giovedì 11 febbraio 2010

PARLIAMO DI CASA - Traccia della Relazione di Verderio




PARLIAMO DI CASA - TRACCIA DELLA
RELAZIONE - di Luigi VERDERIO
Assessore alle POLITICHE SOCIALI
e ai problemi della CASA


Lo sviluppo del paese e dei suoi insediamenti abitativi e’ stato molto influenzato dalla collocazione di Vimodrone nella prima fascia metropolitana attorno a Milano e circondata da città’ mediamente più grandi.

Vi e’ stato il passaggio da un paese di insediamento prevalentemente contadino contornato da cascine con la susseguente trasformazione a forte insediamento industriale e quindi con le abitazioni dei lavoratori.

Un altro cambiamento, nel passaggio a sistema misto, è avvenuto con l’avvento del terziario e della logistica con la conseguente richiesta di abitazioni diversificate.


Un ulteriore fenomeno che ha innestato una certa domanda di esigenza abitativa, risulta collegata all’esistenza in Vimodrone, o nelle immediate vicinanze, di complessi quali l’Istituto Redaelli ex Eca, l’ospedale San Raffaele, e l’Amsa.

Per soddisfare la domanda crescente di case con l’affitto collegato al reddito sono nati gli insediamenti Aler ex Gescal, prima gli insediamenti di Via Fiume n. 73 negli anni 70 e poi di Via Garibaldi negli anni 80.

Nello stesso periodo anche le amministrazioni comunali di allora si attivavano mettendo in cantiere la costruzione delle palazzine di Via Fiume /Trieste e successivamente negli anni 90 la ristrutturazione della Cascina Tre Fontanili, con conseguente insediamento di famiglie prevalentemente anziane.
Successivamente con la ristrutturazione delle case di Via Sant’Anna, anche la Fondazione Rhodense ex Tota, inizia ad avere un ruolo nel rispondere al bisogno di alloggi per le fasce dei cittadini socialmente deboli.

Molto importante anche storicamente e’ l’esperienza secolare della cooperativa Matteotti, tutt’ora a proprietà indivisa, con diverse decine di alloggi assegnati ai soci.

Inizia poi, la storia delle Cooperative in legge 167 che attraverso i piani di zona per l’edilizia convenzionata mette a disposizione le aree in edilizia convenzionata per 90 anni che vede l’attivazione di molte cooperative che portano nel tempo la produzione di oltre 1000 alloggi assegnati in regime convenzionato.

Negli anni 70/80, viene edificato il complesso chiamato Mediolanum, di proprietà’ dell’Empam, che mette in disponibilità 328 alloggi, regolati prima dal regime di equo canone e poi con il sistema dei patti in deroga; inizialmente una quota di assegnatari era anche a disposizione dell’Amministrazione comunale.

Significativa anche quantitativamente e’ l’esperienza delle case a riscatto per i ferrovieri e le loro famiglie di Via Santa Rita.
Dagli anni 90 i canoni dell’edilizia residenziale pubblica erano applicati rigidamente con il “sitema ERS” (Edilizia Residenziale Sociale), consistente nella relazione tra situazione socio economica della famiglia e il costo dell’affitto.


L’avvento della legge 431/98 che supera il sistema dell’equo canone e dei patti in deroga attraverso una fase di quasi totale liberalizzazione dei canoni, comportando notevoli maggiori costi per le famiglie, a parziale compensazione istituisce il “fondo sostegno affitto" cioè un contributo economico variabile, assegnabile a domanda, da usare per il pagamento parziale delle rate di affitto.

Nel 2007 la nuova legge regionale sui canoni da applicare alla residenza pubblica, istituisce quattro fasce di applicazione:

· Protezione isee* fino a 9.000 euro;

· Accesso isee fino a 14.000 euro;

· Permanenza fino a 28.000 euro;

· Decadenza superiore ai 28.000 euro.

* isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente)

Dal punto di vista dell’iniziativa privata, dai dati risultanti dai piani dei servizi, negli anni dal 2003 al 2005, erano disponibili circa 1.845.000 mc di edilizia residenziale privata, vengono approvati una gran mole di interventi di residenziale privato con una offerta potenziale di circa 600.000 mc..

Ad oggi ne sono stati realizzati circa 500.000 mc con una messa in disponibilità di residenza privata di circa 1500/1700 alloggi, comparto S. Isidoro, Cascina Burrona, complesso Lorini, San Giuseppe.

