Elena
Mazzoni-responsabile nazionale ambiente PRC-Sinistra Europea
La Corte
dei conti UE ha sonoramente bocciato la Tav Torino-Lione.
Errato il
preventivo dei costi, quasi raddoppiati rispetto al progetto iniziale; sforati
completamente i tempi di realizzazione; sovrastimati i flussi di merci e
passeggeri.
Punti ben
chiari al movimento NoTav che da anni, con il supporto di pareri tecnici di
rilievo, si oppone all'opera.
La Corte
inoltre ha bocciato anche il traforo del Brennero e altri 5 degli otto progetti
analizzati, tutti relativi al programma dei cosiddetti “corridoi europei”,
vecchio di 30 anni ma mandato avanti in modo miope.
Brutto colpo
per i sostenitori delle Grandi Opere, pure se inutili, dannose, complici di
catastrofi ambientali e del dissesto del territorio, i rappresentanti del
partito più trasversale e variegato di Italia, e brutto colpo anche per gli
entusiasti del Piano Colao, che vedono, nei fondi stanziati dall'Europa per il
post Covid, la spinta necessaria a nuove
Grandi
Opere, addirittura velocizzate da un nuovo codice appalti, privo di inutili
"lacci e lacciuoli" di legge ed addirittura della facoltà degli enti
locali di opporvisi.
Un colpo
duro per il partito di Confindustria, una dolce carezza per il popolo che lotta
per difendere i territori.
NO TAV - #NoTav
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