yamaha ha deciso di chiudere il loro stabilimento e di portare la produzione in Spagna annunciando il licenziamento di 49 metalmeccanici e 19 impiegati.
L'azienda ha semplicemente proposto ai lavoratori di tornarsene a casa con una buona uscita, e tanti saluti. I lavoratori invece chiedono che siano per lo meno tutelati i loro diritti minimi. Vogliono il ricollocamento là dove possibile in altre aziende in Italia del gruppo giapponese. Per coloro che invece che non possono essere utilizzati altrove, chiedono tutti gli ammortizzatori sociali previsti in questi casi. A partire dalla cassa integrazione straordinaria per due anni. Una soluzione quasi ovvia che garantirebbe a queste 68 persone di tirare il fiato in attesa che la crisi passi e nella speranza di trovare una soluzione possibile per il loro futuro lavorativo. Yamaha però non ne vuole sentire parlare e continua a pretendere di chiudere in cambio di poco e nulla. Un atteggiamento incompresibile dato che in caso di cassa integrazione straordinaria a pagare sarebbe lo Stato. «Tutte le istituzioni, dal governo alla provincia si sono dette favorevoli. Lo ha detto anche il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi - spiega Angelo Caprotti, delegato della Fim-Cisl, che sta seguendo la vicenda Yamaha sin dall'inizio - prima l'azienda ha accampato scuse tecnico-amministrative, ma erano motivazioni che non avevano nessuna consistenza e che sono state smentite dal ministero del lavoro. Ora ha adottato un'altra tecnica. Sono spariti tutti. La dirigenza, tutta, è irreperibile. Stiamo continuamente tentando di metterci in contatto con loro ma nessuno risponde alle nostre chiamate. Non si degnano di rispondere neppure ora che i lavoratori sono sul tetto sotto la bufera di neve. E' una cosa semplicemente allucinante». Gli operai della Yamaha si erano appellati anche al loro collega Valentino Rossi perché intervenisse e intercedesse per loro ma non è andata come speravano. «Che vada a qual paese - dicono davanti al fuoco - lui guadagna i miliardi guidando le moto che costruiamo noi, lo abbiamo interpellato e non si è ha voluto farsi né sentire né vedere». Valentino sbanda, e intanto i campioni sul tetto resistono.

lunedì 21 dicembre 2009

FEDERAZIONE DELLA SINISTRA: AL VIA UNA CAMPAGNA REFERENDARIA SU ACQUA, NUCLEARE E PRECARIETA' (LEGGE 30).


FEDERAZIONE DELLA SINISTRA:
AL VIA UNA CAMPAGNA REFERENDARIA SU LEGGE 30, NUCLEARE, ACQUA. IL PRIMO CONSIGLIO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE HA ELETTO COORDINAMENTO E PORTAVOCE NAZIONALE.


Sarà una grande campagna referendaria su alcuni elementi-chiave (battaglia per la pubblicizzazione dell'acqua, richiesta di abrogazione della legge 30, no al nucleare) a dare il via, da gennaio, alle battaglie sociali della neonata Federazione della Sinistra, patto federativo che ad oggi comprende Prc-Se, Pdci, Socialismo 2000 e Lavoro e solidarietà ma che vuole aprirsi il più possibile a tutte le istanze sociali, sindacali e associative che oggi compongono l'area della sinistra alternativa del nostro Paese.

Lotta alla precarietà, dunque, attraverso la richiesta di abolizione della legge 30 e delle leggi ad essa collegata per restituire un futuro di lavoro stabile e sicuro alle nuove generazioni, lotta al programma di re-introduzione delle centrali nucleari che vuole impiantare in diverse regioni italiane il governo Berlusconi e lotta per la difesa dell'acqua ma anche della sanità e del welfare pubblico contro i tentativi di imporre una loro gestione privatistica.

Questi i punti-chiave della campagna politica e sociale della Federazione della Sinistra che, a partire da gennaio, raccoglierà le firme su questi tre fronti per dei referendum popolari.

La Federazione della Sinistra lancia anche un appello a tutte le forze politiche e sociali presenti nel nostro Paese per unire le forze, in vista delle prossime elezioni Regionali, e per ricostruire, tramite un processo aggregativo, una sinistra d'alternativa unitaria sulla quale possano convergere i voti e le aspettative di tutta la sinistra diffusa italiana.

