lunedì 21 giugno 2010

“O la borsa o la vita”, parte la campagna di Rifondazione contro Berlusconi e il governo dei sacrifici


O la borsa o la vita”, parte la campagna di Rifondazione contro Berlusconi e il governo dei sacrifici

Milano, 21 giugno 2010. Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra sono impegnati a livello nazionale in una campagna contro la crisi e la manovra del Governo.
Per chiarire l’iniquità della manovra economica e costruire una grande mobilitazione sociale contro il Governo e per la fuoriuscita dalla crisi, da sabato 19 al 25 giugno (a sostegno dello sciopero generale della CGIL) partirà una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza nei quartieri, nei mercati, nei luoghi di lavoro.
Volantinaggi, confronti nei comuni della provincia di Milano, nelle zone della città e un gazebo centrale in P.zza Cordusio (da lunedì 21 giugno a giovedì 24 giugno dalle ore 12 alle ore 19), caratterizzeranno la campagna “O la borsa o la vita: Milano dice no. In 100 piazze contro Berlusconi e il governo dei sacrifici”.
“Le manovre varate dagli stati europei per fronteggiare la crisi finanziaria e del debito sono il contrario delle cose che servono e contengono provvedimenti che sono solo contro il lavoro, mentre non fanno nulla contro la speculazione – ha dichiarato Paolo Ferrero, Segretario nazionale di Rifondazione Comunista – I veri ladri sono qui dentro la sede della Borsa e non a San Vittore, la crisi e’ nata dalla speculazione finanziaria e dai salari troppo bassi. Ora le misure prese sono per abbassare i salari e invece non fanno nulla contro la speculazione. Vanno tassate le transazioni speculative e le rendite finanziarie, perché è uno scandalo che un lavoratore paghi più del 30% di tasse e chi ha milioni di azioni appena il 12,5%”. Vanno tassati anche i grandi patrimoni, perché il 10% delle famiglie più ricche ha il 60% del patrimonio”.
“La manovra del governo, colpisce i redditi dei lavoratori pubblici e privati e taglia le risorse economiche di comuni e regioni. – dichiara il Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista, Antonello Patta – Questi tagli, oltre a non produrre nulla per il rilancio dell’occupazione, provocheranno, anche a Milano e in Lombardia, l’impossibilità di garantire servizi essenziali per la cittadinanza, dagli asili ai trasporti. I comuni saranno costretti ad aumentare le tasse. Per questo abbiamo manifestato questa mattina davanti alla Borsa di Milano, luogo simbolico della speculazione finanziaria responsabile della crisi che ha colpito l’Europa”.

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