venerdì 31 ottobre 2025

VOTEREMO NO AL REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA

 
Oggi si conclude l'iter formale della pessima riforma Nordio-Berlusconi della separazione delle carriere nella magistratura. Non siamo certamente iscrivibili al 'partito dei magistrati' vivendo l'impegno politico come difesa dei diritti e, dunque, militanza a difesa della Costituzione anche con atti di disubbidienza civile quando le norme sono contrarie ai diritti dell'uomo. Rivendichiamo il nostro garantismo e il nostro diritto di critica anche nei confronti della magistratura ma ne abbiamo sempre difeso l'autonomia e l'indipendenza.
La separazione delle carriere va, tuttavia, nella direzione sbagliata perché rende i magistrati requirenti, fin dall'accesso alla professione, subalterni al Governo e nelle indagini dipendenti delle forze di polizia giudiziaria.
Persino i famigerati casi di 'giustizia mediatica' chiariscono che l'autonomia tra PM e giudici c'è già e, semmai, il problema è l'eccessiva contiguità tra magistrati e circoli ristretti di imprenditori, dirigenti pubblici e privati. Nessuna soluzione, dunque, ci sarà per il problema della spartizione delle posizioni e degli incarichi tra gruppi di potere alla magistratura e nessun miglioramento dell'esercitabilità del diritto alla difesa.
Da oggi la parola passa ai cittadini attraverso il referendum costituzionale e il Partito della Rifondazione Comunista si impegnerà per fare emergere una maggioranza di NO.
Sarebbe ora che i governi smettessero di manomettere la Costituzione e cominciassero ad attuarla.

venerdì 17 ottobre 2025

AGGIORNAMENTO BACHECA P.R.C. Vimodrone...

 AGGIORNAMENTO BACHECA P.R.C. VIMODRONE


 

mercoledì 1 ottobre 2025

venerdì 12 settembre 2025

ADESIONE PRC VIMODRONE all'iniziativa del COMITATO MARTESANA CONTRO LE GUERRE

  

Il Partito della RIFONDAZIONE COMUNISTA di Vimodrone ha inviato oggi, tramite e-mail, la propria adesione alla manifestazione indetta dal COMITATO MARTESANA CONTRO LE GUERRE  che si terrà a Cernusco sul Naviglio il 27 settembre 2025.

 


Dopo la riuscitissima adesione e partecipazione di molte realtà politiche, sociali, associative della zona Martesana del 14 giugno 2025  a Gorgonzola, rinnova il proprio impegno a mobilitarsi per rimettere al centro le politiche di DISARMO e ribadire il NO A TUTTE LE GUERRE e lo STOP AL GENOCIDIO in Palestina.

 


Invitiamo tutte le forze politiche, le associazioni, le/i cittadine/i del nostro paese ad aderire e partecipare all’iniziativa e ad inviare una e-mail di adesione al comitato promotore.

  

PRC VIMO - Vimodrone (MI)

12 settembre 2025



 

lunedì 8 settembre 2025

mercoledì 27 agosto 2025

martedì 12 agosto 2025

GENOCIDIO

 
 

Perché è importante dire «genocidio»

Manifestazione a Milano contro il genocidio a Gaza foto Ansa/Matteo Corner
 

mercoledì 6 agosto 2025

lunedì 28 luglio 2025

DAZI NOSTRI...


ANTONELLO PATTA - NAZIONALE P.R.C.

Caporetto dell'Europa di fronte a Tump: dazi al 15% su tutte le merci esportate negli Usa, 50 su acciaio e alluminio. Apertura dell'Europa ai prodotti agricoli Usa ( ogm compresi?), aquisto di 250 miliardi di energia all'anno dagli Usa, acqusto sempre dagli "alleati"della maggior parte di armi previste nel mostruoso piano di riarmo varato dalla UE. Non basta! Dovremo investire 600 miliardi all'anno negli Usa che si aggiungono ai 300 miliardi di risparmio europeo drenati ogni anno dai grandi fondi e portati oltre oceano. Tutto questo oltre sl prezzo pagato dall'Europa per la svalutazione del dollaro. Dopo le scelte della guerra autodistruttive per il vecchio continente siamo di fronte alla conferma che le classi dirigenti europee non sono stupide, ma servi prezzolati per portare al suicidio politico e militare e alla distruzione di quel che resta del modello sociale europeo. Liberarsi di questi lacchè, riconquistare l'indipendenza dell'Europa in un mondo multilaterale, di cooperazione e di pace sono aspetti della stessa lotta.

 

mercoledì 23 luglio 2025

ERA ORA...


 

venerdì 18 luglio 2025

PRESIDENTE MATTARELLA MI VERGOGNO DI LEI...

 

Presidente Mattarella, mi vergogno di Lei e sono orgoglioso di Francesca Albanese. Spiego perché.

