di Tommaso Cinquemani
“Il pasticcio del governo sulla scuola è vergognoso. Ma in generale questo governo è un disastro completo, dobbiamo tornare al voto subito “. Paolo Ferrero, segretario del Prc, con una intervista ad Affaritaliani.it va alla carica dell’esecutivo e chiede le dimissioni di Letta. “Il governo è in continuità con Monti e Berlusconi. Dobbiamo uscire dalle politiche di austerità. Gli stimoli alle imprese non servono a nulla, serve un piano per il lavoro”. E sul reperimento delle risorse necessarie ha le idee chiare: “Facciamo una patrimoniale sulle grandi ricchezze e mettiamo un tetto agli stipendi d’oro”.
Che cosa pensa del dietrofront del governo sui salari degli insegnanti?
“E’ vergognoso. In un contesto in cui le politiche di austerità continuano ad ingrassare la rendita e gli speculatori, è indecente che si faccia propaganda sulla pelle dei docenti e della scuola pubblica, da anni tartassati, penalizzati e devastati in termini di garanzie e risorse”.
L’inizio del 2014 è un ‘tagliando’ per il governo. Lei che giudizio ne dà?
“Questo governo è un disastro completo. Prima di tutto perché prosegue le politiche di austerità che stanno aggravando la crisi. Sono state adottate politiche sbagliate che stanno producendo recessione. E in più vogliono manomettere la costituzione e la legge elettorale”.
La legge elettorale?
“Una legge elettorale c’è ed è quella proporzionale emersa dal verdetto della Corte Costituzionale”.
Secondo lei quindi sarebbe meglio tornare alle urne il prima possibile?
“Prima se ne va questo governo meglio è. L’esecutivo è in totale continuità con Monti e con Berlusconi”.
Servirebbero quindi stimoli alla ripresa per far tornare a girare l’economia?
“Gli stimoli alle imprese non servono a nulla. Serve un piano per il lavoro. L’economia è ferma perché la gente non ha soldi da spendere, le aziende non producono se non riescono a vendere, serve un intervento dello Stato. Gli imprenditori non tengono chiuse le fabbriche perché gli fa piacere, ma perché gli italiani non comprano più i prodotti”.
Dove trovereste i soldi per rimettere in moto l’economia?
“Faremmo una patrimoniale sulle grandi ricchezze, non sprecheremmo soldi in caccia-bombardieri e nella Tav. Metteremmo un tetto agli stipendi d’oro. Gestiremmo in maniera diversa il debito, evitando di pagare miliardi agli speculatori. E useremmo questi soldi per fare un piano del lavoro che abolisca “la Fornero”. Le altre priorità sono: riassetto idrogeologico del territorio, valorizzazione del patrimonio storico e artistico, energie rinnovabili e ristrutturazione delle scuole. Ci sarebbe posto per creare milioni di posti di lavoro che farebbero ripartire l’economia”.
giovedì 9 gennaio 2014
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