Queste, in sintesi, le decisioni prese oggi dal primo Consiglio nazionale della neonata Federazione della Sinistra (Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Lavoro e solidarietà). Il Consiglio nazionale della Federazione è composto da 70 membri ed ha anche eletto un coordinamento ristretto di 7 persone (così composto: Paolo Ferrero, Claudio Grassi, Rosa Rinaldi per il Prc, Alessandro Pignatiello e Orazio Licandro per il Pdci, Cesare Salvi per Socialismo 2000 e Gianpaolo Patta per Lavoro-Solidarietà) e un portavoce nazionale, che per i primi tre mesi sarà il segretario del Prc Paolo Ferrero.

mercoledì 16 dicembre 2009

VIMODRONE: GAP E PUNTO ROSSO IN PIAZZA IL 20 DICEMBRE



VIMODRONE:

GAP E PUNTO ROSSO IN PIAZZA

IL 20 DICEMBRE

Le compagne e i compagni dei GAP e di PUNTO ROSSO di Vimodrone domenica 13 dicembre e domenica 20 saranno in PIAZZA V. VENETO dalle ore 9.00 con un proprio gazebo contro il carovita denunciando le speculazioni sui generi di prima necessità, chiedendo il prezzo politico per i generi alimentari di largo consumo, l'aumento di salari e pensioni, l'allargamento degli ammortizzatori sociali per tutti.



Con la distribuzione ai soci del Gruppo di Acquisto Popolare di pane, pasta, riso, lisciva e grana a costi contenuti, vogliamo dimostrare che volendo i prezzi possono essere calmierati.

Gruppo di Acquisto Popolare

e

Associazione Culturale PUNTO ROSSO

PUNTO ROSSO e G.A.P. VIMO

domenica 13 dicembre 2009

A VIMODRONE PARLIAMO DI CASA


Mercoledì 16 dicembre 2009 ore 21.00
Auditorium di Via Piave


PARLIAMO DI CASA

· Manutenzione, sicurezza alloggi pubblici
· Rifacimento alloggi comunali Via Fiume
· Dall’autocostruzione al progetto di demolizione e ricostruzione edifici Aler


INCONTRO PUBBLICO

Coordina
Vania GARDINAZZI
Capogruppo di VIMODRONE SEI TU

Introduce
Luigi VERDERIO
Assessore alle problematiche alloggiative del Comune di Vimodrone

Intervengono
Dario VENERONI
Loris ZAFFRA
Marco CIPRIANO
Franco MIRABELLI
Luciano MUHLBAUER

ORGANIZZATO IN COLLABORAZIONE CON I GRUPPI REGIONALI DI
PD, SD, PRC

A BRUGHERIO IN DIFESA DEL TERRITORIO...


Partito della Rifondazione Comunista –Sinistra Europea
e
BRUGHERIO FUTURA

Organizzano una

ASSEMBLEA PUBBLICA

Mercoledì 16 dicembre 2009
alle ore 21 presso l’aula del Consiglio Comunale
in Piazza Battisti 1, Brugherio

NO
AL “PARTITO DEL CEMENTO”

STOP
AL CONSUMO DI TERRITORIO: DA DECATHLON A EXPO 2015


INTERVERRANNO

Domenico FINIGUERRA
Sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Comune a “Crescita Zero”

Massimo GATTI
Capogruppo al Consiglio Provinciale per Un’Altra Provincia – PRC - PDCI

Paolo LOZZA
Direttivo di Legambiente Lombardia

Giuseppe NATALE
Studioso di Geografia Urbana

Parteciperanno: Amministratori, cittadini, comitati di Brugherio, Carugate, Cologno M.. Cernusco s. N., Vimodrone, Monza, Milano e Comitato Parco Est delle Cave
Aderiscono: IDV e Legambiente di Brugherio

martedì 8 dicembre 2009

SAB. 12 DIC. 1969-2009: ORE 15 PIAZZA MISSORI

ADESSO BASTA!

