APPROVATO IL DOCUMENTO POLITICO
Salvi: “Unità di tutte le opposizioni contro il governo Berlusconi”
Costruire il Socialismo del XXI secolo: per un’alternativa economica e sociale al capitalismo, per uscire dalla crisi con un’alternativa di sistema. E’ questo il compito ambizioso con cui prende avvio il Congresso costituente della Federazione della Sinistra (che si articolerà territorialmente per giungere all’appuntamento nazionale di fine anno): il Consiglio nazionale ha infatti approvato ieri il documento politico, atto di nascita del nuovo soggetto politico che per la prima volta nella storia recente della sinistra italiana torna a unire comunisti e socialisti, partiti e associazioni (Prc, Pdci, Socialismo2000, Lavoro e solidarietà) e invita a partecipare altri soggetti politici, movimenti, associazioni, cittadine e cittadini che ne condividono gli obiettivi.
“Ci uniamo per invertire la tendenza alla divisione e alla frammentazione che tanto danno hanno arrecato alla sinistra, alle lavoratrici, ai lavoratori - è scritto nel documento di 30 pagine che delinea la linea politica della Federazione -; per dare senso e credibilità alla prospettiva del cambiamento”. Per la Federazione “il capitalismo non è in grado di garantire lo sviluppo sociale e civile e l’equilibrio ambientale del pianeta”: la crisi è “conseguenza del modello di capitalismo senza limiti e senza regole che ha dominato negli ultimi decenni”.
E’ questa l’analisi che porta la Federazione a “sentirsi parte delle forze che in Europa e nel mondo si battono per costruire un’alternativa di sistema, a partire dal conflitto tra chi controlla la proprietà dei beni economici e chi non ha questo potere, dalla contraddizione fondamentale tra capitale e lavoro, dalla contraddizione tra i sessi”.
L’alternativa di sistema della Federazione parte dalla centralità del lavoro, con politiche per la piena e buona occupazione. Tra i punti qualificanti: la difesa e anzi l’attuazione piena della Costituzione; l’economia sostenibile, la sovranità alimentare, l’ambiente e le risorse naturali come beni comuni sottratti al mercato; la valorizzazione piena del pensiero e della pratica femministe; i diritti sociali e civili come universali diritti di cittadinanza; la tutela dei migranti; politiche pubbliche per orientare l’economia a fini sociali e ridistribuire le risorse a vantaggio del lavoro e dei ceti popolari; il diritto all’istruzione, al sapere, alla conoscenza, garantito dalla scuola e dall’università pubbliche e gratuite.
“Occorre subito il massimo di unità contro il governo Berlusconi tra tutte le forze dell’opposizione politica e sociale - dichiara Cesare Salvi, portavoce della Federazione della Sinistra - anche dando vita a un coordinamento permanente delle opposizioni. E proponiamo, in primo luogo a tutte le forze a sinistra del Pd, di dar vita a un tavolo per costruire insieme la massima forma di unità possibile contro le politiche del governo, del padronato e dell’Europa, invertendo la tendenza alla divisione e alla contrapposizione”.
Roma, 29 luglio 2010
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