martedì 31 marzo 2009



A. N. P. I.
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Comitato Provinciale di Milano
COMUNICATO STAMPA
DA MILANO, CITTA’ MEDAGLIA D’ORO DELLA RESISTENZA,
DICIAMO NO ALLA MANIFESTAZIONE FASCISTA

Apprendiamo dalle agenzie di stampa e da alcuni quotidiani che il prossimo 5 aprile è in programma a Milano una manifestazione fascista internazionale promossa da "Forza Nuova". Manifestazione che dovrebbe svolgersi a venti giorni dal 25 APRILE, data che segnò la fine della ventennale dittatura fascista, la conquista della libertà, della democrazia e della pace. Lo svolgimento di un raduno fascista nella capitale della lotta di Liberazione e "Medaglia d’oro della Resistenza" è una provocazione inaccettabile e vergognosa. L’ANPI Provinciale di Milano fa appello alle autorità preposte perché, sulla base delle norme costituzionali e delle leggi Scelba e Mancino, sia evitata una simile offesa alla Città di Milano. Per tutti coloro che pagarono con la vita il loro impegno contro il fascismo, nella guerra e nella lotta di Liberazione nazionale per un’Italia libera, democratica e antifascista.
L’ANPI e tutti noi antifascisti abbiamo profondamente a cuore i principi ed i valori democratici e di libertà fissati e garantiti dalla Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza.
Il richiamo alla nostra Costituzione, alla libertà, alla democrazia, al rispetto dei diritti umani che sono fondamento e costituente del patto civile e sociale della nostra comunità, sono i valori da difendere contrastando le attività delle organizzazioni neofasciste-naziskin che li negano, si richiamano all’odio, alla discriminazione razziale ed esibiscono concezioni, principi che si ispirano al fascismo e al nazismo; compiono atti di violenza contro le persone, le sedi di associazioni, partiti, sindacati e oltraggi contro i "luoghi della memoria" della Resistenza come quello compiuto, lo scorso mese, in Piazza Conciliazione, contro la lapide che ricorda Eugenio Curiel, medaglia d’Oro della Resistenza, nel 64° anniversario del suo assassinio.
Per questo l’ANPI invita le autorità milanesi, Sindaco, Prefetto, Questore, perché adottino le misure adeguate e non sia consentito lo svolgimento della manifestazione preannunciata da Forza Nuova. L’ANPI rivolge un appello a tutti i cittadini milanesi alle forze democratiche, alle associazioni, ai sindacati perché unitariamente operino affinché la nostra città – medaglia d’oro della Resistenza – non venga offesa nei suoi valori dallo svolgimento della manifestazione di carattere fascista.

Milano, 25 marzo 2009
Invio anche il link della petizione presentata da diverse sezioni dell'ANPI di Milano con l'invito a sottoscrivere!

Camilo GUEVARA March si è tesserato al Partito della RIFONDAZIONE COMUNISTA.


Camilo è il figlio del CHE e curatore della FONDAZIONE GUEVARA all’Avana.

Sabato scorso ha ritirato la tessera di RIFONDAZIONE COMUNISTA al circolo di Alessandria, al termine di una conferenza organizzata dall’Associazione di Amicizia Italia Cuba.

Il compagno Barbieri (PRC Piemonte) racconta che Camilo ha ringraziato per l’alto onore che i comunisti di Alessandria gli hanno voluto tributare e ha ribadito lo slogan del padre: HASTA SIEMPRE!

lunedì 30 marzo 2009

LISTA UNITARIA PER ELEZIONI EUROPEE


DICHIARAZIONE DI PAOLO FERRERO, SEGRETARIO NAZIONALE DEL PRC-SE.



Oggi abbiamo presentato il simbolo e dato vita a una lista di sinistra, anticapitalista che unisce quattro forze politiche (Prc, Pdci, Socialismo 2000, Consumatori uniti) in una comune proposta politica per l'Europa.
Lo abbiamo fatto e continuereremo a farlo anche attraverso il contributo e le candidature di molti esponenti della sinistra, del mondo del lavoro e sindacale, del movimento femministra e ambientalista, del movimento lgbtq e pacifista. Questa lista, che lavora per un'uscita dalla crisi fondata sulla democrazia economia, sulla giustizia sociale e sulla solidarietà, rappresenterà un importante raggruppamento anticapitalista, comunista, socialista di sinistra, ambientalista in Italia e in Europa, e si ritrova intorno ai valori e ai simboli storici del movimento operaio italiano.

