La Gelmini potrebbe fare un gesto di grande utilità sociale: prendere atto del proprio fallimento e dimettersi!
Diamole una mano !
Le mobilitazioni di questi giorni, in particolare dei precari, stanno finalmente accendendo i riflettori sulla situazione della scuola italiana: decine di migliaia di cattedre tagliate, precari buttati in mezzo ad una strada dopo anni di servizio, classi che inizieranno l’anno scolastico ancora senza insegnanti, 1.600 scuole senza preside, aule sovraffollate, sostegno negato agli studenti con disabilità, etc.
Di fronte a questa drammatica realtà, il ministro Gelmini non ha trovato niente di meglio che snocciolare il solito di rosario di sciocchezze e di bugie:
quelle sul carattere “epocale” della sua riforma ( quale epoca parla? Dell’800? di epocale ci sono solo gli 8 miliardi di tagli)
sul fatto che il 97% della spesa per l’istruzione è assorbita dagli stipendi del personale (stanzi un po’ di fondi per aumentare quel misero 3% destinato al funzionamento ordinario e alle attrezzature!)
sull’aumento delle classi a tempo pieno tacendo che, con l’eliminazione delle compresenze, sta distruggendo un modello didattico all’avanguardia nel mondo intero.
Vito Meloni.Responsabile nazionale scuola PRC (Federazione della Sinistra)
Giovanna Capelli Segreteria regionale Lombardia
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