lunedì 28 gennaio 2013

Ingroia: Non si esce dalla crisi senza giustizia sociale

Ingroia: Non si esce dalla crisi senza giustizia sociale

Una patrimoniale pensata secondo criteri di giustizia sociale, incentivi fiscali alle imprese che assumono, una seria lotta all’evasione fiscale, ai patrimoni illeciti e all’economia criminale, che sottrae alle casse dello Stato circa 120 miliardi di euro ogni anno.
Questa è la sterzata che serve all’economia del Paese secondo Rivoluzione Civile, come ha raccontato Antonio Ingroia dagli studi di Servizio Pubblico: “gli strumenti per uscire dalla crisi senza scaricarla sulle fasce più deboli e per eliminare i mali storici del nostro Paese ci sono. Bisogna solo avere la volontà e il coraggio di utilizzarli”.

sabato 26 gennaio 2013

PER NON DIMENTICARE


Giorno della memoria, Berlusconi osanna il fascismo. Ferrero: "Vergognoso"

Dopo lo striscione antimusulmano in Israele alla vigilia del giorno della memoria firmato dalla destra nazionalista, il premio della fiera delle oscenità è ancora una volta italiano. A Roma, in via Tasso, c’è stata l’ennesima lordatura dei muri del museo che ricorda il “macello” nazifascista. E il ‘Silvio nazionale’, che stamattina si è presentato all’inaugurazione del memoriale della Shoah a Milano, inneggiando al fascismo. L’ex presidente del Consiglio, che si è letteralmente intrufolato in una cerimonia rigorosamente istituzionale, ha “celebrato” il 27 gennaio con un osanna al ventennio fascista, “a parte le leggi razziali”, ovviamente. "Per il resto ha fatto bene", ha detto l'ex presidente del Consiglio, a cui Monti ha stretto la mano. L'alleanza con i nazisti? "Scelta inevitabile".

Queste sono le delizie che ci riserva la giornata “della memoria”, che ovviamente speriamo di dimenticare presto.
Tra i primi a protestare per lo spot fascista è stato il segretario del Prc Paolo Ferrero, che ha dichiarato “Berlusconi è vergognoso: Mussolini non solo ha fatto le leggi razziali ma ha combattuto con Hitler, i fascisti italiani hanno collaborato attivamente alle deportazioni, quindi Mussolini è responsabile in solido dell'Olocausto. Nella Giornata della Memoria dire che ha fatto bene equivale a stare dall'altra parte della barricata, sono proprio dichiarazioni del genere che sdoganano il fascismo e il nazismo anche oggi. Ricordiamo tutte le vittime dell'Olocausto e il sacrificio dei partigiani che si opposero al nazifascismo”.
Antonio Ingroia, leader di “Rivoluzione civile”, rilancia l'appello per l'approvazione di una legge contro il negazionismo, a cui dà “massima priorità, perché la memoria diventi un valore sociale condiviso". Il ricordo della Shoah deve rappresentare un "perenne monito contro il nazifascismo" ha detto Ingroia. "La tragedia della Shoah è una ferita ancora aperta e deve rappresentare un monito perenne contro l'orrore del nazifascismo. I semi dell'intolleranza, dell'odio sociale e dell'autoritarismo sono tuttora presenti come pericolose emanazioni di quella barbarie. Per questo è necessario fermare ogni forma di tirannia e difendere la tenuta democratica del Paese".


domenica 20 gennaio 2013

L'IMBROGLIO DEL "VOTO UTILE"

L'IMBROGLIO DEL "VOTO UTILE"

Nella campagna per il "voto utile" che sta facendo il Pd non c'entrano nulla la lotta contro la destra e Berlusconi.

Il Cavaliere non ha nessuna possibilità di vincere le elezioni.

Il "voto utile" viene brandito contro Rivoluzione Civile dal Pd e da Sel per avere una maggioranza anche al Senato.

Due truffe in un colpo solo: alla Camera usufruirebbero di un abnorme premio di maggioranza grazie al Porcellum e al Senato lo vorrebbero avere con l'imbroglio del "voto utile".

Tutto questo non solo è paradossale, ma politicamente indecente! In sostanza si chiede all'elettorato di Rivoluzione Civile - che non condivide le politiche di Monti - di votare gratis per una coalizione che Monti lo ha sostenuto per più di un anno e con il quale ha già fatto un accordo per governare assieme dopo le elezioni.

