Trasformismo
capitale
di Norma
Rangeri da “il manifesto”
La colata di
900mila metri cubi di cemento si farà. L’incontro tra il Campidoglio e i
costruttori è andato bene e nello stesso momento in cui praticamente si
chiudeva l’accordo, l’assessore all’ambiente Paolo Berdini ha rassegnato le
dimissioni «irrevocabili». A dimostrazione di quale fosse la sostanza di uno
scontro ammantato di gossip. Dopo tante giostre, tutto va al suo posto, come
purtroppo è sempre andato, a Roma e dintorni. Con rare eccezioni che confermano
la regola aurea della città: vincono i costruttori, perdono i cittadini,
specialmente quelli di fede romanista visto che stiamo parlando del nuovo
stadio giallorosso.
Ormai la
grande opera è stata spiegata nel dettaglio. Il plastico mostra grattacieli,
una distesa di edifici, ponti e il grande fiume che gli scorre accanto.
Sappiamo che
solo circa il 14% della struttura edilizia di Tor di Valle sarà riservata allo
stadio. Sappiamo che tutto il resto è manna palazzinara.
Sappiamo
anche che i 5Stelle sono dei gran chiacchieroni, sempre in trincea contro tutto
e tutti, salvo poi scoprirsi sensibili agli affari che fruttano popolarità,
come indubbiamente è il caso dello stadio della Roma (con Totti sceso in campo
per reclamarlo). Il vizietto del trasformismo, male antico della politica
italiana, colpisce tutti, nuovi e vecchi politici, e il suo eterno spettacolo è
benzina sul fuoco della disaffezione dei cittadini dalla cosa pubblica, è
concime per il terreno dell’astensione.
Che
tristezza vedere e ascoltare gli interventi degli allora consiglieri Raggi e Frongia
(giunta Marino dicembre 2014), intervenire in assemblea contro la delibera che
avviava il grande sacco degli anni duemila. Citano l’Istituto Nazionale di
Urbanistica, chiedono alla maggioranza della giunta marziana di fermarsi, di
non infliggere alla città un colpo così micidiale. Discorsi accorati, inviti a
fermarsi per non avallare «l’operazione che stravolge la lettera e lo spirito
del piano regolatore». Poi i pentastellati sono andati al governo della
Capitale e, come dice la canzone, todo cambia. - Fonte: Il
manifesto
Ferrero: “Berdini vittima dei
palazzinari. I 5Stelle hanno scelto con chi stare”
«A Roma
governano e decidono i palazzinari senza scrupoli. Berdini è rimasto vittima di
questo ingranaggio e i M5S hanno scelto, con ogni evidenza, la logica di
cambiare tutto salvo le cose davvero importanti. E per questo saranno
protagonisti della più grande speculazione edilizia d’Europa: complimenti!»
Paolo Ferrero, segretario nazionale
di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
14 febbraio
2017
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Il comunicato di Paolo Berdini: «Mentre le periferie sprofondano in
un degrado senza fine e aumenta l’emergenza abitativa, l’unica preoccupazione
sembra essere lo stadio della Roma. Dovevamo riportare la città nella piena
legalità e trasparenza delle decisioni urbanistiche, invece si continua sulla
strada dell’urbanistica contrattata, che come è noto ha provocato immensi danni
a Roma. Era mia intenzione servire la città mettendo a disposizione competenze
e idee. Prendo atto che sono venute a mancare tutte le condizioni per poter
proseguire il mio lavoro. Ringrazio coloro che hanno collaborato con me e le
tante persone che mi hanno sostenuto in questi mesi di duro impegno. Da questo
momento le mie dimissioni sono irrevocabili».
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