Alba
Vastano*
Roma, 14
Aprile. Teatro Quirino.
Si apre
ufficialmente la campagna elettorale per la lista “La Sinistra”. Il simbolo che
la rappresenta è quello della Sinistra Europea Gue/Ngl. Un simbolo che ora è
anche una speranza per tutti coloro che credono che sia ancora fondamentale che
la Sinistra possa e debba esserci nel Parlamento europeo, dove si decidono e si
definiscono i destini politici ed economici degli Stati membri. Il nostro paese
è orfano da tempo della Sinistra parlamentare e non può restarlo ancora. Gli
effetti del disastro, dovuto alla totale assenza della Sinistra in opposizione
alle forze governative sono evidenti a tutti. Ѐ in atto lo smantellamento dello
Stato sociale e l’oscuramento di tutti i diritti costituzionali, ma è anche in
atto la repressione sulla libertà delle persone e viene legittimato lo Stato di
polizia con la legge salviniana sulla sicurezza. Siamo al Far West e il
ministro degli interni ha le sembianze di uno sceriffo. Ѐ necessario ripartire
dall’Europa che ha in mano, con i Trattati, l’economia e le costituzioni dei
paesi membri. Uscirne non è forse la soluzione migliore meglio esserci per
tentare di cambiarla l’Europa, restituendo diritti sociali e civili alle
persone e ripristinando il nostro articolo della Carta costituzionale sul
principio di uguaglianza, creando un nuovo modello di accoglienza, integrazione
ed inclusione alla “Mimmo Lucano”. Le prossime elezioni ci presentano una sfida
importante il cui obiettivo è “la costruzione di uno spazio politico
alternativo sia alla prosecuzione delle politiche neoliberiste, causa di
disuguaglianza e povertà, sia al crescere della barbarie dei razzismi e dei
nazionalismi”.
Una sfida
che siamo tutti tenuti ad accogliere e ad affrontare dandoci ancora la
possibilità di ricostruire una vera e forte opposizione da Sinistra. In Europa ci
si sta, ma non alle condizioni dei Trattati che stringono in una morsa i nostri
diritti costituzionali, soprattutto il diritto al lavoro. Pertanto “Lavorare
meno, lavorare tutti… e a pari salario” è il primo diritto. Lavoro per tutti e
una vita dignitosa al primo posto nella sfida che si pone la Sinistra europea.
L’impegno parte dal Quirino, ma è da tempo in incubazione. Ѐ in atto una
campagna elettorale laboriosa e complessa che vede tanti compagni e compagne
impegnati a parlare degli obiettivi del programma della lista a migliaia,
milioni di persone che non ci credono più ed hanno affidato le loro vite e il
futuro dei loro figli a chi sta togliendo loro proprio ciò in cui sperano, una
vita dignitosa. Gli obiettivi della lista “La Sinistra” sono quelli che
naturalmente ogni Stato di diritto ha nella sua costituzione e che dovrebbero
essere tutti applicati.
In molti
Stati europei e nel mondo, con il dilagare delle politiche neoliberiste e delle
destre emergenti non è più così da molto tempo e la situazione sta precipitando
con la deriva reazionaria, fenomeno di cui stiamo subendo gli effetti nefasti e
che si stanno accentuando con l’insediamento dell’attuale governo giallo verde,
frutto dei precedenti che hanno lavorato per distruggere lo Stato sociale. Ѐ
arrivato il momento, con l’occasione delle prossime elezioni del 26 maggio, di
tentare di rompere la gabbia dei Trattati costruiti nel segno del liberismo e
dell’austerity a solo vantaggio delle lobby di potere e della finanza
speculativa. Chi crede che ci possa essere una società più giusta, in cui i
diritti e le ricchezze siano equamente distribuite e chi ritiene che chi più ha
più deve dare per il bene comune, chi non si pensa più comunista e di Sinistra
di altri, ma si accomuna a tutti coloro che s’impegnano nelle lotte comuni e
avverte il dovere di fermare con ogni mezzo la guerra tra poveri, voluta da chi
tende a spostare le responsabilità facendole confluire sui migranti e sul mondo
degli invisibili, non potrà che supportare alle elezioni europee il gruppo
Se/Gue dando il suo voto alla lista “La Sinistra”
Il programma in pillole, 11 punti per
cambiare l’Europa e la nostra vita
No alla Ue
delle elites e dei tecnocrati per la rifondazione democratica dell’Europa: va
abolita la Troika e ampliati i poteri del Parlamento europeo a scapito degli
organismi intergovernativi come il Consiglio e la commissione. Si pensa ad
un’Europa federale fondata sui diritti sociali, civili, di libertà e delle
persone
Stop
austerità e liberismo: Cancellazione del Fiscal Compact ed eliminazione dalla
nostra costituzione del pareggio di bilancio. Trasformazione dei ruoli e degli
strumenti della BCE, il cui obiettivo dovrebbe essere la buona occupazione e
rispondere agli indirizzi del Parlamento europeo. Va istituita un’agenzia di
rating pubblica “per sottrarsi al solo giudizio di quelle private. Va promossa
una conferenza internazionale per la ristrutturazione del debito.
