mercoledì 30 settembre 2009

LA SINISTRA CRESCE E PUO' CONTARE SOLO CON UN PROGETTO POLITICO AUTONOMO


Il significato per l'Italia e la Lombardia del successo di Die Linke alle elezioni politiche in Germania. Un risultato che sprona il Prc nel lavoro di costruzione della Federazione.

Dichiarazione di Ugo Boghetta, segretario regionale Prc-Se

Milano, 28 settembre 2009


In Germania hanno perso i due grandi partiti che hanno governato (da ultimo anche in coalizione) al servizio del liberismo, responsabile della crisi profondissima che il mondo sta vivendo.

Il brillante risultato di Die Linke conferma la forza e il radicamento del partito già dimostrati nelle elezioni regionali. Anche in questo caso, il significato è netto: la sinistra alternativa avanza e riesce a contare solo sulla base di una proposta strategica ben distinta, autonoma e unitaria.

In Italia questa proposta è la Federazione della sinistra inaugurata da Prc, Pdci e Socialismo 2000, aperta a tutte le forze politiche e sociali che vogliono un profondo cambiamento di sistema in senso anticapitalista e ecologista.

La Lombardia occupa una posizione di rilievo in questo progetto, perché è il centro del capitalismo italiano ed anche delle dinamiche che da anni condizionano la vita politica nazionale in senso moderato e di destra: dalla Lega Nord, al berlusconismo, alla deriva centrista del Pd.

Costruire la Federazione della sinistra in questa regione è dunque un passaggio particolarmente importante per segnare un’inversione di tendenza nel processo di frammentazione della sinistra in Italia, per ridare dignità e speranza ai lavoratori e ai ceti popolari.

Perciò Rifondazione comunista in Lombardia è in questi giorni impegnata in un giro di incontri con le forze politiche e sociali interessate a questo progetto, per radicarlo nella lotta alla crisi che nasce dal basso, dal conflitto sociale, per renderlo una proposta visibile già dalle prossime elezioni regionali.

sabato 26 settembre 2009

PRC di Vimodrone il 27 sett. 2009 in piazza per ritiro truppe dall'Afghanistan



Domenica 27 settembre 2009 dalle 10.00 alle 12.00 in Piazza V. Veneto le/i compagne/i di Rifondazione Comunista volantineranno e saranno presenti con un banchetto per chiedere l’immediato ritiro delle truppe dall’Afghanistan sostituendo l’occupazione militare con l’avvio di una seria diplomazia e l’indizione di una Conferenza Internazionale di PACE.



Partito della Rifondazione Comunista Vimodrone

prcvimo@tin.it

rifodrone.blogspot.com

LA FINANZIARIA DEL DISASTRO ECONOMICO


di Galapagos su il manifesto del 23/09/2009

“L'opposizione è antitaliana: fa il tifo per la crisi economica», ha sentenziato Berlusconi. In realtà, chi è antitaliano e non fa nulla per combattere la crisi è proprio il suo governo. E le ultime cifre fornite dall'Istat lo confermano: nel secondo trimestre, in Italia, sono stati distrutti 378 mila posti di lavoro su base annua, il 70% nel Mezzogiorno. Ma al sud non c'è corrispondenza tra persone licenziate e chi è in cerca di occupazione: solo il 10% dei licenziati si è aggiunto al numero dei disoccupati, il 45% del totale dell'Italia. È un brutto segnale: aumenta la popolazione inattiva, di chi non cerca un lavoro perché sa di non poterlo trovare; di chi si rifugia nell'unica possibilità offerta dal mercato. Cioè il lavoro nero.
Il boom della disoccupazione non è fenomeno solo italiano. Ma c'è un dato, da noi, che colpisce: il tasso di occupazione è sceso al 57,9%, un livello inferiore di quasi 10 punti a quello (67,3%) dell'Eurozona e di 8 punti a quello della Ue a 27. A produrre ricchezza sono in pochi e così la crescita sarà sempre più stentata e basata sull'ipersfruttamento di una porzione sempre più piccola della popolazione. Senza contare che il dato sull'occupazione è un po' truccato, anche se non per colpa dell'Istat. Tra chi lavora sono compresi i cassintegrati. Nel secondo trimestre, in questa condizione c'era l'equivalente di 341 mila lavoratori a tempo pieno. Quanti di loro nei prossimi mesi saranno reintegrati? A stare alle notizie di questi giorni, pochi. Anzi, il numero è destinato a salire, mentre il reddito da lavoro scenderà.

