Esprimiamo il pieno apprezzamento per la scelta di Ingroia di candidarsi a premier. L'Italia ha bisogno di una rivoluzione civile che rompa con berlusconismo e montismo, per la libertà, l'eguaglianza, la democrazia e la giustizia sociale. Rifondazione Comunista sta con Ingroia per costruire questa nuova speranza. Questo quanto dichiara il Segretario del PRC Paolo Ferrero
Risposta di ALFIO NICOTRA (PRC) alla letterina di Brunacci.
Stare con Ingroia è stare a sinistra
Risposta alla letterina di Gianni Brunacci
"Caro Brunacci, intanto tanti auguri di buon anno nuovo. Devo dire che normalmente apprezzo i tuoi pezzi, acuti ed intelligenti.
Quello che dedichi a me mi sembra, passami il termine, rabberciato, privo di logica e che annuncia quale sarà la linea di condotta in questa campagna elettorale di chi ha deciso di stare con una coalizione che ha sostenuto il governo Monti .
Noi, al contrario, abbiamo lavorato per unire le forze politiche e i movimenti che si sono opposti da sinistra al governo Monti, alla cancellazione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori, alla controriforma sulle pensioni firmata Fornero, ai tagli alla scuola e università pubblica, allo stravolgimento della Costituzione Repubblicana conclamata con il nuovo art.81 (l'obbligo del pareggio di bilancio), il Fiscal Compact, i regali di miliardi per le banche che hanno prodotto la crisi (perché a loro è finita larga parte dell'Imu pagata dai cittadini). Insomma abbiamo provato ad un unire chi non si è levato il cappello di fronte alla Merkel e alla Bce e a chi sta portando l'Europa in un precipizio.
Antonio Ingroia rappresenta un avamposto nella lotta alla mafia sia politica che criminale e contro le sue inchieste si è scomodato il Quirinale, Silvio Berlusconi e tanta parte della stampa asservita. Siamo d'altronde i figli di Peppino Impastato e di Pio La Torre e il fatto che il 7% del pil italiano sia in mano all'economia criminale meriterebbe maggiore attenzione nel dibattito politico. L'Idv, che qui critichi in modo superficiale, governa la provincia di Arezzo, la Regione Toscana con il Pd e Sel (com'è, è di sinistra quando sta con il Pd e diventa populista quando si allea con noi?). Io giudico una forza se è di sinistra o meno dai fatti più che dall'autoproclamazione di se stessi. Chi cancella l'articolo 18 è di sinistra o no? Chi vuole continuare l'occupazione militare dell'Afghanistan è di sinistra o no? Chi ha votato i tagli alla scuola pubblica incensando quella privata è di sinistra o no? Chi ha votato per gli F35 tagliando sulla sanità è di sinistra o no? Chi ci impone le tragiche ricette neoliberiste dall'Europa è di sinistra o no? A me pare di no e su tutte queste l'Idv si è schierata con noi pur rappresentando storie e provenienze diverse dalla nostra.
Ora, come saprai, dopo aver sbraitato contro il Porcellum lavorando accuratamente per mantenerlo (parlo del Pd) la legge elettorale prevede uno sbarramento del 4% per entrare in Parlamento. Potevamo sederci anche noi nel comodo taxi di Sel , alla quale, grazie al fatto di essere in coalizione con il Pd, il Porcellum toglie ogni sbarramento. Invece abbiamo scelto di andare in direzione ostinata e contraria, per dirla con De Andrè, perché per noi anche l'elezioni sono una postazione di lotta. Certo io sono contrario ai partiti personali e al nome sui simboli, ma questa mia divergenza non è decisiva su tutte le altre cose che mi uniscono e rappresentano il programma della lista "Rivoluzione Civile", l'unica che ha nel suo simbolo un chiaro riferimento al movimento dei lavoratori. Le accozzaglie stanno altrove. Qui ci stanno i partigiani della Costituzione.
Di nuovo un caro saluto e auguri di un eccellente 2013
Alfio Nicotra