Stop
paradisi fiscali. Stop finanza tossica Nella Ue della libertà assoluta nel
movimento dei capitali, la finanza speculativa non ha nessun controllo: E’
urgente una bonifica del sistema finanziario e vietare tutte le transazioni con
i paradisi fiscali (anche se si tratta di Stati membri Ue) sanzionando le
banche che hanno relazioni finanziarie con gli evasori.
Stop TTIP,
per un commercio equo sostenibile: Le politiche commerciali europee devono
essere subordinate al rispetto dei diritti del lavoro e alla salvaguardia della
natura.
Un Green New
Deal per la natura, il clima e la transizione ecologica dell’economia: L’Europa
entro il 2030 deve ridurre le emissioni di gas serra del 65%. L’energia venga
da fonti rinnovabili al 45%
Lavoro per
tutti: 32 ore a parità di salario, salario minimo europeo, reddito di base,
welfare: è necessario definire un salario minimo orario a livello europeo per
contrastare i processi di dumping sociale
Per
un’Europa femminista: Per l’autodeterminazione e la libertà delle persone: attuazione
della convenzione di Istanbul, affermazione dei diritti delle persone LGBTQI,
matrimonio egualitario, diritto di adozione anche per i single, accesso alla
fecondazione assistita, anche eterologa. Uguale rappresentanza delle donne
nella politica e nello spazio pubblico
Per i diritti
delle e dei migranti: Riforma del regolamento di Dublino e dello spazio
Schengen, investimenti in politiche di inclusione sociale, diritto alla
cittadinanza “ius soli”, chiusura delle strutture di detenzione amministrativa,
invalidazione dei provvedimenti che impediscono il soccorso ai migranti in mare
o in qualunque luogo o circostanza
Un nuovo
modello per il Sud: La questione non è solo italiana, ma europea. E’ necessario
impedire che passi un’Europa a due velocità, così come sta accadendo in Italia
con la “secessione dei ricchi” contenuta nel progetto di autonomia regionale
differenziata. Il riequilibrio fra nord e sud è il fondamentale aspetto del
nuovo modello di sviluppo
Per l’Europa
dei saperi e delle culture: Ai Trattati economici vanno contrapposti saperi e
culture. Per questo è necessario potenziare la scuola pubblica, garantire il
libero accesso alle università, abolendo i numeri chiusi alle facoltà e
potenziando le risorse per il diritto allo studio, promuovere le diversità
delle espressioni artistiche, culturali e linguistiche. Proteggere la cultura
dalle privatizzazioni e potenziare normative di tutela per gli operatori del
settore
Un’Europa in
pace e fattore di pace nel mondo: L’Europa “Fortezza” con progetti di nuovi
armamenti, portaerei ed eserciti va contrastata. Va superata quindi la Nato che
non appartiene più alla storia attuale. L’Ue si impegni ad esigere il disarmo
nucleare, una drastica riduzione dell’armamento convenzionale e il commercio
delle armi, mettendo in atto la conversione dell’industria bellica. Lotta alla
mafia, allo schiavismo e allo sfruttamento sessuale di donne e minori. L’Ue,
dando seguito agli impegni presi, deve condannare ogni violenza e
organizzazione neofascista e neonazista.
Le voci dei candidati dal teatro
Quirino di Roma
Tante voci
di compagni e compagne sul palco del Quirino. Voci che portano messaggi di
speranza, voci indignate contro i poteri neoliberisti che l’Europa l’hanno venduta
alle banche. Voci che si susseguono su grandi temi fra cui domina il lavoro e
la questione dei migranti, la violenza di genere, l’ambiente, i diritti civili.