C'è solo un modo per cercare di svoltare rispetto le politiche fallimentari di Monti sostenute anche dal Pd: dare un forte consenso a Rivoluzione Civile, la lista guidata da Ingroia e sostenuta anche da Rifondazione Comunista che ha un programma realmente alternativo a tutto questo.


giovedì 17 gennaio 2013

VIMODRONE 19-01-2013 - CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA

VIMODRONE 19-01-2013 - CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA


Il Consiglio comunale di Vimodrone, nella seduta del 12 novembre scorso, ha votato all’unanimità un ordine del giorno che recepisce l’invito di Unicef ad aderire alla campagna - “Io come tu. Mai nemici per la pelle” – che promuove un’iniziativa di natura culturale per l’affermazione dell’uguaglianza dei diritti e l’eliminazione delle discriminazioni per tutti i bambini e gli adolescenti, a partire da quelli di origine straniera che, a diverso titolo, vivono, crescono, studiano in Italia.

L’Amministrazione comunale, sabato 19 gennaio – alle ore 17.30 – all’auditorium di via Piave – concederà simbolicamente la cittadinanza onoraria di Vimodrone alle bambine e bambini di origine straniera.

PRC VIMODRONE
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MALI NO INTERVENTI MILITARI, ITALIA RIPUDIA LA GUERRA

MALI NO INTERVENTI MILITARI, ITALIA RIPUDIA LA GUERRA

No ad ogni intervento militare, a nessun supporto militare ad operazioni di guerra. L’Italia ripudia la guerra, lo dice la Costituzione e questo governo “tecnico” sostenuto da Alfano, Bersani e Casini dovrebbe ricordarselo.

lunedì 14 gennaio 2013

“UNA RIVOLUZIONE CIVILE PER RICOSTRUIRE IL PAESE”

“UNA RIVOLUZIONE CIVILE PER RICOSTRUIRE IL PAESE”


UN PROGRAMMA PER GOVERNARE L’ITALIA

Vogliamo realizzare una rivoluzione civile per attuare i principi di uguaglianza, libertà e democrazia della Costituzione repubblicana.

Vogliamo realizzare un “nuovo corso” delle politiche economiche e sociali, a partire dal mezzogiorno, alternativo tanto all’iniquità e alla corruzione del ventennio berlusconiano, quanto alla distruzione dei diritti sociali, del lavoro e dell’ambiente che ha caratterizzato il governo Monti.

VOGLIAMO UNA RIVOLUZIONE CIVILE:

per l’Europa dei diritti, contro l’Europa delle oligarchie economiche e finanziarie. Vogliamo un’Europa autonoma dai poteri finanziari e una riforma democratica delle sue istituzioni. Siamo contrari al Fiscal Compact che taglia di 47 miliardi l’anno per i prossimi venti anni la spesa, pesando sui lavoratori e sulle fasce deboli, distruggendo ogni diritto sociale, con la conseguenza di accentuare la crisi economica. Il debito pubblico italiano deve essere affrontato con scelte economiche eque e radicali, finalizzate allo sviluppo, partendo dall’abbattimento dell’alto tasso degli interessi pagati. Accanto al Pil deve nascere un indicatore che misuri il benessere sociale e ambientale;

per la legalità e una nuova politica antimafia che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento ma l’eliminazione della mafia, che va colpita nella sua struttura finanziaria e nelle sue relazioni con gli altri poteri, a partire da quello politico. Il totale contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione, il ripristino del falso in bilancio e l’inserimento dei reati contro l’ambiente nel codice penale sono azioni necessarie per liberare lo sviluppo economico;

per la laicità e le libertà. Affermiamo la laicità dello Stato e il diritto all’autodeterminazione della persona umana. Siamo per una cultura che riconosca le differenze. Aborriamo il femminicidio, contrastiamo ogni forma di sessismo e siamo per la democrazia di genere. Contrastiamo l’omofobia e vogliamo il riconoscimento dei diritti civili, degli individui e delle coppie, a prescindere dal genere. Contrastiamo ogni forma di razzismo e siamo per la cittadinanza di tutti i nati in Italia e per politiche migratorie accoglienti;

