Da “Il manifesto” del 21 maggio 2019
Appello al
voto per le elezioni europee.
La Ue così
come è non ci piace per nulla e occorre rompere la gabbia dei trattati
neoliberisti, ma lo spazio europeo è il terreno di lotta sul quale ha senso
oggi battersi e costruire una solidarietà tra gli oppressi.
Per questo
vi invitiamo a reagire e a battervi assieme a noi per sconfiggere il
neoliberismo di Maastricht così come il nazionalismo xenofobo e razzista delle
destre
Di solito
nelle elezioni europee il voto è considerato poco, perché il Parlamento di
Bruxelles non vota la fiducia a un governo.
Ma, a parte
il fatto che questo ci libera dall’ossessione del “voto utile”, e dovrebbe
essere considerato un vantaggio, la scadenza elettorale del 26 maggio è
diversa, perché deciderà se affossare o rilanciare il progetto dell’unità
europea, quale l’avevano sognato gli antifascisti al confino a Ventotene fin
dal lontano 1941.
Quel
progetto è stato ed è stravolto, da un lato, dalla logica neoliberista che ha
ispirato il Trattato di Maastricht e le successive intese intergovernative,
come il micidiale Fiscal compact, che, perseguendo politiche di austerità,
hanno aggravato la crisi con gravi conseguenze per l’occupazione e le
condizioni di vita delle persone.
Dall’altro
lato il percorso dell’unità europea è oggi seriamente minacciato dall’avanzata
delle destre nazionaliste, xenofobe, razziste e sessiste. Se si continua sulla
prima strada si rischia l’implosione della Ue, perché si approfondiscono le
differenze tra paesi e all’interno di questi. Se si sceglie la seconda si
arriverebbe alla deflagrazione della Ue, a un ritorno alle piccole patrie l’una
contro l’altra armate.
In entrambi
i casi il nostro paese verrebbe lasciato in balia dei grandi gruppi economici e
finanziari che già con la globalizzazione selvaggia hanno sottratto il potere
di decidere sulla nostra sorte ad ogni controllo democratico.
Ogni scelta
sarebbe in balia del “pilota automatico”, cioè del mercato e della finanza,
alla ricerca del profitto immediato insensibile alle conseguenze che ne
derivano per l’umanità, quella più povera innanzitutto.
Ma non solo:
le catastrofi ecologiche che derivano dal supersfruttamento della natura e
dell’ambiente colpiscono indistintamente tutta l’umanità.
Recuperare
la sovranità nazionale in questa situazione è illusorio.
Certo
bisogna lottare in tutti i paesi per modificare le politiche dominanti, certo
bisogna battersi per l’attuazione della Costituzione e affermarne la prevalenza
rispetto a trattati neoliberisti.
Dipende da
noi, dalla forza collettiva che riusciranno a mobilitare i movimenti sociali,
dei lavoratori, femministi, ambientalisti, pacifisti per ottenere un’Europa
radicalmente diversa, più giusta, più democratica.
Un’Europa
impegnata a eliminare le insostenibili diseguaglianze, le cause delle guerre e
a prevenire le catastrofi ambientali; aperta al Mediterraneo, ai processi
migratori e in pace con gli altri popoli.
Senza la
forza che solo un’altra Europa unita può mettere in campo, nessuna delle
rivendicazioni che ci stanno a cuore potrebbero essere conquistate.
La Ue così
come è non ci piace per nulla e occorre rompere la gabbia dei trattati
neoliberisti, ma lo spazio europeo è il terreno di lotta sul quale ha senso
oggi battersi e costruire una solidarietà tra gli oppressi.
Anche
l’Italia è segnata da profonde diseguaglianze, basti pensare alla questione
meridionale.
Ma sono le
forze reazionarie al governo che ne propongono lo smembramento di fatto con il
disegno delle autonomie regionali rinforzate che hanno presentato: una vera
secessione dei ricchi!
