Carissime e
carissimi,
stiamo
entrando nel vivo della campagna referendaria, per ottenere un NO alla riforma
del Senato, voluta dal Governo e per ottenere due SI agli emendamenti che
proponiamo alla legge elettorale.
E’ una
battaglia che stiamo conducendo anche con altre forze, ma nella quale noi –
ANPI ed ARCI –
uniti da un
Protocollo di intesa, non formale, vogliamo impegnarci a fondo, con la nostra
autonomia, la nostra indipendenza di pensiero, il nostro modo, comune, di voler
realizzare appieno la democrazia.
Ora bisogna
raccogliere le firme; c’è poco tempo (meno di tre mesi), per raccoglierne
quante sono necessarie, cioè 500.000 (e anche più) per ogni referendum. Non
sarà facile, ma si può, si deve riuscire; utilizzando la raccolta delle firme
anche per fare una grande campagna di informazione a fronte di un’enorme
quantità di cittadine e cittadini che poco sanno delle questioni di merito e
che bisogna sottrarre alla suggestione del plebiscito che vorrebbe il Governo.
Noi abbiamo
alcuni punti fermi, che intendiamo ribadire:
1. questi
referendum non riguardano la tenuta o meno del Governo, ma solo la difesa della
Costituzione, del diritto dei cittadini alla rappresentanza, del libero
esercizio della sovranità popolare;
2.
affrontiamo una battaglia “politica”, nel senso più puro del termine, senza
trasformarci in
partiti e
senza svolgere un lavoro che non appartiene alla nostra identità;
3.
affrontiamo questa battaglia non da soli, ma con tutti i cittadini, che
dobbiamo informare e coinvolgere, affinché consapevolmente possano partecipare
ed esprimere le proprie scelte;
4. non ci
faremo chiudere nel recinto della politica-partitica e neppure in quella della
“sinistra” (posto che ce ne sia una sola); vogliamo e dobbiamo raggiungere
milioni di cittadini, indipendentemente dalla loro appartenenza e dalle loro
idee, dalle loro collocazioni professionali e politiche. Per farlo, abbiamo
bisogno di aprire a tutti coloro che credono nella democrazia, restando noi
stessi;
5. è
possibile che in qualche caso possiamo unire le nostre forze con quelle di chi
svolge altre consultazioni, in una forma o nell’altra; ma non siamo per creare
un insieme eterogeneo di richieste, rivendicazioni, proposte diverse, perché
questo – più che aiutare
–
ostacolerebbe e renderebbe più complesso il nostro lavoro;
6. tutto il
lavoro e tutte la responsabilità, dovranno confluire nei due Comitati nazionali
(quello per il NO alla Riforma del Senato e quello per il SI alle modifiche
alla legge elettorale). Non accettiamo altre sovrapposizioni o rapporti di
dipendenza;
7. è stata
concordemente costituita, di recente, una “Cabina di regia” che, in sostanza
collegherà il lavoro dei due Comitati nazionali, divenendo il punto di
riferimento, assolutamente neutrale ed impersonale, per lo scioglimento di
controversie, quesiti, problemi, che possano insorgere a livello locale;
8. bisogna
costituire, ovunque, su tutto il territorio nazionale, a livello di Comune e di
quartiere, Comitati referendari, che riuniscano in sé, eventualmente, le due
tematiche, raccolgano le firme per entrambe e forniscano informazioni ai
cittadini, creino iniziative di informazione e discussione; questi Comitati
saranno tanto più autorevoli, quanto più si raccoglieranno attorno a
personalità note per il loro equilibrio, la loro saggezza, il loro chiaro
orientamento democratico;
9. questi
Comitati, dovrebbero comunque essere espressione di una volontà comune;
10. occorre
ricordare che non basta raccogliere firme; queste debbono essere certificate-
autenticate; ci vogliono i certificatori e bisogna, spesso, retribuirli.
Anche a
questo fine, il rapporto è con i due Comitati nazionali e, per ogni problema e
questione, con la “Cabina di regia”. In attesa della definizione di un preciso
recapito, anche mail o telefonico della cabina di regia, potete rivolgervi a
noi, che provvederemo a mettervi in relazione con essa, oppure a contattare
direttamente il Comitato interessato;
11. della
costituzione di ogni Comitato è opportuno dare notizia:
a) all’ANPI
e all’ARCI nazionale (segreterianazionale@anpi.it – testini@arci.it)
b) al
Comitato per il SI e a quello per il NO
Si invierà
quanto prima un “manuale operativo per la raccolta delle firme”. Roma, 3 maggio
2016
Il Presidente Nazionale ANPI e La
Presidente Nazionale ARCI
Carlo Smuraglia e Francesca Chiavacci
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