MANOVRA ECONOMICA: BERLUSCONI DIMETTITI!
PRESIDIO A MILANO - PIAZZA SAN BABILA - GIOVEDI 22 SETT - ORE 18.
La manovra varata dal Governo Berlusconi-Bossi-Tremonti con la BCE impoverisce il paese e demolisce la democrazia. Con l'articolo 8 si traducono in legge le richieste della FIAT di demolire il contratto nazionale e l'intero diritto del lavoro, a partire dallo Statuto dei Lavoratori e dall'articolo 18. La manovra vuole obbligare a privatizzare servizi pubblici in contrasto con i referendum e taglia pesantemente enti locali e regioni con un nuovo attacco a servizi sociali, sanità, trasporti e forti aumenti di ticket e tariffe.
Si attaccano ancora i lavoratori pubblici e la scuola pubblica.
Il taglio di 40 miliardi alle agevolazioni fiscali nel triennio, colpirà il lavoro dipendente, le famiglie con figli, le spese per istruzioni e sanità.
Si progettano tagli per invalidità, indennità di accompagnamento, reversibilità.
Si colpiscono ancora le donne aumentando l'età di pensionamento. L'aumento dell'Iva colpisce i redditi più bassi, fa crescere l'inflazione e deprime i consumi. La manovra inoltre prevede la modifica della Costituzione per rendere obbligatorie quelle politiche neoliberiste che hanno determinato la crisi e la speculazione.
Insomma, la manovra del Governo Berlusconi-Bossi-Tremonti è ingiusta e non combatte la speculazione!
È una manovra dei ricchi - quel 10% della popolazione che possiede la metà della ricchezza italiana - contro la maggioranza della popolazione che è chiamata a pagare il conto.
Occorre ribellarsi prima che sia troppo tardi.
Occorre una politica alternativa, per difendere i diritti dei lavoratori e lo stato sociale, redistribuire la ricchezza, creare nuova occupazione. Ma prima di tutto occorre un'ampia e unitaria mobilitazione politica e sociale per mandare a casa il Governo Berlusconi e salvare la democrazia nel nostro paese.
PRESIDIO A MILANO - PIAZZA SAN BABILA - GIOVEDI 22 SETT - ORE 18.
La manovra varata dal Governo Berlusconi-Bossi-Tremonti con la BCE impoverisce il paese e demolisce la democrazia. Con l'articolo 8 si traducono in legge le richieste della FIAT di demolire il contratto nazionale e l'intero diritto del lavoro, a partire dallo Statuto dei Lavoratori e dall'articolo 18. La manovra vuole obbligare a privatizzare servizi pubblici in contrasto con i referendum e taglia pesantemente enti locali e regioni con un nuovo attacco a servizi sociali, sanità, trasporti e forti aumenti di ticket e tariffe.
Si attaccano ancora i lavoratori pubblici e la scuola pubblica.
Il taglio di 40 miliardi alle agevolazioni fiscali nel triennio, colpirà il lavoro dipendente, le famiglie con figli, le spese per istruzioni e sanità.
Si progettano tagli per invalidità, indennità di accompagnamento, reversibilità.
Si colpiscono ancora le donne aumentando l'età di pensionamento. L'aumento dell'Iva colpisce i redditi più bassi, fa crescere l'inflazione e deprime i consumi. La manovra inoltre prevede la modifica della Costituzione per rendere obbligatorie quelle politiche neoliberiste che hanno determinato la crisi e la speculazione.
Insomma, la manovra del Governo Berlusconi-Bossi-Tremonti è ingiusta e non combatte la speculazione!
È una manovra dei ricchi - quel 10% della popolazione che possiede la metà della ricchezza italiana - contro la maggioranza della popolazione che è chiamata a pagare il conto.
Occorre ribellarsi prima che sia troppo tardi.
Occorre una politica alternativa, per difendere i diritti dei lavoratori e lo stato sociale, redistribuire la ricchezza, creare nuova occupazione. Ma prima di tutto occorre un'ampia e unitaria mobilitazione politica e sociale per mandare a casa il Governo Berlusconi e salvare la democrazia nel nostro paese.
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