mercoledì 14 dicembre 2016

BASTA IPERMERCATI IN LOMBARDIA! «NO ALL’AMPLIAMENTO DELL’IPER DI CAROSELLO A CARUGATE».



BASTA IPERMERCATI IN LOMBARDIA! «NO ALL’AMPLIAMENTO DELL’IPER DI CAROSELLO A CARUGATE».
Documento del Circolo Prc/SE di Carugate (MI).
Nel 2008 Carosello ha inaugurato l’ennesimo ampliamento di 18.000 mq nella parte ovest, ma l’ingordigia speculativa di Carosello che fattura 300 milioni di euro l’anno solo ed unicamente per affittare 53.000 mq di superficie da adibire a negozi, ha spinto i suoi vertici a pensare da subito ad un ulteriore ampliamento.
Sfortunatamente per Carosello nel P.G.T. di Carugate approvato nel 2010, sta espressamente scritto che  “l’area commerciale nel comune di Carugate deve considerarsi SATURA”.
Ma per i poteri forti come Carosello le norme di un Comune non hanno mai valore definitivo, ed infatti pur di concretizzare la sua idea di un nuovo ampliamento, la direzione dell’ipermercato ha cominciato a pressare il sindaco Gravina del PD di Carugate con progetti sempre più fantasmagorici finalizzati a convincere il primo cittadino ad aprire un tavolo regionale appositamente per loro, coinvolgendo pure il  Comune di Cernusco sul Naviglio perché una parte del nuovo ampliamento interesserà una loro area dentro il Parco degli Aironi.
Da subito appena avuta la certezza dall’avvio dell’iter di questo ampliamento si è formato il Forum Ambiente Area Metropolitana Parco Est delle Cave, composto da un gruppo eterogeneo di persone, ma prevalentemente di sinistra, il quale  ha subito iniziato l’azione di contrasto all’ampliamento.
Ma il sindaco Gravina e il sindaco Comincini di Cernusco s/nav, ambedue del PD, forzatamente contro i moltissimi pareri contrari, nell’agosto 2014 davano entrambi il via all’iter regionale per Carosello.
Pochi mesi prima a fine 2013 già la Provincia di Milano all’unanimità aveva, confermando alcuni vincoli  a verde su un’area di 38.000 mq di terreno, rovinato una parte dei piani della dirigenza dell’ipermercato in quanto quell’area che Carosello per una cifra spropositata  (3 milioni di euro) aveva acquistato su pressione dei Sindaci, area che doveva essere adibita ai nuovi accessi direttamente dalla tangenziale.
Dal 2014 dopo l’avvio della richiesta si sono susseguiti in Regione incontri a vari livelli, fino al 2 dicembre 2014 quando il Consiglio Regionale si è riunito per prendere una decisione definitiva.
La decisione su pressione di una parte delle componenti di Forza Italia e del Nuovo centro destra forse per difendere interessi di uno speculatore a loro legato, e con l’appoggio di tutto il Partito Democratico,  veniva rimandata alla decisione della IV° Commissione Regionale del Commercio.
Il 16 dicembre 2014 la commissione si riuniva alla presenza del Forum, di tutta la dirigenza Carosello e dei due Sindaci fortemente schierati in quell’occasione a sostegno delle ragioni dell’ipermercato, emettendo però alla fine un parere contrario vincolante, sullo stesso tenore di quello già emesso il 27 settembre 2014 dalla commissione regionale dell’Ambiente.
A rincarare la dose pure i pareri contrari  di Serravalle agli accessi tracciati nei vari progetti.
Tutti questi pareri contrari espressi dalla Regione, sono stati il frutto della dura battaglia di contrasto portata avanti dal Forum, in quanto la dirigenza di Carosello per convincere Regione Lombardia ha messo in campo di tutto e di più da fantascientifici video tridimensionali dove le persone già passeggiavano sopra il tetto del nuovo ampliamento realizzato a verde fin dentro al Parco degli Aironi opportunamente in modo figurato già da loro attrezzato.