Chi vota la nostra lista saprà da subito dove andranno a sedere i nostri eletti e rappresentanti: nel gruppo del Gue/Ngl e nella Sinistra Europea, e cioè all'opposizione delle politiche liberiste di Maastricht e di Lisbona che hanno prodotto l'attuale devastante crisi economica europea e mondiale, politiche che vengono da molti anni votate e sostenute da tutti gli altri gruppi politici eletti in Europa, dai popolari ai socialisti passando per i liberali. Una vera "grande coalizione" liberista e antipopolare che vede e vedrà unite tutte quelle forze politiche che oggi fanno finta di contrapporsi in Italia, dalla Pdl di Fini e Berlusconi al Pd di Franceschini, passando per Di Pietro e Casini.

PIETRO INGRAO: «VOTERÒ PER RIFONDAZIONE»


Pietro Ingrao intervistato dall’ Unità :



Cominciamo da qui: il PD fatica, Rifondazione è in crisi. Che fina ha fatto la sinistra italiana?



«Tu parli degli errori e della confusione della sinistra italiana: ma io credo che il PD non sia una forza di sinistra. E’ un partito moderato, centrista.

Quanto alla sinistra – Rifondazione e gli altri – purtroppo si è spaccata nelle sue risse. (…)



Alle prossime elezioni Ingrao per chi voterà?



«Voterò per RIFONDAZIONE COMUNISTA. Non condivido numerose delle posizioni di Ferrero. Tuttavia ritengo che nell'attuale lotta politica sia essenziale la presenza a sinistra di un soggetto politico organizzato. Faccio qualche esempio: in Sinistra e Libertà ci sono tanti compagni che stimo e che mi hanno dato speranza. Penso però che quello che hanno da dire persone come Bertinotti, Vendola, Mussi e la Bandoli è meglio che lo dicano e facciano vivere operando dentro la struttura di un partito, di un soggetto politico "formato"».

domenica 29 marzo 2009

VIMODRONE - DISTRIBUITI 270 KG DI PANE PASTA E RISO!!!





Nuovamente Sabato 28 marzo siamo scesi di nuovo in piazza contro il carovita denunciando le speculazioni sui generi di prima necessità, chiedendo il prezzo politico per i generi alimentari di largo consumo, l'aumento di salari e pensioni, l'allargamento degli ammortizzatori sociali per tutti.
Abbiamo raccolto nuove adesioni al GAP e alle ore 11.30 avevamo già esaurito tutto!!!
Abbiamo distribuito 70 Kg di pane, 100 Kg di pasta e 100 di riso a 1 euro al kg, dimostrando che volendo i prezzi possono essere calmierati.

giovedì 26 marzo 2009

VIMODRONE – SAB. 28 MARZO 2009 – PANE PASTA RISO 1 €/KG…E PROFILATTICO



Le compagne e i compagni del PRC e dei GAP di Vimodrone sabato 28 marzo dalle 10.00 alle 12.00 scendono di nuovo in piazza contro il carovita denunciando le speculazioni sui generi di prima necessità, chiedendo il prezzo politico per i generi alimentari di largo consumo, l'aumento di salari e pensioni, l'allargamento degli ammortizzatori sociali per tutti. Con la distribuzione di pane, pasta di Benevento e Riso del Parco Sud (*) a 1 euro al kg. e …profilattici… vogliamo dimostrare che volendo i prezzi possono essere calmierati. Gruppo di Acquisto Popolari e Partito della Rifondazione ComunistaPRC VIMO e GAP VIMOprcvimo@tin.itrifodrone.blogspot.com (*)La riseria del Parco Sud dalla quale ci riforniamo lavora un prodotto di agricoltori locali.Distribuire il riso del PARCO AGRICOLO SUD DI MILANO (buono e a prezzo competitivo) serve anche per salvaguardare la produzione agricola locale e quindi a tutelare dall’aggressione immobiliarista che si prospetta nei prossimi anni.Il PRC di Milano ha bloccato una delibera pro-cementificazione nel Parco, anche facendo riferimento alle esperienze di economia solidale che stanno attraversandolo e con cui i GAP vogliono attivare relazioni.

