lunedì 5 gennaio 2015

FERRERO PRC - 9 gennaio 2015 a CERNUSCO S.N.


PAOLO FERRERO A CERNUSCO PER PRESENTARE IL SUO LIBRO "LA TRUFFA DEL DEBITO PUBBLICO"
Venerdì 9 gennaio 2015, ore 21 - Biblioteca civica di Cernusco sul Naviglio - Ingresso Via Fatebenefratelli
I circoli PRC della zona Adda-Martesana organizzano un incontro con il Segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista Paolo Ferrero.
Sarà occasione per approfondire il tema del debito pubblico, leva che la politica italiana ha utilizzato negli ultimi decenni per giustificare privatizzazioni, tagli del welfare, riduzione dei diritti e in questi mesi perfino per corrodere i più basilari meccanismi democratici.
Nel suo libro "La truffa del debito pubblico", Ferrero spiega con dovizia di particolari come le dimensioni attuali del debito nazionale non siano frutto dell'opera disgraziata di un popolo scialacquone che ha vissuto per troppo tempo al di sopra delle proprie possibilità, quanto invece l'effetto di una precisa scelta politica presa nel 1981 dall'allora ministro del Tesoro Beniamino Andreatta. Quella decisione, concertata con il Governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi, chiudeva i rubinetti allo Stato, costringendolo a finanziarsi sul mercato. Un provvedimento scellerato che portava per la prima volta i tassi d'interessi dei titoli di stato a valori maggiori dell'inflazione reale. Una strada che gli Stati Uniti, il Giappone e la Cina si sono ben guardati da intraprendere e che ha portato il nostro rapporto debito/Pil dal 60% del 1981 all'astronomico 120% del 1996.
Una scelta politica che da una parte ha enormemente arricchito chi era nelle condizioni di poter acquistare titoli di stato italiano (per lo più banche nazionali e istituti finanziari esteri) e dall'altra ha giustificato trentanni di politiche di austerity che vanno dall'eliminazione della scala mobile, alla maxi-manovra lacrime e sangue del Governo Amato, al continuo e folle innalzamento dell'età pensionabile (da Dini alle lacrime della Fornero), passando dalla svendita dei pezzi più pregiati dello Stato (autostrade, Telecom, ... e a breve magari Poste e Ferrovie), fino ad arrivare al Jobs act di questi ultimi giorni. Austerity che ha dato vita ad un consolidato ed enorme avanzo primario (si restituisce ai cittadini meno di quanto si raccoglie con le tasse), utilizzato dal 1992 esclusivamente per pagare interessi o meglio per finanziare la speculazione.
Una serata quindi anche di critica dell'economia politica, nella speranza di cominciare ad incrinare quell'ideologia, o se si preferisce quella religione che, davanti alle legittime rivendicazioni di chi vorrebbe difendere le conquiste dei propri genitori, risponde sempre lo stesso refrain: "mi dispiace i soldi non ci sono".
PRC VIMODRONE – Sinistra Europea
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