ALTO TRADIMENTO DELLE ISTITUZIONI VERSO GLI ITALIANI.
IL GOVERNO VIENE MENO AL SUO GIURAMENTO: AGISCE NELL’INTERESSE ESCLUSIVO DELLA SUA COALIZIONE
Il 28 E 29 MARZO SI CELEBRANO I FUNERALI DELLA DEMOCRAZIA
«Il governo agisce nell’interesse esclusivo della propria parte politica, venendo meno all’impegno assunto al momento del suo insediamento, quando hanno giurato di: “osservare lealmente la Costituzione e le leggi di esercitare le proprie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione”.
IL GOVERNO VIENE MENO AL SUO GIURAMENTO: AGISCE NELL’INTERESSE ESCLUSIVO DELLA SUA COALIZIONE
Il 28 E 29 MARZO SI CELEBRANO I FUNERALI DELLA DEMOCRAZIA
«Il governo agisce nell’interesse esclusivo della propria parte politica, venendo meno all’impegno assunto al momento del suo insediamento, quando hanno giurato di: “osservare lealmente la Costituzione e le leggi di esercitare le proprie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione”.
Il loro è un alto tradimento nei confronti delle istituzioni, della democrazia e del popolo sovrano».
Così Vittorio Agnoletto, candidato presidente della Regione Lombardia per la Federazione della Sinistra, interviene sul decreto interpretativo pubblicato oggi nella Gazzetta ufficiale ed emanato dal Presidente della Repubblica.
Questa mattina la Federazione della Sinistra ha protestato contro il provvedimento con un presidio di fronte alla prefettura di Milano, per poi spostarsi presso la sede del Tar, dove si attende l’esito del ricorso di Formigoni.
I rappresentanti della Federazione della Sinistra hanno esposto i «necrologi della democrazia», annunciando che «i suoi funerali si terranno il 28 e 29 marzo, in occasione delle elezioni regionali falsate», si sono incatenati «per simboleggiare l’attacco alla libertà e alla democrazia del nostro Paese» e hanno scritto davanti alla prefettura con il detersivo le parole “legge truffa”.
«Napolitano avrebbe dovuto essere garnate della democrazia – conclude Agnoletto – mentre si è fatto garante degli interessi di una sola parte politica, che in modo del tutto arbitrario e nello sprezzo totale delle norme condivise, ha deciso di modificare in corsa le regole del gioco, dimostrando come l’arroganza del potere non abbia confini».
«Napolitano avrebbe dovuto essere garnate della democrazia – conclude Agnoletto – mentre si è fatto garante degli interessi di una sola parte politica, che in modo del tutto arbitrario e nello sprezzo totale delle norme condivise, ha deciso di modificare in corsa le regole del gioco, dimostrando come l’arroganza del potere non abbia confini».
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