domenica 29 marzo 2020
martedì 3 marzo 2020
IL 29 MARZO 2020 AL REFERENDUM VOTIAMO NO!
Russo Spena:
Votiamo no al referendum costituzionale del 29 marzo 2020.
Care
compagne, cari compagni,
come sapete,
il 29 marzo voteremo NO nel referendum costituzionale avente ad oggetto la
conferma o meno della legge costituzionale approvata dal Parlamento riguardante
la riduzione (molto drastica) del numero dei parlamentari (senza prevedere, tra
l’altro, alcuna differenziazione di funzioni tra Camera e Senato).
Demagogia
populista diffusa, soprattutto dal M5S a piene mani con la meschina motivazione
di risparmi di spesa ( peraltro modestissimi).
E’
importante la più ampia mobilitazione per il NO, collegata ad una attenta e
diffusa controinformazione.
E’ un
referendum costituzionale , in cui, pertanto, non è previsto il raggiungimento
del quorum per la sua validità.
Conta,
dunque, moltissimo il numero di persone che convinceremo a votare NO, perché
l’esito, che oggi appare scontato, potrebbe comportare qualche piacevole
sorpresa ( se non altro nelle dimensioni).
Ciò che è
ancora più rilevante è la possibilità di costruire assemblee territoriali che
discutano, finalmente, la nostra concezione della centralità della democrazia
costituzionale e della rappresentanza.
La
centralità del Parlamento è messa in discussione sia dalla cosiddetta
“autonomia regionale differenziata” (la “secessione dei ricchi”), sia dalle
pulsioni presidenzialiste, fortissime a destra ma presenti anche nel
centrosinistra, sia dalla proposta di legge elettorale.
La quale ,
allo stato della attuale discussione, prevede una torsione maggioritaria e una
soglia di sbarramento così alta da configurare una “democrazia a numero
chiuso”.
Istanze
critiche e minoranze vengono espulse dai percorsi istituzionali e dalla
rappresentanza.
La riduzione
del numero dei parlamentari è la metafora di un Parlamento ridotto a tre o
quattro partiti.
Tentiamo di
utilizzare l’occasione referendaria per discutere le nostre ragioni, allargando
la meschina visione della riduzione sovranista e populista del numero dei
parlamentari.
Sul piano
organizzativo e del comune lavoro siamo, come PRC, parte del Comitato per il NO
che abbiamo costruito partendo dal Comitato per la Difesa della Costituzione.
Consigliamo
di costruire simili comitati nei territori, per elaborare materiale
propagandistico comune ed iniziative unitarie e, insieme, plurali.
Buon lavoro
Giovanni Russo Spena
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