È in ballo
il cuore del Vangelo e della Costituzione
Appello. Ha
ragione Papa Francesco a dire che certi discorsi gli ricordano quelli di
Hitler! Mi appello ai giudici perché, nella loro autonomia, interpretino il
decreto sicurezza bis dando priorità al principio della vita
Alex
Zanotelli – “il manifesto” 17.08.2019
Quello che
sta avvenendo di nuovo nel Mediterraneo con le navi Open Arms e Ocean Viking è
uno spettacolo indecente, immorale e criminale. Il rifiuto del ministro
dell’Interno Matteo Salvini di aprire i porti per accogliere queste due navi
cariche di 500 rifugiati salvati in mare , esprime un cinismo e un disprezzo
verso l’altro inaccettabile.
Perché
queste sono persone che fuggono da terrificanti lager libici, dalle torture,
dagli stupri, da una guerra tra il generale Haftar e el Serraj, l’uomo forte di
Tripoli. E quindi non sono migranti, ma rifugiati che hanno diritto
all’acccoglienza per i Trattati Internazionali Onu, firmati anche dall’Italia.
Per di più, di questi 500 rifugiati, ora nelle due navi, ben 150 sono minorenni,
particolarmente protetti nei Trattati internazionali e solo a una piccola parte
dei quali ieri è stato concesso di sbarcare dalla Open Arms. Infatti il
Tribunale dei minori di Palermo ha dichiarato che «trattenere a bordo minori in
prossimità delle frontiere con lo Stato italiano equivale a un respingimento».
Anche il
presidente del Consiglio Giuseppe Conte è subito intervenuto chiedendo a
Salvini di rispettare le norme a tutela dei minori e autorizzare lo sbarco.
Salvini gli risponde che una nave di una Ong straniera non può entrare in un
porto italiano. In questa bagarre è intervenuto il Tar del Lazio , affermando
che «data l’eccezionale gravità della situazione a bordo, Open Arms può entrare
nelle acque italiane».
La ministra
della Difesa, smarcandosi da Salvini, manda due navi della Marina militare a
scortare Open Arms. Salvini, infuriato, rilancia la sua litania di no allo
sbarco, ma i ministri Toninelli e Trenta non firmano.
E così la
Open Arms arriva a150 metri dal porto di Lampedusa, ma Salvini non cede. E così
i 130 rifugiati di Open Arms dopo sedici giorni di attesa sulla nave, stanno
ancora attendendo di scendere a terra. Tutto questo è disumano e
disumanizzante! Dobbiamo svergognare Salvini che ha già ricevuto uno schiaffo
clamoroso in Parlamento, quel Parlamento da lui snobbato sia per la Diciotti
che per Moscopoli.
Se Salvini
da ministro dell’Interno si è comportato come se incarnasse lui il governo,
chissà cosa succederà quando il popolo italiano, come lui chiede, gli darà
«pieni poteri».
Ha ragione
Papa Francesco a dire che certi discorsi gli ricordano quelli di Hitler! Mi
appello ai giudici perché, nella loro autonomia, interpretino il decreto
sicurezza bis dando priorità al principio della vita.
Come ha
fatto il giudice Alessandra Vella del Tribunale di Trapani, che ha rimandato
libera Carola Rackete, la comandante della Sea-Watch, perché ha agito obbedendo
al principio della vita. Abbiamo bisogno di giudici e magistrati che riescano
così a smantellare il decreto sicurezza che è un decreto immorale perché
dichiara reato salvare vite in mare. Siamo arrivati al sovvertimento
dell’ordine costituzionale e del Sistema internazionale dei diritti umani
universali.
Mi appello
ai militari, alle forze dell’ordine, ai poliziotti, alle guardie costiere
perché riscoprano l’obiezione di coscienza e la disobbedienza civile davanti a
leggi ingiuste e disumane.
Mi appello
soprattutto ai vescovi italiani (Cei) perché abbiano il coraggio di bollare con
parole di fuoco, come facevano gli antichi profeti e Gesù, quello che sta
avvenendo in questo paese. Mi appello sempre ai vescovi perché abbiano il
coraggio di chiedere ai fedeli dei gesti pubblici contro questo pauroso
crescendo di razzismo come un digiuno collettivo, preghiere speciali. Dobbiamo
farci sentire sulla pubblica piazza:è in ballo il cuore del Vangelo.
Mi appello
ai preti e alle comunità cristiane perché risuoni chiaro il messaggio che la
politica leghista è antitetica al Vangelo: non ci si può dichiarare cristiani e
votare Lega. «Amerai il prossimo tuo come te stesso-afferma il libro del
Levitico- e amerai lo straniero come te stesso» (Levitico 19, 18,34). E Gesù ha
riespresso tutto questo con la parabola del Samaritano.
La
situazione è molto grave: è in ballo la nostra Costituzione e per i cristiani,
il cuore del Vangelo.
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