#AccettoLaSfida / «Il manifesto
politico per una proposta di lista popolare per le prossime elezioni in cui si
riconosce il Prc/SE».
E’ uscito il
manifesto di presentazione della proposta di lista popolare alle prossime
elezioni. Sul programma
continua il lavoro di confronto che sta raccogliendo decine di contributi e che
dovrebbe definire i punti di convergenza. Qui di seguito il testo del
manifesto. Domenica 17 dicembre ci sarà una nuova assemblea nazionale a Roma. È
stata ieri attivata una piattaforma grazie a cui è possibile avere notizie
aggiornate in merito al percorso in atto.
Abbiamo
aspettato troppo… Ora ci candidiamo noi!
Siamo le
giovani e i giovani che lavorano a nero, precari, per 800 euro al mese perché
ne hanno bisogno, che spesso emigrano per trovare di meglio.
Siamo
lavoratori e lavoratrici sottoposte ogni giorno a ricatti sempre più pesanti e
offensivi per la nostra dignità.
Siamo
disoccupate, cassaintegrate, esodati.
Siamo i
pensionati che campano con poco anche se hanno faticato una vita e ora non
vedono prospettive per i loro figli.
Siamo le
donne che lottano contro la violenza maschile, il patriarcato, le disparità di
salario a parità di lavoro.
Siamo le
persone LGBT discriminate sul lavoro e dalle istituzioni.
Siamo
pendolari, abitanti delle periferie che lottano con il trasporto pubblico
inefficiente e la mancanza di servizi. I malati che aspettano mesi per una visita
nella sanità pubblica, perché quella privata non possono permettersela. Gli
studenti con le scuole a pezzi a cui questo paese nega un futuro. Siamo le
lavoratrici e i lavoratori che producono la ricchezza del paese.
Ma siamo
anche quelli che non cedono alla disperazione e alla rassegnazione, che non
sopportano di vivere in un’Italia sempre più incattivita, triste, impoverita e
ingiusta. Ci impegniamo ogni giorno, organizzandoci in comitati, associazioni,
centri sociali, partiti e sindacati, nei quartieri, nelle piazze o sui posti di
lavoro, per contrastare la disumanità dei nostri tempi, il cinismo del profitto
e della rendita, le discriminazioni di ogni tipo, lo svuotamento della
democrazia.
Crediamo
nella giustizia sociale e nell’autodeterminazione delle donne, degli uomini,
dei popoli. Pratichiamo ogni giorno la solidarietà e il mutualismo, il
controllo popolare sulle istituzioni che non si curano dei nostri interessi. In
questi anni abbiamo lottato contro i licenziamenti, il Jobs Act, la riforma
Fornero e quella della Scuola e dell’Università; contro la privatizzazione e i
tagli della Sanità e dei servizi pubblici; per la difesa dei beni comuni, del
patrimonio pubblico e dell’ambiente da veleni, speculazioni, mafie e
corruzione, per i diritti civili; contro le politiche economiche e sociali
antipopolari dell’Unione Europea; contro lo stravolgimento della Costituzione
nata dalla Resistenza e per la sua attuazione. Per un mondo di pace, in cui le
risorse disponibili siano destinate ai bisogni sociali e non alle spese
militari. E ogni giorno ci impegniamo a costruire socialità, cultura e servizi
accessibili a tutte e tutti.
Abbiamo
deciso di candidarci alle elezioni politiche del 2018. Tutte e tutti insieme.
Perché questo pezzo di paese escluso è ormai la maggioranza, e deve essere
ascoltato. Perché se nessuno ci rappresenta, se nessuno sostiene fino in fondo
le nostre battaglie, allora dobbiamo farlo noi. Perché siamo stanchi di
aspettare che qualcuno venga a salvarci…
Abbiamo
deciso di candidarci per creare un fronte contro la barbarie, che oggi ha mille
volti: la disoccupazione, il lavoro che sfrutta e umilia, le guerre, i migranti
lasciati annegare in mare, la violenza maschile contro le donne, un modello di
sviluppo che distrugge l’ambiente, i nuovi fascismi e razzismi, la retorica
della sicurezza che diventa repressione.
Abbiamo
deciso di candidarci facendo tutto al contrario. Partendo dal basso, da una
rete di assemblee territoriali in cui ci si possa incontrare, conoscere, unire,
definire i nostri obiettivi in un programma condiviso. Vogliamo scegliere
insieme persone degne, determinate, che siano in grado di far sentire una voce
di protesta, che abbiano una storia credibile di lotta e impegno, che rompano
quell’intreccio di affari, criminalità, clientele, privilegi, corruzione.
Potere al
Popolo significa costruire democrazia reale attraverso le pratiche quotidiane,
le esperienze di autogoverno, la socializzazione dei saperi, la partecipazione
popolare. Per noi le prossime elezioni non sono un fine bensì un mezzo
attraverso il quale uscire dall’isolamento e dalla frammentazione, uno
strumento per far sentire la voce di chi resiste, e generare un movimento che
metta al centro realmente i nostri bisogni.
Vogliamo
unire la sinistra reale, quella invisibile ai media, che vive nei conflitti
sociali, nella resistenza sui luoghi di lavoro, nelle lotte, nei movimenti
contro il razzismo, per la democrazia, i beni comuni, la giustizia sociale, la
solidarietà e la pace.
Affronteremo
questa campagna elettorale con gioia, umanità ed entusiasmo. Con la voglia di
irrompere sulla scena politica, rivoltando i temi della campagna elettorale.
Non abbiamo timore di fallire, perché continueremo a fare – prima, durante e
dopo l’appuntamento elettorale – quello che abbiamo sempre fatto: essere attivi
sui nostri territori. Perché ogni relazione costruita, ogni vertenza che avrà
acquisito visibilità e consenso, ogni persona strappata all’apatia e alla
rassegnazione per noi sono già una vittoria. Non stiamo semplicemente
costruendo una lista, ma un movimento popolare che lavori per un’alternativa di
società ben oltre le elezioni.
Insieme
possiamo rimettere il potere nelle mani del popolo, possiamo cominciare a
decidere delle nostre vite e delle nostre comunità. Chi accetta la sfida?
#accettolasfida
#poterealpopolo
Aderisci al manifesto dal sito http://poterealpopolo.org/
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