In questa ottica, la «snella» Finanziaria presentata ieri fa proprio schifo, è contro l'Italia che lavora. Di più: viste le generosissime modifiche alla legge sullo scudo fiscale, il tutto sarà accompagnato da un nuovo regalo per gli evasori. Con la promessa che tutti i soldi che arriveranno dal nuovo condono saranno utilizzati per il lavoro. Saremo costretti a fare il tifo per chi, con bilanci falsi o con più vasta evasione fiscale, ha portato soldi all'estero? In questi giorni sono abbondanti le notizie di fabbriche in lotta per la sopravvivenza, di lavoratori sui tetti per evitare licenziamenti di massa. Berlusconi ordina di non parlare più di gossip, ma almeno parliamo della crisi e della vita di milioni di persone. Ma la cosa, oltre che a Berlusconi sembra interessare poco anche ai media.
La crisi morde ferocemente e non è un'invenzione della sinistra. La disoccupazione aumenterà: lo ammette anche Obama. Invece, con Berlusconi e Tremonti, prima la crisi non esisteva e oggi si parla già della ripresa. Che purtroppo taglierà fuori il lavoro e la possibilità di una ripresa dei consumi. Ovviamente solo quelli dei ceti meno abbienti. Per i quali questo governo nulla ha fatto, a parte un po' di elemosina. Ma la responsabilità non è solo di Tremonti: prima di lui era stato Padoa Schioppa a negare «4 euro» ai lavoratori sacrificati sull'altare dei conti pubblici. Se all'inizio dello scorso anno fossero stati allargati i cordoni della cassa, oggi la crisi non sarebbe così grave. E se Tremonti, anziché fare il gioco delle «tre carte» con i fondi Fas, li avesse impiegati per dare lavoro al sud, oggi ci sarebbero meno disoccupati e meno malessere sociale.

martedì 22 settembre 2009

MANIFESTAZIONE ANTILEGA A PONTERANICA (BG) IN MEMORIA DI PEPPINO


DIFENDIAMO LA MEMORIA DI PEPPINO IMPASTATO

MANIFESTAZIONE ANTILEGA A PONTERANICA (BG)

SABATO 26 SETTEMBRE 2009

La manifestazione pomeridiana di sabato 26 settembre a Ponteranica (Bergamo) dovrà essere una grande risposta democratica alla decisione vergognosa dell’attuale Sindaco leghista di rimuovere la targa di Peppino Impastato, uno dei massimi simboli della lotta e dell’impegno civile contro la mafia, a cui la precedente amministrazione comunale aveva intitolato la biblioteca civica.

Una decisione gravissima che non è solo l’ennesimo atto di razzismo ma svela l’assenza inquietante di qualsiasi pensiero istituzionale e della legalità democratica in una regione, la Lombardia, che oltretutto è la quarta regione italiana per intensità mafiosa.

La Lega, forte di un modello autoritario di società che viene avanti in un momento di crisi e di disorientamento sociale come quello che stiamo attraversando, è impegnata su più piani a distruggere le basi comuni della convivenza civile e democratica del nostro Paese. La cancellazione della memoria di Peppino Impastato si iscrive in questo disegno.

