REFERENDUM SCUOLA: CE L’ABBIAMO FATTA!!Prendiamo
atto con grande gioia e soddisfazione politica dell’avvenuta consegna in
cassazione di più di 2 milioni di firme relative ai quattro quesiti abrogativi
dei punti dirimenti dell’impianto liberista e aziendalista della legge sulla
cosiddetta Buona Scuola, votata con voto di fiducia nel luglio del 2015 nella
generale opposizione di tutte le componenti del mondo della scuola.
Consideriamo questo risultato un grande passo avanti nella lotta contro la
legge 107.
Le decine e
decine di migliaia di persone che sono state raggiunte con i banchetti nelle
piazze di ogni paese d’Italia hanno firmato con convinzione, permettendo così
di concludere positivamente la prima tappa di questa lunga e necessaria
battaglia referendaria. È stata una grande prova di democrazia diretta che si è
realizzata grazie alle migliaia di attivisti, fra i quali i compagni e le
compagne del PRC, che hanno dovuto affrontare non poche difficoltà
organizzative, spendendosi senza risparmio con grande spirito unitario, avendo
chiaro quale era la posta in gioco.
La capacità
di riaggregazione e di pratica politica unitaria antiliberista di questi
comitati nei territori non va dispersa, ma rimessa in moto per la prossima
decisiva battaglia, quella del referendum costituzionale. I referendum in difesa
della scuola della Repubblica hanno seminato bene. La cancellazione
dell’impianto aziendalistico, autoritario e regressivo della 107 per difendere
la Scuola della Costituzione può avvenire solo a Costituzione integra ed
efficace.
Giovanna Capelli Segreteria Nazionale
Responsabile Area Formazione PRC
Vito Meloni responsabile Scuola e
Istruzione PRC
Paolo Ferrero, segretario nazionale
PRC
Referendum scuola, depositate in Cassazione oltre 2 milioni di firme: 515mila a quesito
Comunicato stampa del Comitato
Referendario Scuola Pubblica 07/07/2016
I promotori dei 4 quesiti abrogativi di altrettanti punti
della legge 107, la "cattiva scuola" scritta dal premier Renzi e
dalla ministra Giannini hanno consegnato questa mattina le scatole contenenti
le firme raccolte in tutta Italia.
Un ottimo risultato che corona tre mesi di impegno diffuso
in tutto il Paese, dove decine di migliaia di attivisti e attiviste hanno
portato avanti una campagna di raccolta firme che ha fatto seguito alla
mobilitazione straordinaria dell'autunno scorso contro questa riforma.
La consegna delle firme in Cassazione, inizialmente prevista
per il 5 luglio, è proseguita per altri due giorni per il previsto imminente
arrivo di numerosi altri moduli, grazie ai quali il numero complessivo di firme
ha superato i 2 milioni. Andare oltre sarebbe stato controproducente perché le
eventuali nuove firme non avrebbero minimamente compensato le tantissime
raccolte su moduli vidimati nei primi giorni della campagna. Come è noto
infatti, i moduli vidimati per la raccolta hanno validità tre mesi.
L'ottimo lavoro svolto dai raccoglitori nei banchetti, nei
luoghi di lavoro e nelle sedi dei sindacati e dei comitati, riscontrato in
questi giorni di controllo e inscatolamento, nonostante le enormi difficoltà
riscontrate, fa ben sperare per l'esito finale di questa campagna.
Per il momento rimane la soddisfazione di un traguardo
raggiunto e l'immensa gratitudine a tutti i militanti e le militanti che lo
hanno reso possibile.
Il Comitato Referendario Scuola
Pubblica
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