sabato 19 luglio 2014

ASSEMBLEA NAZIONALE L'ALTRA EUROPA - ROMA 19 LUGLIO 2014


venerdì 18 luglio 2014

INTERVISTA A FERRERO DAL MANIFESTO DEL 17-7-2014



Intervista a Paolo Ferrero: «Con l’Italicum Gramsci non sarebbe eletto» Paolo Ferrero, segretario Prc: Renzi vuole il regime, la lista Tsipras lanci una manifestazione contro il governo e questa Europa. Sel oggi fa bene a fare ostruzionismo al senato. Ma prenda atto che non c’è più il centrosinistra. Quindi anche l’ipotesi su cui è nata «Renzi vuole demolire l’impianto istituzionale e costituzionale del 48 per rendere impermeabile alla società il governo del paese: non eleggibilità dei senatori, Italicum, riforma dei regolamenti. Un governo potrà fare una stangata in un mese, la società non avrà più il tempo di organizzarsi per fermarlo, come si fece con Berlusconi sull’art.18 e Dini sulle pensioni. Negli Usa il governo ha impie¬gato mesi per tro-vare un accordo sul bilancio. Qui invece… track, tagliola in Costituzione».
 Paolo Ferrero oggi inaugura la nuova sede del Prc, special guest Alexis Tsipras, oggi a Roma per una conferenza stampa. La sera sarà poi alla festa di Sel, sabato all’assemblea della lista. È la famosa svolta autoritaria? È il tentativo di costruire un regime. Se lei fosse al senato che farebbe? Ostruzionismo violento e una proposta alternativa per ridurre i costi, dal taglio drastico dei parlamentari. Renzi è il fratello di Grillo, distrugge la democrazia usando gli argomenti che Grillo ha usato contro la casta. Oggi il M5S fa l’errore drammatico di mettersi a giochicchiare con il Pd. La sinistra invece dovrebbe lanciare un’altra idea di democrazia. L’ostruzionismo è quello che sta facendo Sel, non il M5S.
Sel fa benissimo. La battaglia di Sel e quella dei compagni del Pd, da Mineo a Chiti, è importantissima per la democrazia. Dopo la riforma del senato, sarà la volta dell’Italicum. Dal vostro 4 per cento dovrete raggiun-gere l’8, tanto serve ai non coalizzati per essere eletti? Intanto daremo battaglia. L’Italicum è peggio del Porcellum. Ha un premio abnorme, il ballottaggio è presidenzialismo perché riproduce il meccanismo dei sindaci e tende ad abolire le minoranze. Ci tengo a dirlo: è peggio della legge Acerbo che fece il fascismo dopo la marcia su Roma.
 Con quella, Gramsci venne eletto con un Pcd’I a meno del 4 per cento, Matteotti con il Psu a meno del 6. Con la legge di Renzi, Mussolini non avrebbe avuto bisogno di ammazzare Matteotti, perché Matteotti non sarebbe stato eletto. Siamo al fascismo, anzi peggio? No, è scientificamente un’altra fase. È un governo autoritario che dà mano libera alle privatizzazioni, alle multinazionali e alle politiche neoliberiste. Ma certo è lo svuotamento della democrazia. E Berlu-sconi si è venduto Forza Italia per mantenere le aziende. Avevamo una Costituzione nata dalla Resi-stenza, ne avremo una nata dal ricatto di un premier spregiudicato su un pregiudicato. Ciò premesso, dovrete arrivare all’8%.
Dovremo costruire una sinistra alternativa a questo quadro. Io la chiamo Syriza italiana, un processo costituente. E a che punto siete? Chi si è mobilitato per le europee ha costituito i comitati, quindi l’ha vissuto come punto di partenza. All’assemblea il 19 verrà proposto un programma di mobilitazione a partire da una manifestazione con-tro il semestre europeo, e quindi contro Renzi. La lista Tsipras ha aperto uno spazio, l’intreccio fra comitati e mobilitazione è un passaggio per una soggettività che presto dovrà essere organizzata. Renzi calamita consensi, noi dobbiamo fare la nostra proposta. Diceva dei ’compagni del Pd’. Civati ha invitato Vendola, non lei nella sua nuova associazione. Perché? Lo chieda a lui. Ma tutto quello che si fa contro Renzi va bene. A Civati dico: le riforme non sono un incidente di percorso, non basta dire di no, bisogna costruire un’alternativa politica e sociale. E Renzi non è nean¬che un alleato. È un avversario. Alle regionali che farete? Sel non chiude le porte al Pd.
Lo vedo. Ma se riusciamo a costruire presto un soggetto autonomo e alternativo, questo soggetto potrà decidere. Se non si fa nulla e le regionali registrano le differenze di sempre, temo che le regionali pos¬sano diventare la tomba di un progetto possibile. Le fuo¬riu¬scite da Sel verso Renzi aiu¬tano, a suo parere, la costi¬tuente di cui parla? Chi esce da Sel dice: è finita la fase del condizionamento a sinistra del centrosinistra. Il centrosinistra non c’è più. Analisi che del resto lei fa da anni.
 Quella fase è davvero chiusa. Naturalmente sbaglia chi va nel Pd, Renzi non c’entra più niente con la sinistra. Ma l’ipotesi su cui è nata Sel è in crisi, e da questa situazione nuova si può costruire una sini-stra in termini diversi da prima. Al netto di quello che abbiamo fatto in questi anni. Chi dice no all’approdo di Gennaro Migliore dovrebbe trovare naturale la costruzione di una nuova sinistra europea. Il cui elemento chiaro è: stare fuori dal recinto dell’Europa ademocratica costruito da popolari e socialisti.