All’ennesima provocazione che ancora una volta la dice lunga sulla natura reazionaria e fascistoide della Lega bisogna rispondere con grande fermezza. Facciamo appello a tutti gli iscritti, simpatizzanti di Rifondazione Comunista, della sinistra, a quanti si richiamano al più largo schieramento democratico ed antifascista per una grande manifestazione con l’obbiettivo non soltanto di ripristinare la targa di Peppino Impastato ma di andare a costruire una ampia, risoluta opposizione alle politiche reazionarie della Lega”.



P.S. La manifestazione di sabato 26 settembre avrà inizio alle 14,30 con ritrovo a Ponteranica (Bg) in via Matteotti.Stante l’ampia partecipazione prevista alla manifestazione e i problemi logistici che ci saranno è consigliabile il raggiungimento del luogo della manifestazione stessa entro e non oltre le ore 13-13,30.



Ponteranica si trova all’imbocco della Valle Brembana a pochissimi chilometri da Bergamo. E’ possibile raggiungerla con mezzi pubblici oppure per chi viene in macchina, in autostrada, l’uscita è quella di Bergamo, da lì si va in direzione della Valle Brembana.

giovedì 17 settembre 2009

KABUL, CORDOGLIO A FAMIGLIE SOLDATI ITALIANI.


KABUL, CORDOGLIO A FAMIGLIE SOLDATI ITALIANI. RITIRARE SUBITO LE TRUPPE. PRESENZA SOLDATI INUTILE ANCHE PER ELEZIONI. AVVIARE PERCORSO CONFERENZA DI PACE.

17 Settembre 2009

Alle famiglie delle vittime dell’attentato che ha subito un mezzo militare dell’Esercito italiano a Kabul va tutta alla nostra piena solidarietà, il nostro profondo cordoglio e un abbraccio forte, però non possiamo esimerci dal notare come la presenza del contingente militare italiano in Afghanistan è frutto e figlia di una scelta politica e strategica, oltre che militare, assurda e sbagliata.

Le truppe italiane vanno ritirate subito.

Peraltro, anche la giustificazione della loro presenza con la necessità di garantire lo svoglimennto di elezioni libere e democratiche, in Afghanistan, è stata del tutto vana e inutile, come dimostrano ed hanno denunciato i colossali brogli subiti dalle opposizioni al governo Karzai, denunce fatte da tutti gli osservatori internazionali, da quelli dell’Onu a quelli dell’Unione Europea.

Il governo karzai è un governo fantoccio, succube alla politica statunitense, e odiato dai suoi stessi cittadini.

L’amministrazione Obama, se vuole davvero dare il segno del cambiamento, dall’era Bush, anche in politica estera, sgomberi l’Afghanistan dalle sue truppe, convinca gli alleati occidentali a fare lo stesso e garantisca all’Onu la possibilità di dare il via a una vera, seria e reale conferenza di pace, che va fatta con tutti, anche con i nemici talebani. L’Italia assecondi questo progetto, e torni ad avere un filo di credibilità internazionale, ordinando l’immediato rientro a casa dei nostri soldati.

mercoledì 16 settembre 2009

abba vive. razzismo stop! corteo 19 settembre a milano (ore 15 Porta Venezia)


abba vive. razzismo stop!

Corteo 19 settembre a Milano (ore 15 Porta Venezia)

mobilitazione antirazzista e per non dimenticare abba

Per fermare il razzismo.

Perchè non accada mai più e per non soffocare nella barbarie.

Contro un presente di leggi razziste e risposte autoritarie alla crisi, contro ronde e razzisti e un passato che non ha futuro.

Per il ritiro immediato dei pacchetti sicurezza.

Per una globalizzazione dei diritti per tutti e tutte.

lunedì 14 settembre 2009

IL PRC ADERISCE A MANIFESTAZIONE DEL 19 SETTEMBRE A ROMA PROMOSSA DA FNSI E “ARTICOLO 21”


Rifondazione comunista conferma la propria adesione alla manifestazione per la difesa della liberta’ d’informazione del 19 settembre indetta dalla Fnsi e dalle diverse associazioni di categoria, oltre che dall’associazione Articolo 21. In un momento cosi’ buio per la nostra democrazia e’ nostro dovere scendere in piazza. Gli attacchi alla libertà d’informazione continuano, come dimostra il caso Report, cui la Rai ha tolto ogni protezione legale, il che vuol dire impedire di fatto alla coraggiosa trasmissione diretta da Milena Galbanelli di poter continuare a fare il proprio serio e onesto lavoro, quello di un’informazione che non ha peli sulla lingua né falsi conformismi per nessuno.

