GRAZIE!
mercoledì 28 maggio 2014
sabato 24 maggio 2014
venerdì 23 maggio 2014
FERRERO: COSTRUIRE ANCHE IN ITALIA LA SINISTRA EUROPEA
FERRERO: COSTRUIRE ANCHE IN ITALIA LA SINISTRA EUROPEA
Siamo arrivati agli ultimi giorni di campagna elettorale, quelli decisivi. Non solo perché una buona fetta dell’elettorato sceglierà in questi giorni cosa votare, ma perché Renzi e Grillo stanno puntando tutte le loro carte sulla costruzione di un bipolarismo mediatico, per scatenare la campagna sul voto utile e catalizzare consensi. Questo avviene in un contesto in cui larga parte del popolo italiano vive una solitudine sofferente che non riesce a costituirsi in soggettività, in movimento collettivo. La politica viene così ridisegnata dagli uomini della provvidenza che promettono i miracoli. In una perfetta divisione di ruoli, l’intero spazio mediatico è occupato dall’uomo della provvidenza che punta sulla speranza e da quello che punta sulla rabbia. La forza del populismo di governo e di opposizione sta proprio qui, nel mettere a valore la passivizzazione di massa, proponendo una delega “all’uomo giusto”, in grado di risolvere tutti i problemi, contro i capri espiatori individuati di volta in volta. Non è un caso che Renzi — in nome del risparmio e della lotta alla casta — stia manomettendo la Costituzione e riducendo drasticamente la rappresentatività democratica delle istituzioni. Non è un caso che Renzi attacchi la Cgil e il sindacato in quanto tale: in un processo che punta a ridurre alla condizione di sudditi lavoratori e cittadini, ogni forma di organizzazione sindacale e di autonoma rappresentanza dei lavoratori deve essere spazzata via.
Per questo la proposta di un’altra Europa con Tsipras non è solo una diversa proposta politica ma una proposta alternativa a Renzi come a Grillo anche nella concezione della politica e della democrazia. Non chiediamo una delega all’uomo forte ma proponiamo un percorso in cui la costruzione di una rappresentanza politica della sinistra si intrecci con la costruzione di una soggettività politica di massa. Questo è l’unico antidoto contro le politiche neoliberiste e il parallelo processo di passivizzazione autoritaria che riduce i cittadini a sudditi. Per questo dovremo utilizzare questi ultimi giorni, a partire dal prestigio e dal consenso che abbiamo sin qui accumulato, per rovesciare l’ordine del discorso pubblico su due punti fondamentali. In primo luogo l’Europa così com’è è un disastro ma l’alternativa non è l’uscita dall’Europa magari condita dalla difesa della razza. Il problema non è ’euro si o euro no’ ma la sconfitta delle politiche neoliberiste e l’austerità.
In secondo luogo, per sconfiggere le politiche di austerità non bastano gli insulti, battere più o meno forte i pugni sul tavolo o chiudersi in casa propria. Serve la forza della mobilitazione popolare, una grande forza che si ponga al livello a cui si sono organizzati banchieri e padroni. Per questo la lista un’altra Europa con Tsipras — a differenza del M5S — non è presente solo in Italia: Tsipras è il candidato presidente di tutte le forze della sinistra europea e questa coalizione internazionale è indispensabile per costruire un movimento politico di massa europeo e sconfiggere le politiche di austerità. La stessa sovranità nazionale degli stati deve essere utilizzata in questa direzione e per questo proponiamo che gli stati disobbediscano ai trattati e alle direttive europee che hanno effetti negativi sui popoli: Renzi, invece di fare teatro, ritiri la firma dal fiscal compact e dichiari l’indisponibilità dell’Italia ad applicare quel trattato.
Propongo inoltre che si dica chiaramente che il voto alla lista Tsipras vale doppio: non solo per rovesciare le politiche neoliberiste ma per costruire la sinistra in Italia. Rifondazione Comunista propone che dall’esperienza elettorale parta un processo costituente della sinistra, che sarà tanto più agevole quanto maggiore sarà il successo della lista. Lavorare per fare Syriza anche in Italia è l’impegno che ci assumiamo ora e che confidiamo possa essere condiviso da tutti e tutte coloro che si sono impegnati per il successo della lista e da molti altri. Uscire dalla seconda repubblica senza cadere nel populismo significa lavorare per costruire la sinistra europea anche in Italia, significa costruire — nel contesto decisivo delle relazioni europee — una sinistra antiliberista che si ponga l’obiettivo di assumere relazioni e dimensione di massa. Un processo che parta dall’alto e dal basso, un processo partecipato, plurale e democratico che si dia il tempo necessario per dotarsi di una propria soggettività. Perché non possiamo continuare ad inseguire le scadenze elettorali mentre i rapporti sociali e l’immaginario collettivo vengono quotidianamente plasmati dai nostri nemici.
