mercoledì 23 febbraio 2022

DALLA GAZZETTA DELLA MARTESANA 21 FEBBRAIO 2022

 


Verso le elezioni

A Vimodrone il sindaco Dario Veneroni si ricandida: coalizione allargata ai Cinque Stelle

Il primo cittadino ha sciolto le riserve: punta alla rielezione anche col sostegno al primo turno di Vimodrone Futura, oltre che del Pd, di Vimodrone sei tu e de Il Ponte.


Politica Martesana, 21 Febbraio 2022 ore 13:49

A Vimodrone il sindaco Dario Veneroni si ricandida: coalizione allargata ai Cinque Stelle. Il primo cittadino ha sciolto le riserve: punta alla rielezione anche col sostegno al primo turno di Vimodrone Futura, oltre che del Pd, di Vimodrone sei tu e de Il Ponte.

Dario Veneroni si ricandida a sindaco

Squadra che vince non si cambia, recita il detto. Se poi (come nel caso specifico) si allarga, allora le possibilità di successo non possono che aumentare. Oggi, lunedì 21 febbraio 2022, nello spazio L'Hub di via Cesare Battisti, il sindaco uscente ha ufficializzato la sua candidatura alla guida di Vimodrone verso le elezioni comunali che (manca ancora la data) si terranno in primavera. Ed è la sua quarta volta. Accanto a lui ci sono gli alleati "storici": dal Pd a Vimodrone sei tu, passando per la civica de Il Ponte. A loro si aggiungono delle novità per nulla secondarie: da una parte Vimodrone Futura (che alle elezioni comunali nel 2017 si presentò da sola in contrapposizione a Veneroni, arrivando all'apparentamento al secondo turno di ballottaggio), dall'altra i pentastellati, che dopo quasi cinque anni di opposizione hanno deciso di appoggiare Veneroni e di entrare nella coalizione. Un passaggio reso possibile da un confronto iniziato a settembre, fino alla "fumata bianca" frutto anche degli ultimi mesi di un dialogo che è passato anche attraverso i lavori del Consiglio comunale.

La decisione di riprovarci

Veneroni non ha nascosto il "travaglio interiore" alla base della decisione di riprovarci, ma ha poi aggiunto come per lui la politica non sia un lavoro, "ma un servizio rivolto al bene comune e dei cittadini. Ho un debito di riconoscenza verso Vimodrone, città nella quale sono nato, sono andato a scuola, ho creato la mia famiglia ed è insediata la mia impresa - ha spiegato - E' la mia quarta volta da candidato sindaco: qualcuno potrebbe dire che è ora di cambiare, ma in questi anni ho accumulato competenze tecniche e amministrative, senza contare che ora Vimodrone non è più un piccolo paese, ma conta sempre di più a livello provinciale. Non siamo più un semplice Comune schiacciato tra Milano, Segrate, Cernusco sul Naviglio e Cologno Monzese".

"Vimodrone sta cambiando e continuerà a farlo"

"Vimodrone sta cambiando profondamente il proprio volto, tenendo ferme le parole d'ordine solidarietà, sicurezza, partecipazione e coesione sociale - ha proseguito Veneroni, da poco diventato anche consigliere metropolitano con deleghe al Bilancio e al Patrimonio - In questi cinque anni ci sono state anche contrapposizioni accese in coalizione, ma questo si chiama confronto. Non si finisce sempre a tarallucci e vino: sono le regole della democrazia e del dialogo".

L'attenzione non poteva non essere puntata sui diversi interventi urbanistici che hanno modificato decisamente lo sky line di Vimodrone. Veneroni si è soffermato su due ambiti in particolare, focalizzati sulla Padana: quello dell'ex Idalium (con l'abbattimento del palazzo blu inutilizzato da più di un decennio e la nascita di un'area commerciale e di un insediamento residenziale) e della De Padova, dove a giorni (il 24 febbraio) verrà inaugurato un nuovo supermercato, ma nel cui sedime sorgerà "anche una piazza con fontane e giochi d'acqua, oltre a servizi - ha sottolineato - Il tutto per far vivere ancora di più il territorio ai cittadini".