Berlusconi calpesta tutte le regole democratiche proponendosi come un dittatore di ritorno, minacciando editori, giornalisti e oppositori. Ha riesumato le veline di ben altra memoria e sta cercando di asservire il servizio pubblico radiotelevisivo italiano al governo.

La liberta’ d’espressione, sancita dall’articolo 21 della nostra Costituzione, e’ seriamente minacciata e lo dimostrano gli avvenimenti degli ultimi mesi, campanelli d’allarme anche all’estero. Rifondazione, che ha sempre sposato la battaglia per la difesa della liberta’ di stampa fuori e dentro il Parlamento, il 19 si mobilitera’ con tutte le sue forze e strutture, rivendicando la liberta’ di informare e di essere informati.

CON FEDERAZIONE E GESTIONE UNITARIA SI APRE FASE NUOVA A SINISTRA


Il Comitato politico nazionale del Prc, svoltosi nel finesettimana a Roma, ha concluso questo pomeriggio i propri lavori con l’approvazione, avvenuta col consenso di oltre l’80 per cento dei membri del parlamentino del partito, del documento proposto dalla segreteria nazionale.

Il documento contiene le indicazioni per la prossima fase politica attraverso tre assi potanti: la costruzione della federazione della sinistra di alternativa; la gestione unitaria del partito, con il conseguente allargamento della segreteria nazionale a due esponenti (Rosa Rinaldi e Angusto Rocchi) della minoranza (ex vendoliana) uscita sconfitta dal congresso di Chianciano e indebolita dalla successiva scissione; le campagne politiche d’autunno, a partire dal contrasto alle politiche del governo e dal protagonismo delle e nelle lotte sociali.

In merito alle conclusioni del Comitato politico nazionale, il segretario del Prc, Paolo Ferrero, ha dichiarato:

“Con la decisione di oggi finisce definitivamente la dolorosa e funesta fase delle scissioni e delle spaccature che hanno lacerato Rifondazione e la sinistra; una fase durata sin troppo a lungo e dagli effetti indiscutibilmente nefasti in termini di riconoscibilità, credibilità e organizzazione dell’iniziativa politica del partito e della sinistra.

Da questo momento di apre una nuova fase per guardare avanti. Da un lato attraverso la gestione unitaria del partito. Dall’altro con la federazione, da intendersi come costruzione di uno spazio unitario su basi programmatiche per tutta la sinistra di alternativa: un percorso da realizzare dal basso, rivolgendosi in modo aperto e diretto a soggetti organizzati e singoli, attraverso pratiche democratiche che allarghino gli spazi di partecipazione e si propongano come forma e sostanza di un agire politico comune, a partire dalla dimensione del progetto e dall’iniziativa politica, intrecciandole coi conflitti sociali e con le grandi battaglie civili e culturali”.

giovedì 10 settembre 2009

FESTIVAL ANTIRAZZISTA DEDICATED TO ABBA A CERNUSCO S.N


SABATO 12 E DOMENICA 13 SETTEMBRE 2009 A CERNUSCO S.N. PRESSO IL PARCO AZZURRO DEI GERMANI ENTRATA VIA CAVOUR PER RICORDARE ABDOUL GUIBRE “ABBA”, UCCISO DAL RAZZISMO.