Per questo
vi invitiamo a reagire e a battervi assieme a noi per sconfiggere il
neoliberismo di Maastricht così come il nazionalismo xenofobo e razzista delle
destre.
La lista la Sinistra non è un partito ma una
coalizione unitaria: raccoglie forze politiche e istanze dei movimenti che di
questa parola sono ancora fieri, quelli che non dimenticano che è alla sinistra
che dobbiamo quanto di meglio si è conquistato nella nostra storia.
Del resto in
altri paesi europei la sinistra si rinnova, vince elezioni, governa, come è
successo in Grecia e in Portogallo, come ci auguriamo avverrà in Spagna.
Non siamo
soli, anche se siamo consapevoli di essere oggi in Italia una minoranza.
Ma nel
Parlamento europeo il gruppo rossoverde al quale i nostri eletti aderiranno, il
Gue/Ngl, è la quinta forza per consistenza e riunisce tutte le forze che in
Europa si sono battute con più determinazione contro le politiche della
Commissione e della troika e contro l’estrema destra negli scorsi anni.
Se oggi la
Lega e i suoi compari sono diventati forti e con questi sono tornate ad alzare
la testa le bande fasciste, è perché i più poveri si sono sentiti abbandonati
dai governi che avrebbero dovuto proteggerli: quelli del Pd che hanno varato il
Job Act, la controriforma delle pensioni, i decreti inumani firmati Minniti
contro i migranti, che hanno sostenuto grandi opere, inutili e dannose come la
Tav in Val di Susa, anziché linee ferroviarie per i pendolari o la messa in
sicurezza del territorio.
Per questo
le vittime di questo malgoverno si sono rifugiate nel rancore, perdendo la
fiducia nella politica e coltivando la pericolosa illusione dell’uomo forte al
comando.
In questo
modo è dilagato un discorso di destra, sessista, razzista, che prende gli
immigrati come capro espiatorio.
Per questo
non basta votare contro le destre, occorre anche costruire un’alternativa alle
politiche che hanno creato le condizioni per il loro successo e per farlo
bisogna unire le forze di chi vuole davvero cambiare.
Il nostro
voto serve anche a questo: un impegno che non si esaurisce nell’urna, ma che ci
parla di un diverso futuro.
PRIMI FIRMATARI
Rossana
Rossanda, Fulvio Abbate, Maurizio Acerbo, Vittorio Agnoletto, Mario
Agostinelli, Fabio Alberti, Eleonora Alfano, Andrea Allamprese, Andrea Amato,
Carmine Amoroso, Emilio Arisi, Giorgio Arlorio, Cesare Antetomaso, Piero
Arcangeli, Marco Asunis, Ciccio Auletta, Angela Baraldi, Antonia Baraldi Sani,
Guido Barbera, Guido Barbieri, Silvana Barbieri, Riccardo Bellofiore, Gioia
Benelli, Luciano Beolchi, Franco Berardi Bifo, Paolo Berdini, Cesare Bermani,
Fausto Bertinotti, Daniele Biacchessi, Maria Luisa Boccia, Francesco
Bochicchio, Armando Boito, Raffaella Bolini, Stefano Bonaga, Marina Boscaino,
Adrian Bravi, Sergio Brenna, Benedetta Buccellato, Paolo Cacciari, Giuseppe Cafiero,
Enrico Calamai, Franco Calamida, Loris Campetti, Berardo Carboni, Alessandro
Cardulli, Aldo Carra, Francesco Caruso, Luciana Castellina, Tiziana Cazzaniga,
Antonio Cecere, Paolo Ciofi, Yurii Colombo, Andrea Costa, Enrico Cundari, Maria
