lunedì 29 aprile 2019

NOI CON TE. LA SINISTRA PARTE PER L'EUROPA.


Noi con te. “La Sinistra” parte per l’Europa
Alba Vastano*
Roma, 14 Aprile. Teatro Quirino.
Si apre ufficialmente la campagna elettorale per la lista “La Sinistra”. Il simbolo che la rappresenta è quello della Sinistra Europea Gue/Ngl. Un simbolo che ora è anche una speranza per tutti coloro che credono che sia ancora fondamentale che la Sinistra possa e debba esserci nel Parlamento europeo, dove si decidono e si definiscono i destini politici ed economici degli Stati membri. Il nostro paese è orfano da tempo della Sinistra parlamentare e non può restarlo ancora. Gli effetti del disastro, dovuto alla totale assenza della Sinistra in opposizione alle forze governative sono evidenti a tutti. Ѐ in atto lo smantellamento dello Stato sociale e l’oscuramento di tutti i diritti costituzionali, ma è anche in atto la repressione sulla libertà delle persone e viene legittimato lo Stato di polizia con la legge salviniana sulla sicurezza. Siamo al Far West e il ministro degli interni ha le sembianze di uno sceriffo. Ѐ necessario ripartire dall’Europa che ha in mano, con i Trattati, l’economia e le costituzioni dei paesi membri. Uscirne non è forse la soluzione migliore meglio esserci per tentare di cambiarla l’Europa, restituendo diritti sociali e civili alle persone e ripristinando il nostro articolo della Carta costituzionale sul principio di uguaglianza, creando un nuovo modello di accoglienza, integrazione ed inclusione alla “Mimmo Lucano”. Le prossime elezioni ci presentano una sfida importante il cui obiettivo è “la costruzione di uno spazio politico alternativo sia alla prosecuzione delle politiche neoliberiste, causa di disuguaglianza e povertà, sia al crescere della barbarie dei razzismi e dei nazionalismi”.
Una sfida che siamo tutti tenuti ad accogliere e ad affrontare dandoci ancora la possibilità di ricostruire una vera e forte opposizione da Sinistra. In Europa ci si sta, ma non alle condizioni dei Trattati che stringono in una morsa i nostri diritti costituzionali, soprattutto il diritto al lavoro. Pertanto “Lavorare meno, lavorare tutti… e a pari salario” è il primo diritto. Lavoro per tutti e una vita dignitosa al primo posto nella sfida che si pone la Sinistra europea. L’impegno parte dal Quirino, ma è da tempo in incubazione. Ѐ in atto una campagna elettorale laboriosa e complessa che vede tanti compagni e compagne impegnati a parlare degli obiettivi del programma della lista a migliaia, milioni di persone che non ci credono più ed hanno affidato le loro vite e il futuro dei loro figli a chi sta togliendo loro proprio ciò in cui sperano, una vita dignitosa. Gli obiettivi della lista “La Sinistra” sono quelli che naturalmente ogni Stato di diritto ha nella sua costituzione e che dovrebbero essere tutti applicati.
In molti Stati europei e nel mondo, con il dilagare delle politiche neoliberiste e delle destre emergenti non è più così da molto tempo e la situazione sta precipitando con la deriva reazionaria, fenomeno di cui stiamo subendo gli effetti nefasti e che si stanno accentuando con l’insediamento dell’attuale governo giallo verde, frutto dei precedenti che hanno lavorato per distruggere lo Stato sociale. Ѐ arrivato il momento, con l’occasione delle prossime elezioni del 26 maggio, di tentare di rompere la gabbia dei Trattati costruiti nel segno del liberismo e dell’austerity a solo vantaggio delle lobby di potere e della finanza speculativa. Chi crede che ci possa essere una società più giusta, in cui i diritti e le ricchezze siano equamente distribuite e chi ritiene che chi più ha più deve dare per il bene comune, chi non si pensa più comunista e di Sinistra di altri, ma si accomuna a tutti coloro che s’impegnano nelle lotte comuni e avverte il dovere di fermare con ogni mezzo la guerra tra poveri, voluta da chi tende a spostare le responsabilità facendole confluire sui migranti e sul mondo degli invisibili, non potrà che supportare alle elezioni europee il gruppo Se/Gue dando il suo voto alla lista “La Sinistra”
Il programma in pillole, 11 punti per cambiare l’Europa e la nostra vita
No alla Ue delle elites e dei tecnocrati per la rifondazione democratica dell’Europa: va abolita la Troika e ampliati i poteri del Parlamento europeo a scapito degli organismi intergovernativi come il Consiglio e la commissione. Si pensa ad un’Europa federale fondata sui diritti sociali, civili, di libertà e delle persone