martedì 20 maggio 2014
20 MAGGIO 2014 - ORE 21 - CAMERA DEL LAVORO – PAROLE E MUSICHE PER UN’ALTRA EUROPA
20 MAGGIO 2014 - CAMERA DEL LAVORO – PAROLE E MUSICHE PER UN’ALTRA EUROPA
Martedi 20 maggio ore 21.00
“Il lavoro non è una merce. I territori cemento o solitudine”. E’ questo il tema scelto per un’importante iniziativa politica scelta per denunciare la precarizzazione del lavoro, così come la devastazione dei territori con le grandi opere. Contenuti alternativi per un’Altra Europa possibile.
Prima di tutto le persone! Camera del lavoro di Milano Parole e musiche per Un’altra Europa.
Con Corrado Mandreoli, Moni Ovadia, Nicoletta Dosio, Dijana Pavlovic. Conduce Massimo Cirri, Musica Orchestra NEMA PROBLEMA chiude la serata Paolo Rossi
Martedi 20 maggio ore 21.00
“Il lavoro non è una merce. I territori cemento o solitudine”. E’ questo il tema scelto per un’importante iniziativa politica scelta per denunciare la precarizzazione del lavoro, così come la devastazione dei territori con le grandi opere. Contenuti alternativi per un’Altra Europa possibile.
Prima di tutto le persone! Camera del lavoro di Milano Parole e musiche per Un’altra Europa.
Con Corrado Mandreoli, Moni Ovadia, Nicoletta Dosio, Dijana Pavlovic. Conduce Massimo Cirri, Musica Orchestra NEMA PROBLEMA chiude la serata Paolo Rossi
domenica 18 maggio 2014
venerdì 16 maggio 2014
PROSSIMO APPUNTAMENTO SABATO 17 MAGGIO 2014 DALLE ORE 15 ALLE ORE 17.30 VIA CATTANEO ZONA CONAD
L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS - PROSSIMO APPUNTAMENTO SABATO 17 MAGGIO 2014 DALLE ORE 15 ALLE ORE 17.30 VIA CATTANEO ZONA CONAD
domenica 11 maggio 2014
PROSSIMO APPUNTAMENTO VENERDI 16 MAGGIO 2014 DALLE 10 ALLE 12 – MERCATO - VIA BATTISTI ANGOLO MATTEOTTI
PROSSIMO APPUNTAMENTO VENERDI 16 MAGGIO 2014 DALLE 10 ALLE 12 – MERCATO - VIA BATTISTI ANGOLO MATTEOTTI
venerdì 9 maggio 2014
PRC VIMODRONE IN PIAZZA DOMENICA 11 MAGGIO DALLE ORE 10 ALLE ORE 12 PER LA LISTA “L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS”
Il Partito della Rifondazione Comunista di Vimodrone domenica 11 maggio 2014 dalle ore 10 alle ore 12 sarà in Piazza Unità d’Italia per sostenere la lista l’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS.
