Alle
attiviste e agli attivisti del M5S sulla consultazione per adesione ai Liberali
di Eleonora Forenza europarlamentare
Altra Europa – Gue/Ngl
Alle
attiviste e agli attivisti M5s
Oggi e
domani il M5s è chiamato a una consultazione sul futuro della sua delegazione
nel Parlamento europeo. Dopo la crisi del “matrimonio di interesse” con lo
xenofobo Ukip di Farage, l’opzione sui cui si chiede un pronunciamento è il
gruppo dei liberali, ALDE. Si passerebbe con un click dalla alleanza coi
sostenitori della Brexit ad una posizione federalista sull’Europa.
In questa
prima parte della legislatura c’è un solo gruppo che ha sempre e coerentemente
votato contro le politiche neoliberiste e di austerità di questa UE e contro la
grande coalizione: si chiama GUE/NGL, ed è composto dalle forze della sinistra
europea e altre forze alternative come Podemos, a cui i M5s hanno detto di
ispirarsi. Moltissime volte i deputati M5s hanno votato come noi della GUE, più
che con i colleghi del loro stesso gruppo parlamentare, anche perché,
fortunatamente, la delegazione europea dei M5s non è attraversata dalle pesanti
ombre xenofobe delle posizioni di Grillo.
Grillo però
preferisce trattare con l’Alde, portando avanti l’ennesima contraddizioni tra
le parole “antisistema” e i fatti. Il gruppo Alde ha fatto e fa organicamente
parte della grande coalizione con Popolari e Socialisti, è protagonista delle
politiche di austerità e principale sostenitore di trattati come CETA TTIP e
TISA. E’ una scelta dettata solo dalla convenienza nella formazione del gruppo
parlamentare? O in fondo il M5s non mette in discussione le politiche
neo-liberiste e le disuguaglianze drammatiche che esse producono? Se la scelta
definitiva del movimento fosse per l’Alde, si
confermerebbe che né di destra né di sinistra in realtà significa di
centro-destra: cioè una scelta per convenienza e dalla parte del
neoliberismo. Ci auguriamo che le attiviste e gli attivisti smentiscano la
deriva del movimento, che sembra oscillare tra xenofobia e ultraliberismo.
Perché per
costruire una Europa della democrazia, della partecipazione e dei diritti non
basta la retorica di uno, servono azioni concreti e comportamenti coerenti di
molte e molti.
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