Questa attività, certamente non da sola ma sicuramente in via principale, provoca l’innalzamento della popolazione di Vimodrone dai circa 13.500 abitanti del giugno 2004 ai 16.000 di ottobre del 2009.

Questi insediamenti di residenziale, con scarsi servizi, ha innestato immediatamente una richiesta di infrastrutture scolastiche, culturali, sportive.

Nel frattempo, e’ storia recente, viene modificata anche la normativa in ambito urbanistico.

I comuni passano da uno strumento di pianificazione urbanistica qual’e’ il P.R.G. (Piano Regolatore Generale), ad uno strumento politico di regolazione economica come il P.G.T. (Piano di Governo del Territorio).

Le amministrazioni di Vimodrone dal 2002 ad oggi, non rimangono inerti di fronte alla crescente richiesta di interventi pubblici in vari ambiti e anche sul versante del bisogno abitativo, il ruolo attivo dell’amministrazione, si estrinseca nella costruzione di progetti che consentono la partecipazione ai bandi regionali finalizzati all’assegnazione di consistenti quote finanziarie necessarie al rinnovamento, al miglioramento e all’incremento del patrimonio residenziale pubblico, sia direttamente, sia in regime di partenariato, sia con atto di avvalimento.

I partner del comune di Vimodrone sono naturalmente la Regione Lombardia, ma anche l’Aler e la Fondazione Rhodense.

Questa attività ha permesso l’incremento di n. 26 nuovi alloggi; ha permesso di aprire il cantiere riguardante il progetto sperimentale dell’AUTOCOSTRUZIONE per l’ edificazione di n. 16 alloggi, costruiti in gran parte direttamente dagli assegnatari.

Recentemente, a seguito della presentazione al bando regionale Prerp 2008/2010, di un progetto di totale rifacimento, con l’aggiunta di un piano, del completo rinnovamento impiantistico ed energetico delle palazzine di Via Fiume e di Via Trieste di proprietà comunale, che prevede un costo complessivo di oltre 6.000.000.= di euro, vi e’ stata l’assegnazione di una quota di finanziamento di oltre 4.500.000 euro.
Tale intervento permetterà di avere a disposizione n. 24 nuovi alloggi.

Nel quadro delle difficoltà locali, va purtroppo evidenziata una notevole quantità di procedimenti avviati per sfratti per morosità convalidati dal tribunale.

I 46 sfratti, di nostra conoscenza, come si e’ sempre fatto, andranno accompagnati al fine di evitare conclusioni traumatiche per le famiglie.

All’ufficio problemi della casa , sono tutt’ora giacenti in graduatoria circa n. 150 domande per assegnazione di alloggio ERP, da parte di famiglie non in possesso delle risorse economiche per accedere al mercato privato.

Altre circa 150 domande sono inoltrate da inquilini in locazione nel mercato privato, che chiedono risorse di FSA (Fondo Socio Assistenziale) per riuscire ad attenuare il peso dei costi della casa sempre più’ alti.

L’attenzione permanente, sui problemi dell’abitare, di questa amministrazione, ha consentito di aprire un’interlocuzione serrata con Aler, finalizzata all’obiettivo nei prossimi anni di far fronte, con una serie modulata di interventi, al continuo fabbisogno di alloggi
nelle varie forme di pubblica, convenzionata, privata, cercando nel

contempo di non provocare cementificazioni inutili ma di concordare l'uso più oculato possibile delle aree disponibili in difesa del consumo di territorio.

Questo percorso, concordato con il gruppo di tecnici incaricato per l’estensione del PGT, sarà posto in visione e discussione nei prossimi mesi nella fase preliminare all'adozione del PGT stesso.

Tale visione e partecipazione complessiva e’ necessaria, poichè gli interventi programmati, toccheranno più aspetti, la residenza, la scuola, il tempo libero e la mobilità, essendo quindi di grande interesse per tutti.

In questa attività progettuale si dovrà’ tenere conto anche delle possibilità e dei vincoli offerti dal piano casa regionale.

Per concludere, questa introduzione non vuole essere esaustiva, ma spera di contribuire ad un ulteriore approfondimento, rispetto all’allargamento della partecipazione e dei contributi necessari per il raggiungimento di equilibrate soluzioni, rispetto al fabbisogno abitativo di Vimodrone.

Luigi VERDERIO
Assessore alle POLITICHE SOCIALI
e ai problemi della CASA

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