BASTA IPERMERCATI IN LOMBARDIA! «NO
ALL’AMPLIAMENTO DELL’IPER DI CAROSELLO A CARUGATE».
Documento del Circolo Prc/SE di
Carugate (MI).
Nel 2008
Carosello ha inaugurato l’ennesimo ampliamento di 18.000 mq nella parte ovest,
ma l’ingordigia speculativa di Carosello che fattura 300 milioni di euro l’anno
solo ed unicamente per affittare 53.000 mq di superficie da adibire a negozi,
ha spinto i suoi vertici a pensare da subito ad un ulteriore ampliamento.
Sfortunatamente
per Carosello nel P.G.T. di Carugate approvato nel 2010, sta espressamente
scritto che “l’area commerciale nel
comune di Carugate deve considerarsi SATURA”.
Ma per i
poteri forti come Carosello le norme di un Comune non hanno mai valore
definitivo, ed infatti pur di concretizzare la sua idea di un nuovo
ampliamento, la direzione dell’ipermercato ha cominciato a pressare il sindaco
Gravina del PD di Carugate con progetti sempre più fantasmagorici finalizzati a
convincere il primo cittadino ad aprire un tavolo regionale appositamente per
loro, coinvolgendo pure il Comune di
Cernusco sul Naviglio perché una parte del nuovo ampliamento interesserà una
loro area dentro il Parco degli Aironi.
Da subito
appena avuta la certezza dall’avvio dell’iter di questo ampliamento si è
formato il Forum Ambiente Area Metropolitana Parco Est delle Cave, composto da
un gruppo eterogeneo di persone, ma prevalentemente di sinistra, il quale ha subito iniziato l’azione di contrasto
all’ampliamento.
Ma il
sindaco Gravina e il sindaco Comincini di Cernusco s/nav, ambedue del PD,
forzatamente contro i moltissimi pareri contrari, nell’agosto 2014 davano
entrambi il via all’iter regionale per Carosello.
Pochi mesi prima
a fine 2013 già la Provincia di Milano all’unanimità aveva, confermando alcuni
vincoli a verde su un’area di 38.000 mq
di terreno, rovinato una parte dei piani della dirigenza dell’ipermercato in
quanto quell’area che Carosello per una cifra spropositata (3 milioni di euro) aveva acquistato su
pressione dei Sindaci, area che doveva essere adibita ai nuovi accessi
direttamente dalla tangenziale.
Dal 2014
dopo l’avvio della richiesta si sono susseguiti in Regione incontri a vari
livelli, fino al 2 dicembre 2014 quando il Consiglio Regionale si è riunito per
prendere una decisione definitiva.
La decisione
su pressione di una parte delle componenti di Forza Italia e del Nuovo centro
destra forse per difendere interessi di uno speculatore a loro legato, e con
l’appoggio di tutto il Partito Democratico,
veniva rimandata alla decisione della IV° Commissione Regionale del
Commercio.
Il 16
dicembre 2014 la commissione si riuniva alla presenza del Forum, di tutta la
dirigenza Carosello e dei due Sindaci fortemente schierati in quell’occasione a
sostegno delle ragioni dell’ipermercato, emettendo però alla fine un parere
contrario vincolante, sullo stesso tenore di quello già emesso il 27 settembre
2014 dalla commissione regionale dell’Ambiente.
A rincarare
la dose pure i pareri contrari di
Serravalle agli accessi tracciati nei vari progetti.
Tutti questi
pareri contrari espressi dalla Regione, sono stati il frutto della dura
battaglia di contrasto portata avanti dal Forum, in quanto la dirigenza di
Carosello per convincere Regione Lombardia ha messo in campo di tutto e di più
da fantascientifici video tridimensionali dove le persone già passeggiavano
sopra il tetto del nuovo ampliamento realizzato a verde fin dentro al Parco
degli Aironi opportunamente in modo figurato già da loro attrezzato.
