martedì 2 ottobre 2018

CARO PIPPO, RIMARRAI TRA DI NOI




Caro Pippo, rimarrai tra di noi
di Ezio Locatelli -

Provo un profondo senso di tristezza nel pensare che Pippo Torri non c’è più. Lo avevo sentito non molto tempo fa in occasione degli 80 anni appena compiuti. Qualcuno potrebbe pensare a tanti anni, ma per quanti l’hanno conosciuto Pippo è rimasto eguale, impresso per i suoi anni di stupenda militanza politica. Lo conobbi nel 1985, anno in cui venne candidato nella lista di Democrazia Proletaria, come indipendente, nel collegio elettorale di Bergamo per il Consiglio regionale della Lombardia. Pippo veniva dal mondo cattolico e sindacale. Una volta eletto lo tempestai di proposte e richieste politiche. Finalmente avevamo la possibilità di avere un portavoce in Consiglio regionale riguardo le tante lotte di cui eravamo promotori o partecipi a livello territoriale. Pippo fu questo e tanto altro. Non mancò mai di essere presente in una miriade di iniziative di mobilitazione in tema di lavoro, di difesa del territorio, della sanità pubblica. Una su tutte, la lotta decennale contro lo scempio della miniera di Parzanica. Proverbiali le sue venute e sudate in bici da corsa, lassù in montagna, prima di ogni manifestazione o assemblea contro l’apertura della miniera di marna da cemento.
Poi sono stati gli anni di Rifondazione Comunista in cui ci siamo trovati lungamente insieme negli organismi dirigenti del partito a livello regionale, in Consiglio regionale. Lungamente insieme a condividere le stesse passioni, le stesse battaglie politiche e sociali. In particolare l’impegno di Pippo è legato alle battaglie contro la privatizzazione della sanità in Lombardia, contro i tanti scandali e sprechi di denaro pubblico che il modello privatistico-affaristico di Formigoni – modello Forza Italia-Lega Nord – ha ingenerato in tutta la regione. Un modello perverso contro cui abbiamo combattuto senza sosta ben sapendo che avrebbe aperto la strada a ruberie di ogni sorta. Storie dell’altro ieri che memoria politica corta e una certa propensione alla rottamazione vorrebbero relegare nel dimenticatoio. Pippo è stato uno dei compagni migliori che abbia avuto modo di conoscere. Mite, altruista, generoso, al tempo stesso tenace e fermo nella sua volontà di andare avanti nella lotta per un mondo migliore. La sua vita, la sua storia, le sue battaglie rimarranno come un dono prezioso per tanti di noi che l’hanno conosciuto e hanno avuto la fortuna di fare con lui un tratto di strada di impegno politico.

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