domenica 24 dicembre 2017
martedì 19 dicembre 2017
SECONDA ASSEMBLEA POTERE AL POPOLO – MILANO! - MERCOLEDÌ 20 DICEMBRE ORE 20:30, CIRCOLO ARCI CORVETTO – VIA OGLIO 21 MILANO – MM3 CORVETTO
SECONDA ASSEMBLEA POTERE AL POPOLO –
MILANO!
MERCOLEDÌ 20 DICEMBRE ORE 20:30,
CIRCOLO ARCI CORVETTO – VIA OGLIO 21 MILANO – MM3 CORVETTO
Qualcosa di
straordinario sta avvenendo. Le assemblee territoriali per la costruzione di
una lista popolare, dopo aver raggiunto sessanta città, si stanno formando in
periferia e provincia.
A Milano il
2 dicembre siamo rimasti tutti piacevolmente sorpresi. eravamo 150 persone,
provenienti da diverse generazioni politiche, comitati, singoli, collettivi. Ci
siamo riconosciuti e abbiamo letteralmente rovesciato sul tavolo le nostre
esperienze.
Tanti sono
stati gli interventi che hanno messo in luce le esperienze di lotta presenti
sul territorio. Lotte che riguardano il mondo del lavoro, quello della sanità,
le devastazioni ambientali, violenze e discriminazioni sulle donne ecc.
Quasi tutti
gli interventi hanno colto lo spirito con cui è stata lanciata questa proposta:
riportare al centro del dibattito politico quei contenuti che da tanti anni
sono ignorati, superare la frammentazione e dar vita a un processo che parta
dal basso.
Ora è tempo
di costruire unione, di mettersi insieme nelle città, dalle periferie e dalle
province. Dopo l’assemblea del 17 novembre ci sarà ancora più entusiasmo! Ritroviamoci all’Arci di Corvetto
Mercoledì 20 Dicembre per capire come organizzarci, discutendo il manifesto e il programma, dando voce alle periferie e alle province. Uniti siamo tutto!
Mercoledì 20 Dicembre per capire come organizzarci, discutendo il manifesto e il programma, dando voce alle periferie e alle province. Uniti siamo tutto!
COMUNICATO STAMPA - ACERBO SEGR. PRC
COMUNICATO STAMPA
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra
Europea, dichiara:
«Ieri con tante realtà di movimento,
centri sociali, su iniziativa dell’ex Opg occupato Je so pazz, abbiamo
presentato la lista Potere al popolo: noi siamo l’unica vera lista di sinistra,
nata dal basso, che nulla ha a che vedere coi vari D’Alema e Bersani e
tantomeno col PD renziano.
Siamo antiliberisti e con un programma
chiaro, rivolto a chi non ha voce, agli sfruttati, alla maggioranza delle
cittadine e dei cittadini colpiti da 25 anni di politiche condivise da
centrodestra e centrosinistra. Siamo stati felici non solo per la piena
riuscita dell’assemblea che si è svolta ieri al teatro Ambra Jovinelli a Roma,
ma anche per le parole di incoraggiamento del coordinatore di Unidos Podemos
Alberto Garzon e di Jean-Luc Melenchon: anche in Italia c’è bisogno di una
sinistra popolare e noi cominciamo a costruirla».
info: http://poterealpopolo.org
giovedì 14 dicembre 2017
17 DICEMBRE A ROMA ASSEMBLEA NAZIONALE PER UNA LISTA POPOLARE
17 dicembre: tutt* a Roma, assemblea nazionale per una lista popolare!
Pubblicato il 14 dic 2017
Il percorso che abbiamo intrapreso con l’assemblea tenutasi a Roma il 18 novembre insieme ai compagni e alle compagne dell’Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo è proseguito coinvolgendo altri partiti e soggettività della sinistra antiliberista e anticapitalista e con decine di assemblee in tutta Italia.
Si terrà a Roma domenica 17 dicembre dalle ore 10 al Teatro Ambra Jovinellil’ASSEMBLEA NAZIONALE della lista.
Questo è l’evento facebook dell’assemblea: https://www.facebook.com/events/1561646270587701/
Per l’autofinanziamento delle spese si può sottoscrivere (l’affitto del teatro costa 4.880 euro): https://poterealpopolo.org/sostieni-potere-al-popolo/
E’ on line il sito di “potere al popolo” e invitiamo tutte/i a sottoscrivere il manifesto: http://poterealpopolo.org/mani festo/
#ACCETTOLASFIDA - «IL MANIFESTO POLITICO PER UNA PROPOSTA DI LISTA POPOLARE PER LE PROSSIME ELEZIONI IN CUI SI RICONOSCE IL PRC/SE».