SAB. 12 DIC. 1969-2009: ORE 15 PIAZZA MISSORI

APPELLO

La situazione politica italiana ci pare preoccupante.
Emergono e prendono corpo fenomeni negativi, tutti con una valenza, attualmente o potenzialmente, antidemocratica.
Il catalogo è eterogeneo, ma univoco nel segnare un indirizzo lesivo di diritti civili e di garanzie democratiche, tanto da profilare chiaramente una situazione di emergenza per la democrazia.
Leggi apertamente xenofobe, discriminatorie e razziste.
Aggressioni allo stato di diritto, alla divisione dei poteri e all’indipendenza della magistratura.
Discredito sulle istituzioni rappresentative e di garanzia.
Deformazione della prassi legislativa con il ricorso ordinario alla decretazione di urgenza e alla insistita reiterazione dei voti di fiducia.
Frequenti attacchi alla Costituzione giudicata obsoleta, prodotto di un’epoca tramontata, inidonea a costituire un valido patto sociale, bisognosa di cambiamenti radicali da perseguirsi unilateralmente.
Manomissione e tentata cancellazione delle garanzie della contrattazione sindacale.
Esorbitante controllo sui mezzi di informazione e di formazione della pubblica opinione.
Pesanti limitazioni della libertà e del diritto all’informazione.
Sospensione della funzione giurisdizionale mediante una legislazione di immunità ad personam.
Misconoscimento dei diritti soggettivi costituzionalmente garantiti attraverso la loro subordinazione a principi ideologici confessionali.
Iniziative legislative volte a equiparare le parti antagonistiche nella lotta di liberazione nazionale, a svalutare la Resistenza come fondamento del patto costituzionale.
ll tutto cementato dalla cialtronesca cultura berlusconiana dell'apparenza, della superficialità, della furbizia e della gigioneria.
La cultura della solidarietà sociale, del valore dello studio e della cultura e della scienza, del rispetto del lavoro, viene irrisa.
Occorre aggiungere altri aspetti più generali e, per questo, forse ancor più preoccupanti: la trasformazione della politica in spettacolarizzazione sempre più escludente una partecipazione attiva dei cittadini, e al contempo la sua sempre più accentuata personalizzazione leaderistica che ha assunto toni spesso parossistici.
Per questo vogliamo ricordare, a noi prima di tutto, quanto preziosa e insostituibile sia la partecipazione e la mobilitazione politica a sostegno dei valori democratici.
Vogliamo ricordare come la mobilitazione e partecipazione popolari, del movimento degli studenti, del movimento operaio e delle organizzazioni dei lavoratori, del movimento delle donne e dei giovani, degli intellettuali democratici abbia in passato costituito un argine e garantito la tenuta democratica contro le tentazioni e i tentativi antidemocratici che hanno insanguinato il paese per un non breve periodo.
Stragismo di Stato e complotti fascisti hanno trovato allora una barriera invalicabile innanzitutto nella mobilitazione e nelle lotte di massa di studenti, operai , intellettuali, giovani e donne.
Nelle settimane successive a piazza Fontana, in un clima cupo e pieno di paura, con le forze della sinistra paralizzate e timorose, fu la mobilitazione popolare orgogliosa e coraggiosa lo strumento decisivo della tenuta democratica.
Per questo ci rivolgiamo a chi, come noi, ha partecipato e contribuito a quelle lotte , a quelle mobilitazioni, a quel pervadente impegno politico, per chiedere di sostenere questo appello, per riutilizzare forze ed energie che tuttora esistono, ma che spesso sono parcellizzate e isolate, per sollecitare un nuovo improrogabile impegno democratico.
E lo chiediamo a tutti, a chiunque si sia riconosciuto allora in quell’impegno, al di là delle specifiche e particolari appartenenze e collocazioni di un tempo, convinti delle insidiose tendenze che affiorano e che spesso non trovano un ‘adeguata risposta per le difficoltà (e talvolta le inadeguatezze) delle forze di sinistra.
Pensiamo abbia un senso partire da chi, pur variamente, ha condiviso quelle esperienze per potere poi collegarci e collaborare fattivamente con tutte quelle realtà, che fortunatamente già esistono, di diversa provenienza e formazione impegnate sullo stesso fronte di difesa della democrazia e della Costituzione.
Facciamo del 12 dicembre 2009, a 40 anni dalla strage, un grande giorno di mobilitazione per la difesa della democrazia e della Costituzione.

