sabato 8 agosto 2009

Con gli operai della INNSE - Contro gli speculatori e i loro protettori politici - Per la difesa dei posti di lavoro


Quindici mesi di lotta condotta dagli operai della INNSE, storica fabbrica metalmeccanica di Lambrate, in difesa della loro officina e del posto di lavoro, hanno portato alla luce la commistione tra gli ambienti politici di destra e i più beceri interessi speculativi.
La rete di connivenze e di complicità politiche e istituzionali che protegge il proprietario della INNSE Silvano Genta nel suo disegno di smantellamento di una realtà produttiva di eccellenza, redditizia e con un ampio mercato, minaccia l’interesse generale e i livelli occupazionali della nostra provincia, per favorire l’ingordigia della speculazione finanziaria ed edilizia.
I cittadini hanno il diritto di sapere come i loro rappresentanti istituzionali sacrifichino interessi e i loro posti di lavoro per favorire i guadagni degli amici:
- la Lega Nord, falso difensore del lavoro operaio “settentrionale”, ricatta le istituzioni locali e nazionali per consentire a Genta, presentato da Castelli come acquirente a prezzo politico dei macchinari della INNSE con i finanziamenti statali previsti dalla legge Prodi bis, di realizzare i maggiori profitti dalla rottamazione di quegli stessi macchinari, alla faccia dello Stato e dei lavoratori;
- i presidenti della Regione e della Provincia e il Sindaco di Milano, cedendo al ricatto leghista, ostacolano la possibilità che l’INNSE venga rilevata da acquirenti intenzionati a continuare la produzione;
- il Ministro dell’interno, il leghista Maroni, per consentire l’esecuzione di un decreto ingiuntivo di consegna dei macchinari che potrebbe essere sospeso dalla magistratura, mobilità in massa la forza pubblica per neutralizzare la resistenza degli operai.
Il tutto mentre quattro operai INNSE e un funzionario della FIOM, in condizioni di vivibiltà sempre più difficili mano a mano che le “autorità” prolungano l’assedio, presidiano ormai da giorni un carro ponte dell’officina per difendere i posti di lavoro, e con essi l’economia produttiva della nostra provincia e gli interessi di noi tutti.
La lotta della INNSE, in un periodo di crisi economica assume un valore simbolico per tutto il movimento operaio italiano.

GIU’ LE MANI DALLE NOSTRE FABBRICHE!
GIU’ LE MANI DALLA INNSE!

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