Rosa Cutrufelli, Wasim Dahmash, Massimo D’apporto, Claudio De Fiores, Elettra
Deiana, Fortunato Della Guerra, Josè Luis Del Roio, Vezio De Lucia, Girolamo De
Michele, Marco Dentici, Loredana De Petris, Massimo Di Castelnuovo, Tommaso Di
Francesco, Pippo Di Marca, Enzo Di Salvatore, Piero Di Siena, Angelo D’Orsi,
Olivia D’Ottavio, Roberto Escobar, Amedeo Fago, Lorenzo Falchi, Paolo Favilli,
Angelo Ferracuti, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Roberto Finelli, Franco
Finocchiaro, Domenico Fiormonte, Marcello Fonte, Pasquale Fonte, Guglielmo
Forges Davanzati, Francesca Fornario, Gianni Fresu, Emita Frigato, Alfio
Furnari, Haidi Gaggio Giuliani, Stefano Galieni, Mauro Gallegati, Gabriella
Gallozzi, Francesco Garibaldo, Claudio Giambelli, Alfonso Gianni, Aldo
Giannuli, Daniela Giordano, Claudio Grassi, Dino Greco, Giovanni Greco, Silvio
Greco, Andrea Gropplero, Silvia Innocenzi, Eliana Iocchi, Teresa Isemburg,
Francesca Koch, Francesca Lacaita, Gianfranco Laccone, Lelio La Porta, Nicolas
Lema, Maria Lenti, Guido Liguori, Fabiomassimo Lozzi, Gianni Lucini, Romano
Luperini, Alfredo Luzi, Silvia Luzzi, Salvatore Maira, Roberto Mancini, Cecilia
Mangini, Fiorella Mannoia, Filippo Maone, Roberto Mapelli, Fabio Marcelli, Pino
Marino, Citto Maselli, Gianni Mattioli, Peppino Mazzotta, Alessandra Mecozzi,
Eugenio Melandri, Lidia Menapace, Magda Mercatali, Maria Grazia Meriggi, Sandro
Mezzadra, Filippo Miraglia, Emilio Molinari, Carmela Morabito, Lia Francesca
Morandini, Raul Mordenti, Roberto Morea, Luisa Morgantini, Corrado Morgia, Giuseppe
Moricola, Cristina Morini, Luca Mozzati, Franco Mulas, Roberto Musacchio, Fabio
Mussi, Frida Nacinovich, Laura Nanni, Agnese Nano, Pasqualina Napoletano,
Alberto Negri, Alfio Nicotra, Corrado Oddi, Alberto Olivetti, Giovanni Orsi,
Giovanni Palombarini, Pierluigi Panici, Eugenio Parente, Andrea Pastor, Paolo
Perezin, Tonino Perna, Riccardo Petrella, Barbara Pettine, Lorella Pieralli,
Paolo Pietrangeli, Nicoletta Pirotta, Antonio Pizzinato, Gabriele Polo, Bianca
Pomeranzi, Alessandro Portelli, Carlo Presciuttini, Paolo Quintili, Giulia
Quinzi, Marcella Raiola, Rosa Rinaldi, Gianni Rinaldini, Tiziano Rinaldini,
Giorgio Riolo, David Riondino, Annamaria Rivera, Basilio Rizzo, Mimmo Rizzuti,
Giulia Rodano, Barbara Romagnoli, Renzo Rossellini, Nino Russo, Giovanni Russo
Spena, Pino Salerno, Pino Santarelli, Luigi Saraceni, Luigi Saragnese, Giovanni
Saulini, Enzo Scandurra, Patrizia Sentinelli, Massimo Serafini, Sergio
Serafini, Marino Severini, Sandro Severini, Tommaso Sodano, Paolo Sollier,
Anita Sonego, Paolo Sordi, Angelo Tantaro, Giovanni Taverna, Sarantis
Thanopoulos, Mario Tiberi, Marina Turi, Stefania Tuzi, Pierfrancesco Uva,
Fulvio Vassallo Paleologo, Vauro, Nichi Vendola, Giovanna Vertova, Luigi Vinci,
Lello Voce, Pasquale Voza, Mauro Zanella, Federico Zappino, Susanna Zirizzotti,
Massimo Zucchetti.
(per ulteriori adesioni inviare a
appello.lasinistra@gmail.com)
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