Vittorio Agnoletto, medico - Dario Fò, attore - Franca Rame, attrice - Luca Cafiero, docente universitario - iulio Leghissa, medico - Beppe Liverani, editore - Carlo Monguzzi, consigliere regionale Lombardia - Basilio Rizzo, consigliere comunale Milano - Alfonso Rombolà, libero professionista - Gino Strada, chirurgo di Emergency - Franco Calamida, giornalista - Paolo Gentiloni, parlamentare - Alfonso Gianni, parlamentare - Emilio Molinari, presidente sezione italiana contratto mondiale sull’acqua - Guido Pollice presidente di vas verde ambiente e soc. e della green cross italia - Milli Moratti, consigliere comunale Milano

FERMIAMO LA FEBBRE DEL PIANETA




100 PIAZZE PER IL CLIMA


Il clima sta cambiando, qui e ora. Aumentano i temporali violenti, le frane, le alluvioni, le ondate di calore, la diffusione di malattie cui non eravamo abituati, lo scioglimento dei ghiacciai che alza il livello dei mari, la desertificazione di zone sempre più vaste della Terra.
La febbre che abbiamo fatto venire alla nostra Terra va fermata. È possibile farlo se si riducono le emissioni inquinanti che ogni giorno mandiamo in atmosfera.
È tempo di agire. Tutti possiamo fare qualcosa, rivedendo i nostri stili di vita. I governi, che rappresentano l'interesse di tutti noi cittadini, devono agire.L'occasione per farlo è ORA: a dicembre, a Copenaghen, nel summit delle Nazioni Unite dove i capi di stato di tutti i Paesi del mondo si riuniranno per cercare un accordo su come arrestare i cambiamenti climatici.
ANCHE IO MI METTO IN MARCIA PER IL CLIMA E CHIEDO AL GOVERNO ITALIANO DI:
farsi promotore di un’iniziativa politica forte a Copenaghen che porti a un accordo mondiale equo, solidale e vincolante per la riduzione dei gas serra: le emissioni devono diminuire a livello globale almeno dell'80% entro il 2050, affinché il riscaldamento del pianeta rimanga al di sotto dei 2° C
adoperarsi per ridurre nel nostro Paese le emissioni di gas che danneggiano il clima della terra: le emissioni dei paesi sviluppati dovrebbero essere ridotte del 40% entro il 2020
eliminare lo spreco di energia che serve per illuminare, riscaldare e rinfrescare le nostre case; migliorare l'efficienza energetica di industrie e trasporti; valorizzare il contributo dell'agricoltura
far posto alle fonti energetiche rinnovabili, sicure e non inquinanti, che rappresentano anche un'occasione di sviluppo per il nostro sistema produttivo e di lavoro dignitoso per molti dei nostri giovani
adoperarsi per introdurre l'obiettivo di fermare la deforestazione e le emissioni associate a livello globale entro il 2020 e nelle aree critiche entro il 2015.

lunedì 7 dicembre 2009

SOLIDARIETA’ AL CARDINALE TETTAMANZI


SOLIDARIETA’ AL CARDINALE TETTAMANZI
Milano, 7 dicembre 2009.
In merito agli attacchi all’Arcivescovo di Milano (“Tettamanzi è un Imam” "Tettamanzi con il suo territorio non c'entra nulla. Sarebbe come mettere un prete mafioso in Sicilia".), Dionigi Tettamanzi, da parte del quotidiano e dei vertici della Lega Nord, il Segretario Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista, Antonello Patta, dichiara:
“Esprimiamo la massima solidarietà umana, morale e politica al Cardinale Tettamanzi. Il Cardinale, dimostrandosi persona libera, si comporta da autentico cristiano limitandosi semplicemente ad applicare il messaggio evangelico e rifiutandosi di brandire il crocifisso nella crociata della guerra di civiltà voluta dalla Lega Nord. Le destre, con un assordante silenzio, assecondano vergognosamente la Lega, vuoi per convinzione, vuoi per il salvacondotto che i leghisti garantiscono alla maggioranza e al Governo di Silvio Berlusconi. Le bordate razziste e xenofobe della Lega stanno facendo precipitare sempre più il Paese in un degrado morale e sociale che sta portando alla disumanizzazione di tutte le relazioni sociali. Rifondazione Comunista, contrapponendosi a questa deriva, sosterrà sempre chi è al fianco dei poveri e degli immigrati”.