PRC VIMODRONE – Sinistra Europea
rifodrone.blogspot.com
Facebook: Prc Vimo
10° ANNIVERSARIO SINISTRA EUROPEA, 9 MAGGIO, ROMA
10° anniversario Sinistra Europea, 9 maggio, Roma Mattina del 9 Maggio, dalle 10 alle 12.00 hotel Nazionale in Piazza Montecitorio Tavola rotonda “9 Maggio 2004- 9 Maggio 2014 Sinistra Europea, dieci anni dopo, le sfide per cambiare l’Europa” Con Pierre Laurent-segretario nazionale PCF-Front De Gauche, Presidente Partito della Sinistra Europea Maite Mola – PC Spagna, Izquierda Unida, Vice Presidente del Partito della Sinistra Europea Paolo Ferrero – Segretario Nazionale PRC Fabio Amato – Segretariato Sinistra Europea, responsabile Esteri PRC-candidato l’Altra Europa con Tsipras Stelios Pappas – Coordinatore Dipartimento Europa Syriza Walter Pomar – PT Brasile Alfonso Gianni – fondazione Cercare ancora Roberto Musacchio - Associazione Altramente Eleonora Forenza – segreteria PRC candidata l’Altra Europa con Tsipras Toni Barbara- Ezquierda unida y alternativa Catalogna coordina Giovanna Capelli – esecutivo Sinistra europea Messaggio di Fausto Bertinotti ore 12 CONFERENZA STAMPA: Le proposte della sinistra Europa contro l’austerità: conferenza sul debito e piano per il lavoro. dalle ore 18 alle ore 24 in piazza Campo dei Fiori 9 maggio 2004- 9 Maggio 2014 Buon compleanno Sinistra Europea Basta austerità, basta neoliberismo: costruiamo l’Europa Sociale Interventi di FABIO AMATO coordinatore campagna sinistra europea per Tsipras-candidato l’altra europa con tsipras PAOLO FERRERO segretario nazionale PRC BARBARA SPINELLI l’altra europa con Tsipras PIERRE LAURENT segretario nazionale PCF- Front de Gauche Francia-Presidente Sinistra Europea MAITE MOLA PCE- Izquierda Unida Spagna-vicepresidente SInistra Europea STELIOS PAPPAS - Coordinatore Dipartimento Europa Grecia BARBARA SPINELLI- l’altra europa con Tsipras WALTER POMAR PT Brasile ELEONORA FORENZA-segreteria PRC candidata l’altra europa con Tsipras CONCERTO DEI SEIOTTAVI – rinogaetanotributeband
giovedì 8 maggio 2014
IL CONTRATTO A TERMINE E LA DEBACLE DEL PD
Il contratto a termine e la débâcle del Pd La soddisfazione con cui i partiti di centro destra hanno salutato l’ultima versione, uscita dalla Commissione del Senato, del Decreto sui contratti a termine e apprendistato è la miglior certificazione non solo degli ulteriori e quasi incredibili peggioramenti di una legge già pessima, ma della vera e propria banca rotta - non c’è altra parola - della rappresentanza parlamentare del Partito Democratico. Con la sola meritoria eccezione dell’On. Fassina, i parlamentari del Pd si sono lasciati soggiogare da alcuni notissimi nemici storici dei lavoratori e dei sindacati, a cominciare dall’On. Sacconi. Ed hanno infine accettato un testo normativo che mai i governi Berlusconi sarebbero riusciti ad ottenere a scapito dei lavoratori e di cui invece il «democratico» Renzi ed il «comunista» Poletti vanno invece addirittura fieri. Ma occorre venire subito al merito, perché ognuno possa giudicare per proprio conto se questi giudizi drastici siano o meno fondati e per questo articoliamo almeno due punti. 1) Il «fondo» del problema è ben conosciuto ed è già stato illustrato in altre occasioni: con il decreto Poletti i contratti a termine diventano «acausali», vale a dire possono essere conclusi senza una motivazione specifica anche se l’esigenza lavorativa che il lavoratore è chiamato a soddisfare non è temporanea bensì permanente. E’ allora innegabile che il contratto a termine «acausale» abbia una sola finalità: quella di tenere il lavoratore sotto il perpetuo ricatto del mancato rinnovo, né il lavoratore può sperare nella regola per cui dopo 36 mesi dovrebbe passare comunque a tempo indeterminato, perché per questo occorrerebbe che il datore gli faccia un ulteriore contratto che invece non gli farà mai potendo assumere al suo posto un nuovo precario. Ci si aspettava che di fronte ad una così chiara violazione della dignità del lavoratore, contraria anche allo spirito e alla lettera della normativa europea, i parlamentari del Pd, maggior partito della coalizione, reagissero: invece hanno trangugiato con la massima indifferenza la "acausalità" e fissato, in cambio, un falso obiettivo, onde poter poi vantare falsi successi. Il falso obiettivo è consistito nel ridurre le possibili proroghe di un contratto acausale da 8 a 5 il che però, come si comprende, non sposta di un millimetro il problema del potere ricattatorio consegnato al datore. Anche perché, come subito notato dai giuristi, una cosa è la proroga di un contratto altra cosa è il suo rinnovo ossia la stipula di un altro successivo contratto del tutto analogo: in altre parole dopo avere prorogato per cinque volte un contratto acausale a termine, niente impedisce di stipulare un altro contratto simile con le sue cinque proroghe e così via. Eppure i parlamentari Pd hanno avuto il coraggio di vantare questo inganno, o autoinganno, come un successo politico. 2) Esisteva tuttavia oltre alla causale del contratto un altro seppur meno efficace argine contro l’abuso dei contratti precari, vale a dire il loro "contingentamento" o fissazione di una percentuale insuperabile, all’interno di una stessa azienda rispetto al numero dei rapporti a tempo indeterminato. E’ una misura di salvaguardia antica risalente a più di vent’anni fa e adottata già dalla Legge n. 56/1987 che, appunto, demandava i contratti collettivi di stabilire quella percentuale massima che è stata per lo più poi fissata dai Ccnl nel 15-20 per cento per tutte le tipologie precarie ivi comprese, quando sono state introdotte, le somministrazioni di lavoro. Va notato che la giurisprudenza della Corte di Cassazione in tutti questi anni è stata concorde nell’affermare che in caso di stipula di un contratto precario oltre la percentuale, questo "sforamento" comportasse la sua automatica trasformazione a tempo indeterminato (es. Cass. n. 7.645/2011). Orbene il Decreto Poletti nella sua versione originale prevedeva una percentuale massima del 20 per cento, comprensiva sia di contratti a tempo determinato sia rapporti di lavoro somministrato, ma già in Commissione lavoro della Camera questi ultimi non sono più stati considerati compresi del 20 per cento col bel risultato che chi ha raggiunto la soglia del 20 per cento potrà continuare tranquillamente ad aggiungere altri rapporti a tempo determinato seppur somministrati tramite agenzia. Sembra addirittura che i parlamentari del Pd si siano fatti imbrogliare da qualcuno che ha raccontato loro che i lavoratori somministrati non sono veri precari perché avrebbero in realtà un rapporto a tempo indeterminato con l’agenzia, il che invece accade non più di una volta su dieci. Come che sia il limite del 20 per cento è stato così aggirato Ma restava ancora un punto importante e cioè il principio che il suo superamento avrebbe comportato la trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti eccedenti. Ebbene, anche su questo i parlamentari del Pd sono stati pronti al grosso passo indietro, a genuflettersi ai Poletti, ai Sacconi, agli Ichino ed ad accettare che il testo normativo preveda, invece della trasformazione, una semplice sanzione amministrativa per lo «sforamento». Sarebbe come prevedere che chi dà lavoro "in nero" sia soggetto, bensì, alla sanzione amministrativa ma senza più obbligo, allora, di mettere in regola il lavoratore. Si tratta di un assurdo giuridico oltre che di una vergogna politica, che l’ineffabile capo dei deputati Pd ed ex ministro del lavoro Cesare Damiano ha avuto il coraggio di definire come «differenza minimale» rispetto al testo originario. La verità purtroppo è che alla prova dei fatti tra le forze politiche rappresentate in parlamento solo i deputati di Sel e del Movimento 5 Stelle hanno tenuto un comportamento coerente, limpido e di appassionata difesa della dignità dei lavoratori. Ora, dopo lo scontato voto di fiducia che consentirà di consumare definitivamente questo vero crimine sociale, la parola dovrà passare a quanti nei movimenti e nella società civile hanno davvero a cuore i diritti dei lavoratori cercando di rivendicarli anche nelle aule di giustizia italiane ed europee. E su questo argomento torneremo ben presto.