mercoledì 25 marzo 2009

INSIEME PER UNA NUOVA PROVINCIA 27 MARZO ORE 20.30 MILANO VIA CORRIDONI


VENERDI 27 MARZO ORE 20.30 – CENTRO CONGRESSI PROVINCIA DI MILANO VIA CORRIDONI - MILANO

INSIEME PER UNA NUOVA PROVINCIA ALTERNATIVA, SOSTENIBILE, METROPOLITANA E SOLIDALE

Assemblea pubblica per un nuova provincia di Milano

Avvertiamo la necessità che a Milano e in Italia inizi a soffiare un vento di rinnovamento.
Dopo i numerosi appelli e interventi pubblici di forze politiche della sinistra, associazioni e comitati, riteniamo necessario rompere gli indugi e proporre a tutti e tutte, un percorso partecipativo e condiviso per la costruzione di una coalizione di forze in grado di rappresentare un’alternativa elettorale credibile, sia alla destra che alle proposte moderate e insufficienti del centro sinistra rappresentato da Filippo Penati.

La grave crisi economica, le paure alimentate ad arte nei cittadini, le risposte sempre più simili tra destra e centro sinistra sui grandi temi del consumo del territorio e dell’Expo 2015, così come sulla sicurezza e i beni comuni, alimentano sfiducia, tentazioni di non voto in ampi settori di elettorato democratico e di sinistra.

Noi vogliamo contribuire alla messa in campo di una proposta politica alternativa, che possa ridare fiducia e speranza in un futuro migliore ai cittadini della provincia di Milano.

Per questo rivolgiamo un invito a tutti i cittadini, associazioni, movimenti, comitati e partiti che non hanno ancora abbracciato la candidatura Penati, per un incontro volto a costruire insieme i contenuti del programma e a individuare un candidato Presidente condiviso che possa rappresentare in modo credibile questo progetto politico. La nostra proposta è chiara nel metodo, nei contenuti e nelle alleanze. Nel metodo: la definizione comune di un manifesto etico basato su un nuovo patto di lealtà tra elettori ed eletti e sulla pratica della democrazia partecipativa, per una riforma della politica volta alla trasparenza e al servizio dei cittadini contro ogni logica di casta.

Nei contenuti: un programma ispirato ai principi di difesa dell’occupazione e del reddito, dei beni comuni (acqua, aria, territorio), della legalità, della pace, della giustizia sociale, della laicità e dei diritti umani e costituzionali; una proposta che contempli una strenua difesa del territorio dalla speculazione edilizia (a partire dal Parco Sud), un chiaro no all’Expo degli affari poco trasparenti e della cementificazione, una politica dei rifiuti basata principalmente sul riciclaggio e la raccolta differenziata e non sul business degli inceneritori, il rifiuto etico e civile di ogni politica che fa della sicurezza il pretesto per reprimere i deboli e le minoranze, un rafforzamento della tutela e dei controlli sulla sicurezza nel posto di lavoro per porre fine alla strage quotidiana delle "morti bianche".

Nelle alleanze: una proposta di coalizione plurale di liste di forze politiche e della società civile chiaramente alternativa a quella di Filippo Penati, e a maggior ragione a quella di centrodestra.

Lista civica di Milano “Uniti con Dario Fo”
Comitato “Una lista civica alle elezioni provinciali di Milano” (portavoce Andrea Rapetti)
Raimondo Acampora, Roberto Beretta, Christian Molinari, Nicola Ottomano, Luciano Pasetti, Luciana Pellegreffi (Amici di Beppe Grillo - Meetup 1 di Milano)
Partito della Rifondazione Comunista
Partito Umanista di Milano
Partito dei Comunisti Italiani
Associazione Culturale Punto Rosso
Comitato “per la Sicurezza e la Salute pubblica” (presidente Roberto Barberini)

mercoledì 18 marzo 2009

CONTRO TUTTE LE MAFIE - A NAPOLI MANIFESTAZIONE IN PROVINCIA DI MILANO GLI ARRESTI...


