ABOLIRE LA RIFORMA FORNERO
Sulle pensioni viene fatta molta voluta confusione. Va ricordato che, a partire dal 1998, il saldo tra i contributi versati e le pensioni erogate al netto delle tasse – che rientrano nelle casse dello stato – è in attivo. Un attivo che per il 2013 è stato di ben 21 miliardi di euro. Dunque il sistema pensionistico contribuisce ogni anno al bilancio pubblico e non viceversa.
Al tempo stesso quel sistema è iniquo per il livello troppo basso della maggior parte delle pensioni, e lo è tanto più dopo la controriforma Fornero, che con l’innalzamento di 6-7 anni dell’età pensionabile ha solo prodotto nuova disoccupazione tra i giovani e lasciato migliaia di lavoratrici e lavoratori che hanno perso il lavoro senza nessun reddito. Mentre i lavoratori precari ad una pensione dignitosa non ci arriveranno mai.
Un governo decente dovrebbe rispettare la sentenza della Corte, cosa che il governo Renzi non fa, continuando a danneggiare in particolare le pensioni medie, che con il sistema dell’una-tantum non recuperano per nulla la perdita comportata dal blocco quadriennale delle rivalutazioni. Mentre contemporaneamente va rimessa in discussione tutta la controriforma Fornero, a partire dall’innalzamento dell’età pensionabile e vanno colpiti i privilegi mettendo un tetto per le pensioni a 5000 euro.
martedì 19 maggio 2015
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