Gli Stati
Uniti stanno utilizzando il nostro territorio come tappa di un ponte
aero-navale per uomini e mezzi, come deposito di materiale bellico (anche
nucleare) e come snodo strategico delle comunicazioni satellitari.
Da Aviano e
Vicenza passando per Pisa, Livorno, Napoli, Sigonella e Niscemi, tutto il Paese
è coinvolto nel nuovo conflitto che si sta preparando con l’Iran…
Perché?
-Perché
l’Italia è oggi il 5° avamposto militare statunitense a livello globale.
-Perché dal
1954 la presenza delle basi statunitensi è coperta da segreto di Stato. L’Italia è un Paese a sovranità limitata.
-Perché la
politica estera italiana continua ad essere al servizio di quella degli Stati
Uniti e della Nato.
L’Italia è
un Paese in guerra da almeno trent’anni senza che mai abbia subito minacce o
attacchi da nessuno.
ORA BASTA !
E’ tempo di
organizzare una risposta decisa.
E’ tempo che
l’Italia muova passi concreti verso una propria politica estera di pace,
ricostruendo relazioni internazionali basate sul dialogo e la cooperazione.
Il governo
“del cambiamento” cambi davvero rotta rispetto al passato:
1 – non
conceda l’uso delle basi per l’ennesima guerra voluta dagli Stati uniti;
2 – ritiri i
soldati italiani dall’Iraq e da tutti gli scenari in cui agiscono come forze di
occupazione. Viceversa, li impieghi di supporto alla protezione civile per le
devastanti emergenze ambientali del Paese;
3 – riduca
drasticamente le spese militari: 70 milioni di euro al giorno sono una pazzia !
Si investa in occupazione, istruzione pubblica, sanità, cultura e manutenzione
del territorio;
4 – fermi
immediatamente l’esportazione ed il transito d’armi verso i Paesi del Golfo e
la Turchia, principali responsabili della destabilizzazione del Medio Oriente,
prendendo esempio dal coraggioso sciopero dei portuali di Genova;
5 – firmi il
“Trattato sulla proibizione delle armi nucleari” approvato dall’Assemblea
Generale dell’ONU, si renda indisponibile al paventato stoccaggio di altre 50
bombe nucleari provenienti dalla Turchia e si attivi per sloggiare quelle già
presenti sul territorio nazionale;
6 – rimuova
il segreto di Stato sulla presenza militare statunitense come primo passo per
mettere pubblicamente in discussione l’adesione dell’Italia alla Nato.
CONTRO LE GUERRE. PER LA PACE E LA
SOLIDARIETA’ TRA I POPOLI
Partito della Rifondazione
Comunista-Sinistra Europea
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