Paolo Ferrero

La mia lettera aperta al presidente della Repubblica: "Lei sa bene che il silenzio di chi potrebbe e dovrebbe parlare è gravissimo perché accetta nei fatti l’arbitrio dei potenti"

Presidente Mattarella, le voglio dire che mi vergogno di lei.

Una nostra concittadina, Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nel territorio palestinese occupato dal 1967, ha presentato, all’inizio di luglio, un Rapporto sul ruolo cruciale delle multinazionali nel sostenere le azioni di occupazione dello Stato israeliano. In questo rapporto ha denunciato tutte le aziende che collaborano fattivamente con il genocidio del popolo palestinese a Gaza. Ci dice cioè che il genocidio a Gaza non è solo il frutto della volontà assassina del governo israeliano ma è reso possibile oltre che da una rete di complicità politiche, da una straordinaria quantità di imprese multinazionali che hanno fatto dello sterminio del popolo palestinese una fonte di guadagno.

Il rapporto di Francesca Albanese è stato pubblicamente attaccato dagli Usa. Questo attacco è stato condotto senza confutare i dati esposti dalla nostra concittadina ma sostenendo la tesi secondo la quale le multinazionali non sarebbero vincolate al diritto internazionale e alle indicazioni di condotta fornite dalle Nazioni Unite. Secondo questa interpretazione gli interessi privati delle multinazionali sarebbero superiori alla legalità internazionale.

In seguito il segretario di stato statunitense Marco Rubio ha annunciato sanzioni personali verso Francesca Albanese portando come argomento che questa avrebbe dovuto nella sua azione conformarsi al diritto degli Usa e di Israele prima ancora che al diritto internazionale.

Non le può sfuggire che in entrambi i casi il diritto internazionale e la stessa legittimità delle Nazioni Unite sono radicalmente messe in discussione. Secondo queste interpretazioni la stessa nozione di diritto internazionale perde ogni significato di fronte alla presunta superiorità degli interessi delle multinazionali e delle norme statunitensi e israeliane.

Tutto ciò è inaccettabile e dovrebbe esserlo in primo luogo per Lei, in qualità di Presidente della Repubblica Italiana. Innanzitutto perché la Repubblica italiana è parte delle Nazioni Unite e la stessa Costituzione all’articolo 10 afferma: “L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute”. Inoltre all’articolo 11, dopo aver ripudiato la guerra, la Costituzione recita: “Consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo “.

Non vi può essere alcun dubbio che tra le organizzazioni internazionali preposte ad operare per la pace e la giustizia tra le nazioni, la prima è sicuramente l’Organizzazione delle Nazioni Unite per conto delle quali Francesca Albanese ha redatto il rapporto sopra citato.

La nostra concittadina è quindi perseguita dalla più grande potenza mondiale perché invece di piegarsi all’arbitrio del più forte si è conformata all’applicazione del diritto internazionale che, ai sensi della nostra Costituzione, deve essere considerato superiore e sovraordinato ai singoli sistemi giuridici statuali e tanto più agli interessi privati delle multinazionali.

Lei in quanto Presidente della Repubblica ha il dovere di levare la sua parola a difesa della nostra concittadina che nell’esercizio delle sue funzioni non solo denuncia le complicità nel genocidio attuato dallo stato israeliano a Gaza ma difende il diritto internazionale e con esso la lettera e lo spirito della nostra Costituzione.

In secondo luogo la Francesca Albanese è fatta oggetto di una campagna denigratoria da parte di vari giornalisti italiani ed esteri che, lungi dal confutare nel merito le affermazioni del rapporto, si permettono di denigrare e diffamare l’Albanese stessa. Tra questi spicca Maurizio Molinari che in una intervista di alcuni giorni fa ha rivolto a Francesca Albanese addirittura l’accusa di un suo presunto antisemitismo.

Di fronte a questa situazione spicca la differenza di comportamenti che la caratterizza la sua persona. Nel marzo del 2024, di fronte a contestazioni subite da Molinari in una Università italiana, Lei levò forte la sua voce per difendere la libertà di opinione e il diritto di Molinari a parlare senza essere contestato. Oggi, di fronte alla campagna di denigrazione che Francesca Albanese subisce per aver operato nel rispetto della Carta delle Nazioni Unite e nello spirito della nostra Costituzione, lei tace.

Questo suo silenzio è complice e intollerabile. Lei sa bene che il silenzio di chi potrebbe e dovrebbe parlare è gravissimo perché accetta nei fatti l’arbitrio dei potenti.

Per questo da cittadino italiano sono orgoglioso dell’opera di Francesca Albanese e mi vergogno di Lei, Presidente Mattarella.

giovedì 17 luglio 2025

lunedì 7 luglio 2025

FESTE RIFONDAROLE...

  
 

 
 
 

 

domenica 6 luglio 2025

CIAO PATRIZIA. CIAO EMILIO.



 

domenica 29 giugno 2025

domenica 22 giugno 2025

DIGNITA' TV - https://www.youtube.com/live/HHW_y1oGk0c?si=h9uTtyGcmzyeuwtC

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