giovedì 29 marzo 2012

31/3 OCCUPY PIAZZA AFFARI COMITATO NO DEBITO

FERRERO SEGRETARIO PRC IN PIAZZA AFFARI... CLICCA QUI SOTTO...

Bella piazza quella di Occupyamo Piazza Affari. Bella nonostante una Milano blindata all’inverosimile, gli allarmi della stampa borghesi, i pullman fermati all’ingresso della città, il divieto di partire dalla Bocconi, il think thank governativo. Almeno 20, 25 mila persone che hanno riempito il corteo, soggetti diversi, per generazioni, provenienze, vertenze in atto ma unite da alcuni punti di vista comuni e fondamentali.



Dalla Bocconi a Piazza Affari, nel cuore finanziario di Milano sfileranno sabato pomeriggio decine di migliaia di manifestanti. Arriveranno in gran parte dalle regioni del centro nord ma, nelle mille difficoltà del periodo si segnala l'organizzazione di pulmann da tutta Italia per questa mobilitazione importante indetta dal Coordinamento No Debito e a cui hanno aderito numerose forze sociali, sindacali e politiche come il Prc. Il segno della manifestazione è esplicito e non lascia spazio ad ambiguità, contro il governo Monti, contro lo strapotere delle banche per la costruzione di percorsi di opposizione tanto radicali quanto capaci di includere i mille rivoli della conflittualità sociale non rappresentati in parlamento. Ci saranno l'Usb e la "Rete 28 Aprile" della Cgil, il coagulo di energie che si condensa in "San Precario, ci saranno lavoratori e lavoratrici provenienti da vertenze sparse per tutto il territorio nazionale.


Occupyamo Piazza Affari
I loro affari non devono più decidere sulle nostre vite

Contro le politiche antisociali

del governo Monti e della Bce!

Per una società fondata sui diritti civili e sociali,

sul pubblico, sull’ambiente e sui beni comuni!

Misure “lacrime e sangue” sono la ricetta del governo delle banche e della finanza che, con il sostegno del centro-destra e del centro-sinistra, è ormai in carica da oltre tre mesi. Il massacro sociale del governo Monti dilagherà se verrà applicato il trattato europeo deciso dai governi Merkel, Sarkozy e Monti. Ora vogliono cambiare la Costituzione, senza consultare i cittadini e imponendo il pareggio di bilancio. Ora vogliono imporre un trattato, il fiscal compact, che impone la schiavitù del debito per vent’anni. Per vent’anni dovremo sacrificare i diritti sociali e quelli delle lavoratrici e dei lavoratori, per pagare il debito agli stessi affaristi e speculatori che l’hanno creato.
Una crisi del sistema capitalista da cui le classi dominanti non riescono ad uscire. L’individuazione di “medici” come Monti in Italia o Papademos in Grecia, che in realtà non fanno che aggravare la malattia scaricando sui lavoratori e sulle classi popolari il peso della iniqua distribuzione del reddito con il conseguente peggioramento delle condizioni di vita e l’eliminazione di diritti conquistati con anni di lotte. Per questo diciamo NO alla precarietà e alla messa in discussione dell’articolo 18, alla distruzione dello stato sociale, dei diritti, della civiltà e della democrazia. Per questo diciamo NO alla distruzione dell’ambiente, alle grandi opere, alla Tav.
Negazione della democrazia e repressione sono gli strumenti con cui le classi dominanti stanno cercando di fermare e dividere il movimento popolare che va opponendosi al dilagare della precarizzazione e della disoccupazione di massa: lo abbiamo visto in questi giorni in Val di Susa, ma anche contro molte lotte operaie e di resistenza sociale.
Chiediamo ai giovani e alle donne, alle lavoratrici e ai lavoratori,
ai precari, ai pensionati e ai migranti,
ai movimenti civili sociali e ambientali, alle forze organizzate,
di organizzare insieme una risposta a tutto questo
con una grande manifestazione nazionale a Milano il prossimo 31 marzo!
Unire le lotte per un'opposizione sociale e politica di massa, capace di incidere e contare, dal territorio, alla scuola e all’università, alle lotte per il lavoro: dalla Argol di Fiumicino alla Wagon-Lits di Milano, alla Alcoa di Portovesme, alla Fincantieri, alla Esselunga, alla Sicilia, alla Fiat e alle lotte dei migranti. Vogliamo manifestare assieme a tutti i popoli europei, schiacciati dalle politiche di austerità e dal liberismo, in particolare al popolo greco, sottomesso ad una tirannide finanziaria che sta distruggendo il paese.
Vogliamo un diverso modello sociale ed economico in Italia e in Europa, fondato sul pubblico, sull’ambiente e sui beni comuni, per riconvertire il sistema industriale con tecnologie e innovazione, per la pace e contro la guerra, per lo sviluppo della ricerca sostenendo scuola pubblica e università, per garantire il diritto a sanità, servizi sociali e reddito per tutti, lavoro dignitoso, libertà e democrazia.
Il 31 marzo tutte e tutti in piazza a Milano:

ore 14.00 manifestazione nazionale dalla Bocconi a Piazza Affari

Occupyamo Piazza Affari!