Stop austerità e liberismo: Cancellazione del Fiscal Compact ed eliminazione dalla nostra costituzione del pareggio di bilancio. Trasformazione dei ruoli e degli strumenti della BCE, il cui obiettivo dovrebbe essere la buona occupazione e rispondere agli indirizzi del Parlamento europeo. Va istituita un’agenzia di rating pubblica “per sottrarsi al solo giudizio di quelle private. Va promossa una conferenza internazionale per la ristrutturazione del debito.
Stop paradisi fiscali. Stop finanza tossica Nella Ue della libertà assoluta nel movimento dei capitali, la finanza speculativa non ha nessun controllo: E’ urgente una bonifica del sistema finanziario e vietare tutte le transazioni con i paradisi fiscali (anche se si tratta di Stati membri Ue) sanzionando le banche che hanno relazioni finanziarie con gli evasori.
Stop TTIP, per un commercio equo sostenibile: Le politiche commerciali europee devono essere subordinate al rispetto dei diritti del lavoro e alla salvaguardia della natura.
Un Green New Deal per la natura, il clima e la transizione ecologica dell’economia: L’Europa entro il 2030 deve ridurre le emissioni di gas serra del 65%. L’energia venga da fonti rinnovabili al 45%
Lavoro per tutti: 32 ore a parità di salario, salario minimo europeo, reddito di base, welfare: è necessario definire un salario minimo orario a livello europeo per contrastare i processi di dumping sociale
Per un’Europa femminista: Per l’autodeterminazione e la libertà delle persone: attuazione della convenzione di Istanbul, affermazione dei diritti delle persone LGBTQI, matrimonio egualitario, diritto di adozione anche per i single, accesso alla fecondazione assistita, anche eterologa. Uguale rappresentanza delle donne nella politica e nello spazio pubblico
Per i diritti delle e dei migranti: Riforma del regolamento di Dublino e dello spazio Schengen, investimenti in politiche di inclusione sociale, diritto alla cittadinanza “ius soli”, chiusura delle strutture di detenzione amministrativa, invalidazione dei provvedimenti che impediscono il soccorso ai migranti in mare o in qualunque luogo o circostanza
Un nuovo modello per il Sud: La questione non è solo italiana, ma europea. E’ necessario impedire che passi un’Europa a due velocità, così come sta accadendo in Italia con la “secessione dei ricchi” contenuta nel progetto di autonomia regionale differenziata. Il riequilibrio fra nord e sud è il fondamentale aspetto del nuovo modello di sviluppo
Per l’Europa dei saperi e delle culture: Ai Trattati economici vanno contrapposti saperi e culture. Per questo è necessario potenziare la scuola pubblica, garantire il libero accesso alle università, abolendo i numeri chiusi alle facoltà e potenziando le risorse per il diritto allo studio, promuovere le diversità delle espressioni artistiche, culturali e linguistiche. Proteggere la cultura dalle privatizzazioni e potenziare normative di tutela per gli operatori del settore
Un’Europa in pace e fattore di pace nel mondo: L’Europa “Fortezza” con progetti di nuovi armamenti, portaerei ed eserciti va contrastata. Va superata quindi la Nato che non appartiene più alla storia attuale. L’Ue si impegni ad esigere il disarmo nucleare, una drastica riduzione dell’armamento convenzionale e il commercio delle armi, mettendo in atto la conversione dell’industria bellica. Lotta alla mafia, allo schiavismo e allo sfruttamento sessuale di donne e minori. L’Ue, dando seguito agli impegni presi, deve condannare ogni violenza e organizzazione neofascista e neonazista.
Le voci dei candidati dal teatro Quirino di Roma
Tante voci di compagni e compagne sul palco del Quirino. Voci che portano messaggi di speranza, voci indignate contro i poteri neoliberisti che l’Europa l’hanno venduta alle banche. Voci che si susseguono su grandi temi fra cui domina il lavoro e la questione dei migranti, la violenza di genere, l’ambiente, i diritti civili. L’apertura dell’assemblea ha una voce prorompente che arriva e penetra. Ѐ Marilena Grassadonia, candidata capolista per il centro. Parla dei diritti violati delle persone LGBQTI. Siamo ancora al medioevo in un Paese in cui Pillon ha ancora parola promuovendo la famiglia tradizionale come fosse l’unica possibile. E dove è stata violata nella sua bellezza antica la città di Verona con un congresso che medievale è dir poco. “Da 20 anni lotto perché le famiglie siano luogo di amore, di responsabilità e di realizzazione delle identità di ognuno- dice Marilena- e assisto sgomenta al rovesciamento di questi valori da parte delle destre che partendo dalla famiglia si battono per fomentare odio e intolleranza per mettere gli uni contro gli altri, cancellando la scuola come baluardo di resistenza e cultura laica”.
