domenica 30 novembre 2014

ALTRA EUROPA CON TSIPRAS ROMA 29 NOV 2014

VIDEO DA LIBERA TV... CLICCA QUI SOTTO

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=q88fbI5F8pg

venerdì 21 novembre 2014

MANIFESTAZIONE A ROMA 29 NOVEMBRE 2014

Si sta organizzando un pulman con partenza da Cernusco S. N. alle ore 5 e ritorno partendo da Roma alle 19.
Le /i vimodronesi interessate/i a partecipare alla manifestazione “LA CAUSA GIUSTA – NO A RENZI E ALLA TROIKA” possono rivolgersi ai/lle compagni/e del PRC Vimo e dell’ALTRA EUROPA. VIDEO DA LIBERA TV... http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=q88fbI5F8pg
 
 
 








 
 
 
 
 
 
 

domenica 16 novembre 2014

INCONTRO INTERNAZIONALE A FIRENZE 16-17 NOVEMBRE 2014

STREAMING Firenze l'incontro internazionale di Transform italia, la diretta dei lavori qui: http://transform-italia.net/


IL P.R.C. PER UN'ALTRA LOMBARDIA




mercoledì 12 novembre 2014

MILANO IL PRC: CON I METALMECCANICI IN PIAZZA IL 14 NOVEMBRE

MILANO IL PRC: CON I METALMECCANICI IN PIAZZA IL 14 NOVEMBRE JOBS ACT: lavorare in pochi, lavorare molto, senza diritti e possibilità di organizzarsi, con un salario da contrattare direttamente con il padrone, il quale, avendo a disposizione una massa di uomini e donne disperati pronti a sostituirti, non farà fatica ad abbassare il costo del lavoro prendendo le risorse direttamente dalle tue tasche. Questa la ricetta del Governo Renzi-Confindustria per creare occupazione e rilanciare l’economia del Paese. Ma le lavoratrici ed i lavoratori italiani hanno dimostrato che a questo ricatto non ci stanno. La piazza del 25 Ottobre a Roma, ha lanciato al governo una sfida vera: chiede di risolvere finalmente i danni fatti in quasi 20 anni di “flessibilità”, e di tornare a forme contrattuali e ammortizzatori sociali che abbraccino tutti, estendendo i diritti per creare lavori migliori, che permettano a precari, alle nuove generazioni di lavoratori di investire su loro stessi e sul paese. Noi sosteniamo con forza questa sfida dei lavoratori che potrà condurre allo sciopero generale, perché vogliamo operare per il riscatto del mondo del lavoro e per costruire quella rappresentanza politica di sinistra che i lavoratori chiedono, ma che oggi si dimostra divisa e non in grado di essere rappresentativa. Il 14 novembre saremo in piazza a Milano con i metalmeccanici in sciopero, la categoria di lavoratori storicamente all’avanguardia a cui si devono le straordinarie conquiste in materia di diritti e salario e che oggi si trova decimata dalla deindustrializzazione e dalla mancanza di un piano industriale per il Paese. Ripartiamo da qui per rilanciare un’alternativa anche politica nel paese, perché solo una grande mobilitazione dei lavoratori potrà ridare la fiducia e la forza per invertire il percorso di umiliazione, dei disoccupati, dei precari e di chi vive del proprio lavoro. L’appuntamento per le compagne e per i compagni è per le ore 8.45 a P.ta Venezia, sotto il nostro striscione Costituzione e Lavoro, che sarà il punto di riferimento anche per i ns compagni che verranno dalle altre città.

sabato 8 novembre 2014

LAVORO - PRC: «ADERIAMO A MOBILITAZIONE DEI SINDACATI DEL PUBBLICO IMPIEGO 8 NOVEMBRE: Sì AL CONTRATTO, NO AI TAGLI!»

LAVORO, PRC: ADERIAMO A MOBILITAZIONE DEI SINDACATI DEL PUBBLICO IMPIEGO: SÌ AL CONTRATTO, NO AI TAGLI! Rifondazione Comunista aderisce alla mobilitazione dei sindacati del pubblico impiego del 8 novembre. Il governo Renzi porta a sei gli anni di blocco della contrattazione, con una perdita media complessiva per ogni dipendente di 6000 euro di salario, mentre la cosiddetta “riforma” della pubblica amministrazione obbliga alla mobilità entro 50 chilometri, riduce le agibilità sindacali, ha introdotto il demansionamento che si vuole ora estendere anche ai lavoratori del privato. Ma non basta. Si preparano nuovi tagli all’occupazione nei settori pubblici, mentre con la legge di stabilità si tagliano pesantemente gli enti locali e si produce perciò un nuovo pesantissimo attacco ai servizi sociali, alla sanità, ai trasporti, alle aziende pubbliche, alle lavoratrici ed ai lavoratori precari. Il governo Renzi fa politiche di destra, di privatizzazione del welfare e precarizzazione del lavoro. E fa politiche che aggravano la crisi perché riducono la domanda attraverso il blocco dei salari e i tagli alla spesa e ai servizi pubblici. Saremo in piazza l’8 novembre e in tutti i prossimi appuntamenti di mobilitazione, per fermare questo governo e cambiare questo paese.