La mafia in Lombardia è fortissima, prospera con il denaro pubblico e si muove con troppa facilità nel mondo degli appalti, oltre che in altri settori economici scelti per la riconversione e il riciclaggio del denaro sporco.

Sono valutazioni che Rifondazione comunista fa, poco ascoltata, da parecchio tempo, e che abbiamo documentato l'anno scorso con una campagna politica e con un libro-inchiesta, intitolato "Mafie del Nord".

L'operazione di oggi contro la 'ndrangheta conferma soprattutto che in questa regione il fenomeno mafioso è endemico ed è gravemente sottovalutato da parte del centrodestra, che detiene le principali leve di governo.

Hanno osteggiato e ancora frenano la costituzione di una commissione ad hoc al Comune di Milano, quando sarebbe necessario istituirne una anche al Pirellone.

Il centrodestra ci inonda da anni di sproloqui sulla sicurezza che sarebbe minacciata dagli immigrati e dai graffitari, dai ragazzi dei centri sociali e dai musulmani. Alimentando le paranoie attorno al disagio sociale, incitando alla caccia al diverso, hanno varato ordinanze, leggi e regolamenti, immaginato nuovi poteri di polizia, costruito ronde e soprattutto fortune elettorali, mentre il cancro della mafia si diffondeva senza reazioni politiche apprezzabili.

Certo, le armi di distrazione di massa del populismo xenofobo hanno permesso alla 'ndrangheta di integrarsi nel mercato degli appalti, di frequentare le pieghe e i corridoi delle istituzioni.

Perciò, pure indispensabile, il lavoro della polizia non basta.

Anche per l'avvicinarsi dell'enorme operazione di Expo 2015, dobbiamo far sì che gli arresti di oggi suonino una sveglia politica e morale in Lombardia. C'è il serio rischio che la regione e Milano finiscano ostaggio dall'affarismo mafioso.




PRC-SE - Lombardia

lunedì 16 marzo 2009

SCUOLA - PERCHE’ SOSTENIAMO LO SCIOPERO DEL 18 MARZO INDETTO DALLA CGIL - FLC


PER GARANTIRE AI GENITORI CHE TUTTE LE RICHIESTE DI TEMPO SCUOLA VENGANO SODDISFATTE.

PERCHE’ SI RECUPERINO RISORSE PER LE SCUOLE CHE NON POSSONO FAR FRONTE AI TAGLI PREVISTI DALLA FINANZIARIA.

PER BLOCCARE I PROVVEDIMENTI CHE STRAVOLGONO LA SCUOLA DELLA REPUBBLICA VANIFICANDO IL DIRITTO ALLO STUDIO.

PER BLOCCARE IL DDL APREA CHE PREVEDE:
· LA RIDUZIONE DELLA SCUOLA A FONDAZIONI CON CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE AL POSTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI.
· L’ASSUNZIONE DIRETTA DA PARTE DEI PRESIDI.
· LA CANCELLAZIONE DELLE R.S.U. DALLE SCUOLE.
· LA PRECARIZZAZIONE DEL PERSONALE DI RUOLO.
· L’ESPULSIONE DI MIGLIAIA DI PRECARI DALLA SCUOLA.

FERMIAMO LA DEVASTAZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA E LA CANCELLAZIONE DI MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO.

IL 18 MARZO SCIOPERIAMO COMPATTI!!!