Costruiamo il nostro futuro!

Appello “Occupyamo Piazza Affari”






mercoledì 28 marzo 2012

LA NOSTRA LISTA DI VST MAGGIO 2012... e le altre



ANTONIO BRESCIANINI SINDACO

Lista

Veneroni Dario,
Broi Ivana,
Casati Fabio,
Citterio Andrea,
Formaggini Fabio,
Franchini Amedeo,
Galatioto Vincenzo,
Gibilisco Stefano,
Gornati Vincenzo,
Impiombato Aurora,
Lamorte Aurelio,
Lo Presti Giuseppe,
Messineo Marco,
Nava Luigi,
Selvano Emanuele,
Zanaboni Osvalda.

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LE ALTRE LISTE...

LA LISTA APPOGGIATA DA PDL, NUOVO PSI, API, FLI, UDC
“CITTADINI MODERATI PER VIMODRONE”

Candidato Sindaco Carlo BASSI


Candidati:


ALFANO V. Francesco, AMADEO Stefano, AMODIO Rino, AMORUSO Vincenzo, AVVEDUTO Franco, CORRENTE Francesca, DI BELLONIA Armando, FERLITA Maria, FRANCHINI Elena, GALEONE Davide, LANDOLINA Fabio, LONGO Salvatore, MASTRONARDI Nicola, MURNIGOTTI Mattia, PALLERA Mauro, TASSONE Domenico.

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LA LISTA "VIMO X TUTTI"

Candidato Sindaco Samuele AGOSTI

Candidati:

BRUNETTI Alessandro, NICHETTI Andrea, PEDRINI Ernesto, PORTA Nicoletta, CERBONESCHI Fabrizio, CUCUGLIELLI Angela, CAFAGNA Lorenzo, ASSIA Andrao, CARUSO Emiliano, GASPERINI Federico, PIERABELLA Marilisa, D’APICE Alessandro, MENGHINI Irene, RICCI Romolo
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LA LISTA "VIMODRONE FUTURA"


Candidato Sindaco Enzo GREGOLI

Candidati:

N. Lombardi, S. Piazzolla, A. Piazzonia, E.Fabbri, T. Zahov, I.Rivaroli, D.Benedetti, A. de Lisi, M. Favaro, M. Albertini, A. Speranza, M. Santacroce, M.R. Stabile, S. Ferroli, A. Rebondi, A. Vercalli

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LA LISTA "LEGA NORD"


Candidato Sindaco Federico GROSSO

Candidati:

S. Bianchini, G. Boracchi, G. Clerici, M. Lagreca, R. Maddinelli, V. Milani, D. Perego, A. Porro, M. Rebellato, V. Rigamonti, V. Ruberto, S. Saronni, A. Stefanelli, C. Turchiarulo, P. Ubertini
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sabato 24 marzo 2012

giovedì 22 marzo 2012

FIRMA X VST: SABATO 24 E DOMENICA 25

FIRMA per Vimodrone Sei Tu.
SABATO 24 E DOMENICA 25 MARZO 2012

VIENI A SOSTENERCI, NON MANCARE!

Sabato 24 marzo dalle ore 15 alle ore 18 e Domenica 25 marzo dalle ore 10 alle ore 12 saremo presenti in piazza Unità d’Italia a raccogliere le firme necessarie alla presentazione della lista di coalizione “Vimodrone Sei Tu”

PRC VIMODRONE

rifodrone.blogspot.com

P.S. RICORDA CHE PUOI FIRMARE SOLO PER UNA LISTA E CHE DEVI ESSERE ELETTORE A VIMODRONE!


ACQUA: IL GOVERNO E' ANTIDEMOCRATICO!

Acqua: governo talmente antidemocratico che se ne frega anche del referendum



Nella giornata mondiale dell’acqua occorre denunciare il comportamento del governo, che vuole negare nei fatti l’esito del referendum sull’acqua pubblica, calpestando il voto e la mobilitazione democratica di milioni di persone.


La ripubblicizzazione dell’acqua e della sua gestione è stata decisa dal popolo lo scorso giugno: il governo fino ad ora se n’è fregato e non ha ancora fatto nulla per far rispettare tale scelta.


Per questo ci sono state numerose proteste dei movimenti per l’acqua che anche stamattina hanno protestato, occupando il Ministero dell’Ambiente.

domenica 18 marzo 2012

RIFO VIMO CON VIMODRONE SEI TU






LEGA LADRONA

LEGA LADRONA


Con l'avviso di garanzia per corruzione a Davide Boni, "pezzo forte" della Lega, è iniziato il vero conto alla rovescia del potere di Formigoni e forse della stessa Lega in Lombardia. Si svela finalmente quello che da sempre la sinistra ha denunciato.