Il comune di Cernusco S/N è entrato a piede teso in questo ampliamento, avendo promesso a Carosello, ben 5.000 mq di nuova costruzione direttamente dentro il perimetro del Parco degli Aironi ubicato all’estremità nord del suo territorio comunale, dietro, chiaramente, adeguato compenso di circa 3 milioni di euro.  Alcuni cittadini ed alcuni commercianti di Cernusco, allarmati hanno cominciato a sostenere la lotta del Forum con particolare riguardo alla salvaguardia del loro Parco degli Aironi che tra l’altro è catalogato come bene indivisibile nei registri dello stesso comune di Cernusco Sul Naviglio
In questa situazione di stallo si è arrivati esattamente dopo due anni a luglio 2016, quando il nuovo sindaco Maggioni di Carugate con mossa a sorpresa ritirava le richiesta regionale lasciando chiaramente  la dirigenza di  Carosello nel panico. Tutti abbiamo applaudito per questo intervento del nuovo sindaco, ma la realtà delle cose già a settembre 2016 si è configurata in tutt’altro modo. Infatti  Carosello ha ripresentato in comune di Carugate la fotocopia del progetto ritirato dalla Regione, con piccole modifiche al solo assetto viario.  Il 21 novembre si è svolta a sorpresa una assemblea cittadina voluta dal sindaco di Carugate dove con un tempismo fuori dal Comune ha presentato alla cittadinanza questo nuovo progetto elogiandone tutti gli aspetti secondo lui positivi.
Risulta così finalmente chiaro che lo stesso ritiro della richiesta regionale faceva invece parte del nuovo piano strategico di carosello, e cioè azzerare di fatto i pareri negativi e costringere la Regione con una nuova richiesta, a dover discutere da capo tutto l’iter.
L’assemblea però è risultata un vero e proprio boomerang contro il novello sindaco poichè quasi tutti gli interventi hanno messo in luce solo gli aspetti negativi relativi all’ampliamento, con particolare riguardo agli aspetti ecologici dovuti all’esponenziale aumento dell’inquinamento, oltre ad una critica per questa accelerazione della pratica da parte del sindaco.
Veniva messo in risalto il fatto che tra pochi mesi verrà eletta la nuova giunta di Cernusco S/N e quindi attendere il parere del nuovo cittadino, era la condizione minima alla quale il sindaco di Carugate doveva attenersi per non  essere tacciato di totale sudditanza a Carosello ed alla volontà del sindaco uscente Comincini, che avendo da sempre lavorato per la riuscita di questo ampliamento, vorrebbe finire in bellezza il suo mandato.
Alla fine dell’assemblea il sindaco di Carugate modificava leggermente le sue considerazioni iniziali rispetto al progetto, forse per la forte contrarietà che ha trovato, parlando di una decisione ancora tutta nella fase interlocutoria.
A riprova però del suo doppio gioco, ha detto che intende convocare nel giro di una quindicina di giorni di una nuova assemblea generale, cosa che palesemente tradisce la sua vera volontà di arrivare al più presto ad avviare la richiesta in Regione.
Rifondazione Comunista di Carugate che ha  sempre sostenuto questa battaglia a fianco e dentro il Forum sta distribuendo un volantino dove attacca l’operato del nuovo sindaco diffidandolo dall’avviare per la seconda volta la richiesta regionale a favore di carosello.
E’ già paradossale che un sindaco PD abbia avviato una prima volta e sostenuto poi a spada tratta la richiesta alla Regione, ma oltre ogni limite e logica è riavviare una seconda richiesta, dopo che la dirigenza di Carosello ha fallito, in quanto era solo ed esclusivamente suo l’onere di conquistare il parere favorevole della stessa Regione.
Abbiamo diffidato il sindaco Maggioni a continuare nel perorare l’ampliamento, se non vuole essere additato come persona completamente inchinata ai voleri dei poteri forti… quelli di Carosello..
Prc/SE Circolo di Carugate (MI)

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