#AccettoLaSfida / «Il manifesto
politico per una proposta di lista popolare per le prossime elezioni in cui si
riconosce il Prc/SE».
E’ uscito il
manifesto di presentazione della proposta di lista popolare alle prossime
elezioni. Sul programma
continua il lavoro di confronto che sta raccogliendo decine di contributi e che
dovrebbe definire i punti di convergenza. Qui di seguito il testo del
manifesto. Domenica 17 dicembre ci sarà una nuova assemblea nazionale a Roma. È
stata ieri attivata una piattaforma grazie a cui è possibile avere notizie
aggiornate in merito al percorso in atto.
Abbiamo
aspettato troppo… Ora ci candidiamo noi!
Siamo le
giovani e i giovani che lavorano a nero, precari, per 800 euro al mese perché
ne hanno bisogno, che spesso emigrano per trovare di meglio.
Siamo
lavoratori e lavoratrici sottoposte ogni giorno a ricatti sempre più pesanti e
offensivi per la nostra dignità.
Siamo
disoccupate, cassaintegrate, esodati.
Siamo i
pensionati che campano con poco anche se hanno faticato una vita e ora non
vedono prospettive per i loro figli.
Siamo le
donne che lottano contro la violenza maschile, il patriarcato, le disparità di
salario a parità di lavoro.
Siamo le
persone LGBT discriminate sul lavoro e dalle istituzioni.
Siamo
pendolari, abitanti delle periferie che lottano con il trasporto pubblico
inefficiente e la mancanza di servizi. I malati che aspettano mesi per una visita
nella sanità pubblica, perché quella privata non possono permettersela. Gli
studenti con le scuole a pezzi a cui questo paese nega un futuro. Siamo le
lavoratrici e i lavoratori che producono la ricchezza del paese.
Ma siamo
anche quelli che non cedono alla disperazione e alla rassegnazione, che non
sopportano di vivere in un’Italia sempre più incattivita, triste, impoverita e
ingiusta. Ci impegniamo ogni giorno, organizzandoci in comitati, associazioni,
centri sociali, partiti e sindacati, nei quartieri, nelle piazze o sui posti di
lavoro, per contrastare la disumanità dei nostri tempi, il cinismo del profitto
e della rendita, le discriminazioni di ogni tipo, lo svuotamento della
democrazia.
Crediamo
nella giustizia sociale e nell’autodeterminazione delle donne, degli uomini,
dei popoli. Pratichiamo ogni giorno la solidarietà e il mutualismo, il
controllo popolare sulle istituzioni che non si curano dei nostri interessi. In
questi anni abbiamo lottato contro i licenziamenti, il Jobs Act, la riforma
Fornero e quella della Scuola e dell’Università; contro la privatizzazione e i
tagli della Sanità e dei servizi pubblici; per la difesa dei beni comuni, del
patrimonio pubblico e dell’ambiente da veleni, speculazioni, mafie e
corruzione, per i diritti civili; contro le politiche economiche e sociali
antipopolari dell’Unione Europea; contro lo stravolgimento della Costituzione
nata dalla Resistenza e per la sua attuazione. Per un mondo di pace, in cui le
risorse disponibili siano destinate ai bisogni sociali e non alle spese
militari. E ogni giorno ci impegniamo a costruire socialità, cultura e servizi
accessibili a tutte e tutti.
Abbiamo
deciso di candidarci alle elezioni politiche del 2018. Tutte e tutti insieme.
Perché questo pezzo di paese escluso è ormai la maggioranza, e deve essere
ascoltato. Perché se nessuno ci rappresenta, se nessuno sostiene fino in fondo
le nostre battaglie, allora dobbiamo farlo noi. Perché siamo stanchi di
aspettare che qualcuno venga a salvarci…
Abbiamo
deciso di candidarci per creare un fronte contro la barbarie, che oggi ha mille
volti: la disoccupazione, il lavoro che sfrutta e umilia, le guerre, i migranti
lasciati annegare in mare, la violenza maschile contro le donne, un modello di
sviluppo che distrugge l’ambiente, i nuovi fascismi e razzismi, la retorica
della sicurezza che diventa repressione.
