mercoledì 3 agosto 2011

INEDITO DI DI VITTORIO (1920)





UN INEDITO DI

DI VITTORIO SULLA DIGNITA’ DELLA POLITICA

da SOCIALISMO 2000



Pubblichiamo una lettera inedita di Giuseppe Di Vittorio in cui si dice costretto, a difesa della sua dignita’ politica, a rifiutare un omaggio natalizio inviatogli dal Conte Giuseppe Pavoncelli.Il documento è stato recentemente inviato dal Conte Stefano Pavoncelli - erede del Conte Giuseppe Pavoncelli, al quale era indirizzata la missiva - al responsabile del Progetto Casa Di Vittorio, Giovanni Rinaldi.






Ecco il testo:




L’amministratore “LA FALCE”COOPERATIVA ANONIMA DI PRODUZIONE E LAVORO

Fra Contadini - Muratori ed affini smobilitati- CERIGNOLA- li 24 Dicembre 1920



Egregio Sig. Preziuso.


In mia assenza, la mia signora ha ricevuto quel po’ di ben di Dio che mi ha mandato.Io apprezzo al sommo grado la gentilezza del pensiero del suo Principale ed il nobile sentimento di disinteressata e superiore cortesia cui si e’ certamente ispirato.


Ma io sono un uomo politico attivo, un militante.


E si sa che la politica ha delle esigenze crudeli, talvolta brutali anche perche’ - in gran parte - e’ fatta di esagerazioni e di insinuazioni, specialmente in un ambiente - come il nostro - ghiotto di pettegolezzi piu’ o meno piccanti.


Io, Lei ed il Principale, siamo convinti della nostra personale onesta’ ma per la mia situazione politica non basta l’intima coscienza della propria onesta’.


E’ necessaria - e Lei lo intende - anche l’onesta’ esteriore.


Se sul nulla si sono ricamati pettegolezzi repugnanti ad ogni coscienza di galantuomo, su d’una cortesia - sia pure nobilissima come quella in parola - si ricamerebbe chi sa che cosa.


Si che, io, a preventiva tutela della mia dignita’ politica e del buon nome di Giuseppe Pavoncelli, che stimo moltissimo come galantuomo, come studioso e come laborioso, sono costretto a non accettare il regalo, il cui solo pensiero mi e’ di pieno gradimento.


Vorrei spiegarmi piu’ lungamente per dimostrarle e convincerla che la mia non e’, non vuol essere superbia, ma credo di essere stato gia’ chiaro.


Il resto s’intuisce.


Percio’ La prego di mandare qualcuno, possibilmente la stessa persona, a ritirare gli oggetti portati.


Ringrazio di cuore Lei ed il Principale e distintamente per gli auguri alla mia Signora.



Dev.moGiuseppe Di Vittorio




(La pubblicazione è stata suggerita da Alberto Scanzi, coordinatore della Lombardia di Socialismo 2000, che commenta: “Certo fa riflettere su come rapidamente si siano deteriorati modi e valori, anche tra di noi.Non è la politica che dobbiamo temere, ma la qualità delle persone che ci rappresentano…”)

Nessun commento:

Grazie per le visite!
banda http://www.adelebox.it/