Potente la voce del segretario nazionale del Partito della Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo. “Noi dobbiamo costruire un’alternativa e in queste elezioni europee lo facciamo con una lista che ha come riferimento Il Partito della Sinistra europea che è una realtà che ha parlato la stessa lingua in tutti i Parlamenti e in tutti Paesi. La nostra è un’opposizione per la democrazia, per un’Europa dei popoli e delle lavoratrici e dei lavoratori che non sia una fortezza, ma che abbia le porte aperte. Per un’Europa che si schieri con il compagno Corbyn contro l’estradizione richiesta dagli Usa di Julian Assange…. “. Rimarca che “Noi come Gue /Sinistra europea non siamo interessati alla sovranità nazionale, ma alla sovranità popolare”.
Da Nicola Fratoianni, parlamentare di Sinistra italiana, candidato per il centro, arriva una promessa e un impegno di unità e coerenza prima e dopo le elezioni europee “Chi siamo noi, che cos’è la sinistra che mettiamo in campo oggi? La Sinistra è quella che risponde a chi sta raccontando che la flat tax è la migliore delle soluzioni per uscire dalla crisi, mentre è la più grande forma di esproprio verso chi è già in difficoltà economica. A Matteo Salvini e a chi propone la flat tax dobbiamo rispondere che noi vogliamo la patrimoniale …”. Da Luciana Castellina, candidata in Grecia con la lista Syriza “Compagni e compagne debbo dirvi che sono molto contenta che ci chiamiamo Sinistra. Era da tempo che non avevamo una parola così chiara ed esplicita per andare alle elezioni. Qualcuno di fronte a questo nome ha fatto anche lo “schizzinoso” davanti all’invito di stare con noi. Noi lo abbiamo sperato, ma non hanno voluto”.
Il movimento politico femminista è citato da Eleonora Forenza, europarlamentare uscente e candidata capolista per il Sud: “Il movimento femminista oggi intende tenere insieme la lotta contro il capitalismo, contro il patriarcato, contro il razzismo”. Da Paolo Ferrero, vice presidente SE, candidato per il Nord ovest, il via alla campagna elettorale “Dobbiamo fare una campagna elettorale di una lista che è contro le destre fasciste, razziste patriarcali e contro il liberismo, perché le destre sono cresciute in quanto il liberismo ha distrutto i diritti dei più deboli e allora combattere le destre vuol dire combattere il neoliberismo. Se si combatte solo uno dei due non si va da nessuna parte”
La campagna: dalle piazze, dai mercati, on the road
Mentre si danno i volantini della lista si tenta un approccio di comunicazione per capire quale aria tira. Persone che sono i probabili elettori, probabili perché da varie tornate elettorali prevale un altro partito, quello degli astensionisti e sono la maggioranza. Quella gente che la politica la mastica male, spesso ne è fuori, se non totalmente ostile. Si raccoglie negli approcci con le persone per parlare di politica, per informare sul programma della lista per le elezioni europee, un palese e tangibile senso di sfiducia verso la politica, molti dichiarano il non voto, molti peggio stanno convintamente con le destre. Alcuni ripetono il mantra salviniano “prima gli italiani”. Altri sperano ancora di acciuffare il reddito di cittadinanza e ringraziano la parte gialla del governo. C’è uno smarrimento di tanti valori della nostra Costituzione. Questa campagna sarà per i coraggiosi e noi lo siamo. Noi ci crediamo ancora. Si parte per costruire un ‘Europa dei popoli, per un’Europa dei diritti uguali per tutti, per la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici, contro ogni forma di razzismo e di fascismo, per la tutela dell’ambiente naturale, per abbattere ogni muro che crei diversità e odio razziale. Noi siamo con “La Sinistra” e per i valori della Sinistra. Ce la faremo.
*www.lavoroesalute.org