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – SINISTRA EUROPEA –AREA DELLA CONOSCENZA

Il lavoro è un diritto , di lavoro si vive : no ai licenziamenti



Non sappiamo di questa terribile crisi globale quanto durerà e quanto sarà profonda , sappiamo però che già oggi origina una drammatica emergenza sociale : per nessuno è più garantito il posto di lavoro , tutti sono a rischio. La paura e la preoccupazione per il futuro investe molte realtà produttive , grandi e piccole , se ne parla in famiglia , sta nella testa di molti lavoratori e lavoratrici , tutti pensano a come cavarsela , e se è possibile cavarsela. Nella sola Milano sono oltre 500 le aziende metalmeccaniche in cassa integrazione , per molte il rischio assai concreto à che si tratti dell’anticamera del licenziamento . Tutte le categorie sono investite dalla crisi , ogni giorno centinaia sono i nuovi disoccupati , di piccole e piccolissime imprese , del commercio , del tessile , della ristorazione , non fanno notizia , sono colpiti i precari ,e i giovani , che restano a casa dei genitori e aspettano , e chi ha superato i 40 anni ha più probabilità di vincere al lotto che di essere assunto.

E’ un allarme generale. Occorre un risposta generale , occorre la mobilitazione e l’impegno di tutte le forze sociali e sindacali e politiche . Il Governo sposta poteri a vantaggio suo e della Confindustria , attacca il diritto di sciopero , costituzionalmente tutelato , aggredisce la Cgil , con l’accordo separato sulla contrattazione , propone di innalzare l’età della pensione per le lavoratrici , non affronta alcuno dei problemi che angosciano la società che lavora e che produce. Non detassa i salari medi e bassi , non conduce la lotta all’evasione fiscale ( valutata oltre 100 miliardi , cifra record d’Europa ) , ma anzi invita ad allentare i controlli . E’certo urgente che gli ammortizzatori sociali siano estesi a tutti , si tratta di garantire condizioni di dignitosa sopravvivenza , ma non basta : occorrono politiche attive del lavoro , investimenti e intervento pubblico finalizzato alla difesa delle realtà produttive e dei livelli occupazionali , all’innovazione , alle tecnologie dell’energia pulita ( il Governo rilancia invece il nucleare). Il rischio vero , anche a Milano e provincia è che decine o centinaia di fabbriche chiudano , un crollo delle attività produttive sarebbe irrecuperabile , questa “non eredità” lasceremmo alle nuove generazioni. Nella crisi si devono creare e non cancellare posti di lavoro .

Questo è il senso delle molte lotte dei lavoratori nella nostra città , che difendono l’occupazione . Ed è anche l’obiettivo della lotta dell’INNSE , emblematica : i 49 lavoratori licenziati da mesi respingono la minaccia di chiusura e presidiano la fabbrica , la loro vittoria sarebbe importante e significativa per tutti .
RIFONDAZIONE COMUNISTA

è impegnata a sostegno delle rivendicazioni di queste lotte , che richiedono per vincere il comporsi di un fronte ampio di forze , che saldi le dimensioni sindacale e politica , forte nell’opporsi alla politiche di governo e Confindustria , che difenda il sindacalismo democratico e conflittuale , che risponda al bisogno di unità nella lotta che è sentito come decisiva dai lavoratori , che mobiliti la città in difesa di un valore : il lavoro .

lunedì 9 marzo 2009

SCUOLA - Anche Vimodrone ha detto NO alla “riforma” Gelmini


Riportiamo i dati sulle iscrizioni alla scuola primaria a Vimodrone:
- su 122 iscrizioni alla prima classe della scuola primaria oltre il 90% dei Genitori ha scelto il Tempo Pieno, mentre c’è stata una sola richiesta per il modello delle 24 ore con il maestro unico, cioè il modello di scuola proposto dal Ministro Gelmini per tagliare risorse alla scuola.
- il modello di scuola a Tempo Pieno con 2 insegnanti contitolari, 4 ore di compresenza e la presenza dei docenti di classe durante il tempo mensa, è stato chiesto con forza anche per le classi successive alla prima: sono infatti oltre 250 le firme dei genitori dei bambini che stanno già frequentando la scuola primaria raccolte dal Coordinamento Genitori/Insegnanti con l’iniziativa della “Segreteria della buona scuola”.

I genitori di Vimodrone, così come la maggior parte dei genitori nel resto d'Italia, non hanno abboccato alla propaganda mediatica che spacciava come riforma i tagli di 8 miliardi di Euro in tre anni nella scuola ed hanno quindi voluto confermare la qualità dell’offerta formativa di una scuola pubblica che funziona, sconfessando un modello che avrebbe fatto tornare la scuola agli standard di 50 anni fa.

