Verso le elezioni
A Vimodrone il sindaco Dario
Veneroni si ricandida: coalizione allargata ai Cinque Stelle
Il primo
cittadino ha sciolto le riserve: punta alla rielezione anche col sostegno al
primo turno di Vimodrone Futura, oltre che del Pd, di Vimodrone sei tu e de Il
Ponte.
Politica
Martesana, 21 Febbraio 2022 ore 13:49
A Vimodrone
il sindaco Dario Veneroni si ricandida: coalizione allargata ai Cinque
Stelle. Il primo cittadino ha sciolto le riserve: punta alla rielezione anche
col sostegno al primo turno di Vimodrone Futura, oltre che del Pd, di Vimodrone
sei tu e de Il Ponte.
Dario Veneroni si ricandida a sindaco
Squadra che
vince non si cambia, recita il detto. Se poi (come nel caso specifico) si
allarga, allora le possibilità di successo non possono che aumentare. Oggi,
lunedì 21 febbraio 2022, nello spazio L'Hub di via Cesare Battisti, il sindaco
uscente ha ufficializzato la sua candidatura alla guida di Vimodrone verso le
elezioni comunali che (manca ancora la data) si terranno in primavera. Ed è la
sua quarta volta. Accanto a lui ci sono gli alleati "storici": dal Pd
a Vimodrone sei tu, passando per la civica de Il Ponte. A loro si aggiungono
delle novità per nulla secondarie: da una parte Vimodrone Futura (che alle
elezioni comunali nel 2017 si presentò da sola in contrapposizione a Veneroni,
arrivando all'apparentamento al secondo turno di ballottaggio), dall'altra i
pentastellati, che dopo quasi cinque anni di opposizione hanno deciso di
appoggiare Veneroni e di entrare nella coalizione. Un passaggio reso possibile
da un confronto iniziato a settembre, fino alla "fumata bianca"
frutto anche degli ultimi mesi di un dialogo che è passato anche attraverso i
lavori del Consiglio comunale.
La decisione di riprovarci
Veneroni non
ha nascosto il "travaglio interiore" alla base della decisione di
riprovarci, ma ha poi aggiunto come per lui la politica non sia un lavoro,
"ma un servizio rivolto al bene comune e dei cittadini. Ho un debito di
riconoscenza verso Vimodrone, città nella quale sono nato, sono andato a
scuola, ho creato la mia famiglia ed è insediata la mia impresa - ha spiegato -
E' la mia quarta volta da candidato sindaco: qualcuno potrebbe dire che è ora
di cambiare, ma in questi anni ho accumulato competenze tecniche e amministrative,
senza contare che ora Vimodrone non è più un piccolo paese, ma conta sempre di
più a livello provinciale. Non siamo più un semplice Comune schiacciato tra
Milano, Segrate, Cernusco sul Naviglio e Cologno Monzese".
"Vimodrone sta cambiando e continuerà a
farlo"
"Vimodrone
sta cambiando profondamente il proprio volto, tenendo ferme le parole d'ordine
solidarietà, sicurezza, partecipazione e coesione sociale - ha proseguito
Veneroni, da poco diventato anche consigliere metropolitano con deleghe al Bilancio
e al Patrimonio - In questi cinque anni ci sono state anche contrapposizioni
accese in coalizione, ma questo si chiama confronto. Non si finisce sempre a
tarallucci e vino: sono le regole della democrazia e del dialogo".
L'attenzione
non poteva non essere puntata sui diversi interventi urbanistici che hanno
modificato decisamente lo sky line di Vimodrone. Veneroni si è soffermato su
due ambiti in particolare, focalizzati sulla Padana: quello dell'ex Idalium
(con l'abbattimento del palazzo blu inutilizzato da più di un decennio e la
nascita di un'area commerciale e di un insediamento residenziale) e della De
Padova, dove a giorni (il 24 febbraio) verrà inaugurato un nuovo supermercato,
ma nel cui sedime sorgerà "anche una piazza con fontane e giochi d'acqua,
oltre a servizi - ha sottolineato - Il tutto per far vivere ancora di più il
territorio ai cittadini".