giovedì 17 luglio 2014

martedì 15 luglio 2014

domenica 13 luglio 2014

"L'ALTRA EUROPA" A VIMODRONE - 10 LUGLIO IN BIBLIOTECA

 
 
 



martedì 8 luglio 2014

PRC, IL DOCUMENTO DELLA DIREZIONE NAZIONALE DEL 6 LUGLIO: UNITÀ DELLA SINISTRA E RUOLO DEI COMUNISTI

PRC, IL DOCUMENTO DELLA DIREZIONE NAZIONALE DEL 6 LUGLIO: UNITÀ DELLA SINISTRA E RUOLO DEI COMUNISTI Il documento approvato dalla Direzione nazionale di Rifondazione Comunista il 6 luglio 2014: 1 voto contrario e 3 non partecipanti al voto dalla Direzione nazionale del 6 luglio 2014 "Nell’ultima fase vari elementi indicano che il progetto di costruzione della sinistra di alternativa ha fatto alcuni importanti passi in avanti: L’esito delle elezioni europee de L’Altra Europa con Tsipras e il superamento dello sbarramento; l’elezione di tre parlamentari – tra cui la compagna Eleonora Forenza – che coerentemente con le premesse e il profilo della lista hanno aderito al Gue; l’attività dei comitati territoriali della lista che è proseguita e sta proseguendo anche dopo la campagna elettorale; la diffusa richiesta di dare vita ad un soggetto politico della sinistra antiliberista. Il nostro impegno in questa direzione, coerentemente con i contenuti del documento politico conclusivo approvato al congresso nazionale di Perugia e con il documento politico approvato dall’ultimo Comitato Politico Nazionale, deve proseguire e rafforzarsi, sia nell’attività dei comitati territoriali sia in vista dell’assemblea nazionale che si terrà il prossimo 19 luglio. Noi riteniamo che la costruzione di una soggettività unita e plurale della sinistra, debba essere perseguita in tempi rapidi, al fine di rispondere positivamente alla domanda emersa nelle elezioni europee. Affinché sia possibile la costruzione della “Syriza italiana” autonoma e alternativa al PD, è necessario attivare forme e modalità di coinvolgimento partecipativo e decisionale di tutte e di tutti coloro che si riconoscono in quella proposta politica. In questa direzione, il Partito della Rifondazione Comunista è impegnato nella costruzione e nella diffusione di comitati territoriali in tutto il paese, puntando al loro allargamento ed al coinvolgimento di tutti i soggetti politici, sociali e culturali interessati. Il nodo del radicamento e del processo di funzionamento democratico non è però sufficiente per la costruzione della “Syriza italiana”: diventa centrale il terreno dell’iniziativa politica su base nazionale ed europea. Per questo condividiamo e facciamo nostre le proposte avanzate ieri, sabato 5 luglio, dalla delegazione parlamentare italiana del Gue in occasione dell’incontro pubblico organizzato a Roma dalla lista Tsipras e dal Gue e accolte dall’assemblea stessa. Si tratta dell’organizzazione a Roma di una grande manifestazione europea, in opposizione al programma di governo europeo e italiano e per rilanciare le proposte su cui costruire l’alternativa. Dell’adesione e della partecipazione a tutte le iniziative di lotta e manifestazioni che si terranno nell’ambito del “controsemestre europeo”. L’organizzazione di un ciclo di seminari e assemblee pubbliche sui temi della crisi, della disoccupazione di massa, della precarietà, del reddito, del diritto all’abitare, della pace, dell’immigrazione. Proprio per passare dalla lista elettorale alla costruzione della sinistra di alternativa, riteniamo fondamentale assumere come centrale l’obiettivo della costruzione di un’opposizione sociale e politica di massa nel nostro Paese, consapevoli che il progetto della “sinistra del centrosinistra” è in tutta evidenza fallito. Riteniamo inoltre necessario operare per la piena riuscita dell’assemblea nazionale convocata dalla lista per il 19 luglio prossimo. Si tratta di un punto di passaggio importantissimo al fine di decidere e lanciare ufficialmente il programma di iniziative proposte dal gruppo parlamentare europeo a partire dalla manifestazione nazionale, e altrettanto importante al fine di dotare la lista di una struttura leggera e condivisa di coordinamento, in grado di rendere operative le scelte decise nei momenti assembleari. Abbiamo quindi fatto alcuni passi in avanti nella direzione della costruzione di una soggettività unita a plurale della sinistra. Parallelamente dobbiamo rafforzare e far avanzare l’altra gamba su cui si fonda il nostro progetto politico: il rilancio e il rinnovamento della rifondazione comunista. Rilancio e rinnovamento tanto più necessari in questa fase in cui la nostra linea politica e la prospettiva strategica che ci siamo dati è uscita rafforzata da quanto avvenuto in questi mesi. In questa prospettiva il nostro impegno è finalizzato al rafforzamento e al rilancio del partito, al tesseramento, all’autofinanziamento, alla formazione politica, al radicamento sociale. In questo contesto particolare impegno deve essere posto al nodo dell’autofinanziamento, che chiede un vero e proprio salto di qualità al fine di poter rilanciare l’azione politica. Siamo anche impegnati a valorizzare e a tracciare percorsi di ricomposizione dei comunisti e delle comuniste nella prospettiva della rifondazione e nel comune lavoro di costruzione della sinistra. In questo avvertiamo la necessità di dar vita ad uno spazio di discussione aperto e di un approfondimento sulla prospettiva delle comuniste e dei comunisti nel tempo presente. A tal fine promuoveremo a settembre un convegno nazionale sull’attualità del comunismo. Si dà mandato alla segreteria nazionale di definire, in tempi brevi, una potenziamento dei nostri strumenti informativi con cui promuovere e diffondere le iniziative e la linea politica del partito, stimolare il dibattito politico e culturale, allargare il tessuto delle interlocuzioni sociali, culturali e politiche".

