Congratulazioni al popolo cileno che ieri con un referendum ha deciso di farla finita con la Costituzione che aveva imposto l'assassino Pinochet prima di ritirarsi.
Lo aveva profetizzato Salvador Allende prima di essere ammazzato dai golpisti agli ordini degli Stati Uniti.
L'ondata di proteste che ha portato a questo risultato storico è cominciata con scontri di piazza e manifestazioni spontanee (moltitudinarie direbbe qualcuno) di giovani e settori popolari che si sono andate estendendo sempre più nel paese man mano che la repressione del governo liberista e di destra di Pinera suscitava crescente rabbia e indignazione.
Gli stessi partiti della sinistra erano rimasti spiazzati e sorpresi. La mobilitazione sociale ha messo in discussione un governo che sembrava forte facendo emergere le contraddizioni e le ingiustizie insite nel modello neoliberista di cui il Cile di Pinochet è stato il primo laboratorio: http://www.maurizioacerbo.it/blogs/?p=2873
Un anno fa in America Latina si discuteva di fine del ciclo progressista. Ora in pochi giorni, prima dalla #Bolivia ora dal #Cile, arrivano due enormi vittorie popolari.
L'unica lotta che si perde è quella che si abbandona.
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