Abbiamo
deciso di candidarci facendo tutto al contrario. Partendo dal basso, da una
rete di assemblee territoriali in cui ci si possa incontrare, conoscere, unire,
definire i nostri obiettivi in un programma condiviso. Vogliamo scegliere
insieme persone degne, determinate, che siano in grado di far sentire una voce
di protesta, che abbiano una storia credibile di lotta e impegno, che rompano
quell’intreccio di affari, criminalità, clientele, privilegi, corruzione.
Potere al
Popolo significa costruire democrazia reale attraverso le pratiche quotidiane,
le esperienze di autogoverno, la socializzazione dei saperi, la partecipazione
popolare. Per noi le prossime elezioni non sono un fine bensì un mezzo
attraverso il quale uscire dall’isolamento e dalla frammentazione, uno
strumento per far sentire la voce di chi resiste, e generare un movimento che
metta al centro realmente i nostri bisogni.
Vogliamo
unire la sinistra reale, quella invisibile ai media, che vive nei conflitti
sociali, nella resistenza sui luoghi di lavoro, nelle lotte, nei movimenti
contro il razzismo, per la democrazia, i beni comuni, la giustizia sociale, la
solidarietà e la pace.
Affronteremo
questa campagna elettorale con gioia, umanità ed entusiasmo. Con la voglia di
irrompere sulla scena politica, rivoltando i temi della campagna elettorale.
Non abbiamo timore di fallire, perché continueremo a fare – prima, durante e
dopo l’appuntamento elettorale – quello che abbiamo sempre fatto: essere attivi
sui nostri territori. Perché ogni relazione costruita, ogni vertenza che avrà
acquisito visibilità e consenso, ogni persona strappata all’apatia e alla
rassegnazione per noi sono già una vittoria. Non stiamo semplicemente
costruendo una lista, ma un movimento popolare che lavori per un’alternativa di
società ben oltre le elezioni.
Insieme
possiamo rimettere il potere nelle mani del popolo, possiamo cominciare a
decidere delle nostre vite e delle nostre comunità. Chi accetta la sfida?
#accettolasfida
#poterealpopolo
Aderisci al manifesto dal sito http://poterealpopolo.org/
martedì 12 dicembre 2017
12 DICEMBRE MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA- NOI NON DIMENTICHIAMO
12 DICEMBRE
MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA- NOI NON DIMENTICHIAMO
12dicQuest’anno
il 12 dicembre anniversario della Strage di Piazza Fontana, cade in un clima di
intolleranza e aggressività delle diverse formazioni fasciste e neonaziste.
Sappiamo bene che tale aggressività e presenza, è frutto dell’indebolimento
della coscienza antifascista in tutti i settori sociali e in specie in quelli
popolari più colpiti dalle politiche liberiste. Molto bisogna fare nei
quartieri e nelle scuole per il riscatto delle condizioni di vita dei settori
popolari.
Sappiamo
anche, che è necessario resistere insieme alle forze democratiche, opponendoci
con determinazione alle provocazioni e predisporci ad una battaglia, come
chiede la Presidente dell’ANPI Carla Nespolo “Occorre mettere fuori legge le
formazioni neofasciste e neonaziste. Lo Stato democratico ha tutti gli
strumenti legislativi e giudiziari per farlo. Nell’immediato, bisogna impedire
loro di presentarsi alle elezioni” per la messa fuori legge di queste
formazioni neonaziste. Una battaglia per il rispetto della Costituzione Repubblicana
e Antifascista.
Chiediamo a
tutti/e gli antifascisti/e uno sforzo comune di presenza e mobilitazione nei 2
appuntamenti previsti il 12 dicembre che ci vedrà presenti:
MANIFESTAZIONE
CELEBRATIVA ANPI
Ore 15,45:
Concentramento del corteo in P. zza Scala con alla testa i Gonfaloni dei Comuni
ore 16,37
posa delle corone in piazza Fontana, alla presenza delle autorità e minuto di
silenzio
ore 16,45
interventi conclusivi in piazza Fontana:
MANIFESTAZIONE Corteo “Milano Antifascista, Antirazzista,
Solidale Meticcia
ore 18.00
P.zza Santo Stefano
Vi
aspettiamo in piazza.
lunedì 4 dicembre 2017
PER UNA LISTA DELLA SINISTRA ANTILIBERISTA ALTERNATIVA AL PD E ALLE DESTRE
Per una
lista della sinistra antiliberista alternativa al Pd e alle destre
Pubblicato
il 4 dicembre 2017
Documento approvato dal Comitato
Politico Nazionale del PRC del 2-3/12/2017
Il progetto
politico che abbiamo perseguito in tutti questi anni e che continuiamo a
perseguire, è la costruzione della sinistra antiliberista, autonoma e
alternativa rispetto ai soggetti politici esistenti, fondata sulla democrazia e
sulla partecipazione.
