Il Consiglio Comunale di Vimodrone, riunito in seduta aperta il giorno 11 novembre 2008,
prese in esame le disposizioni in materia scolastica con attuazione prevista dall'anno scolastico 2009/10 contenute nella Legge 133/08, nella Legge 169/08 (ex D.L 137) e nello Schema di Piano Programmatico del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze di cui all'art. 64 del decreto legge n. 112-08 convertito dalla legge n.133 - 6 agosto 2008 e nell’emendamento sull'accesso degli alunni stranieri compreso nelle "MOZIONI CONCERNENTI INIZIATIVE IN MATERIA DI ACCESSO DEGLI STUDENTI STRANIERI ALLA SCUOLA DELL'OBBLIGO" votate il 14/10/2008,
recepisce le istanze espresse dai cittadini di Vimodrone attraverso le numerose assemblee di genitori e insegnanti, dal Collegio Docenti, dalle associazioni e reti attive in ambito educativo nel territorio.
CONSIDERA CHE:
- La revisione di un modello didattico organizzativo debba nascere da un percorso partecipato da chi nella scuola lavora e ne ha esperienza, e non essere imposto con un Decreto Legge.
- Le disposizioni di cui sopra ripropongono un modello di scuola assistenziale, semplificato, lontano dalla realtà sociale e culturale dei tempi, distante dai bisogni di istruzione e formazione delle bambine e dei bambini e un percorso di formazione, impoverito rispetto a quello attualmente in vigore. Modello che non trova alcun riscontro dal punto di vista scientifico e pedagogico.
- I provvedimenti previsti si collocano semplicemente nella logica dei tagli di spesa pubblica, con un accanimento inspiegabile verso il sistema dell’istruzione che un Paese evoluto dovrebbe considerare tra le sue priorità economiche, visto che dagli investimenti nella scuola dipende la formazione dei futuri cittadini.
- Gli oneri economici derivanti da tale drastica contrazione del servizio erogato dalla scuola pubblica, andrebbero a pesare in maniera non sostenibile sulle spalle dell'Ente Locale e delle famiglie, con un aggravio delle problematiche di disagio sociale
CHIEDE PERTANTO:
- il ritiro del D.L. n. 133 e delle norme correlate;
- il ritiro del D.L. n. 169/08 (ex DL137 – Decreto Gelmini) e delle norme correlate;
- il ritiro dell’emendamento sull'accesso degli alunni stranieri alla scuola di ogni ordine e grado che istituisce test di valutazione linguistica e classi ponte;
- il mantenimento e l'estensione, ove le famiglie ne facciano richiesta, del Tempo Pieno, intendendo come tale un tempo-scuola unitario di quaranta ore con classi affidate a due insegnanti contitolari;
- il mantenimento delle Sezioni di Scuola dell'Infanzia a tempo pieno;
-il mantenimento delle compresenze attualmente operative nel tempo prolungato e nelle attività laboratoriali della scuola secondaria di primo grado
- la cancellazione dell'anticipo previsto dalla L. 53/03
- l'attribuzione di personale di sostegno commisurata alle effettive necessità degli alunni diversamente abili;
- l'attribuzione di un numero adeguato di docenti facilitatori linguistici per gli studenti immigrati,
- la formazione di sezioni e classi, in cui il numero degli alunni sia tale da consentire di accogliere, seguire, stimolare, sostenere i più deboli senza trascurare le eccellenze e di curare dinamiche di relazione inclusive e rispettose di tutti e di ognuno.
Vimodrone, 11 novembre 2008
mercoledì 12 novembre 2008
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