mercoledì 24 aprile 2019

BUON 25 APRILE A TUTTE E TUTTI - ORA E SEMPRE RESISTENZA!





martedì 16 aprile 2019

CUE' : IL PD SMANTELLA LO STATO SOCIALE - da "IL MaNIFESTO"




Cué: il Pd smantella lo stato sociale

Elezioni europee. Il candidato presidente della Sinistra europea, spagnolo delle Asturie: Zingaretti fa come Macron, noi faremo accordi ma solo con chi vuole rafforzare il welfare. In questo modo si combattono le destre

Nico Cué

Daniela Preziosi - EDIZIONE DEL16.04.2019 - PUBBLICATO15.4.2019, 23:59

Nico Cué , classe ‘56, spagnolo delle Asturie, figlio di un minatore antifranchista, è stato scelto dal Partito della sinistra europea come spitzenkandidat, e cioè candidato presidente della Commissione europea, insieme alla slovena Violeta Tomi. Cué per dodici anni è stato Segretario Generale dei lavoratori valloni. In questi ultimi anni ha lavorato a riunire i sindacati metalmeccanici europei per unificarne le lotte. Negli scorsi giorni era a Roma per lanciare la corsa della lista La sinistra.

Alle prossime europee i socialisti parlano di un «fronte da Macron a Tsipras». Il premier greco è un vostro compagno, suo predecessore alla candidatura a presidente della Commissione. Parteciperete a questo fronte?

Da quando c’è Macron le lotte in Francia sono aumentate perché sta distruggendo il modello sociale nato dalla lotta di resistenza contro il nazifascismo. Zingaretti e gli altri social-liberisti hanno smontato, come Macron, il welfare e il modello sociale europeo.

Zingaretti dichiara di voler imprimere una svolta al suo partito. Non gli crede?