per il lavoro. Non vogliamo più donne e uomini precari. Siamo per il contratto collettivo nazionale, per il ripristino dell’art. 18 e per una legge sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro. Vogliamo creare occupazione attraverso investimenti in ricerca e sviluppo, politiche industriali che innovino l’apparato produttivo e la riconversione ecologica dell’economia. Vogliamo introdurre un reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati. Vogliamo che le retribuzioni italiane aumentino a partire dal recupero del fiscal drag e dalla detassazione delle tredicesime. Vogliamo difendere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro;

per le piccole e medie imprese, le attività artigianali e agricole. Deve partire un grande processo di rinascita del Paese, liberando le imprese dal vincolo malavitoso, dalla burocrazia soffocante. Vanno premiate fiscalmente le imprese che investono in ricerca, innovazione e creano occupazione a tempo indeterminato. Vanno valorizzate le eccellenze italiane dall’agricoltura, alla moda, al turismo, alla cultura, alla green economy;

per l’ambiente. Va cambiato l'attuale modello di sviluppo, responsabile dei cambiamenti climatici, del consumo senza limiti delle risorse, di povertà, squilibri e guerre. Va fermato il consumo del territorio, tutelando il paesaggio, archiviando progetti come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto di Messina. Va impedita la privatizzazione dei beni comuni, a partire dall’acqua. Va valorizzata l'agricoltura di qualità, libera da ogm, va tutelata la biodiversità e difesi i diritti degli animali. Vanno creati posti di lavoro attraverso un piano per il risparmio energetico, lo sviluppo delle rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio, per una mobilità sostenibile che liberi l’aria delle città dallo smog;

per l’uguaglianza e i diritti sociali. Vogliamo eliminare l’IMU sulla prima casa, estenderla agli immobili commerciali della chiesa e delle fondazioni bancarie, istituire una patrimoniale sulle grandi ricchezze. Vogliamo colpire l’evasione e alleggerire la pressione fiscale nei confronti dei redditi medio-bassi. Vogliamo rafforzare il sistema sanitario pubblico e universale ed un piano per la non-autosufficienza. Vogliamo il diritto alla casa e il recupero del patrimonio edilizio esistente. Vogliamo un tetto massimo per le pensioni d’oro e il cumulo pensionistico. Vogliamo abrogare la controriforma pensionistica della Fornero, eliminando le gravi ingiustizie generate, a partire dalla questione degli “esodati”;

per la conoscenza, la cultura, l’informazione libera. Affermiamo il valore universale della scuola, dell’università e della ricerca pubbliche. Vogliamo garantire a tutte e tutti l’accesso ai saperi, perché solo così è possibile essere cittadine e cittadini liberi e consapevoli, recuperando il valore dell’art. 9 della Costituzione, rendendo centrali formazione e ricerca. Vogliamo valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico. Vogliamo una riforma democratica dell’informazione e del sistema radiotelevisivo che ne spezzi la subordinazione al potere economico-finanziario. Vogliamo una legge sul conflitto di interessi e che i partiti escano dal consiglio di amministrazione della Rai. Vogliamo il libero accesso a Internet, gratuito per le giovani generazioni e la banda larga diffusa in tutto il Paese;

per la pace e il disarmo. Va ricondotta la funzione dell’esercito alla lettera e allo spirito dell’articolo 11 della Costituzione a partire dal ritiro delle truppe italiane impegnate nei teatri di guerra. Va promossa la cooperazione internazionale e l’Europa deve svolgere un’azione di pace e disarmo in particolare nell’area mediterranea. Vanno tagliate le spese militari a partire dall’acquisto dei cacciabombardieri F35;

per una nuova questione morale ed un’altra politica. Vogliamo l'incandidabilità dei condannati e di chi è rinviato a giudizio per reati gravi, finanziari e contro la pubblica amministrazione. Vogliamo eliminare i privilegi della politica, la diaria per i parlamentari, porre un tetto rigido ai compensi dei consiglieri regionali e introdurre per legge il limite di due mandati per parlamentari e consiglieri regionali. Vogliamo una nuova stagione di democrazia e partecipazione.

Antonio Ingroia, Leoluca Orlando, Luigi de Magistris, Antonio Di Pietro, Oliviero Diliberto, Paolo Ferrero, Angelo Bonelli

giovedì 10 gennaio 2013

REFERENDUM - CONSEGNATE LE FIRME COME ATTO DOVUTO!!!