mercoledì 2 luglio 2014

FESTA DI LIBERAZIONE A BRUGHERIO DAL 4 AL 13 LUGLIO

PROGRAMMA SUL SITO BRIANZAPOPOLARE.IT

PODESTA’ SENZA RITEGNO E SENZA OPPOSIZIONE

PODESTA’ SENZA RITEGNO E SENZA OPPOSIZIONE Milano, 1 luglio 2014. Dichiarazioni di Massimo Gatti, già Capogruppo in Provincia di Milano per Lista un’Altra Provincia-PRC-PdCI: “Dopo aver licenziato due assessori e fatto un ‘rimpastino’, senza alcun ritegno Podestà si dedica a nuove assunzioni in Pedemontana e Serravalle, sistemando ancora qualche fedelissimo del suo ‘cerchietto magico’. Come se ciò non bastasse, con un atto di estrema gravità, Podestà avrebbe proceduto alla sostituzione del Collegio dei revisori di AFOL Milano, colpevole di aver fatto il proprio dovere e di aver denunciato la cattiva amministrazione di questa azienda speciale di proprietà della Provincia. Paradossalmente, invece, la Presidente di AFOL Milano è stata premiata con un posto fisso, in dispregio di tanti precari della Provincia che svolgono con impegno la propria mansione e rischiano fortemente di rimanere a casa. A proposito: cosa stanno facendo Presidente e Giunta per tutelare la dignità e il lavoro di queste persone? Tutto questo avviene in giorni in cui, dopo l’affossamento della democrazia e di 150 anni di storia da parte del ‘governicchio’ delle basse intese Renzi-Alfano,Podestà è completamente solo al comando dell’ente senza alcuna opposizione. Contemporaneamente Regione Lombardia e il suo Presidente Maroni, sanno solo chiedere regali fiscali per i signori del cemento, abdicando al dovere di tutelare la salute, l’agricoltura, la buona occupazione e il rispetto di territori che all’unanimità chiedono, ad esempio, l’interramento della Rho-Monza a Paderno Dugnano e cambiamenti sostanziali e qualitativi alla viabilità nel quadrante di Gessate e Cambiago. Di fronte allo sbando attuale, i cui effetti si ripercuotono sulle società partecipate e controllate direttamente o indirettamente dalla Provincia (TEM, Pedemontana, Serravalle, ASAM, ecc), ma anche sul trasporto pubblico, sui servizi pubblici provinciali e sui territori abbandonati a se stessi, facciamo appello a RaffaeleCantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Occorre controllare meticolosamente i cantieri delle autostrade inutili e dannose, le procedure, la sicurezza, il movimento terra, i subappalti e il rischio di infiltrazioni mafiose. Il nostro auspicio è che anche la Corte dei conti intensifichi i propri approfondimentidopo i provvedimenti relativi alla Provincia di Milano già assunti nel febbraio 2014 e che il Comune di Milano si occupi da subito di questi enormi problemi, senza aspettare l’insediamento formale del Sindaco metropolitano”.