NASCE CONTROLACRISI.ORG - Notizie, Conflitti, Lotte...


È nato ControLaCrisi.org

È nato ControLaCrisi.org (http://www.controlacrisi.org/), uno spazio di informazione in tempo reale. ControLaCrisi.org è uno strumento realizzato per rispondere all’esigenza, espressa dalla maggior parte delle compagne e dei compagni, di essere informati "bene" e "subito". Con la combinazione di nuove tecnologie e programmi informatici è stato possibile racchiudere in questo strumento le funzioni di aggregatore avanzato di notizie (in grado di importare per intero testi e foto), social network e servizio di newsletter automatico.
Ogni ora tutte le notizie provenienti dalle diverse fonti di informazione del web (ansa, adnkronos, repubblica, corriere, carta, ilsole24ore, cgil, fiom, rdb, etc.) vengono filtrate attraverso alcune parole chiave (crisi, conflitti, scioperi, licenziamenti, lavoro, welfare, etc.), selezionate e pubblicate contemporaneamente sul sito ((http://www.controlacrisi.org/)), sulla pagina di Facebook “CONTROLACRISI" e nella newsletter che tutti gli iscritti riceveranno ogni sera.
Andando nella pagina dei contatti (http://www.controlacrisi.org/joomla/index.php?option=com_contact&id=1&view=contact&Itemid=75) avrete la possibilità di inviare articoli di 3000 battute (spazi inclusi) sulle vertenze e i conflitti del vostro territorio.
Vi invitiamo ad iscrivervi alla newsletter e alla pagina di facebook di riferimento (di seguito la procedura per fare entrambe le cose).
Clicca sul link per iscriverti:
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domenica 6 dicembre 2009

IL GOVERNO TAGLIA LA PUBBLICA ISTRUZIONE, FORMIGONI AUMENTA FINANZIAMENTO E PRIVILEGI PER LA SCUOLA PRIVATA.


Pubblicato il Rapporto 2009 sulla “dote scuola” in Lombardia, a cura del Gruppo regionale Prc-Se (disponibile sul sito PRC Lombardia)