Con questa
ispirazione abbiamo partecipato al “percorso del Brancaccio”, accogliendo
l’idea di una lista che unificasse la sinistra sociale e politica e le tante
forme di civismo e partecipazione, su un programma di attuazione della
Costituzione e di netta alternativa al PD, le cui politiche da anni sono
“indistinguibili da quelle della destra”.
Lo abbiamo
fatto nella prima assemblea nazionale, lo abbiamo fatto lavorando in maniera
determinante, assieme con L’Altra Europa, nella promozione delle tante
assemblee territoriali che si sono svolte in questi mesi e che avrebbero dovuto
portare, attraverso un percorso partecipato e inclusivo, a determinare per le
prossime elezioni la presenza di una lista unitaria di una sinistra nuova e
radicale.
Abbiamo
accettato la sfida con una disponibilità assai diversa da quella di altre formazioni
politiche che al di fuori di quel luogo unitario hanno costruito
un’aggregazione che va definendosi con caratteristiche assai distanti da quelle
auspicate inizialmente dai promotori del Brancaccio.
Fin
dall’inizio, e come ribadito nel documento approvato dalla Direzione Nazionale
il 28 ottobre, abbiamo evidenziato che “un programma radicale e un profilo di
netta discontinuità col passato” erano le condizioni che potevano determinare
l’unità auspicata dalle assemblee del Brancaccio.
Per questo
abbiamo giudicato negativamente l’interruzione del percorso e l’annullamento
dell’assemblea convocata per il 18 novembre, assemblea che avrebbe dovuto, fare
la sintesi programmatica del lavoro delle assemblee, e confrontarsi sulle
condizioni politiche per una lista unitaria.
Per questo
diamo una valutazione negativa sui contenuti e sul profilo politico
dell’aggregazione che si è determinata tra MPD, SI e Possibile ha bloccato ogni
ipotesi di costruzione democratica e dal basso di una sinistra nuova e
radicale, come aveva invece proposto il Brancaccio. La riproposizione
strategica del centro sinistra a cui si tratterebbe di costruire la gamba
sinistra, è un errore. Se in questo paese sono cresciute la sfiducia verso la
politica e all’interno di questa hanno ripreso piede proposte razziste e
fasciste questo è dovuto proprio al disastro sociale determinato dalle
politiche neoliberiste che sono state praticate dai governi di centro destra e
di centro sinistra che si sono succeduti in questi anni. Il nodo è la costruzione
di una sinistra antiliberista che sappia mettere in discussione il complesso
delle politiche liberiste, dal pareggio di Bilancio in Costituzione alla legge
Fornero, dal pacchetto Treu al Jobs act, dalle privatizzazioni alla buona
scuola.
Non vengono
però meno le ragioni che avevano motivato il nostro impegno nel processo
innescato dall’assemblea del Brancaccio né il patrimonio di relazioni che
abbiamo costruito con migliaia di compagne e compagni della sinistra in tutto
il paese con cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati. A tutti questi
compagni e compagne, alle forze che hanno partecipato a questo processo,
rivolgiamo un forte appello affinché partecipino al processo di costruzione
della lista della sinistra di alternativa.
Rifondazione
Comunista non rinuncia alla costruzione di una proposta di sinistra per le
prossime elezioni con una proposta che abbia le caratteristiche programmatiche
delineate nel documento della Direzione Nazionale del 28 ottobre. Per questo
continuiamo a lavorare per il coinvolgimento di tutte le persone, le compagne e
i compagni, le aree e le soggettività della sinistra antiliberista e
anticapitalista, dei movimenti, a partire dal movimento delle donne e a tal
fine porta avanti un’interlocuzione larga con spirito inclusivo e unitario.
Il Comitato
Politico Nazionale del PRC dà quindi mandato alla Direzione Nazionale e alla
Segreteria di proseguire nel percorso avviato di costruzione di una lista della
sinistra di alternativa mantenendo l’attitudine unitaria e avanzando una
proposta aperta a tutti i soggetti che intendono lavorare per la costruzione di
una lista della sinistra antiliberista: a partire da coloro che hanno
partecipato e condiviso il percorso del Brancaccio, le esperienze civiche
territoriali, l’associazionismo impegnato nella solidarietà e nelle pratiche
mutualististiche, i movimenti di lotta, i centri sociali, le organizzazioni
politiche della sinistra antagonista.