ASSEMBLEA METROPOLITANA DEI COMITATI - ALTRA EUROPA CON TSIPRAS

Documento conclusivo assemblea metropolitana 30 giugno 2014 e gruppi di lavoro ASSEMBLEA METROPOLITANA DEI COMITATI L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS MILANO 30 GIUGNO Per un percorso nazionale libero e partecipato, per progetto politico di una coalizione sociale che abbia come orizzonte “prima le persone”. Abbiamo la volontà di contribuire alla nascita di un progetto alternativo alle larghe intese nazionali ed europee. Un progetto politico di alternativa che abbia la centro “prima le persone” e che sappia ridare valore e nobiltà alla politica, alla sinistra e all’agire sociale. Dobbiamo partire dalla consapevolezza che un percorso elettorale si è concluso e che per ricostruire un progetto di Sinistra in questo Paese e nel nostro contesto territoriale occorre un grandissimo sforzo di riflessione, proposta, lotta e iniziativa politica, che metta al centro l’asse dell’innovazione della cultura politica e quello dell’utilità della Sinistra nella trasformazione della società. Il nostro progetto politico deve basarsi sul terreno della democrazia e partecipazione, della conclusione dalla fase dei garanti e del centralismo che ci ha caratterizzato inizialmente. Il metodo inclusivo del “consenso” è per noi quindi, l’unico portatore oggi di coesione e partecipazione, in grado di unire differenze e garantire pluralità e allargamenti a sempre più nuovi soggetti siano essi organizzati o portatori di interessi sociali di territorio. I Comitati Territoriali composti dai singoli, sono la base entro la quale esercitare, senza altri filtri e/o altre forme di mediazioni, la partecipazione, la discussione e l’azione sui grandi temi della trasformazione anti-liberista dell’Europa e dell’Italia. Il Coordinamento Metropolitano, composto dai portavoce nominati dai Comitati Territoriali rispondenti alla parità di genere e equità generazionale (anche in forma di rotazione periodica), sempre rimovibili in qualsiasi momento, sono la forma di coordinamento per promuovere campagne politiche, confronti, istituire forum di approfondimento e ogni altra attività su scala Metropolitana. Sarà cura dei coordinamenti metropolitani promuovere la più ampia partecipazione delle realtà provinciali. Anche sul piano nazionale dovrà essere agito il metodo del “consenso”, con un Comitato Nazionale snello, composto dai rappresentanti rispondenti alla parità di genere e equità generazionale delle aree metropolitane e delle città più rappresentative, anch’essi rimovibili in qualsiasi momento dalle rappresentanze territoriali. Ad esso potranno aggiungersi i parlamentari europei eletti con L’Altra Europa con Tsipras e un numero ristretto di rappresentanti nominati per l’alto e riconosciuto contributo intellettuale. Pensiamo quindi a forme di coordinamento territoriali e nazionali flessibili, anche a rotazione, sperimentali, che evitino la gerarchizzazione delle posizioni e l’uso delle stesse per sovrapporsi alla libera discussione e protagonismo dei Comitati, che si dotino di strumenti per rendere non solo possibile ma efficace la comunicazione interna ed esterna. Chiediamo quindi alla assemblea nazionale di pronunciarsi non tanto su una struttura o un modello organizzativo, sia pure importante, se conterrà una forma transitoria, sperimentale e non prevaricante, ma di dare priorità ai contenuti della proposta politica su cui agire nel prossimo autunno. Chiamiamo l’Assemblea Nazionale a promuovere Forum e momenti di aggregazione, manifestazioni e campagne, per dare una risposta collettiva ai tanti comitati territoriali in difesa dei diritti e dei beni comuni, ai giovani e lavoratori, alle donne, alla sinistra diffusa di questo nostro paese, che merita di ritornare protagonista
Grazie per le visite!
banda http://www.adelebox.it/