Giorno della memoria, Berlusconi osanna il fascismo. Ferrero: "Vergognoso"
Dopo lo striscione antimusulmano in Israele alla vigilia del giorno della memoria firmato dalla destra nazionalista, il premio della fiera delle oscenità è ancora una volta italiano. A Roma, in via Tasso, c’è stata l’ennesima lordatura dei muri del museo che ricorda il “macello” nazifascista. E il ‘Silvio nazionale’, che stamattina si è presentato all’inaugurazione del memoriale della Shoah a Milano, inneggiando al fascismo. L’ex presidente del Consiglio, che si è letteralmente intrufolato in una cerimonia rigorosamente istituzionale, ha “celebrato” il 27 gennaio con un osanna al ventennio fascista, “a parte le leggi razziali”, ovviamente. "Per il resto ha fatto bene", ha detto l'ex presidente del Consiglio, a cui Monti ha stretto la mano. L'alleanza con i nazisti? "Scelta inevitabile".
Queste sono le delizie che ci riserva la giornata “della memoria”, che ovviamente speriamo di dimenticare presto.
Tra i primi a protestare per lo spot fascista è stato il segretario del Prc Paolo Ferrero, che ha dichiarato “Berlusconi è vergognoso: Mussolini non solo ha fatto le leggi razziali ma ha combattuto con Hitler, i fascisti italiani hanno collaborato attivamente alle deportazioni, quindi Mussolini è responsabile in solido dell'Olocausto. Nella Giornata della Memoria dire che ha fatto bene equivale a stare dall'altra parte della barricata, sono proprio dichiarazioni del genere che sdoganano il fascismo e il nazismo anche oggi. Ricordiamo tutte le vittime dell'Olocausto e il sacrificio dei partigiani che si opposero al nazifascismo”.
Antonio Ingroia, leader di “Rivoluzione civile”, rilancia l'appello per l'approvazione di una legge contro il negazionismo, a cui dà “massima priorità, perché la memoria diventi un valore sociale condiviso". Il ricordo della Shoah deve rappresentare un "perenne monito contro il nazifascismo" ha detto Ingroia. "La tragedia della Shoah è una ferita ancora aperta e deve rappresentare un monito perenne contro l'orrore del nazifascismo. I semi dell'intolleranza, dell'odio sociale e dell'autoritarismo sono tuttora presenti come pericolose emanazioni di quella barbarie. Per questo è necessario fermare ogni forma di tirannia e difendere la tenuta democratica del Paese".
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