INtervento di Greta Thunberg alla manifestazione dei Fridays For
Future
"Non è
un segreto che Cop26 sia un fallimento. Dovrebbe essere ovvio che non possiamo
risolvere la crisi climatica con gli stessi metodi che l’hanno provocata. E
sempre più gente se ne sta rendendo conto. Molti si stanno chiedendo, cosa
servirà ai potenti per svegliarsi, ma, sia chiaro, loro sono già svegli, sanno
esattamente cosa stanno facendo e che prezzo e valore stanno sacrificando
perché le cose continuino come in passato. Stanno attivamente creando
scappatoie e formulando scenari da cui trarre beneficio per loro stessi e a
guadagnare da questo sistema distruttivo. È la scelta fatta dai nostri leader:
continuare lo sfruttamento di persone e natura e la distruzione delle presenti
e future condizioni di vita.
La
conferenza si è trasformata in un evento pubblicitario, dove i leader fanno
discorsi bellissimi e annunciano splendidi target e impegni, mentre sotto la
superficie i governi dei Paesi del nord del mondo rifiutano ancora di prendere
azioni drastiche contro il cambiamento climatico. Sembra che il loro obiettivo
principale sia combattere per il mantenimento dello status quo. E Cop26 è stata
definita la Cop più esclusiva di sempre. Questa non è una conferenza globale
sul clima, ma un festival del greenwashing dei Paesi del nord del mondo.
Una
celebrazione di due settimane del 'business as usual' e del 'bla bla bla'. Le
persone più colpite nelle aree più colpite dal cambiamento climatico rimangono
inascoltate. E le voci delle generazioni future stanno affogando nel loro
greenwashing, nelle loro parole e promesse vuote. Ma i fatti non mentono e noi
sappiamo che tutti gli imperatori sono nudi. Per stare al di sotto dei target
descritti dagli Accordi di Parigi e perciò minimizzare il rischio di far
partire delle reazioni a catena irreversibili oltre il controllo umano abbiamo
bisogno di tagli delle emissioni che siano immediati, drastici, annuali,
diversi da qualsiasi cosa il mondo abbia visto finora. E siccome non abbiamo le
soluzioni tecnologiche che da sole potrebbero ottenere un risultato anche
minimamente vicino, dobbiamo cambiare nel profondo la nostra società. Questo è
il risultato scomodo dei continui fallimenti dei nostri leader nel rispondere
alla crisi. Con questi livelli di emissioni, i nostri budget rimasti di CO2 per
stare ben al di sotto dei 1,5 gradi ce li giocheremo entro la fine del
decennio.
E la crisi
ecologica e climatica ovviamente non esiste nel vuoto. È legata direttamente ad
altre crisi basate sull'idea che alcune persone valgono più di altre e perciò
hanno il diritto di rubare dagli altri, sfruttarli e prendere le loro terre e
risorse. Ed è davvero naive da parte nostra pensare che potremo risolvere
questa crisi senza andare alla sua radice. Di questo non si parla in questa
Cop, è troppo scomodo.
È più facile
per loro ignorare il debito storico che i Paesi del nord globale hanno verso le
persone e le aree più colpite. E la domanda che dobbiamo porci adesso è: per
cosa stiamo combattendo? Stiamo combattendo per salvare noi stessi e il pianeta
o per far sì che le cose continuino a essere come sempre sono state? I nostri
leader sono convinti di poter avere entrambe. Ma la triste realtà è che non è
possibile nella pratica. I potenti possono continuare a vivere nella loro bolla
con le loro fantasie, come una crescita eterna su un pianeta finito e soluzioni
tecnologiche che appaiono all'improvviso dal nulla azzerando tutte queste crisi
a schiocco di dita. E questo mentre il mondo è letteralmente in fiamme e le
persone più esposte stanno ancora sopportando il peso più grande del
cambiamento climatico.
Possono
continuare a ignorare le conseguenze della loro inazione, ma la Storia li
giudicherà molto male e noi non accetteremo [la loro ignoranza]. Non abbiamo
più bisogno di target distanti e non abbiamo bisogno di impegni pieni di
scappatoie e statistiche incomplete che ignorano le emissioni storiche e la
giustizia climatica. E invece è quanto stiamo ricevendo. Non è una cosa
radicale da dire. Guardate ai precedenti: abbiamo avuto 26 Cop, abbiamo avuto
decadi di 'bla bla bla' e dove ci hanno portato? Più del 50 per cento delle
emissioni mondiali sono state prodotte dagli anni Novanta e un terzo dal 2005.
Tutto questo
mentre i media riportano quello che i politici dicono di fare, senza parlare di
quello che fanno realmente. Più e più volte i media falliscono nel mettere i
potenti di fronte alla responsabilità delle loro azioni. Nel frattempo questi
continuano a espandere le infrastrutture fossili, aprendo nuove miniere di
carbone, centrali a carbone, assegnando nuove licenze per estrarre petrolio,
rifiutandosi di fare persino il minimo, come tener fede alle lunghe promesse di
investire per risarcire le perdite dei Paesi più vulnerabili e meno
responsabili del cambiamento climatico. È vergognoso.
Alcune
persone dicono che siamo troppo radicali, ma la verità è che sono loro quelli
radicali. Combattere per salvare i nostri sistemi di supporto vitale non è per
niente radicale. Credere che la nostra civiltà come la conosciamo possa
sopravvivere a un incremento di 2,7-3 gradi, d'altro canto, è l'unica cosa
veramente radicale: è pura follia.
Qui fuori
noi diciamo la verità. La gente al potere ha ovviamente paura della verità. Ma
non importa quanto ci provino, non possono scappare alla sua evidenza. Non
possono ignorare il consenso scientifico e non posso soprattutto ignorare noi,
la gente, loro figli inclusi. Non possono ignorare le nostre urla mentre
reclamiamo il potere. Siamo stanchi dei loro bla bla bla. I nostri leader non
ci stanno portando da nessuna parte. Questa [indica la platea] è vera
leadership".
#glasgow2021
#COP26Glasgow #fridaysforfuture