Zingaretti immagina di fare sintesi tra programmi contrapposti? E come? Tsipras ha lottato contro la Troika per allargare il welfare, non per distruggerlo. Nella conferenza stampa che ho fatto con lui, appena quindici giorni fa, Alexis ha detto che il giorno dopo le europee starà nel Partito della sinistra europea, non tra i socialisti. Che peraltro fanno le campagne elettorali a sinistra e poi governano a destra.
Resta il rischio della vittoria dei nazionalisti. Se non volete fare fronte con i S&D, faranno loro la maggioranza.
I nazionalisti sono cresciuti proprio in contrapposizione e a causa delle politiche fatte dai socialisti sul piano liberista. Il 26 maggio dobbiamo eleggere il maggior numero di parlamentari europei per costruire una opposizione forte alla Commissione e al Consiglio. La sinistra nel parlamento europeo deve confrontarsi con gli altri gruppi sulla base del suo programma. A partire dalla modifica dei Trattati.
Ma se non farete alleanze con S&D resterete soli.
Faremo alleanze con chi vuole rafforzare il welfare e lavorare per la piena occupazione, per il Green new deal, per i diritti dei lavoratori. Bisogna ridurre le differenze sociali, nei singoli paesi e tra i diversi paesi. C’è un problema di equilibrio nell’industrializzazione in Europa e questo ha a che vedere con il tema del clima, della riconversione ambientale delle produzioni e dell’economia. Su questo cercheremo senz’altro alleanze. E anche per cambiare le politiche della Bce: invece di salvare le banche private chiediamo risorse per la riconversione ambientale, la riduzione dell’orario di lavoro. Serve un ruolo dello stato nell’economia e una programmazione che guardi al lungo periodo.
Parliamo dell’Italia. Da noi una formazione di sinistra non decolla, almeno fin qui.
I problemi ci sono dappertutto. Siamo divisi in tutta Europa, non solo in Italia. Bisogna superare le divisioni. Andiamo verso una Europa della competizione tra gli stati. La sinistra deve fare liste che ricostruiscano una speranza.
È questo il punto. Gli elettori italiani sembrano crederci poco.
Io ho fatto sempre il sindacalista nella vita ma quando vado a votare mi chiedo perché vado a votare. Molti lavoratori si astengono perché non capiscono perché dovrebbero farlo. Per ottenere i voti bisogna unirsi e avere la forza di ricostruire la speranza. Puntiamo alla rinascita della sinistra in relazione alla Sinistra europea. E l’unità è necessaria per rompere la dinamica dell’estrema destra e dei liberisti.
E invece la dinamica della sinistra sembra quella della frammentazione.
Vede, sono spagnolo e ho conosciuto il franchismo. Mio padre era un militante di sinistra ed è dovuto scappare dalla Spagna. Io sono andato in pensione ma non mi sono ritirato a vita privata. La destra che rientra nei parlamenti nazionali è un fenomeno che non può essere osservato tranquillamente. L’unità della sinistra come si sta facendo oggi in Italia è il principio da cui partire per sconfiggere la destra e organizzare la lotta contro l’aumento dell’età per andare in pensione, la distruzione della salute pubblica, l’aumento della precarietà, la riduzione dei salari. Dobbiamo ricostruire il conflitto sociale per evitare la guerra tra i poveri che è il terreno su cui stanno crescendo le destre nazionaliste. Serve una visione di società, la lotta e una sinistra che si occupi del futuro per i più deboli. Cosi si combatte la destra. Se non lo facciamo, la destra ci porterà al disastro. E con i nazionalismi si riaffaccia il pericolo della guerra. Anche in Europa.

giovedì 4 aprile 2019

LA SINISTRA. ECCOCI, CI SIAMO, PARTIAMO!


La Sinistra. Eccoci, ci siamo, partiamo!

Si è conclusa la nostra consultazione. Tra le varie proposte per il nome della lista che presenteremo alle prossime elezioni europee e che avrà come riferimento europeo il Partito della Sinistra Europea e il GUE/NGL (gruppo parlamentare rosso verde) ha prevalso “La Sinistra”. E’ il nostro nome. La nostra parte. Valori, scelte, lotte e passioni. Vogliamo ringraziare le oltre 20000 persone che hanno partecipato e scelto insieme a noi.
 Lunedì 8 aprile presenteremo il simbolo in una conferenza stampa e domenica 14 aprile a partire dalle 10, al teatro Quirino a Roma daremo il via alla campagna elettorale. Per dare forza ad un “terzo spazio”. Lo spazio di chi si batte senza incertezze contro il nazionalismo delle destre reazionarie che si presenta all’Europa come un’onda nera.
Lo spazio di chi si batte contro il liberismo perché sa che questo, l’austerità, le politiche contro i diritti del lavoro e delle persone, contro l’ambiente, portate avanti in questi anni da chi ha governato l’Europa, sono responsabili della crescita di questa onda. Perché si può. Basta volerlo.


mercoledì 3 aprile 2019

LA SINISTRA - SI PARTE!











Grazie per le visite!
banda http://www.adelebox.it/