Dichiarazione di Luciano Muhlbauer, capogruppo regionale Prc-Se


La scuola pubblica sta subendo il più vasto programma di tagli della storia repubblicana e capita pure che dei genitori debbano donare 40-50 euro perché nella scuola dei loro figli mancano i soldi per comprare la carta.
E mentre questo accade, in nome delle ristrettezze di bilancio e della crisi, cosa fa la Regione governata da 15 anni da Roberto Formigoni?
Se ne frega, aumenta sempre più il finanziamento pubblico alla scuola privata e distribuisce sussidi a chi guadagna anche 200mila euro e abita in case di lusso.
Questa è, in sintesi, quanto emerge dal Rapporto 2009 sul finanziamento pubblico alla scuola privata in Lombardia, elaborato dal Gruppo regionale di Rifondazione Comunista, sulla base di un’analisi dettagliata e rigorosa del database dell’Assessorato regionale all’Istruzione.
Stando ai numeri, infatti, dei destini della scuola pubblica al governo regionale non sembra importare molto, visto che nell’anno scolastico 2008/2009 ben l’80% dei fondi per il diritto allo studio sono stati destinati in via esclusiva agli studenti degli istituti privati, che rappresentano solo il 9% degli studenti lombardi.
Lo strumento principale di finanziamento della scuola privata è stato anche quest’anno, come nei sette precedenti, il “buono scuola”, nel frattempo ri-denominato “dote per la libertà di scelta”. Con questo buono, nell’anno scolastico 2008/2009 alle scuole private sono stati girati ben 45 milioni, che cresceranno ad oltre 50 nel 2009/2010. In questo modo, dal 2001 ad oggi, quasi 400 milioni di euro sono stati drenati dalle tasche dei contribuenti per passare in quelle della lobby della scuola privata.
E pur di poter garantire questo finanziamento privilegiato alla scuola privata, in piena crisi economica, gli uomini di COMUNIONE LIBERAZIONE non si vergognano nemmeno di erogare un sussidio pubblico a persone che, beate loro, non ne avrebbero alcun bisogno.
Infatti, per riuscire nel miracolo poco cristiano di elargire ai due terzi dei 98mila studenti delle private lombarde un sussidio regionale, il governo Formigoni-Lega ha truccato le regole del gioco.
Cioè, mentre i genitori degli studenti della scuola pubblica devono esibire un certificato Isee – il cosiddetto riccometro – per poter accedere a un piccolo contributo, i richiedenti il buono scuola godono di un meccanismo inventato ad hoc, denominato “indicatore reddituale”, dove i limiti di reddito sono molto più tolleranti e, soprattutto, non si deve dichiarare la propria situazione patrimoniale, sia mobiliare, che immobiliare.
Il risultato è tanto stupefacente, quanto indecente: oltre 4mila beneficiari del buono scuola dichiarano al fisco addirittura un reddito tra 100mila e 200mila euro annui, altri risultano residenti nella zone più prestigiose e costose delle nostre città, ad esempio in Galleria Vittorio Emanuele o in via Manzoni a Milano.
Insomma, lo scandalo che da anni denunciamo, cioè gli sfacciati privilegi della lobby degli istituti privati, non solo si rinnova, ma si aggrava, perché il flusso di denaro pubblico alla scuola privata si intensifica proprio nel momento in cui il Governo sta portando l’attacco più pesante alla scuola pubblica, sostenendo che non ci sarebbero più soldi per nessuno.
Il nostro dossier rappresenta l’unico “rapporto di minoranza” sull’argomento esistente in Lombardia e mostra quello che il Pirellone vuole invece nascondere. È disponibile gratuitamente sia in formato elettronico (www.prclombardia.it o www.lucianomuhlbauer.it), sia in versione cartacea (tel. 02.67482288). Faremo di tutto per diffonderlo, perché i cittadini lombardi, anzitutto quelli che non la pensano come noi, possano sapere. Poi, ognuno tragga le sue conclusioni.
Da parte nostra, annunciamo sin d’ora che in occasione della discussione del bilancio regionale, il 15 e 16 dicembre prossimi, riproporremo il problema dell’abolizione dei privilegi della scuola privata.
E auspichiamo di non essere gli unici.

PRC LOMBARDIA

sabato 5 dicembre 2009

A VIMODRONE LO SPORTELLO DIRITTI ANIMALI



SPORTELLO DIRITTI ANIMALI

Dal 4 dicembre è aperto lo sportello comunale per i diritti degli animali.
La Giunta comunale (atto n.113/09) ha approvato la bozza di convenzione con l’associazione nazionale per la difesa del cane che gestirà il nuovo servizio (operativo tutti i venerdì dalle 9 alle 12 presso l’ufficio commercio sito al primo piano della sede municipale di via Battisti 56).

L’obiettivo è quello di promuovere una nuova cultura del rapporto fra uomo e animale e, in particolare, organizzare e promuovere iniziative (abbandono, sterilizzazione, maltrattamenti), elaborare norme locali volte a garantire la salvaguardia delle popolazioni animali presenti sul territorio, informare in merito alle norme vigenti, divulgare alla cittadinanza informazioni riguardo le corrette norme di disciplina e detenzione (problema civico delle deiezioni, tema delle adozioni di quelli abbandonati), gestire l’anagrafe canina, esercitare l’attività di controllo delle “chippature”e delle colonie feline”.

Per maggiori informazioni, è possibile scrivere a dirittianimali@comune.vimodrone.milano.it (dopo il 4 dicembre).

IL ROSSO E IL VIOLA. GRANDE MANIFESTAZIONE



IL ROSSO E IL VIOLA. GRANDE MANIFESTAZIONE DELLA GIOVANE GENERAZIONE PRECARIA. PROPONIAMO REFERENDUM CONTRO LA PRECARIETA' PER ABROGARE LA LEGGE 30.

La grande manifestazione dell’opposizione sociale convocata sulla rete è stata la manifestazione della giovane generazione precaria che si rivolta contro un governo che gli toglie il futuro. Una manifestazione caratterizzata dal rosso e dal viola a cui la federazione della Sinistra propone una continuazione: una grande campagna referendaria contro la precarietà, per abrogare la Legge 30. La vera opposizione in questo paese si fa in piazza e non in Parlamento.

FEDERAZIONE DELLA SINISTRA



Grazie per le visite!
banda http://www.adelebox.it/