REFERENDUM - CONSEGNATE LE FIRME 9-1-13 COME ATTO DOVUTO!!!

DIRITTI DEI LAVORATORI: NAPOLITANO CI HA SCIPPATO I REFERENDUM

Abbiamo presentato le firme per indire i referendum sui diritti dei lavoratori, sull’articolo 8 e 18.

Questa presentazione è un atto politico contro l’ennesimo scippo di democrazia perpetrato ai danni del popolo italiano.

Lo scioglimento anticipato delle Camere fatto a fine 2012 – invece che a inizio gennaio 2013 come abbiamo chiesto più volte – infatti rende pressoché impossibile lo svolgimento dei referendum. La questione è molto semplice: la legge prevede che non possano essere presentate le firme per i referendum nell’anno precedente alle elezioni.
Quindi nel 2012 non era possibile presentare le firme. La legge prevede anche che non possano essere presentate le firme a camere sciolte. Ecco il giochetto. Sarebbe stato sufficiente che Napolitano sciogliesse le Camere il 3 di gennaio e avremo potuto presentare il 2 gennaio i referendum sui diritti dei lavoratori come quelle per abrogare l’orribile riforma delle pensioni della Fornero.

Al contrario la scelta del Presidente della repubblica di sciogliere le camere a dicembre ha reso carta straccia le firme di un milione di italiani che in questi mesi hanno firmato le proposte di referendum. Ovviamente faremo ricorso agli organi competenti ma è del tutto evidente che il destino dei referendum è già segnato. Scriviamo queste righe per denunciare l’ennesimo sequestro di democrazia di cui è vittima il popolo italiano. A novembre del 2011 invece di andare alle urne Napolitano con il consenso di Berlusconi, Bersani e Casini insediò il governo Monti. Adesso si toglie la possibilità agli italiani di votare sui peggiori provvedimenti del governo Monti.
 E’ sempre più evidente che la demolizione dei diritti sociali è tutt’uno con la distruzione della democrazia sostanziale ed è sempre più evidente che i sostenitori del governo Monti – per quanto si presentino divisi alle elezioni – fanno parte del problema e non della soluzione.

PRC VIMODRONE

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venerdì 4 gennaio 2013

Per una vera RIVOLUZIONE CIVILE

CON ANTONIO INGROIA

PER UNA VERA RIVOLUZIONE CIVILE

La lista lanciata da Antonio Ingroia, “Rivoluzione Civile”, riunisce Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Verdi, Comunisti Italiani, Movimento arancione di de Magistris.

Rivoluzione Civile nasce come risposta di opposizione netta alle politiche di Mario Monti e della sua “agenda” che hanno impoverito i lavoratori e le lavoratrici, i pensionati, che hanno distrutto il futuro dei precari e dei disoccupati, la loro speranza di avere un giorno una vita degna di essere vissuta.

Rivoluzione Civile in Parlamento rappresenterà la sinistra unita tra comunisti, ecologisti, società civile, comitati, associazioni no-profit, movimenti che sui territori si battono contro le speculazioni, le mafie e tutto quello che corrode il tessuto democratico e costituzionale.

RIFONDAZIONE COMUNISTA ne fa parte davvero con grande dignità,

orgoglio e passione. Di sicuro, siamo tornati ad essere “diversi”.

Diversi da tutte le altre forze politiche, perché non accettiamo il punto di vista del mercato su tutto ciò che ci viene avanti mostrato e proposto.

Lasciamo al centrosinistra e al centrodestra di balloccarsi col montismo, a Monti di svolgere il suo ruolo di classe, a Grillo di urlare alla luna e di provare sedurre la gente con le battute xenofobe sui migranti, portandosi ai livelli della Lega del fu leader Umberto Bossi.

Rivoluzione Civile ha come simbolo il “Quarto Stato” di Pelizza da Volpedo: i lavoratori e le lavoratrici che camminano, avanzano per la conquista dei diritti sociali e civili.

RIPORTIAMO LA SINISTRA,

QUELLA VERA, IN PARLAMENTO!

Il 24 e 25 febbraio VOTA e FAI VOTARE

RIVOLUZIONE CIVILE – lista INGROIA



Grazie per le visite!
banda http://www.adelebox.it/