Dall'emergenza Covid e alle politiche green
Veneroni non
poteva non sottolineare la volontà di aprire in città un centro vaccinale per
fronteggiare l'emergenza Covid, focalizzandosi poi sulla "Green Way"
che sta sorgendo lungo la ex Statale 11: "A ridosso del Quartiere
Mediolanum stiamo realizzando un parco urbano reso possibile anche grazie
all'adesione al progetto ForestaMi, con l'obiettivo di ridurre la produzione di
Co2", ha sottolineato. Senza tralasciare il Parco Est delle Cave di cui il
sindaco è tra l'altro presidente e al centro (con Cava Gabbana) di un
intervento che ha sollevato (e continua a farlo) non poche polemiche. "Nel
Plis abbiamo inserito ben 2 dei 5 chilometri quadrati di territorio comunale:
con il nuovo Pgt la dotazione verde aumenterà ancora di più - ha proseguito -
Cava Gabbana era un'area abbandonata, privata, inaccessibile ai cittadini e
pericolosa: ora, con l'intervento di riempimento richiesto dalla proprietà,
potrà diventare un'oasi naturalistica pubblica e frequentabile, a venti minuti
di metro dal centro di Milano, con un'ampia zona umida e nuove piantumazioni.
Lasciare tutto così, senza poterla utilizzare, sarebbe stato stupido".
Le altre "frecce all'arco"
Sul fronte
Lavori pubblici, l'accento è stato posto sugli interventi migliorativi e incentrati
sulla sicurezza stradale avviati o già portati a compimento sulla Padana, in
via Fiume e via Sant'Anna. "Capisco le lamentele dei commercianti per un
cantiere lungo, ma a fine marzo-inizi di aprile riconsegneremo anche a loro una
strada dove sarà più bello passeggiare in centro". Un riferimento è poi
andato a Villa Torri ("investiremo 1,1 milioni di euro per farla diventare
un polo culturale") e ai quartieri, che spesso di lamentano di
"sentirsi dimenticati - ha dichiarato Veneroni - Tuttavia a breve saranno
conclusi i lavori di messa in sicurezza della Provinciale a Cascina Crivella,
anche con la posa di un semaforo pedonale a chiamata". Senza dimenticare
Cava Gaggiolo ("la Regione con i fondi del Pnrr conta di bonificare
un'area pesantemente inquinata anche da idrocarburi") e lo sport. Veneroni
ha infatti annunciato la possibilità di realizzare un nuovo centro sportivo
"degno di questo nome" grazie a un project financing, che potrebbe
sorgere "tra le vie Ariosto e Leopardi a ridosso della struttura
utilizzata dal Real Milano. Sarà dotato non solo di una pista d'atletica, ma
anche di una piscina e di campi da paddle, segno di come Vimodrone si stia
dimostrando sempre più attrattiva per quanto riguarda gli investimenti".
La squadra del Veneroni (forse) quater si è allargata
A
intervenire oggi, lunedì, alla presentazione della candidatura di Veneroni,
sono stati tra gli altri il segretario del Pd Mattia Peduzzi,
l'assessore di Vimodrone Futura Marco Albertini e i capigruppo di
Vimodrone sei tu Francesco De Bartolomeo, de Il Ponte Rosa Maria
Beninati e dei Cinque Stelle Silvana Brondoni.
"Stare
all'opposizione non ci permette di incidere come vorremmo - ha spiegato
Brondoni - Questa alleanza ci garantisce invece una nuova opportunità per veder
riconosciuto il nostro impegno e portare a compimento dei progetti su cui
abbiamo sempre creduto, anche se da prospettive diverse. Abbiamo preso la
scelta di essere una parte integrante: ci siamo e vogliamo continuare a
esserci".
"Questa
scelta è stata il frutto di un confronto costante, oltre che di senso di
responsabilità - ha proseguito Albertini - Sono stati tre i motivi che ci hanno
spinto a prendere questa decisione: i risultati ottenuti in questi quattro anni
e mezzo, garantire la continuità per costruire la ripresa post Covid e il fatto
che tutte queste forze che ora sostengono Veneroni hanno sempre lavorato per il
bene di Vimodrone, anche se magari da ottiche diverse".
La possibilità di allargare ancora di più la squadra
A pesare c'è
l'assenza di Rifondazione Comunista (passata all'opposizione dopo la
fuoriuscita da Vimodrone sei tu e l'allontanamento dell'assessore Luigi
Verderio nell'estate 2020, che può contare in aula sui due consiglieri Marco
Messineo e Aurelio Lamorte) e di Italia Viva, rappresentata nel
parlamentino da Aurora Alma Maria Impiombato Andreani. Sono in corso
trattative per capire se la squadra sin qui formata da Veneroni possa
allargarsi ancora di più, ma le speranze sembrano ridotte al lumicino,
soprattutto per quanto riguarda il Prc. Leggermente migliori le aspettative per
Iv, anche se un possibile tandem con Azione renderebbe ancora più improbabile
che le due formazioni che fanno riferimento a livello nazionale a Matteo
Renzi e Carlo Calenda possano inserirsi in una coalizione con i
pentastellati.