Il comune di
Cernusco S/N è entrato a piede teso in questo ampliamento, avendo promesso a
Carosello, ben 5.000 mq di nuova costruzione direttamente dentro il perimetro
del Parco degli Aironi ubicato all’estremità nord del suo territorio comunale,
dietro, chiaramente, adeguato compenso di circa 3 milioni di euro. Alcuni cittadini ed alcuni commercianti di
Cernusco, allarmati hanno cominciato a sostenere la lotta del Forum con
particolare riguardo alla salvaguardia del loro Parco degli Aironi che tra
l’altro è catalogato come bene indivisibile nei registri dello stesso comune di
Cernusco Sul Naviglio
In questa
situazione di stallo si è arrivati esattamente dopo due anni a luglio 2016,
quando il nuovo sindaco Maggioni di Carugate con mossa a sorpresa ritirava le
richiesta regionale lasciando chiaramente
la dirigenza di Carosello nel
panico. Tutti abbiamo applaudito per questo intervento del nuovo sindaco, ma la
realtà delle cose già a settembre 2016 si è configurata in tutt’altro modo.
Infatti Carosello ha ripresentato in
comune di Carugate la fotocopia del progetto ritirato dalla Regione, con
piccole modifiche al solo assetto viario.
Il 21 novembre si è svolta a sorpresa una assemblea cittadina voluta dal
sindaco di Carugate dove con un tempismo fuori dal Comune ha presentato alla
cittadinanza questo nuovo progetto elogiandone tutti gli aspetti secondo lui
positivi.
Risulta così
finalmente chiaro che lo stesso ritiro della richiesta regionale faceva invece
parte del nuovo piano strategico di carosello, e cioè azzerare di fatto i
pareri negativi e costringere la Regione con una nuova richiesta, a dover
discutere da capo tutto l’iter.
L’assemblea
però è risultata un vero e proprio boomerang contro il novello sindaco poichè
quasi tutti gli interventi hanno messo in luce solo gli aspetti negativi
relativi all’ampliamento, con particolare riguardo agli aspetti ecologici
dovuti all’esponenziale aumento dell’inquinamento, oltre ad una critica per
questa accelerazione della pratica da parte del sindaco.
Veniva messo
in risalto il fatto che tra pochi mesi verrà eletta la nuova giunta di Cernusco
S/N e quindi attendere il parere del nuovo cittadino, era la condizione minima
alla quale il sindaco di Carugate doveva attenersi per non essere tacciato di totale sudditanza a
Carosello ed alla volontà del sindaco uscente Comincini, che avendo da sempre
lavorato per la riuscita di questo ampliamento, vorrebbe finire in bellezza il
suo mandato.
Alla fine
dell’assemblea il sindaco di Carugate modificava leggermente le sue
considerazioni iniziali rispetto al progetto, forse per la forte contrarietà
che ha trovato, parlando di una decisione ancora tutta nella fase
interlocutoria.
A riprova
però del suo doppio gioco, ha detto che intende convocare nel giro di una
quindicina di giorni di una nuova assemblea generale, cosa che palesemente
tradisce la sua vera volontà di arrivare al più presto ad avviare la richiesta
in Regione.
Rifondazione
Comunista di Carugate che ha sempre
sostenuto questa battaglia a fianco e dentro il Forum sta distribuendo un
volantino dove attacca l’operato del nuovo sindaco diffidandolo dall’avviare
per la seconda volta la richiesta regionale a favore di carosello.
E’ già
paradossale che un sindaco PD abbia avviato una prima volta e sostenuto poi a
spada tratta la richiesta alla Regione, ma oltre ogni limite e logica è
riavviare una seconda richiesta, dopo che la dirigenza di Carosello ha fallito,
in quanto era solo ed esclusivamente suo l’onere di conquistare il parere
favorevole della stessa Regione.
Abbiamo
diffidato il sindaco Maggioni a continuare nel perorare l’ampliamento, se non
vuole essere additato come persona completamente inchinata ai voleri dei poteri
forti… quelli di Carosello..
Prc/SE Circolo di Carugate (MI)