Il CPN
ritiene necessario avanzare una proposta credibile ed effettivamente
alternativa al centrosinistra che faccia delle elezioni un passaggio verso la
costruzione di una forza e di uno schieramento popolare che lavori per
un’alternativa di società. Una proposta che unisca programmi, lotte, conflitti,
pratiche sociali e mutualismo, che punti a costruire un’aggregazione su basi
solide e credibili. Una proposta che tenga insieme le tante forme del fare
politica oggi: partiti, movimenti, sindacati, centri sociali, una proposta
radicale, che fondi il consenso sulla capacità di conflitto e trasformazione
del senso comune, che valorizzi chi ogni giorno fa militanza con sacrificio e
passione. Una proposta che si intrecci con il movimento delle donne, la
mobilitazione per la scuola pubblica e le lotte sociali, a partire da quelle
contro la precarietà e per l’abolizione della riforma Fornero che stanno
attraversando il paese e che pongono con forza la necessità di uno sciopero
generale contro le politiche del governo e dell’Unione Europea. L’unificazione
e lo sviluppo di queste lotte, il dispiegarsi di un forte conflitto di classe e
popolare nel paese è condizione essenziale per aprire concretamente la strada
dell’alternativa e per sconfiggere la logica della guerra tra i poveri di cui
si nutrono le destre fascistoidi e razziste.
In tale
direzione va la nostra partecipazione all’assemblea del Teatro Italia svoltasi
il 18 novembre u.s. a Roma, convocata dalle compagne e dai compagni dell’Ex-OPG
– Je so pazzo, assemblea che valutiamo molto positivamente per la capacità di
far esprimere – nonostante il tempo brevissimo della convocazione – esperienze
di lotta, pratiche solidali, volontà di partecipazione, nuovo entusiasmo e di
cui accettiamo la sfida. Una proposta che giudichiamo importante per quel
lavoro di costruzione del blocco sociale, di riconnessione tra sociale e politico
in cui rifondazione comunista è strategicamente impegnata.
Consideriamo
positivo l’approccio proposto per costruire una proposta politica che unisca le
forze politiche e sociali antiliberiste e anticapitaliste, ambientaliste,
antisessiste, antirazziste per una alternativa di società. Riteniamo altresì
necessario che questo processo si articoli e radichi in forme democratiche e
partecipate sui territori, al fine di poter costruire dal basso una lista della
sinistra antiliberista.
Nella crisi della politica che caratterizza l’ora
presente le forme democratiche e partecipate di costruzione della lista, lungi
dall’essere una questione formale, sono essenziali al fine di ottenere un
effettivo allargamento dei soggetti protagonisti della costruzione della lista
e del carattere effettivamente sociale e popolare della stessa. Il Prc si
impegna quindi a lavorare a una costruzione unitaria, con tutte le forze
politiche e sociali interessate, e un percorso partecipato nei territori, in
vista della presentazione alle prossime elezioni politiche di una lista
antiliberista, popolare, del “basso contro l’alto”, quindi di sinistra. Una
lista contro la gabbia neoliberista dei trattati europei e i processi di
militarizzazione dell’Unione Europea.
Il PRC
conferma e rilancia la campagna contro la legge Fornero. La controriforma delle
pensioni ha rappresentato il provvedimento più violento per la vita delle
lavoratrici e dei lavoratori in produzione, ha colpito in particolar modo le
donne, su cui continua inaccettabilmente a scaricarsi il doppio lavoro
produttivo e riproduttivo, ha costruito un nuovo muro nell’accesso al mondo del
lavoro per le giovani generazioni.
E’ una delle maggiori ferite aperte nel
paese, e la nostra iniziativa (la raccolta delle firme nei luoghi di lavoro e
online, la costruzione di iniziative e assemblee) su questo terreno può e deve
parlare alla rabbia che attraversa tanta parte del mondo del lavoro, come alla
disoccupazione e alla precarietà, configurandosi come uno dei terreni di un
processo di ricomposizione sociale. Allo stesso tempo ci poniamo in relazione
con i processi di mobilitazione esistenti, che riteniamo debbano svilupparsi e
avere uno sbocco con lo sciopero generale.
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