La Lega di governo è fatta degli stessi "favori", concessioni, aiuti palesi ed occulti, che garantisce da venti anni il ruolo egemone di Berlusconi e Formigoni. L'avviso di garanzia colpisce al cuore la finzione di Lega del "buon governo locale". Una finzione sino ad ora in attaccata e si incomincia ad intravvedere in Lombardia, l'inizio della fine di un'epoca e con essa la capacità della Lega di rappresentare un'alternativa. Stiamo assistendo ad un primo terremoto politico al nord, che mette in discussione la Lega "diversa", estranea dai maneggi e agli affari, ed emerge fulmineamente come essa stessa sia frutto del sistema di sottogoverno, che garantisce in cambio di concessioni facili, finanziamenti senza rete alla politica della destra.

Il governo di Formigoni perde quindi l'ultimo elemento di legittimità politica: il mitico destino del "nord diverso e federalista, della Lombardia onesta ed efficiente, contrapposta alla Roma incapace. Viene meno un pezzo strategicamente importante della narrazione formigoniana, di cielle e della Compagnia delle Opere. Questa destra è ormai incapace di esprimere un governo, che non sia basato sulla condiscendenza al sistema della corruzione fatto di consulenze e appalti locali. Non é un caso che nell'epoca delle vacche magre, degli scarsi finanziamenti pubblici, del poco denaro privato circolante, sia iniziata la decadenza della destra lombarda. E' il sistema di corruttela, consentito anche dal tanto denaro facile e disponibile degli ultimi anni, che sta collassando e con esso anche la fantasiosa "verginità politica" della Lega. Attraverso le centinaia di comuni governati direttamente, la Lega ha acconsentito al saccheggio del territorio, avvallato miliardarie opere infrastrutturali, già oggetto di indagini e arresti da parte della magistratura e ora i "nodi vengono al pettine". Non possono più dire: non c'ero e se c'ero dormivo. Ora la sinistra e il centro sinistra, come le scorse elezioni milanesi hanno indicato, hanno la straordinaria possibilità di costruire un'alternativa. Si può e si deve riconsegnare la Lombardia ai cittadini e costruire un nuovo futuro.

venerdì 2 marzo 2012

9 MARZO METALMECCANICO



da "Il manifesto" di Maurizio LANDINI

La Fiom-Cgil ha proclamato per venerdì 9 marzo lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici con una manifestazione a Roma che si concluderà in piazza San Giovanni.

La democrazia ed il lavoro sono i nodi centrali del nostro tempo in Italia e in Europa.

Perché oggi il lavoro manca, è sempre più precario, è sempre meno pagato, al punto che pur lavorando si è poveri. Perché oggi nei luoghi di lavoro, a partire dalla Fiat, si rischia l’autoritarismo con la messa in discussione del Contratto nazionale, dei diritti individuali e collettivi.

Perché la democrazia è negata. Alle donne e agli uomini che lavorano è impedito di votare liberamente gli accordi che li riguardano e di potersi scegliere chi li rappresenta, fino alla messa al bando di un’intera organizzazione sindacale e all’esplicita discriminazione verso gli iscritti della Fiom-Cgil. È in questo contesto che Governo e Confindustria vogliono far passare l’idea, sbagliata e inaccettabile, che per uscire dalla crisi bisogna cancellare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, dopo aver manomesso il sistema pensionistico pubblico. All’opposto devono essere universali, quindi estesi a tutti, la cassa integrazione quale alternativa ai licenziamenti collettivi e la tutela del reddito come diritto di cittadinanza. In una «Repubblica democratica fondata sul lavoro» quale l’Italia deve costituzionalmente essere, la libertà operaia è la libertà di tutti; la sicurezza del disoccupato e il superamento della precarietà è la sicurezza di tutti; un’economia ambientalmente sostenibile e un piano straordinario di investimenti pubblici e privati sono le condizioni per difendere i beni comuni e costruire nuovi posti di lavoro.
Lo sciopero generale e la manifestazione nazionale del 9 marzo diventano un appuntamento essenziale non solo per i metalmeccanici ma per tutti coloro che credono nella democrazia, nella giustizia sociale, nella libertà, nell’informazione libera e in un lavoro stabile con diritti. E in questo senso sono fondamentali il diritto allo studio, l’accesso alla cultura, la valorizzazione del patrimonio artistico e delle competenze. Nel nome della nostra Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista invitiamo ogni cittadino non solo ad aderire alla manifestazione, ma a farsi promotore e protagonista di questa giornata di mobilitazione partecipando attivamente. Sono convinto che la nostra lotta difenda oggi gli interessi di tutto il paese mettendo al centro le lavoratrici e i lavoratori e proprio per questo sarebbe per noi importante avere la tua firma e la tua presenza in piazza.

Grazie per le visite!
banda http://www.adelebox.it/