L’apertura dell’assemblea ha una voce prorompente che arriva e penetra. Ѐ
Marilena Grassadonia, candidata capolista per il centro. Parla dei diritti
violati delle persone LGBQTI. Siamo ancora al medioevo in un Paese in cui
Pillon ha ancora parola promuovendo la famiglia tradizionale come fosse l’unica
possibile. E dove è stata violata nella sua bellezza antica la città di Verona
con un congresso che medievale è dir poco. “Da 20 anni lotto perché le famiglie
siano luogo di amore, di responsabilità e di realizzazione delle identità di
ognuno- dice Marilena- e assisto sgomenta al rovesciamento di questi valori da
parte delle destre che partendo dalla famiglia si battono per fomentare odio e
intolleranza per mettere gli uni contro gli altri, cancellando la scuola come
baluardo di resistenza e cultura laica”.
Potente la
voce del segretario nazionale del Partito della Rifondazione comunista,
Maurizio Acerbo. “Noi dobbiamo costruire un’alternativa e in queste elezioni
europee lo facciamo con una lista che ha come riferimento Il Partito della
Sinistra europea che è una realtà che ha parlato la stessa lingua in tutti i
Parlamenti e in tutti Paesi. La nostra è un’opposizione per la democrazia, per
un’Europa dei popoli e delle lavoratrici e dei lavoratori che non sia una
fortezza, ma che abbia le porte aperte. Per un’Europa che si schieri con il
compagno Corbyn contro l’estradizione richiesta dagli Usa di Julian Assange….
“. Rimarca che “Noi come Gue /Sinistra europea non siamo interessati alla
sovranità nazionale, ma alla sovranità popolare”.
Da Nicola
Fratoianni, parlamentare di Sinistra italiana, candidato per il centro, arriva
una promessa e un impegno di unità e coerenza prima e dopo le elezioni europee
“Chi siamo noi, che cos’è la sinistra che mettiamo in campo oggi? La Sinistra è
quella che risponde a chi sta raccontando che la flat tax è la migliore delle
soluzioni per uscire dalla crisi, mentre è la più grande forma di esproprio
verso chi è già in difficoltà economica. A Matteo Salvini e a chi propone la
flat tax dobbiamo rispondere che noi vogliamo la patrimoniale …”. Da Luciana
Castellina, candidata in Grecia con la lista Syriza “Compagni e compagne debbo
dirvi che sono molto contenta che ci chiamiamo Sinistra. Era da tempo che non
avevamo una parola così chiara ed esplicita per andare alle elezioni. Qualcuno
di fronte a questo nome ha fatto anche lo “schizzinoso” davanti all’invito di
stare con noi. Noi lo abbiamo sperato, ma non hanno voluto”.
Il movimento
politico femminista è citato da Eleonora Forenza, europarlamentare uscente e
candidata capolista per il Sud: “Il movimento femminista oggi intende tenere
insieme la lotta contro il capitalismo, contro il patriarcato, contro il
razzismo”. Da Paolo Ferrero, vice presidente SE, candidato per il Nord ovest, il
via alla campagna elettorale “Dobbiamo fare una campagna elettorale di una
lista che è contro le destre fasciste, razziste patriarcali e contro il
liberismo, perché le destre sono cresciute in quanto il liberismo ha distrutto
i diritti dei più deboli e allora combattere le destre vuol dire combattere il
neoliberismo. Se si combatte solo uno dei due non si va da nessuna parte”
Mentre si
danno i volantini della lista si tenta un approccio di comunicazione per capire
quale aria tira. Persone che sono i probabili elettori, probabili perché da varie
tornate elettorali prevale un altro partito, quello degli astensionisti e sono
la maggioranza. Quella gente che la politica la mastica male, spesso ne è
fuori, se non totalmente ostile. Si raccoglie negli approcci con le persone per
parlare di politica, per informare sul programma della lista per le elezioni
europee, un palese e tangibile senso di sfiducia verso la politica, molti
dichiarano il non voto, molti peggio stanno convintamente con le destre. Alcuni
ripetono il mantra salviniano “prima gli italiani”. Altri sperano ancora di
acciuffare il reddito di cittadinanza e ringraziano la parte gialla del
governo. C’è uno smarrimento di tanti valori della nostra Costituzione. Questa
campagna sarà per i coraggiosi e noi lo siamo. Noi ci crediamo ancora. Si parte
per costruire un ‘Europa dei popoli, per un’Europa dei diritti uguali per
tutti, per la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici, contro ogni forma di
razzismo e di fascismo, per la tutela dell’ambiente naturale, per abbattere
ogni muro che crei diversità e odio razziale. Noi siamo con “La Sinistra” e per
i valori della Sinistra. Ce la faremo.