SABATO 12
INSTALLAZIONI – CONCERTI – LIVE SHOW – CIBO E BEVANDE – MOSTRE

H. 15.00 JAM SESSION HIPHOP: FREESTYLE, DJING, BREAKING AND WRITING

H. 17.00 FREESTYLE WORKSHOP CON ESA AKA EL PPRESIDENTE BEATBOX WORSHOP E LIVE SHOW CON ZANKO EL ARABE BLANCO

H.20.00 CONCERTO – METIX HIPHOP DALL’AFRICA

H. 21.00 CONCERTO MBALAK SUNUGAL LIVE MUSIC CON MAIGA MAMADOU

DOMENICA 13

SPETTACOLI – GIOCOLERIA – PROIEZIONI

H. 15.00

GIOCHI PER BAMBINI BY ARAXè E GIOCOLERIA

H. 17.00 DIBATTITO – READING POETICO

H.20.00 CENA FROM BURKINA FASO

H. 21.30 SPETTACOLO TEATRALE BY TEATRIBU



COMITATO PER NON DIMENTICARE ABBA E FERMARE IL RAZZISMO

WEB: http://ABBAVIVE.BLOGSPOT.COM

martedì 8 settembre 2009

L'accordo Formigoni - Gelmini conferma il licenziamento dei precari.


Dichiarazione di Luciano Muhlbauer, capogruppo regionale Prc-Se

L'intesa Formigoni-Gelmini conferma in pieno il licenziamento di massa degli insegnanti precari nella scuola pubblica. Questa è la vera notizia che gli annunci trionfalistici del Ministro e del Presidente tentano di coprire.
Infatti, tutti gli esuberi previsti dalla legge 133 e dai piani del Ministro Gelmini per l'anno scolastico 2009/2010 sono confermati e l'unico fatto nuovo consiste in un'integrazione al sussidio di disoccupazione per gli insegnanti e Ata che finora avevano un contratto annuale, fino a raggiungere la cifra del 100% dello stipendio, con l'impegno di dover svolgere in cambio attività di formazione ancora da definire, qualitativamente e quantitativamente, in istituti scolastici o nella formazione professionale.
A tutto questo si aggiunge che questo accordo e i relativi stanziamenti riguardano soltanto l'anno scolastico 2009/2010, mentre nulla si dice sull'avvenire. E questo fatto è particolarmente significativo e preoccupante, poiché il grosso dei tagli e degli esuberi previsti dalla legge 133 è programmato per i due anni scolastici successivi.
Insomma, è netta l'impressione che l'odierna intesa, che si prospetta come modello sul piano nazionale, sia finalizzato soprattutto a smorzare la protesta sociale e a salvaguardare la cosiddetta riforma Gelmini, cioè i più consistenti tagli alla scuola pubblica della storia repubblicana.

venerdì 4 settembre 2009

Milano, sabato 5 settembre in piazza contro la precarietà, per la scuola pubblica


Milano, sabato 5 settembre in piazza contro la precarietà, per la scuola pubblica

Per il lavoro, contro la precarietà, per la scuola pubblica

Il Coordinamento Lavoratori della Scuola “3 Ottobre”, in presidio permanente davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale (USP) dall’1 settembre, chiama la cittadinanza ad esprimere il proprio sostegno alla sua lotta per la conferma dei contratti annuali scaduti e per l’assunzione in ruolo dei lavoratori precari su tutti i posti disponibili.
La nostra iniziativa si inscrive nella battaglia nazionale per la difesa di una scuola pubblica, laica, di qualità e aperta a tutti, opponendosi al progetto di impoverimento e di smantellamento intrapreso dal governo.
Il Coordinamento Precari Scuola invita tutti i cittadini, colleghi, studenti, genitori, lavoratori, forze politiche, sociali e sindacali a partecipare alla catena umana e al corteo di solidarietà contro la precarietà e per il diritto al lavoro

Sabato 5 settembre ore 14.30 concentramento P.zza Missori

Promuove: Coordinamento “3ottobre”, sez. di Milano del Coordinamento Precari Scuola Nazionale
Per adesioni: coordinamento3ottobre@gmail.com Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo tel. 339.6298246

giovedì 3 settembre 2009

Comunicato stampa - Comune di Vimodrone


Lunedì 7 settembre 2009, alle ore 18, presso la sala consiliare del Comune di Cernusco s/Naviglio un incontro pubblico insieme ai Dirigenti scolastici e ai genitori