Crediamo che ciò sia il risultato anche della straordinaria mobilitazione che abbiamo messo in campo come genitori ed insegnanti del Coordinamento.

Ora è necessario che l’Ufficio scolastico Regionale e Provinciale accolgano le richieste delle famiglie e garantiscano quindi una dotazione di insegnanti adeguata alle richieste. Ciò vale specialmente a Vimodrone dove c’è un continuo incremento demografico e quindi un continuo aumento di iscrizioni a scuola: già dal prossimo anno, se non verrà adeguata la dotazione organica, i genitori vedranno disattese le loro richieste (vale la pena spiegare la faccenda dell’ulteriore classe di prima che non sarebbe a 40 ore?).

Per mesi il Ministro Gelmini ha sbandierato ai quattro venti che avrebbe soddisfatto le richieste delle famiglie italiane: ora deve farlo!

Coordinamento Genitori/Insegnanti di Vimodrone

sabato 7 marzo 2009

VIMODRONE - DISTRIBUITI 270 KG DI PANE PASTA E RISO!!! ... e mimosa


Sabato 7 marzo siamo scesi di nuovo in piazza contro il carovita denunciando le speculazioni sui generi di prima necessità, chiedendo il prezzo politico per i generi alimentari di largo consumo, l'aumento di salari e pensioni, l'allargamento degli ammortizzatori sociali per tutti.

Abbiamo raccolto molte adesioni al GAP e alle ore 10.45 avevamo già distribuito tutto!!!
Abbiamo distribuito 270 Kg di pane, pasta e riso a 1 euro al kg, omaggiato di mimosa le donne…dimostrando che volendo i prezzi possono essere calmierati.




SCUOLA - ISCRIZIONI: BOCCIATA LA GELMINI !!!


34% AL TEMPO PIENO (40 ORE SETTIMANALI)56% AL MODULO (30 ORE SETTIMANALI) Questo straordinario risultato dimostra l’apprezzamento di massa dei modelli scolastici che hanno garantito finora una scuola di qualità. Le mobilitazioni di genitori, insegnanti, studenti è stata capace di ostacolare il progetto del governo di distruzione della scuola della COSTITUZIONE e del DIRITTO ALLO STUDIO. E’ ora necessario impegnarsi per far rispettare le scelte dei genitori, contro ogni tentativo di vanificarle con pretestuose necessità di risparmio. LA SCUOLA NON DEVE PAGARE LA CRISI!!! PRC – SINISTRA EUROPEA – AREA DELLA CONOSCENZA

IL PREZZO POLITICO PER I GENERI ALIMENTARI E' UNA SOLUZIONE POSSIBILE.


Il segretario del Prc Paolo Ferrero ha consegnato oggi (5 marzo 2009) al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, nella sede ministeriale di via XX Settembre, uno dei 100mila filoni di pane da 1 kg distribuito da Rifondazione Comunista al prezzo di 1 euro, nell'ambito di una campagna partita tre mesi fa contro il carovita e per stabilire prezzi calmierati su un paniere di prodotti alimentari di prima necessita' come pane, pasta, riso e olio d'oliva in particolare. I Gap (gruppi di acquisto popolari), nati su impulso del Prc, si sono costituiti in molte città, tra cui Roma, Piacenza, Torino e Perugia.
'Se Rifondazione e' in grado di distribuire il pane a 1 euro - ha detto Ferrero - il ministro dell'Economia potrebbe stabilire un paniere a listini calmierati, prendendo i soldi dai ricchi e dai grandi profitti. Il pane lo distribuiamo a prezzo politico sulla base di un accordo con i fornai. Cio' significa che stabilire un prezzo politico si puo' fare e che - ha sottolineato il segretario del Prc - la nostra iniziativa e' realistica. Ma per farla bisogna aver voglia di lottare contro le speculazioni e rimettersi in moto, Comune per Comune, e creare panieri con gli enti di consumo'.