mercoledì 5 novembre 2014

ACCORINTI SINDACO DI MESSINA: CARI SINDACI, SCEGLIAMO LA PACE

Renato Accorinti – Sindaco di Messina, 4.11.2014 Cari sindaci, scegliamo la pace 4 Novembre. Il sindaco di Messina invita tutti i sindaci d'Italia ad unirsi in "un gesto simbolico, silenzioso, nella memoria e in nome di tutti i caduti in guerra, esponendo durante la cerimonia del 4 Novembre la bandiera della pace" Il sindaco di Messina Renato Accorinti I cento anni dall’inizio della prima guerra mondiale sono un’occasione per fermarsi a riflettere. Cento anni trascorsi in cui l’umanità ha conosciuto il flagello di due guerre mondiali, che hanno portato indicibili afflizioni all’umanità, e di tante altre guerre, molte delle quali ancora in corso. L’esperienza della guerra ha ferito in modo indelebile la coscienza collettiva. Una ferita sempre aperta, che ha come simbolo per eccellenza due delle più estreme aberrazioni umane: le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki e i campi di concentramento nazifascisti. Ma, dagli abissi del profondo dolore e cordoglio, gli uomini hanno recuperato il senso dell’appartenenza ad un’unica famiglia umana e si sono riuniti insieme per tracciare un nuovo percorso per il popolo della terra; e superando differenze culturali, politiche e religiose hanno consegnato ai posteri la speranza della pace. Appena subito dopo la guerra nacquero: l’Onu (1945), la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1948), la Costituzione Italiana (1948) e a seguire tanti altri patti internazionali a tutela della vita e dei diritti, oltre che umani, dell’intero pianeta e di tutte le forme di vita. I nostri padri costituenti affermarono in modo inequivocabile la scelta etica che la repubblica nascente aveva assunto da quel momento in poi. All’articolo 11 della nostra Costituzione sancirono per sempre che «l’Italia ripudia la guerra». Il pericolo di perdere questo patrimonio di consapevolezza è altissimo. Mi ritornano in mente le inquietanti ed emblematiche parole di Reagan: «Il tenore di vita degli americani non è negoziabile». Concetto assimilato da molte altre nazioni. Nei fatti molti stati hanno violato questi accordi e continuano a calpestare tutti i diritti umani in nome di un presunto diritto più grande: quello di tutelare ed aumentare il proprio benessere a qualunque costo. Il risultato è l’arricchimento di pochi e l’impoverimento di gran parte del mondo. Risorse rubate, povertà, morte ed enormi flussi di migranti che scappano dagli orrori della guerra a causa delle politiche egoistiche occidentali. Mi piace invece ricordare le parole illuminate del nostro presidente della Repubblica e Capo delle Forze Armate, Sandro Pertini, che disse: «Svuotate gli arsenali strumenti di morte. Riempite i granai fonte di vita». Mi piace ricordarle anche a voi tutti, amici sindaci. Perché abbiamo il dovere di ascoltare quell’esortazione e farla nostra, consapevoli delle enormi carenze con le quali siamo costretti ad amministrare le nostre città, chiedendo di riconvertire le enormi ed insopportabili spese militari in investimenti sulla scuola, sui servizi essenziali per i più deboli, compresi i nostri fratelli migranti, sulla messa in sicurezza dei territori, sulle infrastrutture essenziali per economia e lavoro. Sulla scuola in particolare ci tengo a soffermarmi, perché vera fucina di pace, ricordando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che all’art.26, comma 2, dichiara: «L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace». Il grande compito della scuola è formare le nuove generazioni, i nuovi cittadini, insegnando lo spirito critico e la cultura della partecipazione e della non­violenza con l’obiettivo di costruire una società consapevole di diritti e doveri, nella quale le sottoculture mafiose non possano più attecchire. In questi anni i governi hanno progressivamente ridotto i finanziamenti erogati ai comuni e noi sindaci, avamposto dello Stato, siamo spesso lasciati soli in prima linea, impossibilitati a dare risposte, a poter soddisfare quei diritti e servizi sacrosanti che i nostri concittadini ci chiedono. Ottenere tutto questo attraverso la riconversione delle spese militari sarebbe una enorme svolta spirituale e culturale. Liberiamoci finalmente dal timore di osare chiedere con forza che l’Italia (il cui patrono, San Francesco d’Assisi, è icona di pace e fratellanza fra tutti gli esseri viventi) diventi avanguardia di una nuova politica non­violenta abbandonando per sempre la via della guerra. In nome della libertà, dell’uguaglianza e della fratellanza tra tutti i membri della famiglia umana. Invito tutti noi ad unirci in un gesto simbolico, silenzioso, nella memoria ed in nome di tutti i caduti in guerra, esponendo durante la cerimonia del 4 Novembre la bandiera della pace. *sindaco di Messina

CUCCHI – “E’ LO STATO CHE SI AUTOASSOLVE: VERGOGNA! HANNO AMMAZZATO STEFANO CUCCHI UN’ALTRA VOLTA

CUCCHI – FERRERO (PRC): “E’ LO STATO CHE SI AUTOASSOLVE: VERGOGNA! HANNO AMMAZZATO STEFANO CUCCHI UN’ALTRA VOLTA L’assoluzione nel processo d’appello per tutti gli imputati per la morte di Stefano Cucchi è una vergogna senza precedenti: è l’autoassoluzione dello Stato. Nel corso del procedimento, infatti, si è dimostrata in modo evidente l’esistenza di un sistema violento nei confronti dei detenuti e di un sistema sanitario quanto meno superficiale.
Grazie per le visite!
banda http://www.adelebox.it/