mercoledì 7 maggio 2014
INTERVISTA DEI GIOVANI COMUNISTI DI PARMA A PAOLO FERRERO
INTERVISTA DEI GIOVANI COMUNISTI DI PARMA A PAOLO FERRERO I Giovani Comunisti di Parma hanno incontrato il Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, durante una tappa a Bologna del suo giro per sostenere i candidati all’europarlamento e i candidati sindaci nei comuni al voto il 25 maggio. Perchè Rifondazione appoggia la lista Tsipras? Il motivo principale è quello di voler mettere assieme le diverse anime della sinistra anti-liberista perchè il nemico sono le politiche di austerità e il liberismo, in modo da riuscire ad avere la forza per rompere con esse. Il problema più grande presente tra la gente è la rassegnazione e l’impotenza, produttori di disillusione e passivizzazione. Se riuscissimo a far funzionare una sinistra anti-liberista che riuscisse a ottenere risultati, ridaremmo fiducia a molti compagni e compagne. Dobbiamo rimettere in moto il conflitto di classe e a questo fine non serve solo un’azione di testimonianza, serve proprio aggregare le forze per far vedere come sia possibile cambiare. Quale è stato il contributo concreto che il partito ha dato nella costruzione di questa lista? Abbiamo proposto a Tsipras di fare il candidato presidente prima che egli stesso ci pensasse e abbiamo lavorato nella Sinistra Europea perchè ciò avvenisse. In Italia abbiamo dato la nostra disponibilità per presentare la lista senza presentare il simbolo. Fondamentale è stato il contributo di Rifondazione Comunista nella raccolta delle firme per presentare la lista, ad esempio in Valle d’Aosta senza di noi ci sarebbero stati molti problemi nel raccogliere 3.000 firme. Abbiamo messo a disposizione le nostre forze per costruire la lista e per presentare una lista autonoma dal Pd. Per noi il successo de L’Altra Europa con Tsipras è il successo del progetto di Rifondazione: è da anni che ci battiamo nel costruire una sinistra autonoma dal Partito Democratico con un progetto alternativo non subalterno ad esso. Questa è la lista Tsipras, questo è il nostro progetto politico. Chi è Paola Morandin candidata capolista nella circoscrizione Nord Est? L’abbiamo proposta insieme ad altri partiti e la riteniamo un’ottima candidatura. È un’operaia e delegata sindacale dell’Electrolux e da molti anni sta facendo battaglie in fabbrica contro questi padroni che vogliono tagliare i salari agli operai. Paola Morandin è anche una compagna di sinistra ed è stata anche iscritta a Rifondazione: una comunista che fa la sua battaglia in fabbrica. Mi piacerebbe molto se Paola andasse in parlamento: invito a votarla e a darle la preferenza perchè sarebbe una notizia in sé che un’operaia dell’Electrolux fosse eletta. Ci vanno molti notai, tanti avvocati, tanti lestofanti travestiti in molti modi e se ci andasse un’operaia sarebbe un segnale politico molto importante. Dopo le elezioni c’è in mente un progetto unitario tra i soggetti che hanno dato vita alla lista Tsipras? Qualche discussione c’è. La mia opinione è che bisogna lavorare a far si che dalla lista nasca un processo di aggregazione della sinistra, ripeto, autonoma dal Partito Democratico. Al congresso abbiamo proposto di fare un soggetto politico di sinistra in cui ognuno si possa iscrivere, in modo da costruire un soggetto largo che raggruppi le centinaia di migliaia di compagni di sinistra che non sono iscritti a nessun partito. C’è da fare un salto di qualità rispetto alla lista perchè nella lista è poco presente la realtà sociale delle lotte. Bisognerebbe essere invece un soggetto radicato nelle lotte in cui ci siano le avanguardie dei conflitti sociale ma questo ancora manca. Ovviamente per noi costruire un soggetto della sinistra antiliberista unitario non vuol dire sciogliere Rifondazione Comunista. Bisogna operare per avere un partito che faccia formazione, che costruisca conflitto, che aggreghi i lavoratori, che sia motore della trasformazione sociale e che nello stesso tempo, in modo non settario, sappia stare assieme ad altre forze per avere una presenza elettorale che permetta di andare al bar il martedì dopo le elezioni e di non essere preso in giro da quelli con cui si prende il caffè e che ti dicono:“Dove siete finiti?”. Cambiamo argomento, perchè iscriversi o perchè reiscriversi a Rifondazione Comunista nel 2014? Rifondazione Comunista è l’unico partito che in questi vent’anni si è battuto contro il neo liberismo, sempre: siamo stati gli unici ad avere votato contro il trattato di Maastricht nel 1992 e contro le politiche liberiste. Nello stesso tempo non si è chiusa nel nazionalismo, in poltiche dementi. Siamo una sinistra di classe antiliberista. Il Partito della Rifondazione Comunista pone il tema della rifondazione del comunismo e ritengo che non esista un tema più attuale di questo. Il capitalismo, palesemente, non è in grado di prospettare un futuro decente per l’umanità. Non possiamo riproporre, però, il comunismo da caserma che si è visto in Unione Sovietica ma vi deve essere un comunismo che coniughi la giustizia sociale con la libertà e la democrazia. Vogliamo riproporre il tema del comunismo, non come mera riedizione del passato ma, comprendendo gli errori fatti nel passato, per superarli e lottare per una società di liberi ed uguali. Per questo motivo, invito i compagni e le compagne a iscriversi a Rifondazione Comunista o a rinnovare la tessera del 2014.
lunedì 5 maggio 2014
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