'Vogliamo cosi' segnalare - ha concluso Ferrero - la vergogna della gente che non arriva a fine mese e che i generi alimentari costano troppo cari, bisogna calmierarli e introdurre un nuovo paniere per i prezzi, ma per farlo il governo dovrebbe avere voglia di lottare contro la speculazione sui prezzi, invece non lo fa'.

mercoledì 4 marzo 2009

VIMODRONE – SAB. 7 MARZO 2009 – PANE PASTA RISO 1 €/KG…E MIMOSA


Le compagne e i compagni del PRC e dei GAP di Vimodrone sabato 7 marzo dalle 10.00 alle 12.00 scendono di nuovo in piazza contro il carovita denunciando le speculazioni sui generi di prima necessità, chiedendo il prezzo politico per i generi alimentari di largo consumo, l'aumento di salari e pensioni, l'allargamento degli ammortizzatori sociali per tutti. Con la distribuzione di pane, pasta di Benevento e Riso del Parco Sud (*) a 1 euro al kg. e …mimose… vogliamo dimostrare che volendo i prezzi possono essere calmierati. Gruppo di Acquisto Popolari e Partito della Rifondazione ComunistaPRC VIMO e GAP VIMOprcvimo@tin.itrifodrone.blogspot.com (*)La riseria del Parco Sud dalla quale ci riforniamo lavora un prodotto di agricoltori locali.Distribuire il riso del PARCO AGRICOLO SUD DI MILANO (buono e a prezzo competitivo) serve anche per salvaguardare la produzione agricola locale e quindi a tutelare dall’aggressione immobiliarista che si prospetta nei prossimi anni.Il PRC di Milano ha bloccato una delibera pro-cementificazione nel Parco, anche facendo riferimento alle esperienze di economia solidale che stanno attraversandolo e con cui i GAP vogliono attivare relazioni.

lunedì 2 marzo 2009

EUROPA: PER USCIRE DALLA CRISI

Sabato 7 marzo 2009, ore 15.30 - Teatro Carcano, Corso di Porta Romana, 63 Milano



più giustizia sociale, più diritti

intervengono

Paolo FERRERO Segretario PRC-SE

Alexis TSIPRAS Segretario SYNASPISMOS-GRECIA

Lothar BISKY Presidente SE/DIE LINKE-GERMANIA

Agnoletto, Amato, Benuzzi, Incitti, Palmieri, Patta, Sonego

domenica 1 marzo 2009

Governo e donne: NO all’aumento dell’età pensionabile


La proposta di innalzare l’età pensionabile delle donne nella pubblica amministrazione e portarla a 65 anni è il segno dell’ennesimo accanimento di questo Governo nei confronti del mondo del lavoro e - in particolare - delle lavoratrici.

E’ vero quello che dice l’Unione Europea: sulle donne italiane pesa una strutturale condizione di discriminazione. Le donne italiane percepiscono le pensioni più basse e i posti che vengono loro offerti sono quelli più precari, quelli meno qualificati, quelli meno pagati. Ma niente come l’aumento obbligatorio dell’età pensionabile – ora per le donne del pubblico impiego, domani per quelle del settore privato – può aumentare questa discriminazione.

Innalzare l’età pensionabile delle donne serve soltanto a peggiorare le loro condizioni di lavoro e chi lo chiede non ha idea di quanto la fatica e lo sfruttamento siano i tratti dominanti delle condizioni di lavoro e di vita delle donne. Una fatica e uno sfruttamento doppio: al lavoro e a casa. E’ bene ribadirlo: le donne di lavori ne fanno due, perché oltre al lavoro vero e proprio, tutte le responsabilità di cura - della casa, dei figli, degli anziani - sono affidate a loro.

Oggi, in fase di recessione e di crisi economica, le discriminazioni e le sperequazioni a danno delle donne rischiano di aumentare. E’ sulle donne, sul controllo della loro autonomia e delle loro conquiste, che si consuma l’attacco più duro di questo Governo. Alzare l’età pensionabile delle donne a 65 anni aumenta le discriminazioni e serve soltanto a fare cassa per pagare la crisi.

Come al solito, questa crisi la stiamo pagando tutta noi. Noi lavoratori e – soprattutto - noi lavoratrici.

Forum Donne
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