Caro
Giuliano Pisapia,
Caro ex
Sindaco di Milano,
Caro ex
Parlamentare di Rifondazione Comunista.
Leggo con
tristezza il tuo nome, tra i firmatari della mozione al Parlamento Europeo, che
equipara il comunismo, la sua storia e il ruolo avuto nella seconda guerra
mondiale al nazismo. Una riscrittura della storia, ignobile, che insulta
milioni di antifascisti e comunisti morti, per la libertà dal nazifascismo. Una
riscrittura, che oltraggia le migliaia di comunisti morti partigiani, per la
libertà del nostro paese e di Milano, la tua città medaglia d’oro della
Resistenza. Ancora ora, non mi capacito, che tu che ti ergi a difensore dei
diritti, possa aver votato una tale richiesta.
Che gli
anticomunisti fascisti delle democrature ungheresi e polacche, che i falsi
liberali di ogni risma, che i socialisti ultraliberisti di ogni paese, avanzino
la proposta di rimuovere la falce e martello dai simboli elettorali, o i nomi
dei comunisti trucidati dai nazisti dalle piazze d’Europa (questo fanno, caro
Giuliano!..) che Calenda e altri della destra liberale del PD o di FI, o della
Lega fascista, votino una simile scelleratezza non mi e ci meraviglia, sono da
sempre feroci anticomunisti. Sapremo resistere agli sciacalli e dovresti
saperlo che i comunisti sanno ben Resistere.
Ciò che
stupisce e amareggia, è il voto dell’ex parlamentare, del fine giurista
democratico eletto un tempo nelle liste di Rifondazione Comunista. Eletto con
il simbolo della falce e martello! Probabilmente lo hai dimenticato. Ognuno ha
il diritto, di ripensare la sua storia o le proprie convinzioni, fa parte della
vita come della politica. Ne prendo atto. Quel voto caro Giuliano, non ti fa
onore, ti rende solo uguale ai tanti trasformisti di oggi. Rileggi bene, riga
per riga, ciò che hai votato e forse un po’ di vergogna, tornando a Milano la
proverai.
Parlamento
europeo. Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa
* Segretario
Federazione PRC di Milano
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