Scuole dell’infanzia, nulla di nuovo

Nuovi educatori, i sindaci si mobilitano

Lunedì 31 agosto alle ore 16,30 si sono incontrati nella sala Giunta del Comune di Sesto San Giovanni i Sindaci e gli Assessori comunali all’educazione dei Comuni di Sesto San Giovanni, Cernusco Sul Naviglio, Vimodrone, Gessate, Settala, Bresso, Cinisello Balsamo, Carpiano, Pioltello, Inzago, Cormano che nelle scorse settimane avevano posto in delegazione al Dirigente scolastico provinciale il problema delle liste di attesa nelle scuole dell’infanzia, con il paradosso che, mentre le Amministrazioni locali avevano costruito nuove aule per far fronte alle esigenze crescenti della popolazione, il Ministero non garantiva gli educatori.

Il Dirigente provinciale dott. Lupacchino aveva allora garantito che avrebbe comunicato ufficialmente una risposta entro il mese di agosto. Ad oggi nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta né ai Comuni, né ai Dirigenti scolastici né ai genitori dei bimbi in lista di attesa.

I Sindaci e gli Assessori riuniti a Sesto San Giovanni denunciano la mancanza di comunicazioni ufficiali, ritengono del tutto insufficienti le “voci” ufficiose fatte girare circa un mancato accoglimento delle richieste avanzate, con il paradosso che ci saranno, se le notizie verranno confermate, aule o addirittura scuole per l’infanzia nuove realizzate con grave sacrificio dai Comuni che rimarranno vuote per mancanza di educatori mentre molti bambini non potranno frequentare la scuola, come sarebbe loro diritto.

I Sindaci e gli Assessori chiedono un immediato incontro con il dott. Lupacchino per avere una comunicazione ufficiale circa la soluzione di questo problema, drammatico per molte famiglie della nostra Provincia.

Convocano per lunedì 7 alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Comune di Cernusco sul Naviglio un incontro pubblico con i Parlamentari, i Consiglieri e gli Assessori regionali e provinciali di tutti i Partiti per discutere di questo problema insieme ai Dirigenti scolastici e ai genitori.

martedì 1 settembre 2009

Un ricordo di ENRICO BERLINGUER a 25 anni dalla sua scomparsa


Secondo troppi nostri critici il PCI
Dovrebbe cessare di essere
Comunista, dovrebbe finirla di essere
diverso, dovrebbe cioè omologarsi. Veti
e sospetti cadrebbero, riceveremmo
anzi consensi e plausi strepitosi dai
nostri sollecitatori, se ci rinnovassimo
nel senso apparente e fasullo da
essi suggerito e auspicato, ossia
se cambiassimo la nostra natura e
divenissimo “uguali agli altri”, se
abdicassimo alla nostra funzione
trasformatrice, dirigente, nazionale, se
decidessimo di “recidere le nostre radici
pensando di fiorire meglio”,
ciò che sarebbe come ha
scritto di recente Francois Mitterand –
“il gesto suicida di un
idiota”. Non ci può essere inventiva,
fantasia, creazione del nuovo se si
comincia dal seppellire se stessi, la
propria storia e realtà.

Vincono gli operai.


L’INNSE è salva, grazie alla loro generosa, intelligente lotta.

Vi subentra il gruppo Camozzi. L’accordo prevede l’immediata revoca dei licenziamenti, la riassunzione di tutti i lavoratori e l’integrità del parco macchine.

I quattro saliti sul carroponte: “La riapertura della fabbrica non sarà semplice, ma ora non ci fa paura più niente, abbiamo imparato che abbassando la testa non si va da nessuna parte”.

Lo stanno capendo in molti!
Grazie per le visite!
banda http://www.adelebox.it/