Dall'emergenza Covid e alle politiche green

Veneroni non poteva non sottolineare la volontà di aprire in città un centro vaccinale per fronteggiare l'emergenza Covid, focalizzandosi poi sulla "Green Way" che sta sorgendo lungo la ex Statale 11: "A ridosso del Quartiere Mediolanum stiamo realizzando un parco urbano reso possibile anche grazie all'adesione al progetto ForestaMi, con l'obiettivo di ridurre la produzione di Co2", ha sottolineato. Senza tralasciare il Parco Est delle Cave di cui il sindaco è tra l'altro presidente e al centro (con Cava Gabbana) di un intervento che ha sollevato (e continua a farlo) non poche polemiche. "Nel Plis abbiamo inserito ben 2 dei 5 chilometri quadrati di territorio comunale: con il nuovo Pgt la dotazione verde aumenterà ancora di più - ha proseguito - Cava Gabbana era un'area abbandonata, privata, inaccessibile ai cittadini e pericolosa: ora, con l'intervento di riempimento richiesto dalla proprietà, potrà diventare un'oasi naturalistica pubblica e frequentabile, a venti minuti di metro dal centro di Milano, con un'ampia zona umida e nuove piantumazioni. Lasciare tutto così, senza poterla utilizzare, sarebbe stato stupido".

Le altre "frecce all'arco"

Sul fronte Lavori pubblici, l'accento è stato posto sugli interventi migliorativi e incentrati sulla sicurezza stradale avviati o già portati a compimento sulla Padana, in via Fiume e via Sant'Anna. "Capisco le lamentele dei commercianti per un cantiere lungo, ma a fine marzo-inizi di aprile riconsegneremo anche a loro una strada dove sarà più bello passeggiare in centro". Un riferimento è poi andato a Villa Torri ("investiremo 1,1 milioni di euro per farla diventare un polo culturale") e ai quartieri, che spesso di lamentano di "sentirsi dimenticati - ha dichiarato Veneroni - Tuttavia a breve saranno conclusi i lavori di messa in sicurezza della Provinciale a Cascina Crivella, anche con la posa di un semaforo pedonale a chiamata". Senza dimenticare Cava Gaggiolo ("la Regione con i fondi del Pnrr conta di bonificare un'area pesantemente inquinata anche da idrocarburi") e lo sport. Veneroni ha infatti annunciato la possibilità di realizzare un nuovo centro sportivo "degno di questo nome" grazie a un project financing, che potrebbe sorgere "tra le vie Ariosto e Leopardi a ridosso della struttura utilizzata dal Real Milano. Sarà dotato non solo di una pista d'atletica, ma anche di una piscina e di campi da paddle, segno di come Vimodrone si stia dimostrando sempre più attrattiva per quanto riguarda gli investimenti".

La squadra del Veneroni (forse) quater si è allargata

A intervenire oggi, lunedì, alla presentazione della candidatura di Veneroni, sono stati tra gli altri il segretario del Pd Mattia Peduzzi, l'assessore di Vimodrone Futura Marco Albertini e i capigruppo di Vimodrone sei tu Francesco De Bartolomeo, de Il Ponte Rosa Maria Beninati e dei Cinque Stelle Silvana Brondoni.

"Stare all'opposizione non ci permette di incidere come vorremmo - ha spiegato Brondoni - Questa alleanza ci garantisce invece una nuova opportunità per veder riconosciuto il nostro impegno e portare a compimento dei progetti su cui abbiamo sempre creduto, anche se da prospettive diverse. Abbiamo preso la scelta di essere una parte integrante: ci siamo e vogliamo continuare a esserci".

"Questa scelta è stata il frutto di un confronto costante, oltre che di senso di responsabilità - ha proseguito Albertini - Sono stati tre i motivi che ci hanno spinto a prendere questa decisione: i risultati ottenuti in questi quattro anni e mezzo, garantire la continuità per costruire la ripresa post Covid e il fatto che tutte queste forze che ora sostengono Veneroni hanno sempre lavorato per il bene di Vimodrone, anche se magari da ottiche diverse".

La possibilità di allargare ancora di più la squadra

A pesare c'è l'assenza di Rifondazione Comunista (passata all'opposizione dopo la fuoriuscita da Vimodrone sei tu e l'allontanamento dell'assessore Luigi Verderio nell'estate 2020, che può contare in aula sui due consiglieri Marco Messineo e Aurelio Lamorte) e di Italia Viva, rappresentata nel parlamentino da Aurora Alma Maria Impiombato Andreani. Sono in corso trattative per capire se la squadra sin qui formata da Veneroni possa allargarsi ancora di più, ma le speranze sembrano ridotte al lumicino, soprattutto per quanto riguarda il Prc. Leggermente migliori le aspettative per Iv, anche se un possibile tandem con Azione renderebbe ancora più improbabile che le due formazioni che fanno riferimento a livello nazionale a Matteo Renzi e Carlo Calenda possano inserirsi in una coalizione con i pentastellati.


 

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